Escursione Carega: la Via delle Creste.

Parchi del Veneto
  1. Parco Naturale Regionale della Lessinia
Dati

Data: 04/08/13
Regione e provincia: VR/TN
Località di partenza: Rif. Boschetto 1.151 m
Località di arrivo: Rif. Fraccaroli, Cima Carega 2.259 m
Tempo di percorrenza: 2h 45'
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: biancorossa cai segnavia 108 dopo passo Pertica
Dislivello: 1.100 m
Quota massima: 2.259 slm
Accesso stradale: SP 38 dalla val d'Illasi


Descrizione

Si capisce che la gente seria e ben avveduta un'uscita come questa la mette in programma alle prime luci dell'alba. Ma si possono pretendere saggezza e avvedutezza dopo una settimana di levatacce? Chiaramente no. Così si parte da casa che sono le nove passate.
Tappa a Giazza per i rifornimenti del caso e poi sù per i tornanti della valle di Revolto. Provare ad avvicinarsi all'attacco della sterrata, alla fine della strada asfaltata, non è nemmeno pensabile a quest'ora e con tutta questa gente... così lascio la macchina accanto al Rif. Boschetto, quota 1.151m. Zaino in spalla e finalmente si va. Fatto un rapido calcolo, sarò all'attacco del sentiero 108 (la "Via delle Creste") verso mezzogiorno: ottimo, considerando che il sole martella come un dannato in uno dei giorni più caldi dell'anno.
Revolto, Pertica e un paio di tornanti sopra si lascia la sterrata (e la folla) per inerpicarsi tra i mughi sul crinale della Costa Media. Il sentiero è selvaggio e bellissimo, con pendenze a tratti davvero impegnative che permettono di guadagnare rapidamente quota fino a raggiungere, superati i resti di una baracca presso una cava dismessa, i 2.098 di cima Tibet.
Da lì la traccia prosegue tutta in cresta: Tibet, Madonnina, Cima Carega (2.259m).
Tappa obbligata e molto gradita al Rif. Fraccaroli, dove mi aspetta una meritata birra ghiacciata prima dell'ultimo breve tratto per la cima. E quì la sorpresa di trovare croce e monumento di vetta tornati al vecchio glorioso bronzo, dopo un interregno in rosso Ferrari che, francamente, aveva lasciato tutti un pò perplessi...
Ritorno classico, attraverso il vallone della Teleferica (108b), che permette passi lunghi e ben distesi per un rapido rientro alla base.

Alla prossima, butei...:cool:

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Cima Tibet, 2.098m

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Particolare

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Cima Madonnina, 2.140m

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Sguardo sulla Via delle Creste

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Stelle alpine

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Parapendio1

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Parapendio2

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La Croce di vetta tornata agli antichi splendori

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La versione dell' "interregno Ferrari"
 
Ultima modifica di un moderatore:
mi spieghi chi te lo fa fare di farti il 108 a mezzogiorno con il poco che tira per portarti da 1400 (o quant'è lo Scalorbi) a 2100 di Cima Tibet? o_O
 
Nessuna insolazione: crema solare protezione 50 (quella con su disegnati i bimbi che giocano in spiaggia, per intenderci), berretto, Rayban e tanto ma TANTO da bere nello zaino:biggrin:. Domenica se mi gira mi faccio il Pojesi...tu mi sembra l'avessi già fatto, pensi sia fattibile in solitaria?
 
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