Vi presento un tipico multiuso dedicato alle attività venatorie.
Si tratta di un W.R. CASE, noto marchio americano specializzato nella produzione di coltelli tradizionali chiudibili.
Il modello è siglato col numero 149 e denominato Hunter Trapper, in pratica la configurazione a tre lame del classico trapper. Viene realizzato interamente in America, parzialmente a mano e con materiali reperiti negli USA; questa caratteristica è diventata il marchio di fabbrica oltre ad essere un efficace slogan pubblicitario.
I multiuso dedicati alla caccia esistono da sempre e sono stati commercializzati in tante versioni diverse. In tempi recenti però la loro presenza nei listini delle case è diventata sempre meno evidente, probabilmente per il fatto che si tratta di attrezzi dedicati ad usi specifici. Ma anche il fattore moda ha giocato il suo ruolo.
Il protagonista della nostra recensione non è propriamente un coltello da caccia. Infatti come vedrete in seguito, oltre alla lama e al seghetto che sono accessori utilizzabili sempre, è presente anche il gancio… è questo che conferisce al coltello il nome di Hunter.
Non essendo un cacciatore, ho cercato di testare questo Case in un ambito più escursionistico, per verificarne la poliedricità, capendo che basta un po’ di astuzia per sfruttare al meglio anche ciò che sembra poco utile. Proprio come farebbe Mac Gyver!
Scoprendo che in realtà si tratta di un attrezzo molto polivalente.
GLI ACCESSORI.
Partiamo dallo strumento principale, la lama: classica clip Point in stile americano, sottile molto affilata, realizzata nel nell’acciaio Tru Sharp che poco si discosta dal classico 420 HC.
È particolarmente lunga, consente di svolgere bene tutti i compiti per i quali è stata didisegnata.
Si estrae perfettamente grazie all’incanto dedicato. Il sistema a molla semplice ha una tenuta blanda, quindi occhio a come vi comportate.
Sarebbe il caso che la ditta valutasse l’utilizzo di un acciaio più performante visti anche i prezzi decisamente poco popolari. Infatti questo vecchio acciaio non regge il confronto con la produzione recente… può diventare molto affilato ma ha una resistenza all’usura molto bassa. Finché si lavora su cibo animali o sul verde non si riscontrano problemi ma nel momento in cui si affronta legno un po’ più duro mostra facilmente i suoi limiti
A voler fare un paragone con altri multiuso svizzeri, la partita finisce in pareggio.
Successivamente abbiamo un seghetto atipico che termina con una punta piatta che può diventare un cacciavite. Lavora molto bene il legno umido, ma ha poco mordente su materiali molto duri. Amplifica le potenzialità del nostro multiuso perché molto veloce e pure versatile.
Direi che è performante quasi quanto i concorrenti, nel complesso i Vic ed il Mercury fanno meglio.
Infine abbiamo l'attrezzo venatorio per eccellenza, il gut hook, che si presta anche ad ulteriori usi. È spesso e resistente. Non so se svolge bene il suo compito principale, io ho preferito impiegarlo per tagliare rametti o cordini, insomma per qualunque compito nel quale possa sostituire la lama e di conseguenza preservarne la durata
IL MANICO.
Il punto debole dei chiudibili solitamente è proprio il manico, in questo caso l’azienda americana ha lavorato bene pur nei limiti dati dalla presenza di tre lame; il manico riesce ad essere ergonomico e sufficientemente grippante gli accessori si possono estrarre con grande facilità complice anche la molla debole
Le finiture solo molto curate, il materiale non è altro che osso di mucca essiccato e lavorato, di un bellissimo color Ambra, incastonato in bolsters in nickel silver.
Queste estremità rendono piacevole impugnare il coltello.
Molto bene. Meglio della concorrenza. Bellissimo il logo incastonato.
LE PROVE SUL CAMPO.
Ho effettuato prove semplici, in linea con il normale utilizzo di un attrezzo come questo.
Spero che le foto siano esplicative. In linea di massima sono soddisfatto dei risultati ottenuti, speravo meglio dal seghetto.
MODIFICHE POSSIBILI.
I più attenti di voi riconosceranno le mani di questo noto personaggio che ha voluto modificare la punta del seghetto eliminando la funzione cacciavite.
In realtà in rete si trovano molte modifiche fatte a questo coltello… alcuni hanno trasformato il gancio in una sgorbia altri in una seconda Lama altri ancora hanno modificato la punta del segseghetto.
Io non mi sono mosso in questo campo In quanto al momento ritengo che sia funzionale così com’è.
CONCLUSIONI.
Siamo giunti al termine di questa breve recensione; ho portato il case con me per alcuni giorni e penso di poter dare un primo giudizio con grande serenità… non si tratta di verità assoluta perché solo il tempo ci può dire la reale bontà di un coltello ma per il momento mi sento di dire che sono abbastanza soddisfatto.
Alla fine lo strumento consente di affrontare molteplici situazioni, dal campeggio alla breve escursione, alla vita di tutti i giorni per chi vive in un contesto più rurale… oppure può affiancare attrezzi più pesanti in escursioni di lunga durata.
Giocoforza, quando si affronta la tematica dei multiuso, è indubbio che il paragone con i Victorinox sia fondamentale per giudicarne la bontà.
Non saprei dare un giudizio definitivo. Tutto dipende dalle preferenze personali, ma se parliamo di efficienza siamo molto vicini ai migliori multiuso in commercio, anche se leggermente sotto come prestazioni generali.
Come ergonomia, qualità ed estetica, dal mio punto di vista siamo anche sopra i rivali.
Questo coltello Infatti è realizzato molto bene ed è anche molto bello da vedere… sta a voi decidere cosa è meglio nelle vostre mani, considerando il fatto che come prezzo siamo molto in alto, complice il fatto che viene prodotto a mano in America e da li spedito.
Vi ringrazio per aver dedicato il vostro tempo alla lettura di queste righe.