Dati
Data: 23.02.2014
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Bologna
Località di partenza: Labante, frazione di Castel d'Aiano
Località di arrivo: Labante
Tempo di percorrenza: 4-6 h
Chilometri: 9 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Tratto iniziale ripido. Due guadi.
Periodo consigliato: Assenza di neve/piogge
Segnaletica: Buona. Sentieri CAI: 158a > 158 > 182c > 182 > 182a > 186 > 166 > 166a > 162
Dislivello in salita: 640 m
Dislivello in discesa: 640 m
Quota massima: 900 m
Accesso stradale: SP623 fino a Castel d'Aiano > seguire indicazioni per Labante
Traccia GPS: gpx visualizzabile/scaricabile dalla mappa
Descrizione
Il giro comincia dalla chiesa di San Cristoforo di Labante e vale la pena prendersi qualche minuto per ammirare le grotte e la singolare cascata:
Dopo qualche centinaio di metri di asfalto, il percorso vira verso il Monte della Castellana ed il sentiero sale in quota rapidamente. Raggiunto il Campo del Sole, si può godere di una splendida panoramica dell'Appenino dal Corno al Cimone ed oltre:
Costeggiando un canalone (attenzione in caso di terreno scivoloso), si torna quindi a scendere verso la strada, che si attraversa per dirigersi a valle verso il Rio Ritorto ed il Torrente Aneva. Qui un segnale indica che le passerelle che avrebbero potuto conservarci asciutti sono crollate: l'unica soluzione è il guado.
Per il primo ho ritenuto più prudente procedere scalzo, per quanto la distanza fosse decisamente breve:
Mentre per il secondo torrente il tragitto è più sicuro perché meglio delineato e più stabile, nonostante il letto sia più ampio. In questa zona si possono poi osservare le cascate dell'Aneva, per quanto assomiglino più a delle rapide, che a delle cascate vere e proprie.
Seguendo il sentiero supera un antico mulino e si comincia a salire attraverso un vecchio castagneto. Durante il percorso si incontrano svariate casupole in pietra più o meno diroccate che servivano da abitazione e deposito per chi raccoglieva i frutti del bosco:
Il percorso porta ad un agglomerato di case attorno ad un altro vecchio mulino, attraversate le quali si supera il torrente sopra una passerella:
Da qui in avanti si ritorna senza intoppi al punto di partenza dell'escursione.
Altre foto del giro qui.
Data: 23.02.2014
Regione e provincia: Emilia-Romagna, Bologna
Località di partenza: Labante, frazione di Castel d'Aiano
Località di arrivo: Labante
Tempo di percorrenza: 4-6 h
Chilometri: 9 km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Tratto iniziale ripido. Due guadi.
Periodo consigliato: Assenza di neve/piogge
Segnaletica: Buona. Sentieri CAI: 158a > 158 > 182c > 182 > 182a > 186 > 166 > 166a > 162
Dislivello in salita: 640 m
Dislivello in discesa: 640 m
Quota massima: 900 m
Accesso stradale: SP623 fino a Castel d'Aiano > seguire indicazioni per Labante
Traccia GPS: gpx visualizzabile/scaricabile dalla mappa
Descrizione
Il giro comincia dalla chiesa di San Cristoforo di Labante e vale la pena prendersi qualche minuto per ammirare le grotte e la singolare cascata:
Dopo qualche centinaio di metri di asfalto, il percorso vira verso il Monte della Castellana ed il sentiero sale in quota rapidamente. Raggiunto il Campo del Sole, si può godere di una splendida panoramica dell'Appenino dal Corno al Cimone ed oltre:
Costeggiando un canalone (attenzione in caso di terreno scivoloso), si torna quindi a scendere verso la strada, che si attraversa per dirigersi a valle verso il Rio Ritorto ed il Torrente Aneva. Qui un segnale indica che le passerelle che avrebbero potuto conservarci asciutti sono crollate: l'unica soluzione è il guado.
Per il primo ho ritenuto più prudente procedere scalzo, per quanto la distanza fosse decisamente breve:
Mentre per il secondo torrente il tragitto è più sicuro perché meglio delineato e più stabile, nonostante il letto sia più ampio. In questa zona si possono poi osservare le cascate dell'Aneva, per quanto assomiglino più a delle rapide, che a delle cascate vere e proprie.
Seguendo il sentiero supera un antico mulino e si comincia a salire attraverso un vecchio castagneto. Durante il percorso si incontrano svariate casupole in pietra più o meno diroccate che servivano da abitazione e deposito per chi raccoglieva i frutti del bosco:
Il percorso porta ad un agglomerato di case attorno ad un altro vecchio mulino, attraversate le quali si supera il torrente sopra una passerella:
Da qui in avanti si ritorna senza intoppi al punto di partenza dell'escursione.
Altre foto del giro qui.
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