- Parchi della Sardegna
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- Monti Linas-Marganai
Data: 14/05/2013
Regione e provincia: Sardegna, Medio Campidano
Località di partenza: Cantina Ferraris, area Montimannu
Località di arrivo: Cascata di Muru Mannu
Tempo: Andata 2 ore, Ritorno 2 ore
Difficoltà: E (Escursionistico)
Segnaletica: Segnavia CAI bianchi e rossi
Lunghezza: 4 chilometri
Dislivello: +153 metri, in salita
Punto di accesso: Da Cagliari si prende la S.S. 130 e da lì si prende lo svincolo per Decimomannu, entrando nella S.S. 196. Si segue la statale tramite le indicazioni per Villacidro, ritrovandosi in Via Nazionale. Da qui, prima di arrivare effettivamente al centro abitato di Villacidro, è possibile trovare le indicazioni dell’Ente Foreste per Montimannu. La prima indicazione è verso sinistra, provenendo da questa strada, e poi prosegue, sempre seguendo le medesime indicazioni, su una strada che si fa via via più stretta e costeggia una diga e un bacino artificiale. Si attraversa anche un ponte. Si prosegue dunque per una strada bianca che attraversa la zona forestale di Montimannu, fino ad arrivare agli inizi dei sentieri segnati da un cartello indicatore.
Descrizione:
La prima parte del percorso è abbastanza agevole, si attraversa una zona boscosa praticamente in piano. Si supera dapprima il bivio con il sentiero 113 che conduce alla cascata di Piscina Irgas e successivamente quello con il sentiero 112 che conduce all’Ovile Linas. In entrambi i casi è impossibile sbagliare, dato che i tratti da prendere per proseguire con il 109 sono segnalati da cartelli in legno.
Proseguendo lungo il percorso si arriva a guadare numerose volte il rio Cannisoni. Questo era molto asciutto, quindi i guadi sono stati tutti privi di difficoltà, dato che grandi massi consentivano un passaggio sicuro. D’altra parte, in inverno o dopo lunghi periodi di piogge, questo tratto potrebbe richiedere particolare attenzione, dato che il rio potrebbe essere molto più grosso e imponente di quanto non lo fosse nel nostro caso.
Infine si arriva a una confluenza tra due rii, il rio Muru a sinistra e il rio Linas a destra. In entrambi i lati è possibile notare delle piccole cascatelle. Si risale sul roccione condiviso dalle due cascatelle e si prende il sentiero a sinistra per andare verso Muru Mannu. Il tratto a destra, che è stato esplorato in parte durante la strada del ritorno, dovrebbe condurre alla cascata del Linas, che comunque non è stata raggiunta, essendoci fermati a una cascatella più piccola in mezzo al percorso.
Seguendo il tratto a sinistra occorre prestare molta attenzione. Tutta la difficoltà escursionistica del sentiero 109 si concentra infatti in quest’ultimo pezzo. Il sentiero passa sulle pareti di roccia a strapiombo e si restringe considerevolmente. In questo frangente è necessario aiutarsi con le mani e procede lentamente e senza fretta. Dopo aver superato un primo tratto di questo tipo si prosegue lungo il letto del rio Muru, ritrovandosi di nuovo in un tratto sulla parete di roccia. Poiché abbiamo trovato difficoltà nel passare da quel lato, per mancanza di appigli nella parte finale, si è deciso di scendere e risalire il letto vero e proprio del rio Muru, che era praticamente asciutto. Anche questo aspetto, che ha facilitato il raggiungimento della cascata, non è detto sia possibile in altri periodi dell’anno, perché il rio potrebbe non essere asciutto. In quei casi occorre prestare molta attenzione sulla parete e procedere fino a ritrovarsi dalla parte sicura in cui il sentiero si riallarga.
Infine, dopo pochi metri, si raggiunge uno spiazzo circondato da alte pareti rocciose, a formare una sorta di anfiteatro naturale. Qui si può ammirare la cascata di Muru Mannu, che con quell’ultimo salto di 74 metri è la più alta della Sardegna. Ovviamente, dato che il rio a valle era abbastanza asciutto, anche la cascata era piuttosto ridotta. La maggiore facilità nel raggiungerla viene compensata da una portata d’acqua inferiore. In ogni caso è comunque un meraviglioso luogo da raggiungere, specie perché la conca formata dalle pareti rocciose crea un’atmosfera suggestiva e rilassante, invogliando a rimanere lì a godere della natura.
Il percorso per il rientro segue lo stesso dell’andata.
Per vedere le foto dell’escursione, basta andare sul mio blog!
Regione e provincia: Sardegna, Medio Campidano
Località di partenza: Cantina Ferraris, area Montimannu
Località di arrivo: Cascata di Muru Mannu
Tempo: Andata 2 ore, Ritorno 2 ore
Difficoltà: E (Escursionistico)
Segnaletica: Segnavia CAI bianchi e rossi
Lunghezza: 4 chilometri
Dislivello: +153 metri, in salita
Punto di accesso: Da Cagliari si prende la S.S. 130 e da lì si prende lo svincolo per Decimomannu, entrando nella S.S. 196. Si segue la statale tramite le indicazioni per Villacidro, ritrovandosi in Via Nazionale. Da qui, prima di arrivare effettivamente al centro abitato di Villacidro, è possibile trovare le indicazioni dell’Ente Foreste per Montimannu. La prima indicazione è verso sinistra, provenendo da questa strada, e poi prosegue, sempre seguendo le medesime indicazioni, su una strada che si fa via via più stretta e costeggia una diga e un bacino artificiale. Si attraversa anche un ponte. Si prosegue dunque per una strada bianca che attraversa la zona forestale di Montimannu, fino ad arrivare agli inizi dei sentieri segnati da un cartello indicatore.
Descrizione:
La prima parte del percorso è abbastanza agevole, si attraversa una zona boscosa praticamente in piano. Si supera dapprima il bivio con il sentiero 113 che conduce alla cascata di Piscina Irgas e successivamente quello con il sentiero 112 che conduce all’Ovile Linas. In entrambi i casi è impossibile sbagliare, dato che i tratti da prendere per proseguire con il 109 sono segnalati da cartelli in legno.
Proseguendo lungo il percorso si arriva a guadare numerose volte il rio Cannisoni. Questo era molto asciutto, quindi i guadi sono stati tutti privi di difficoltà, dato che grandi massi consentivano un passaggio sicuro. D’altra parte, in inverno o dopo lunghi periodi di piogge, questo tratto potrebbe richiedere particolare attenzione, dato che il rio potrebbe essere molto più grosso e imponente di quanto non lo fosse nel nostro caso.
Infine si arriva a una confluenza tra due rii, il rio Muru a sinistra e il rio Linas a destra. In entrambi i lati è possibile notare delle piccole cascatelle. Si risale sul roccione condiviso dalle due cascatelle e si prende il sentiero a sinistra per andare verso Muru Mannu. Il tratto a destra, che è stato esplorato in parte durante la strada del ritorno, dovrebbe condurre alla cascata del Linas, che comunque non è stata raggiunta, essendoci fermati a una cascatella più piccola in mezzo al percorso.
Seguendo il tratto a sinistra occorre prestare molta attenzione. Tutta la difficoltà escursionistica del sentiero 109 si concentra infatti in quest’ultimo pezzo. Il sentiero passa sulle pareti di roccia a strapiombo e si restringe considerevolmente. In questo frangente è necessario aiutarsi con le mani e procede lentamente e senza fretta. Dopo aver superato un primo tratto di questo tipo si prosegue lungo il letto del rio Muru, ritrovandosi di nuovo in un tratto sulla parete di roccia. Poiché abbiamo trovato difficoltà nel passare da quel lato, per mancanza di appigli nella parte finale, si è deciso di scendere e risalire il letto vero e proprio del rio Muru, che era praticamente asciutto. Anche questo aspetto, che ha facilitato il raggiungimento della cascata, non è detto sia possibile in altri periodi dell’anno, perché il rio potrebbe non essere asciutto. In quei casi occorre prestare molta attenzione sulla parete e procedere fino a ritrovarsi dalla parte sicura in cui il sentiero si riallarga.
Infine, dopo pochi metri, si raggiunge uno spiazzo circondato da alte pareti rocciose, a formare una sorta di anfiteatro naturale. Qui si può ammirare la cascata di Muru Mannu, che con quell’ultimo salto di 74 metri è la più alta della Sardegna. Ovviamente, dato che il rio a valle era abbastanza asciutto, anche la cascata era piuttosto ridotta. La maggiore facilità nel raggiungerla viene compensata da una portata d’acqua inferiore. In ogni caso è comunque un meraviglioso luogo da raggiungere, specie perché la conca formata dalle pareti rocciose crea un’atmosfera suggestiva e rilassante, invogliando a rimanere lì a godere della natura.
Il percorso per il rientro segue lo stesso dell’andata.
Per vedere le foto dell’escursione, basta andare sul mio blog!
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