Ricetta Carbonara RIVISITATA

Non sono un purista ma in linea di massima preferisco i piatti cucinati come da tradizione, non disdegno assolutamente le rivisitazioni, in qualsiasi chiave, purché sia chiaro, come cliente, che è tale, in altre parole se uno fà una carbonara con la panna cipolla parmigiano e pancetta sarà anche buona ma non chiamarla "carbonara" perché io, sempre come avventore, mi aspetto qualcos'altro, se poi mi fai una carbonara con il tofu affumicato, lo zafferano ed i peperoni sarà sicuramente buona ma non chiamarla "carbonara vegetale" perché il colesterolo che è in me si mette a piangere ed io comincio a elencare tutti i santi e le varie madonne, è come se io domani proponessi un contorno di carote al burro e brandy ma fatte con il pollo croccante al posto delle carote; se io voglio fare una cucina, e definirla "salutista" o "alternativa", nulla da dire, anzi, ma si chiamino le cose per quello che sono, diversamente, secondo me, non si è convinti di ciò che uno sta facendo e, in secondo luogo, perché scimmiottare un qualcosa che è differente e, per di più, definendolo negativamente ?

Perché tutto 'sto "pippone" ?

Perché vorrei porre alla vs. attenzione una ricetta della carbonara RIVISITATA in una chiave che potrebbe essere utile in ambiente escursionistico, ricetta che non conoscevo ma che ho trovato casualmente in internet in questi giorni.

Ulteriore premessa, breve :), non amo in escursione la pasta perché se non la si fa risottata, e volendola fare come si fa a casa, c'è molto dispendio di acqua inoltre le cotture passive non mi interessano, però la pasta mi piace e l'ho sempre relegata durante i periodi di campo fisso dove l'acqua non mancava.

Di paste ve ne sono una marea ma una che mi piace particolarmente è la CARBONARA :sbav: che però raramente facevo per il fatto delle uova :(, quando le portavo spesso si rompevano e, non le buttavo di certo, ma per la carbonara servono i tuorli. Inoltre mi è capitato di sentire che essendo le uova non cotte si può andare incontro a dei problemi, in tal senso, personalmente non mi è mai capitato ma, in un ambito di casa, sappiate che si può pastorizzare il tuorlo o comprarlo, solo il tuorlo, già pastorizzato al supermercato (si conserva in frigo). Con questa variante, che non è farina del mio sacco, questo problema non c'è poiché ..... e finalmente vado al sodo :) ..... sostituisco i tuorli di uova fresche con i tuorli di uova sode.

Ripeto, non è farina del mio sacco e mi scuso se era già un qualcosa di noto ma, per me, è stata una novità ed ho subito pensato al fatto che non la facevo per paura di rompere le uova nello zaino, in questo caso, anche se si dovessero rompere, non cambierebbe nulla.

Le dosi per 100gr. di pasta che io uso sono:
100 gr. di pasta secca (tortiglioni o spaghettoni)
1 tuorlo, in questo caso sodo :)
20 gr. di pecorino romano
50 gr. di guanciale
un filo d'olio
sale e pepe
(dosi "personali", ovvero per la mia persona ;))

Con queste quantità un piatto di pasta equivale a circa 815kcal.

Il procedimento è uguale a quello canonico https://www.cucchiaio.it/ricetta/ricetta-spaghetti-carbonara/ e questo è il risultato che ho ottenuto

1000010574.jpg


il sapore è leggermente meno carico di "uovo" poiché il tuorlo sodo è meno forte di quello fresco ma ha il vantaggio che l'effetto "frittata" è virtualmente impossibile da ottenere, ed è forse il difetto più comune, inoltre i tuorli non essendo crudi sono esenti da qualsiasi problema derivanti dal fatto, appunto, di essere crudi. La cremosità è similare e il guanciale..... bhè quello rimane tale :sbav:

Scusate se mi sono dilungato nel lungo cappello di apertura e se la foto non è delle migliori.

Ciao :si:, Gianluca

PS:..... l'albume cotto, delle uova sode, non si butta, rotto grossolanamente, un pò di sale, magari una spolverata di pepe, e si mangia con la carne o con l'insalata.
 
Ultima modifica:
Molto interessante!!! :biggrin:
Io la sto un po' rivalutando la pasta in escursione.
L'ultima fatta con cottura passiva, piccolini barilla e tonno in busta con il limone riomare è stata decisamente appagante almeno per me (ho la sensazione che @NinjaMargaro - siccome cucinavo io - non osasse dirmi se le cose non gli piacevano) anche se semplicissima da fare
Questa me la segno di sicuro anche se userò la pancetta (non me ne volere) ;)
 
proverò la tua ricetta, sicuramente non in escursione, a meno di non aver acqua in abbondanza vicino per poter lavare tutto (anche se la carbonara, con guanciale, è uno dei miei piatti preferiti.
invece, ultimamente, ho provato a farmi cacio e pepe: grattuggio il pecorino a casa, mix col pepe ed imbusto sottovuoto; anche il lavaggio stoviglie non si presenta problematico.
sempre meglio delle buste knorr, anche se alcune non sono niente male, devo dire
 
Molto interessante!!! :biggrin:
Io la sto un po' rivalutando la pasta in escursione.
L'ultima fatta con cottura passiva, piccolini barilla e tonno in busta con il limone riomare è stata decisamente appagante almeno per me (ho la sensazione che @NinjaMargaro - siccome cucinavo io - non osasse dirmi se le cose non gli piacevano) anche se semplicissima da fare
Questa me la segno di sicuro anche se userò la pancetta (non me ne volere) ;)
No guarda è venuta benissimo, poi carica di tonno com'era...
 
proverò la tua ricetta, sicuramente non in escursione, a meno di non aver acqua in abbondanza vicino per poter lavare tutto (anche se la carbonara, con guanciale, è uno dei miei piatti preferiti.
invece, ultimamente, ho provato a farmi cacio e pepe: grattuggio il pecorino a casa, mix col pepe ed imbusto sottovuoto; anche il lavaggio stoviglie non si presenta problematico.
sempre meglio delle buste knorr, anche se alcune non sono niente male, devo dire
Bhè la cacio e pepe è un altro piatto da leccarsi le dita :sbav:

Ciao :si:, Gianluca
 
Risotto allo champagne con 2 cose lo fai.
Io uso la Spergola ma è la stessa cosa.
Olio, mezzo cipollotto, 1 etto di riso 100ml di Spergola, mezzo dado vegetale, acqua, parmigiano reggiano, sale e pepe q. b.
Quando la faccio a casa uso brodo di verdure, manteco con burro e PR e aggiungo una volta impiattato dello speak a stick rosolato.
 
Risotto allo champagne con 2 cose lo fai.
Io uso la Spergola ma è la stessa cosa.
Olio, mezzo cipollotto, 1 etto di riso 100ml di Spergola, mezzo dado vegetale, acqua, parmigiano reggiano, sale e pepe q. b.
Quando la faccio a casa uso brodo di verdure, manteco con burro e PR e aggiungo una volta impiattato dello speak a stick rosolato.
Con l'adeguata manualità si può fare tutto :) però il risotto, fatto come a casa, in escursione è avido di combustibile e padelle, a prescindere che sia gas o alcool il che, a mio avviso, lo rende fattibile o per uscite di uno, due giorni o quando sei in un campo stanziale, diversamente non è il massimo.

Ad esempio un risotto, semplice ma gustoso, è quello alla parmigiana ma hai bisogno di una ventina di minuti di fuoco, oltre a quello per prepare il brodo anche se da dado (senza glutammato ;)) , considerando che per fare un cous cous ti bastano quei 2 3 minuti per portare a bollore 125ml. di acqua, a mio avviso, diventa difficile immaginarlo.

Poi, per carità, un risotto NON liofilizzato, fatto bene, tostato, sfumato al vino bianco e mantecato con il burro, e' tanta roba :sbav:
Io la sto un po' rivalutando la pasta in escursione.
L'ultima fatta con cottura passiva,
Personalmente non mi convince assolutamente, opinione personale nulla di più nulla di meno, la cottura passiva.
Non ho idea di come tu la faccia ma da quelle metodiche che ho letto in giro non è una cottura è una idratazione di una pasta secca, ovvero alla fine sì avrai una pasta "morbida" ma nulla di più, è come mangiare l'impasto dei biscotti senza cuocerlo, è buono ma è farina cruda e burro e non è il massimo a livello di digestione. Ripeto secondo me.

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
no aspetta io con "cottura passiva" intendo che porto a bollore l'acqua (ma ne metto poca 250 ml per 120 gr di pasta), ci butto la pasta (che in gita sono i piccolini barilla che cuociono in 6') spengo il fuoco copro e aspetto. L'acqua bollente cuoce proprio la pasta. Al limite controllo, giro la pasta e accendo un po' per mantenere la temperatura. Alla fine di acqua ne resta molto poca se non niente.

Anche se usi tanta acqua e fai il procedimento "normale" puoi spegnere il fuoco e lasciarla cuocere senza fiamma, solo che alla fine devi scolarla

Per quanto riguarda il risotto invece anche se ritengo che si possa fare tradizionalmente in gita preferisco per comodità e risparmio di spazio usare i liofilizzati.
AMO il risotto e lo faccio anche piuttosto bene (a sentire altri eh non mi sto lodando da solo) e ti assicuro che un liofilizzato mantecato con olio EVO e cubetti di parmigiano e pepe diventa buono. non eccezionale, ma buono.
 
no aspetta io con "cottura passiva" intendo che porto a bollore l'acqua (ma ne metto poca 250 ml per 120 gr di pasta), ci butto la pasta (che in gita sono i piccolini barilla che cuociono in 6') spengo il fuoco copro e aspetto. L'acqua bollente cuoce proprio la pasta. Al limite controllo, giro la pasta e accendo un po' per mantenere la temperatura. Alla fine di acqua ne resta molto poca se non niente
Questo è un metodo un pò "decente", non me ne volere ma io sono un pò un rompiballe in generis ma sul cibo sono un gran rompipalle ed ho le mie tare mentali, comunque anche così la cottura non può essere omogonea salvo tu non abbia una gavetta bassa e larga ma, come immagino, ne avrai una stretta a alta, il che vuol dire che la pasta che è in alto la cuoci, e idrati, solo con il vapore e quella in basso con l'acqua portata a bollore, inoltre ho i miei dubbi sul mantenimento della temperatura.

Intendiamoci, ognuno può fare ciò che vuole, non sarò io a dirgli NO però se da quando hanno inventato la pasta, considerando tutte le circostanze socio economiche e geografiche che può aver visto questo alimento, alla fine come cuocerlo non è mai cambiato forse un motivo ci sarà, poi, per carità tutto può migliorare evolvere etc etc. come non escludo che il metodo tradizionale sia il più pratico e facile, per cui usato da secoli, ma non necessariamente quello più efficiente.

Sinceramente a questo punto preferisco usare i noodles, o il cous cous, che necessitano di ancora meno acqua e nascono appunto per questa tipologia di cottura a fuoco spento, poiché ti basta avere dell'acqua bollente.

Se poi proprio voglio la pasta "nostra" allora si usi il metodo della doppia cottura, per il primo giorno, andrebbe conservata in frigo ma per una giornata non dovrebbe esserci problemi, ci sono alcuni tipi di pasta che danno anche i tempi di cottura per la doppia cottura (tipicamente usata nei ristoranti), ad esempio la pasta Rummo dava questi tempi, ora non ne ho un pacco sottomano ma in linea di massima se normalmente cuoce in 10 minuti si fa cuocere per la metà, 5 minuti, si scola, si raffredda (ideale con un abbattitore, diversamente semplice acqua fredda), si condisce con un filo d'olio per evitare che si attacchi la pasta, e si mette in frigo, quando serve prendi la porzione che hai bisogno e la metti in acqua bollente per 1 minuto o direttamente nel sugo caldo per un paio di minuti. Ovviamente, in escursione, la prima cottura la fai a casa, imbusti, meglio sotto vuoto, e la tieni in frigo fino a prima di partire, a pranzo o a cena la fai saltare con un ragù.
un liofilizzato mantecato con olio EVO e cubetti di parmigiano e pepe diventa buono. non eccezionale, ma buono
..... vi ho fatto una mezza vita, escursionistica, a risotti della knorr, purè in polvere, latte a lunga conservazione, noce moscata, formaggio babybel, scatolette di manzontin/simmenthal e antipasto galfrè ;)

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Questo è un metodo un pò "decente", non me ne volere ma io sono un pò un rompiballe in generis ma sul cibo sono un gran rompipalle ed ho le mie tare mentali, comunque anche così la cottura non può essere omogonea salvo tu non abbia una gavetta bassa e larga ma, come immagino, ne avrai una stretta a alta, il che vuol dire che la pasta che è in alto la cuoci, e idrati, solo con il vapore e quella in basso con l'acqua portata a bollore, inoltre ho i miei dubbi sul mantenimento della temperatura.
Bassa e larga per me (per quanto possibile) non mi piacciono alte e strette
Intendiamoci, ognuno può fare ciò che vuole, non sarò io a dirgli NO però se da quando hanno inventato la pasta, considerando tutte le circostanze socio economiche e geografiche che può aver visto questo alimento, alla fine come cuocerlo non è mai cambiato forse un motivo ci sarà, poi, per carità tutto può migliorare evolvere etc etc. come non escludo che il metodo tradizionale sia il più pratico e facile, per cui usato da secoli, ma non necessariamente quello più efficiente.
probabile, ma la pasta nasce per essere cotta in casa dove solitamente non hai problemi di acqua e nemmeno di combustibile. Potrebbe essere che nessuno abbia pensato a un metodo più efficiente (inteso come risparmio di acqua e di combustibile) per cuocerla solo perché non è necessario cercarlo...
Sinceramente a questo punto preferisco usare i noodles, o il cous cous, che necessitano di ancora meno acqua e nascono appunto per questa tipologia di cottura a fuoco spento, poiché ti basta avere dell'acqua bollente.
I noodles infatti sono uno dei piatti che porto, mi piace variare se sto in giro più di una notte
Se poi proprio voglio la pasta "nostra" allora si usi il metodo della doppia cottura, per il primo giorno, andrebbe conservata in frigo ma per una giornata non dovrebbe esserci problemi, ci sono alcuni tipi di pasta che danno anche i tempi di cottura per la doppia cottura (tipicamente usata nei ristoranti), ad esempio la pasta Rummo dava questi tempi, ora non ne ho un pacco sottomano ma in linea di massima se normalmente cuoce in 10 minuti si fa cuocere per la metà, 5 minuti, si scola, si raffredda (ideale con un abbattitore, diversamente semplice acqua fredda), si condisce con un filo d'olio per evitare che si attacchi la pasta, e si mette in frigo, quando serve prendi la porzione che hai bisogno e la metti in acqua bollente per 1 minuto o direttamente nel sugo caldo per un paio di minuti. Ovviamente, in escursione, la prima cottura la fai a casa, imbusti, meglio sotto vuoto, e la tieni in frigo fino a prima di partire, a pranzo o a cena la fai saltare con un ragù.
Questo è interessante!!!
 
probabile, ma la pasta nasce per essere cotta in casa dove solitamente non hai problemi di acqua e nemmeno di combustibile. Potrebbe essere che nessuno abbia pensato a un metodo più efficiente (inteso come risparmio di acqua e di combustibile) per cuocerla solo perché non è necessario cercarlo...
Premesso che tutto è possibile, ogni cosa prima di essere scoperta semplicemente non si conosceva, per tanto, nulla vieta di pensare che questo metodo di cottura "al risparmio" possa anche essere valido alla stessa stregua di quello "tradizionale" ma non credo che in un migliaio (?) di anni non ci siano state circostanze tali, protratte nel tempo, per il quale acqua potabile e combustibile scarseggiavano, circostanze tali da cercare soluzioni alternative per cuocere un alimento che poi non è altro che acqua e farina ed un pizzico di sale per cui abbastanza povero.

Non sono uno storico culinario per cui non mi azzardo a dire che questa tecnica "al risparmio" sia frutto dei nostri tempi e per esigenze non legate al consumo di massa perché esistono delle cotture similari, ad esempio quella del riso pilaf o del risotto alla mantovana, cotture dove l'acqua/brodo viene completamente assorbita e si ha anche una cottura passiva, ovvero a fuoco spento, ma le tempistiche di contatto con il fuoco sono comunque significative e non semplicemente ad acqua/brodo bollente.

Anche il cous cous che normalmente si trova al supermercato che viene cotto solo con acqua bollente, e senza il fuoco, è un cous cous già precotto al vapore.

In cucina sono aperto a (quasi) tutto, non dico neanche no al pollo arrosto con la marmellata e la pasta scotta, non dico no nel senso che lo assaggio volenti ma non vado oltre :), però su questa tecnica di cottura ho delle grosse perplessità a prescindere dai risultati che si ottengono ...... poi, intendiamoci, se a te sta bene nulla da dire, anzi, bon appétit :)

Ciao :si:, Gianluca
 
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