Innanzi tutto le scelte non sono collettive perche' siamo in una democrazia rappresentativa e non partecipativa , purtroppo. Tu non scegli nulla, ma deleghi qualcun altro con il tuo voto a scegliere per te. Poi proprio perché siamo in democrazia esistono forme consentite alternative quali lo sciopero della fame, l'obiezione di coscienza, il referendum popolare ecc... Quindi la questione è ben più complessa e si basa su meccanismi di equilibrio molteplici. Se poi a qualcuno non piace se ne deve fare una ragione per h questa è la democrazia
Lo sciopero della fame come forma di rappresentazione democratica alla stessa stregua di un referendum popolare ?
No
...... mi spiego meglio, per me non sono assolutamente la stessa cosa, il secondo è, spesso, non sempre, una espressione di volontà di più persone (500.000), ha un iter ed una applicazione ben definita il che vuol dire che, se conforme ai vari regolamenti, un qualsiasi referendum è gestito a prescindere dal suo contenuto e da chi lo propone per cui, almeno sulla carta, tutti i referendum sono ugualmente degni (segno di equità e di democrazia); il primo, lo sciopero della fame, non è una espressione democratica ma l'espressione di un sigolo, o pochi di più (certamente non 500.000), che vuole portare attenzione ad una causa ritenuta degna anche di un sacrificio, come potrebbe essere il digiuno, ma non è detto che questo rappresenti la volontà di qualcun altro nè che questa causa sia automaticamente meritevole d'interesse.
Analogamente l'obiezione di coscenza non è un atto democratico poichè le leggi, o i regolamenti, non dovrebbero essere discrezionali o quanto meno, dovrebbero primo comportare delle conseguenze chi non li applica, non per altro per rispetto a chi invece le segue, e, in secondo luogo, l'obiezione di coscenza non dovrebbe influire su eventuali attività a cui uno è chiamato ad assolvere e questo in particolar modo se si rivolge a categorie che non possono saperlo prima. L'obiezione di coscienza è una espressione di una propria volontà con l'unica differenza che se esercitata da persone che non puoi farne a meno diviene tollerata ma, a mio avviso, è tutt'altro che democratica.
Il digiuno e l'obiezione di coscenza sono espressioni di una volontà ma, a mio modesto avviso, hanno poco a che fare con la democrazia poichè tendono a prevaricare quelli che sono i normali iter o approfittare di una particolare condizione sociale.
Premetto, quando parlo di obiezione di coscenza non mi riferisco al renitente alla leva militare (ok oggi non c'è più ma hai miei tempi sì) ma, ad esempio, ai medici obiettori.
Poi, personalmente, posso anche essere d'accordo sui messaggi dei vari "digiunanti" e per loro mi posso anche togliere tanto di cappello in segno di rispetto, ma anche no
Ovviamente sempre e solo AMMP / IMHO
Ciao
, Gianluca