Recensione Casstrom Woodsman

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Oggi vi presento la recensione completa di un coltello molto apprezzato in Europa.
Il modello si Chiama Woodsman ed è prodotto dalla svedese Casström.
Il disegno è affidato all’inglese Roger Harrington, che ha curato con attenzione le proporzioni e le geometrie pur senza stravolgere le linee classiche dei coltelli da bushcraft.
Il maker in questione appartiene al gruppo Bison Bushcraft; ha iniziato la sua attività nel 1996 e ha sempre cercato di realizzare coltelli basandosi sulla sua notevole esperienza personale in tematiche outdoor.

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Ho ricevuto questa lama all’inizio di giugno, l’ho utilizzata in via ontinuativa per quasi due mesi, al fine di avere una visione che sia il più ampia possibile.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta, poi parleremo dei materiali impiegati ed infine passeremo alle prove sul campo.

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CARATTERISTICHE TECNICHE:

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MATERIALI UTILIZZATI:

La versione oggetto della prova è in K720, ma esiste anche in Sleipner. L’acciaio prodotto dalla Bohler è conosciuto e apprezzato da molti anni. Un vero classico che ben si adatta alla lavorazione del legno.
Temprato a 60 hrc.
Il manico è realizzato in Betulla Riccia, una variante che ha un’elevata resa scenica. Anche qui siamo sul tradizionale.
Il fodero in cuoio, semplice ma funzionale, rimane in linea con lo stile fino ad ora mostrato.

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LA LAMA:

quasi 9 centimetri di lunghezza, quasi 4 millimetri di spessore e quasi 2,7 centimetri di altezza…. Il tutto con molatura scandi.
Da queste misure è evidente che ci troviamo di fronte ad un coltellino votato al taglio classico, sia a pressione che a scorrimento. Non certo ad un’arma da distruzione di massa!
Il design è visto e stravisto mille volte almeno. Ma la squadra che vince non si cambia ed in effetti il progetto è valido. E’ presente un ricasso contenuto che facilita l’affilatura e dona un po di robustezza in più.
Purtroppo i bordi del dorso sono particolarmente aggressivi, come vuole la moda bushcraft di far scintille col coltello. Il tutto a scapito del povero pollice che trova un appoggio particolarmente ostico.
L’esemplare in prova è Scandi a zero ma esiste anche la versione Full Flat. Avrei preferito la seconda ma è difficile da trovare.
Le sue misure la rendono una divoratrice di legno ma, allo stesso tempo, ne valorizzano le doti di precisione e di taglio puro.
Non è lucidata a specchio ma reca le serigrafie del marchio e del desgner, un dettaglio che impreziosisce il disegno semplice e senza fronzoli della lama.

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IL MANICO:

il pezzo forte è proprio questo. Ben 12 centimetri! Ottima geometria e dimensioni perfette.
Questo dato è importante perché porta il coltello a livelli altissimi di ergonomia e facilità di utilizzo. Fra i coltelli di piccole dimensioni questo è sicuramente il migllior manico che abbia mai visto.
La resa scenica della betulla è notevole, ma ovviamente è più delicata e scivolosa rispetto alla micarta opzionale. Rivetti lucidi. Classico foro per il laccetto che è in dotazione ed è in cuoio.
Si nota una grande precisione in tutti i dettagli.

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IL FODERO:

nulla di particolare, ben fatto, robusto. Design fin troppo semplice. Visto il prezzo si poteva sperare in qualcosa di più. Ma il suo lavoro lo fa bene, infatti tiene perfettamente fermo il coltello. L’operazione di estrazione è assolutamente naturale. Anche l’asola è ben dimensionata. Manca un protezione interna.

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PREZZO:

al momento siamo sui 130 – 140 euro. A mio dire il prezzo è leggermente più alto del dovuto. Ma visto che i rivali fanno peggio, direi che diventa competitivo.

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Bene bene, ora che abbiamo visto chi sarà il mio compagno d’avventura, non resta altro che metterlo alla prova.
Attenzione…. Tutte le prove che ho svolto in questi due mesi non sono riportate per intero. Relazionerò solo sulle più importanti altrimenti perderei troppo tempo e non apporterei vantaggi significativi alla recensione.
Comunque sia, le prove sono congrue con la mission del coltello. Nessuna esagerazione. Ho solo cercato di far fare al coltello ciò per cui è stato progettato. Oltre all’uso quotidiano e ai lavori in campagna, è stato con me in sei giorni di escursione sui monti.

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PRIME PROVE DI TAGLIO SU MATERIALI VARI:

Iniziamo a tagliare quel che capita sottomano…. Giusto per provare. Tutto ok, tutto facile.
Solo le onduline della vecchia tettoia mia hanno dato un po di filo da torcere.
Si sta manifestando il primo problema….. come già avevo anticipato, quel dorso a spigolo vivo è proprio fastidioso!

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E’ ORA DI FARE QUALCHE MODIFICA!

Metto mano alla levigatrice. Nastri a grana alta e bassi giri. Smusso gli spigoli del dorso a mio piacimento.
La differenza esteticamente non si vede ma la praticità ne guadagna parecchio. Tanto a me delle scintille per accendere il fuoco non frega nulla….. è svedese ma non è mica un fiammifero!
Comunque ora sembra un altro coltello! Sotto con le prove sul legno!

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RIPULIAMO UN BASTONE DALLA CORTECCIA E QUALCHE RICCIOLO:

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lavoro facile e pulito grazie alla molatura scandi e all’affilatura di fabbrica notevole.


FACCIAMO QUALCHE INTAGLIO:

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mi sono divertito un sacco, taglia benissimo e si manovra con grande naturalezza.


TAGLIO AD IMPATTO O CHOPPING SE PREFERIITE:

la prova dove il piccolo svedese è andato peggio. Peso contenuto e lama corta rendono dura questa attività. Ho dovuto piazzare parecchi colpi per aver ragione di un rametto. Ma è giusto che sia così.
Il grip è più che sufficiente. Probabilmente a mani molto sudate la cosa potrebbe cambiare.

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BATONING:

immancabile test d’emergenza che tanto piace ad americani ed inglesi. Ebbene si, si è comportato benissimo. Ovviamente si lavorerà su porzioni di legno più piccole, ma la robustezza è notevole e in pochi colpi il lavoro è terminato.

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CONCLUSIONI:

Siamo arrivati alla fine delle prove. Il filo necessita di una ravvivata ma non ci sono segni di cedimento o danni di qualunque tipo, ne al coltello ne al fodero.
Sono assolutamente soddisfatto.. Fa esattamente quello che promette e lo fa benissimo. Inoltre ha un’estetica piacevole, quanto meno per i miei gusti.
Se cercate un piccolo compagno di avventura potreste anche comprare un chiudibile, ma questo piccolo fisso è molto più robusto e affidabile. Pur mantenendo ingombri contenuti.
Oppure se cercate una lama di scorta da affiancare all’artiglieria pesante, il Casstrom farebbe proprio per voi.
Insomma, credo che ci sia spazio nell’arsenale di chiunque per questo lavoratore, così compatto e d efficiente sotto tutti i punti di vista.
Viva le svedesi! Non solo le lame intendo…

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Grande Massimo! Grazie per questa "Enciclopedia del Woodsman", come al solito una prova esaustiva ed interessantissima. Del marchio in rete non si trova tantissimo, so solo che si avvale di linee produttive esterne (come ad esempio fa Fällkniven con Hattori e faceva Beretta con Moki) sia Spagnole che Svedesi (Joker??? Karesuando???) e controllo qualità in-house; le recensioni dei loro prodotti sono in generale molto buone. Il coltello, con le sue linee Woodlore-ggianti mi è sempre piaciuto un casino. Io tempo fa avevo seriamente puntato quello col manico in quercia fossile, che però allo stato attuale è di difficilissima reperibilità. Se lo trovassi, facilmente ricadrei in tentazione :). Il Woodsman appartiene proprio alla mia categoria preferita di lame fisse, quelle con lama sui 9-10cm versatili anche se maggiormente votate all'intaglio, perfette per il 90% dei lavori e per essere affiancate dall'accetta e/o dal segaccio pieghevole nel 10% dei lavori restanti. Anche il Woodsman, purtroppo è vittima della attuale mania degli scandi a zero e dei dorsi a spigolo vivo, ma è una questione rimediabile se proprio uno non ci vuole fare i conti. Almeno non cede all'altra moda assurda del momento, quella dei manici da 10,5-11cm con lame sotto i 10cm (quanto si fa sentire quel cm in meno!). Il prezzo tutto sommato è competitivo con quello della concorrenza diretta (d'accordissimo sul fatto che comunque i coltelli in generale siano attualmente troppo maledettamente cari).
Quindi, che si parli di Lame o di Dame...Viva le Svedesi!!!! :)
 
Grande Massimo! Grazie per questa "Enciclopedia del Woodsman", come al solito una prova esaustiva ed interessantissima. Del marchio in rete non si trova tantissimo, so solo che si avvale di linee produttive esterne (come ad esempio fa Fällkniven con Hattori e faceva Beretta con Moki) sia Spagnole che Svedesi (Joker??? Karesuando???) e controllo qualità in-house; le recensioni dei loro prodotti sono in generale molto buone. Il coltello, con le sue linee Woodlore-ggianti mi è sempre piaciuto un casino. Io tempo fa avevo seriamente puntato quello col manico in quercia fossile, che però allo stato attuale è di difficilissima reperibilità. Se lo trovassi, facilmente ricadrei in tentazione :). Il Woodsman appartiene proprio alla mia categoria preferita di lame fisse, quelle con lama sui 9-10cm versatili anche se maggiormente votate all'intaglio, perfette per il 90% dei lavori e per essere affiancate dall'accetta e/o dal segaccio pieghevole nel 10% dei lavori restanti. Anche il Woodsman, purtroppo è vittima della attuale mania degli scandi a zero e dei dorsi a spigolo vivo, ma è una questione rimediabile se proprio uno non ci vuole fare i conti. Almeno non cede all'altra moda assurda del momento, quella dei manici da 10,5-11cm con lame sotto i 10cm (quanto si fa sentire quel cm in meno!). Il prezzo tutto sommato è competitivo con quello della concorrenza diretta (d'accordissimo sul fatto che comunque i coltelli in generale siano attualmente troppo maledettamente cari).
Quindi, che si parli di Lame o di Dame...Viva le Svedesi!!!! :)
Grazie Ale, vedo che hai centrato tutti i punti e che hai guardato le foto fino alla fine!
 
Bellissima recensione e complimenti per le foto Massimo!!! Il coltello esteticamente mi piace, è ben fatto ha dimensioni e spessore adatto all'intaglio e a tutti i lavori tipici del bushcraft, penso possa dare soddisfazioni anche nella versione full flat. Il manico è sempre un punto molto importante da valutare e la tendenza a fare manici troppo piccoli, corti, purtroppo è un problema. Qui invece hanno adattato bene il bilanciamento del coltello con i fori di alleggerimento sul codolo. Com'è giusto che sia.

Le prove sono andate tutte abbastanza bene, ovviamente nel chopping mi aspettavo delle difficoltà, credo che per lavori medi o pesanti sia da accompagnare con altro.. seghetto, accetta, chopper, 7 pollici ecc. a piacimento. Ma ripeto non mi sorprende, è tutto nella norma.

Volevo invece segnalare un errore grave che hai fatto nella recensione. Nell'ultima foto, in basso a destra c'è una svedese mora.
 
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