Escursione Camposecco...pernotto 30-31 dicembre 2011

Parchi del Lazio
  1. Parco Regionale dei Monti Simbruini
Data: 30-31/12/2011
Regione e provincia: Lazio (RM)
Località di partenza: Camerata Nuova
Località di arrivo: Rifugio Camposecco 1324 mslm
Tempo di percorrenza: troppa
Chilometri: 12 sul totale
Grado di difficoltà: T
Segnaletica: bianco rossa
Dislivello in salita: 512m
Quota massima: 1324 mslm

Era da un po’ che l’idea di pernottare in un rifugio vagava nelle nostre teste.
Ed è bastato aggiungere appena un pizzico di follia per decidere di pernottare a 1324m:
-nel terzo week end di inverno vero con nevicate previste oltre i 600m
-con -8° esterni da affrontare con un sacco letto di limite estremo +6°
-percorrendo 6km nella neve con rispettivamente 40kg e 52kg sulle spalle…

Sono le 9.30 del 30 dicembre.
Parcheggiamo al Fontanile di Camerata Nuova (via madonna delle grazie) e iniziamo a caricare gli zaini con coperte e pile aggiuntivi per colmare il deficit del sacco letto. Lega il sacco quì, no così, la gavetta sotto l’ascella, la bombola in testa, i guanti in tasca, la frontale tra i denti, l’accendino nelle scarpe, la legna (sì ci siamo portati 4kg di legna cadauno).
Vabbè, goffamente distribuito il carico sugli zaini tanto da fare un passo avanti e tre indietro, alle 10.35 iniziamo il nostro cammino: un viaggio della speranza!

Nei primi 50 metri, mentre Anna ride al guardarmi così carico, io guardo lei, poi guardo la mia ombra e vengo pervaso da atroci dubbi sulla nostra integrità mentale, ma procediamo alla volta della Madonna delle Grazie con la stessa leggiadria di un bisonte zoppo.
Il carico è davvero eccessivo e Anna teme che gli zaini facciano “Caporetto” da un momento all’altro; mentre io non so davvero come poter continuare con i tronchi sotto un braccio e il sacco letto nell’altra mano.

In tutta onestà credo che, in queste condizioni, solo un legame forte, il reciproco rispetto, teste dure e il consueto incoraggiamento muto, ci abbiano permesso di proseguire questa traversata, che di per sé è davvero una passeggiata di circa 3 ore, ma venerdì ha avuto dei risvolti apocalittici.

Zigzagando nel sentiero prendiamo quota ritrovandoci nella neve e arriviamo al bivio che verso sinistra in 20 minuti porterebbe a Madonna delle Grazie e Camerata Vecchia, verso destra a Cesa Cotta, mentre noi procediamo dritti (ripidi in questo tratto) verso Camposecco.
Questo è forse il tratto più difficile: stremati, doloranti, carichi e fondamentalmente inca…ti neri saliamo per una mezz’ora nel bosco incantato con le rovine di Camerata Vecchia alte sulla nostra sinistra. Superiamo un valico e ci fermiamo un attimo a prendere fiato. Manca l’ultima parte del sentiero, quella che conduce a Prato Iavone e quindi al Rifugio di Camposecco.

Dai resoconti di chi ci ha preceduto negli anni avevo capito di essere oramai vicini al rifugio. Anna mi precede e ogni tanto si gira sconfortata perché il rifugio ancora non si trova. E’ troppo avanti, ma vorrei dirle che c’è un piccolo valico dopo il fontanile (che inizialmente non ricordavo ci fosse) e sotto questo, sulla destra, il rifugio.
Provo anche a dirglielo ma la mia voce esce flebile come un ronzio di una zanzara depressa, allora glielo provo a mimare, ma quando inizio lei si gira e mi lascia così: un mimo a Camposecco!! :) Dopo qualche metro si volta nuovamente comunque, è felice, ha trovato il rifugio!

Entriamo, è vuoto! Perlustrazione! Quanta legna, a saperlo! Dopodiché come due vecchine di paese ci mettiamo sull’uscio stanchi a riposare: quanto silenzio e che bel tramonto!
Viste le previsioni portiamo dentro un’altro po’ di legna spaccando i rami accatastati fuori dal rifugio :)e verso le 16.30 iniziamo ad accendere il fuoco che ci terrà compagnia fino alle 22.30.

Scopro un Anna fuochista, della serie: se tu accendere fuoco, lei poi non fare spegnere! Metto dei massi attorno al camino per riparare la base e sembra passato chissà quanto, ma è poco più di un’ora che siamo arrivati. Verso le 17.30 si fa buio e inizia così la nostra lunga notte nel rifugio: 14ore!!

Tra ceppi da ardere, battaglia navale (ho vinto 2-0 per la cronaca), asciate sulla legna e discorsi vari scopriamo che c’è un topolino di campagna intrufolato nel rifugio. Lo cacciamo via, ma lui affezionato dopo un po’ ritorna. Sulla fine che abbia fatto ‘sto topolino c’è ancora un dubbio; ma non trovandolo più, dopo 20 minuti di ricerche congiunte, Anna è andata in trip e tutto il da mangiare è finito sul davanzale del rifugio cosicché il topo, in caso, non sarebbe più entrato. Convinta lei!
Verso le 19.00 mangiamo un altro buonissimo panino con stracciata pugliese e verso le 21.00, beh siamo italiani: metto su l’acqua!! La temperatura esterna si sta abbassando sensibilmente, ma all’interno l’ambiente ora è caldo: camino, candele, Anna, pasta, dolcino…’na poesia! Poi grappa 40°, cioccolatino e dopo aver spento il camino con rimedi da cabaret andiamo al piano superiore a cercare nuovamente il sorcio malefico, aerare dal fumo del camino e dormire.

Beh dormire, che parolone!! :zzz:

La mia branda sembra un’amaca e Anna giù a ridere dicendo che sembro un messicano col passamontagna al posto del sombrero (la grappa ha fatto effetto mi sa), il sacco letto era ridicolo: tanto pesante quanto inefficace. Tiro fuori le coperte di pile anni ’80 e le infilo dentro, niente più freddo che senza. E la notte passa così, lenta, tra un dormiveglia e una pesante nevicata che c’ha fatto ritrovare al mattino con il piano di Camposecco molto più bianco di come l’avevamo trovato, la neve era addirittura entrata un po’ da sotto la porta del rifugio.

Sono le 7.00 del 31 dicembre.
Colazione con cappuccino in polvere, biscotti natalizi al cioccolato, rassetto del rifugio, lasciamo: più legna di quanto trovata, qualche candela, accendi fuoco, tonno in scatola. Poi chiudiamo tutto e ci avviamo.

Per tornare decidiamo di percorrere però la sterrata, apparentemente più semplice. In realtà abbiamo fatto certe evoluzioni sul ghiaccio che manco la Kostner. A circa 300m dal rifugio incontriamo le orme di un lupo, volpi e lepri, mentre verso la fine del percorso le orme di cinghiali e di un animale “x” di cui posteremo la foto.

Ammazza che nottata!

L’ultimo pensiero va a quel dolcissimo topolino intrufolato tenero tenero…che dire…piccolino, con tutta quella nevicata, poverino, pover, pov, po..speriamo che tu sia rimasto congelato sotto i 15 cm di neve che si sono accumulati durante la notte, ma rimasto in vita grazie ad un canalino d’aria perché devi soffrire e aspettare che quell’enorme lupo di cui abbiamo visto l’orma ti sia passato vicino, giusto per metterti un po’ di strizza, ma poi ti abbia scartato per lasciarti invece alla volpe che sicuramente dopo una notte di nevicata ti avrà preso, tratto in salvo, portato nel rifugio e rosolato per bene nel camino dopodiché: gnam, sigaretta, amaro e ciao ciao sorcio malefico!...:poke: Detto questo va da sè che se quando muoio mi rincarno, rinascerò topo da laboratorio e mi spelacchieranno a forza di elettrochoc convinti di farmi impazzire senza sapere che già nella vita precedente ero un caso perso.

Luca

01_leprata.jpg
fuori dal bosco per "le prata"

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volubro ghiacciato verso piano iavone

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finalmente il rifugio

Vedi l'allegato 15799
finalmente il relax

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grazie frate foco

06_navale.jpg
non c'è partita

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italianen pasta, pizza e mandolino

08_mattino.jpg
in meno di 24 ore

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l'alba sulla piana di camposecco h 7.34

Vedi l'allegato 15805
colazione (in attesa del riscatto eheh)

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preparati armi e bagagli

Vedi l'allegato 15807
il pesante cammino verso la sterrata

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ultimo saluto al rifugio

Vedi l'allegato 15809
sulla via del ritorno

Vedi l'allegato 15810
sulla via del ritorno (in alto i ruderi di camerata vecchia)

16_car.jpg
povera macchina, la ritroviamo al freddo e al gelo
 
Ultima modifica di un moderatore:
Mitici, visto che spettacolo la piana all'alba?
Quest'uscita la ricordo con vero piacere, è stata la prima con parte della comunità di Avventurosamente.
Complimentoni soprattutto per il peso supplementare (la battaglia navale) siete grandi:woot::)
 
Bravissimi ragazzi...così si fà!!!
Ma...40 e 52 KG???MA VOI SIETE MATTI!!!
Non è che il rifugio non c'era e ve lo siete portati su in spalla?
Va bè dai...questo era il primo per farci la bocca...ora ne verrà un secondo...poi un terzo...
 
Carissimi anche voi avete fatto il doveroso pellegrinaggio al rifugio di Camposecco di noi avventurosi romani! Se lo dicevate prima vi avremmo risparmiato la dolorosa via Crucis con la legna sulle spalle. Come avrete notato il rifugio è sempre ben fornito di legna e in caso contrario il bosco è a due passi e il faggio brucia bene. Poi vorrei sapere qualche notizia dei vostri sacchi a pelo a quanto pare non all'altezza della prova. Forse è il caso di scrivere una letterina alla befana? Un abbraccio Gru
 
Camposecco deserto è una rarità! come è bello!

bravissimi!

p.s:Last e Cicciobike, sappiate che il mio cuore appartiene ai Simbruini! :D
 
Ragazzi miei non vi conosco di persona ma seguendo le vostre escursioni ed i relativi e spassosissimi report ho iniziato a Stimarvi sempre di più :).
Ora basta con i complimenti :) e postate la foto dell'orma dell'animale X.
A proposito un pò di formaggio sulla pasta l'avete messo o ve l'ha mangiato il topolino :)?

Un Saluto.
Dk.
 
racconto divertentissimo come al solito, io ho avuto l'onore di sentirlo dalla bocca dei due protagonisti in persona in anteprima ieri pomeriggio ma messo in forma scritta è ancora meglio........aspetto anchio con curiosità la foto delle orme :D
comunque il topolino del rifugio l'ho visto anche io, è simpatico e discreto ^^
 
Last: grazzzzie Daniè!! Ehm se pensi di andare e portare picca e ramponi forse è un tintinello troppo eh mi sa che rimarresti deluso. Sai invece che ci starebbero bene?? Le tue tanto odiate ciaspoleeee :p

dalne: grazie per i complimenti!! Beh la battaglia navale in montagna è quantomeno originale eheh

Donatella: zietta tu che hai avuto il resoconto in anteprima telefonica...diciamola bene: "due cuori, una capanna, un piatto di pasta al sugo e due sacchi letto ridicoliii" :biggrin:

cicciobike: grazie Francesco. Beh per il peso supplementare le nostre spalle ti ringraziano per i complimenti :D

Luca
 
Last: grazzzzie Daniè!! Ehm se pensi di andare e portare picca e ramponi forse è un tintinello troppo eh mi sa che rimarresti deluso. Sai invece che ci starebbero bene?? Le tue tanto odiate ciaspoleeee :p

dalne: grazie per i complimenti!! Beh la battaglia navale in montagna è quantomeno originale eheh

Donatella: zietta tu che hai avuto il resoconto in anteprima telefonica...diciamola bene: "due cuori, una capanna, un piatto di pasta al sugo e due sacchi letto ridicoliii" :biggrin:

cicciobike: grazie Francesco. Beh per il peso supplementare le nostre spalle ti ringraziano per i complimenti :D

Luca

Dopo più di un anno ancora non ho capito perchè quando arrivo in fondo a un vostro messaggio e mi aspetto di leggere la firma "Luca" compare invece sempre "Anna"; e quando mi aspetto "Anna" compare "Luca".

Ragion per cui, o confessate di scambiarvi le firme in calce ai post, oppure vado in crisi di identità :biggrin:
 
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