Escursione cascate aneva e sentiero delle tane

Data: 8/6/2014
Regione e provincia: Emilia-Romagna provincia di Bologna
Località di partenza: Labante frazione Castel d'Aiano
Località di arrivo: Labante frazione Castel d'Aiano
Tempo di percorrenza: 5 ore
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: Semplice, con alcuni tratti pericolosi
Descrizione delle difficoltà: escursionismo
Periodo consigliato: primavera/estate
Segnaletica: Buona
Dislivello in salita: 500m
Dislivello in discesa: 500m
Quota massima: 1000m
Accesso stradale: Cascata del Labante
Traccia GPS: (puoi caricarla sulla Mappa di Avventurosamente: https://docs.google.com/file/d/0B0oJLz2AW42aOWRWOVk1aTM0TVE/edit

Segnaletica CAI: partenza dal parcheggio Labante, 166, 166a, 162, 152a, 152, 158, 158a, arrivo al parcheggio di partenza

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Pur essendo molto buona la segnaletica, bisogna prestare attenzione, in quanto essendoci molti sentieri in quella zona, è facile prendere quello sbagliato.
La partenza è stata di fronte alla chiesa di Labante, ed ovviamente abbiamo subito ammirato lo splendido salto d'acqua causato dalla fonte sopra di essa (era la prima volta che vedevo questa cascata......colori magnifici, sono rimasto senza parole).
La nostra camminata inizia in discesa x fortuna percorrendo il sentiero numero 166, arrivando al greto del torrente aneva, il quale si passa grazie a un ponticello in legno, proseguiamo poi in mezzo al bosco tra suoni e odori che cambiano di volta in volta. Costeggiando sempre l'aneva il paesaggio diventa meraviglioso (un mix perfetto tra natura e campi coltivati) ci dirigiamo verso il mulino del povolo.... uno spettacolo x gli occhi, tutto restaurato, consiglio a tutti di vederlo.
Dal mulino del povolo inizia la salita, il primo tratto molto semplice, fino alla strada asfaltata, dopo diventa abbastanza ripido, però merita di esser fatto, in quanto tale sentiero è denominato tane degli animali. Ed è infatti su questo sentiero alla seconda cavità del Paroletto che abbiamo trovato a circa 20 metri un danio. All'inizio e scappato, poi si è fermato, e ci ha osservato per una decina di secondi, per poi addentrarsi nella vegetazione
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La nostra camminata è continuata fino ai Monoliti dei Serretti, dove essendo già l'una (lo stomaco brontolava) ci siamo fermati a mangiare. Su questi splendidi monoliti, si può vedere in modo chiaro e deciso la potenza della vegetazione, su ridotti strati di suolo, con precaria stabilità, la vegetazione riesce a crescere sfidando ogni logica.... Questa è la magia della natura e dei paesaggi
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Da sopra un monolite si può vedere un panorama spettacolare, nonostante il caldo era alquanto opprimente
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Rifocillati e dopo aver tracannato acqua a volontà riprendiamo il sentiero verso il 158, il quale ad sembra una mulattiera (forse lo è anche) salita molto impegnativa, su ciottoli privi di coerenza, si rischia di scivolare. A metà salita poi tagliamo per il 158a, molto più semplice in quanto si dirama su mezza costa.
Congiunti nuovamente col 158, iniziamo la discesa, questa è la parte più pericolosa in quanto oltre a essere segnato sulle carte cai, con dicitura pericolo, il sentiero scende di 300m in 1,5km. Tale tratto deve essere fatto in perfette condizioni sia meteo, sia del substrato, altrimenti è facile scivolare a valle e farsi male (attenzione, in questo tratta agli animali da compagnia, in quanto potrebbero ridurre la stabilità dei camminatori).
Terminata la discesa, arriviamo nuovamente all'asfalto, il quale dopo circa 400m ci porta al parcheggio di partenza....
Al rientro ci aspetta una bella sorpresa dato che vi era una delle tappe de "L'eco della Musica" L'Eco Della Musica - Home

Un giro molto semplice, a parte la discesa, ma suggestivo, si possono notare diversi scenari ed ambienti.... Vi lascio con i soliti scatti fatti al Labante

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