Trekking Campo base dell'everest

Te ci scherzi.. Ma 100 euro al giorno compreso l'aereo... Fatte le dovute proporzioni non è una vacanza tra le più costose..

Scherzavo ma mica troppo, anzi...
sarà la deformazione mentale da economista, ma quando si citano i costi effettivi di una vacanza bisognerebbe sempre defalcare quello che si sarebbe speso COMUNQUE non facendola. E allora applicando questo criterio proprio le vacanze in luoghi poveri, come questo, determinano il paradosso per cui di fatto costano magari la metà dei costi "apparenti" o addirittura (tolte le spese di viaggio) quasi nulla.
In questi termini assumono ancora maggior valore le osservazioni fatte a proposito dei portatori, che condivido appieno: a parte l'etica (per la quale mi riuscirebbe inconcepibile la sola idea di trattare un essere umano come un negriero), ma un turismo consapevole passa anche dal principio di attutire per quanto possibile l'impatto delle disparità. Se una vacanza costa oggettivamente poco (in termini relativi) a causa della povertà dei luoghi visitati, questo dovrebbe costituire un motivo in più per considerare criminale lesinare sulla sicurezza o su un trattamento equo nei confronti dei locali per i servizi che offrono.
 
D

Derrick

Guest
Innanzitutti le felicitazioni: congratulazioni vivissime.

Poi l'approvazione per una scelta etica, che non cerca di risparmiare qualche decina di euro sulla sicurezza di marcia dei portatori.

Infine, la considerazione che in effetti il viaggio, considerata la guida e il portatore "dedicati", è stato quasi economico. La metà del gruppo era composto da accompagnatori!

Penso sia la scelta migliore, per poter fare tranquillamente adattamenti al percorso di viaggio secondo le proprie circostanze (ad es. prendersi un giorno in più per l'acclimatamento da qualche parte, rinunciare a qualche cima, fermarsi per una vescica) e per potersi godere una situazione rara, e forse unica nella vita, con relativa rilassatezza e senza lo stress del viaggio organizzato (vedere tutto per non vedere nulla, salire dappertutto per fare i forzati del dislivello ecc.).

Invece così fra voi quattro avete potuto, o avreste potuto, aggiustare tutto secondo i vostri ritmi, le vostre esigenze, e penso che per un viaggio esotico, particolare e impegnativo come questo anche questa vostra scelta sia stata molto sensata.

In questa incarnazione io so che non lo potrò mai fare (non foss'altro che per le basse temperature notturne) e mi accontenterò del Malaina :) , ma sono contento che per le popolazioni locali il turismo montano possa essere sinonimo di lavoro, o di progresso, anziché di approfittamento.
 
APPERO'!!!
Bello, bello, bello. Ovviamente hai stimolato in me il vero motore dell'alpinismo, dell'escursionismo e dell'arrampicata: la rosicata!
Complimenti per la bella esperienza e la tenacia (credo che ne serva abbastanza, vero?).
Posti meravigliosi e in particolare mi è piaciuta tantissimo la foto dell'Ama Dablam.
Grande.
 
Bellissimo, grazie! Come i musulmani hanno il pellegrinaggio alla Mecca, gli appassionati di montagna hanno quello che hai appena fatto tu! :si::si:
 
APPERO'!!!
Bello, bello, bello. Ovviamente hai stimolato in me il vero motore dell'alpinismo, dell'escursionismo e dell'arrampicata: la rosicata!
Complimenti per la bella esperienza e la tenacia (credo che ne serva abbastanza, vero?).
Posti meravigliosi e in particolare mi è piaciuta tantissimo la foto dell'Ama Dablam.
Grande.

per la tenacia.. più che altro bisogna partire con l'idea che si va a fare un trekking impegnativo di 2 settimane, con tutto quello che comporta.
noi siamo abituati a vivere "bene" e te ne rendi conto solo in situazioni del genere. quando non puoi lavarti per 14 giorni, non puoi usare un bagno... sono cose che finchè si protraggono per uno o due giorni non ci fai caso, ma dopo tanti giorni iniziano un po' a pesare, per poi iniziare a perdere di importanza verso la fine.

come ho detto non si tratta di un trekking iper impegnativo, ha la sua difficoltà nella lunghezza e nella quota. poi alcuni passaggi sono un po' "pericolosi" nel senso che se ci si fa male è un problema.

per esempio il giorno di ritorno da gorak sheep, il punto più freddo, ho avuto mal di pancia, per tutte e 6 le ore di cammino verso periche. A periche non mi sentivo bene, tipo influenza. la guida sosteneva che avessi preso troppo freddo a gorak sheep, troppi cambi di temperatura. sono andato a dormire alle 7 a digiuno da un giorno col terrore di non farcela il giorno dopo. inoltre dovevo dormire a periche, che è nota per essere una ghiacciaia, con -2 in stanza.

se non ce la facevo e peggioravo avrei dovuto trovare un'alternativa. probabilmente chiamare l'elicottero.
fortunatamente mi sono svegliato abbastanza in forma e ho continuato ma quando ho visto l'elicottero che prendeva altri nel nostro lodge (altri con cui stavo al tavolo la sera prima e stavano molto meglio di me) ho pensato che basta veramente poco per rovinarsi la vacanza li sopra.

un leggero mal di pancia l'ho portato fino a kathmandu ma niente di importante...
 
sono andato a dormire alle 7 a digiuno da un giorno col terrore di non farcela il giorno dopo.
Capisco la parola "terrore".
In questi casi, la paura di non farcela per cause non dipendenti da te, da solo nella natura selvaggia, si trasforma spesso in "terrore" che ti fa stare ancora piu' male.
 
Che spettacolo!!
E che camminata... ! 200 km in quell'ambiente valgono il doppio forse.
Mi togli una curiosità scema... i sentieri? come erano fatti? evidenti, semi-invisibili o non c'erano proprio? In generale, si camminava con relativa facilità?
 
Che spettacolo!!
E che camminata... ! 200 km in quell'ambiente valgono il doppio forse.
Mi togli una curiosità scema... i sentieri? come erano fatti? evidenti, semi-invisibili o non c'erano proprio? In generale, si camminava con relativa facilità?

i sentieri erano ben segnati, sono proprio le normali vie che usano anche i locali per muoversi.
non ci sono cartelli o sono rarissimi.
si camminava con facilità nei pezzi piani, quando era ripido molto meno. come ho detto è tutto fatto ad enormi gradoni poco stabili.
altre discese e salite erano molto precarie per via di molti sassi.
un terreno molto vario, poi ovviamente sul ghiacciaio si cammina sulla morena con la neve sopra, quindi con tutte le difficoltà del caso.
 
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