Ecco la presentazione del Casstrom N.10 in acciaio sleipner
Lunghezza: 220 mm
Lunghezza lama: 103 mm
Spessore lama: 4 mm
Altezza lama: 27mm
Acciaio: Uddeholn sleipner temprato tra i 59 e 60 HRC
Peso: 178g
Materiale manico: Micarta verde (favolosa)
Fodero: pelle nera
Profilo scandi a zero con bisello basso, molto basso in tipico stile woodlore
Arriva di fabbrica molto ben affilato.
Lo uso da una settimana circa.
Coltello che da subito, in mano una sensazione di grandissima confidenza, manico mooolto comodo e grande solidità complessiva.
La lama da 4mm tralaltro praticamente tutta a tutto spessore è estremamente solida e possente.
Il bisello è negli ultimi 7 mm per cui ha un’angolo non troppo acuto essendo privo di microbisello.
Le finiture sono molto buone, non a livello dei Lionsteel ma comunque buone per un coltello che costa 140 euro circa.
Questa caratteristica ne fa un grandissimo coltello da spacco ed è inaspettatamente molto valido nei ricciolini o feathersticks.
Il bilanciamento piuttosto arretrato ne fa un coltello principalmente votato al lavoro sul legno.
ma veniamo agli altri tipi di utilizzo.
Nel chopping ovviamente una lama da soli 10cm non ha grandi possibilità, comunque i rami si possono tagliare anche in altri modi che non sono il chopping. Certamente è questo il campo dove dimostra le più grosse lacune a mio modesto avviso, insieme al taglio dei cibi.
Nel taglio in “cucina” è una vera frana. Terribile il bisello scandi così largo tanto che spacca subito ed è molto difficile portare a casa tagli puliti e lineari.
La domanda che mi è sorta spontanea dopo aver provato questo coltello, molto apprezzato fra i suoi compari con profilo scandi basso come il brisa, l’ LT whrigt, il Lars Falt sempre loro, è: ma a chi è venuto in mente di fare un coltello con quel tipo di bisellatura ???
Trovo che per le lavorazioni sul legno non abbia grande senso, troppo ottuso, o meglio, troppo spesso per poter lavorare in agilità sul legno. La tendenza che ha è quella di andare subito a spaccare più di un convex (che già ha quella tendenza). Non lavora come uno scandi nordico e non lavora come un convex basso, ha una geometria che ne fa un profilo molto specifico invece che multipurpose.
Magari non ho capito io come va usato ma non è certamente in coltello che sceglierei per uscite bushcraft sia come backup che come lama principale (ancora meno).
Può essere sicuramente divertente da usare per lo spacco e soprattutto nel fare i ricciolini, che vengono molto bene, ma nell’intaglio è penalizzato.
Per fare un confronto impari, rispetto al bushcrafter di bark river, che ha spessore simile, lunghezza simile, destinazione d’uso simile se non uguale, non c’è proprio storia. L’unica cosa interessante è quel manico che ha una forma di una comodità incredibile.
Con il bushcrafter ci fai davvero tutto, dallo spacco al piccolo chopping (anche se anche con quello non è che puoi choppare veramente), ai ricciolini (meglio del casstrom) all’intaglio con molta maggior facilità.
Per prendere un coltello economico come il Bushmaster di United Cutlery (40 euro), anche lasciando l’affilatura di fabbrica è molto più versatile.
Quindi per concludere il pensiero. Vorrei capire se sbaglio qualcosa io oppure se sto profilo scandi basso dei vari woodlore secondo ha senso … oppure no?
Detto ciò l’acciaio sleipner è una bomba, molto valido, tiene benissimo l’affilatura e resiste anche a un uso pesante senza problemi. Si affila facilmente visto il profilo piano, anche sul campo.
Non trovo sia così terribile da affilare e nello stesso tempo regge bene le botte anche con un filo a zero. Ecco che un coltello sui 10cm in sleipner magari scandi vero, sarebbe interessante da provare. O magari anche fare un evenko in sleipner. Boh mi vengono idee strane.
Con il firesteel funziona perchè il dorso è a 90° e lavora bene.
In definitiva un coltello che mi ha leggermente deluso. Immaginavo che non sarebbe stato così agile nei lavori di fino ma pensavo si comportasse meglio visto che praticamente ogni bushcrafter sulla terra sembra usare solo questo tipo di profili. Per cui se mi aiutate a capire dove sbaglio io, magari lo apprezzerò maggiormente.
Per ora lo considererò sicuramente in coda rispetto ad altri coltelli più costosi come i bark river, soprattutto il bushcrafer in cruwear, anche del bushcraft scout in magnacut ma con il dettaglio della robustezza che ovviamente è minore, però come coltello secondario preferirei di certo quest’ultimo piuttosto che il n.10. Lo considero in coda anche all’economicissimo bushmaster della United Cutlery da soli 40€, di un M4 o B35 o di un “normale” coltello con filo a v con un acciaio similare. Non parliamo di un coltello come lo Yakut/evenko di Alex che ha una facilità di lavoro sul legno direi ineguagliata (per ora).
Rimane quindi molto in coda ma resto aperto a migliorare le mie skills se sono il motivo di questa scelta.
Se devo portarmi un solo coltello opterò sicuramente per lo yakut oppure il BR Bushcrafter o il Bushmaster, che abbinati ad una accetta oppure ad un coltellone mi danno comunque la tranquillità di reggere anche lavori più pesanti e si destreggiano bene negli altri compiti.
Se dovessi portare solo una lama andrei di Luca Donati con il suo Black Mamba che è il più all around che possiedo.
Domani e nei prossimi giorni usciranno i video dell'unboxing e delle prove sul canale ma volevo mettere su la recensione in anteprima qui.
Lunghezza: 220 mm
Lunghezza lama: 103 mm
Spessore lama: 4 mm
Altezza lama: 27mm
Acciaio: Uddeholn sleipner temprato tra i 59 e 60 HRC
Peso: 178g
Materiale manico: Micarta verde (favolosa)
Fodero: pelle nera
Profilo scandi a zero con bisello basso, molto basso in tipico stile woodlore
Arriva di fabbrica molto ben affilato.
Lo uso da una settimana circa.
Coltello che da subito, in mano una sensazione di grandissima confidenza, manico mooolto comodo e grande solidità complessiva.
La lama da 4mm tralaltro praticamente tutta a tutto spessore è estremamente solida e possente.
Il bisello è negli ultimi 7 mm per cui ha un’angolo non troppo acuto essendo privo di microbisello.
Le finiture sono molto buone, non a livello dei Lionsteel ma comunque buone per un coltello che costa 140 euro circa.
Questa caratteristica ne fa un grandissimo coltello da spacco ed è inaspettatamente molto valido nei ricciolini o feathersticks.
Il bilanciamento piuttosto arretrato ne fa un coltello principalmente votato al lavoro sul legno.
ma veniamo agli altri tipi di utilizzo.
Nel chopping ovviamente una lama da soli 10cm non ha grandi possibilità, comunque i rami si possono tagliare anche in altri modi che non sono il chopping. Certamente è questo il campo dove dimostra le più grosse lacune a mio modesto avviso, insieme al taglio dei cibi.
Nel taglio in “cucina” è una vera frana. Terribile il bisello scandi così largo tanto che spacca subito ed è molto difficile portare a casa tagli puliti e lineari.
La domanda che mi è sorta spontanea dopo aver provato questo coltello, molto apprezzato fra i suoi compari con profilo scandi basso come il brisa, l’ LT whrigt, il Lars Falt sempre loro, è: ma a chi è venuto in mente di fare un coltello con quel tipo di bisellatura ???
Trovo che per le lavorazioni sul legno non abbia grande senso, troppo ottuso, o meglio, troppo spesso per poter lavorare in agilità sul legno. La tendenza che ha è quella di andare subito a spaccare più di un convex (che già ha quella tendenza). Non lavora come uno scandi nordico e non lavora come un convex basso, ha una geometria che ne fa un profilo molto specifico invece che multipurpose.
Magari non ho capito io come va usato ma non è certamente in coltello che sceglierei per uscite bushcraft sia come backup che come lama principale (ancora meno).
Può essere sicuramente divertente da usare per lo spacco e soprattutto nel fare i ricciolini, che vengono molto bene, ma nell’intaglio è penalizzato.
Per fare un confronto impari, rispetto al bushcrafter di bark river, che ha spessore simile, lunghezza simile, destinazione d’uso simile se non uguale, non c’è proprio storia. L’unica cosa interessante è quel manico che ha una forma di una comodità incredibile.
Con il bushcrafter ci fai davvero tutto, dallo spacco al piccolo chopping (anche se anche con quello non è che puoi choppare veramente), ai ricciolini (meglio del casstrom) all’intaglio con molta maggior facilità.
Per prendere un coltello economico come il Bushmaster di United Cutlery (40 euro), anche lasciando l’affilatura di fabbrica è molto più versatile.
Quindi per concludere il pensiero. Vorrei capire se sbaglio qualcosa io oppure se sto profilo scandi basso dei vari woodlore secondo ha senso … oppure no?
Detto ciò l’acciaio sleipner è una bomba, molto valido, tiene benissimo l’affilatura e resiste anche a un uso pesante senza problemi. Si affila facilmente visto il profilo piano, anche sul campo.
Non trovo sia così terribile da affilare e nello stesso tempo regge bene le botte anche con un filo a zero. Ecco che un coltello sui 10cm in sleipner magari scandi vero, sarebbe interessante da provare. O magari anche fare un evenko in sleipner. Boh mi vengono idee strane.
Con il firesteel funziona perchè il dorso è a 90° e lavora bene.
In definitiva un coltello che mi ha leggermente deluso. Immaginavo che non sarebbe stato così agile nei lavori di fino ma pensavo si comportasse meglio visto che praticamente ogni bushcrafter sulla terra sembra usare solo questo tipo di profili. Per cui se mi aiutate a capire dove sbaglio io, magari lo apprezzerò maggiormente.
Per ora lo considererò sicuramente in coda rispetto ad altri coltelli più costosi come i bark river, soprattutto il bushcrafer in cruwear, anche del bushcraft scout in magnacut ma con il dettaglio della robustezza che ovviamente è minore, però come coltello secondario preferirei di certo quest’ultimo piuttosto che il n.10. Lo considero in coda anche all’economicissimo bushmaster della United Cutlery da soli 40€, di un M4 o B35 o di un “normale” coltello con filo a v con un acciaio similare. Non parliamo di un coltello come lo Yakut/evenko di Alex che ha una facilità di lavoro sul legno direi ineguagliata (per ora).
Rimane quindi molto in coda ma resto aperto a migliorare le mie skills se sono il motivo di questa scelta.
Se devo portarmi un solo coltello opterò sicuramente per lo yakut oppure il BR Bushcrafter o il Bushmaster, che abbinati ad una accetta oppure ad un coltellone mi danno comunque la tranquillità di reggere anche lavori più pesanti e si destreggiano bene negli altri compiti.
Se dovessi portare solo una lama andrei di Luca Donati con il suo Black Mamba che è il più all around che possiedo.
Domani e nei prossimi giorni usciranno i video dell'unboxing e delle prove sul canale ma volevo mettere su la recensione in anteprima qui.
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