Con questa escursione, portiamo a casa anche la cima più alta del bellissimo gruppo del Catinaccio.
Dati
Data: 26/09/2018
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (BZ)
Località di partenza: Rif. Gardeccia (1960m)
Località di arrivo: Cima Catinaccio d'Antermoia (3004m)
Chilometri: per il giro che ho fatto io circa 18km
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà: EEA
Periodo consigliato: estate
Dislivello in salita: 1050m (sicuramente maggiore visto i vari sali/scendi del percorso ad anello)
Quota massima: 3004m
Accesso stradale: Da Pera di Fassa si sale con pulmino-taxi al Rif. Gardeccia (m 1960).
Descrizione
Dal rifugio, con larga mulattiera saliamo, prima tra boscaglia di conifere quindi attraverso ghiaioni, sino al ripiano roccioso dove sorgono i rifugi Vajolet e Preuss (m2243). Proseguiamo, su sentiero tra balze erbose e detriti, sino alla marcata insellatura del Passo Principe (Grasleitenpass – m 2599) dove sorge l’omonimo piccolo rifugio.
Dal Passo Principe (cartelli - segnavia) saliamo in breve all’attacco della ferrata posto ai piedi della ripida parete di fronte al piccolo rifugio. Si risale un ripido canale di rocce e detriti che taglia diagonalmente la parte inferiore della montagna con funi metalliche praticamente continue. In breve guadagniamo l’esposta cengia che viene traversata con prudenza sino ad una ripida placca. La discendiamo con scaletta metallica (punto più difficile della via) per poi risalire con funi ad una sella (notare le splendide vedute sulla Val di Vajolet).
La salita prosegue, meno esposta, sulla sinistra con lunghi tratti di sentiero alternati a brevi e facili gradoni ben attrezzati con funi. Siamo infine all’uscita della ferrata sulla cresta nord della cima. Con ampio semicerchio seguiamo il filo del crinale sino alla sommità prestando attenzione in quanto la cresta non è molto ampia, specie in alcuni tratti dove è esposta e non assicurata.
Dalla vetta si gode di una vista immensa sui principali gruppi dolomitici e sulle vette ghiacciate delle Alpi Centrali e Orientali oltre al sottostante lago di Antermoia.
il solito amichetto onnipresente
Per la discesa tramite la ferrata est, si prosegue sulla cresta sud fino a scendere con roccette verso la lunga cengia obliqua che taglia marcatamente la montagna. Seguiamo la cengia assicurati con funi metalliche continue sino al ripido canalino che conduce al sottostante salto verticale.
Transitato dal P.so di Lausa (2700m), arrivo al P.so delle Scalette (2348m), che supero tramite percorso attrezzato (siamo nella zona dei Dirupi del Larsech) con ritorno al rif. Gardeccia! Giro abbastanza lunghetto ... il conta passi della giornata segnava in totale 20 km.
Il video potete vederlo sul mio canale YouTube
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Data: 26/09/2018
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (BZ)
Località di partenza: Rif. Gardeccia (1960m)
Località di arrivo: Cima Catinaccio d'Antermoia (3004m)
Chilometri: per il giro che ho fatto io circa 18km
Grado di difficoltà:
Descrizione delle difficoltà: EEA
Periodo consigliato: estate
Dislivello in salita: 1050m (sicuramente maggiore visto i vari sali/scendi del percorso ad anello)
Quota massima: 3004m
Accesso stradale: Da Pera di Fassa si sale con pulmino-taxi al Rif. Gardeccia (m 1960).
Descrizione
Dal rifugio, con larga mulattiera saliamo, prima tra boscaglia di conifere quindi attraverso ghiaioni, sino al ripiano roccioso dove sorgono i rifugi Vajolet e Preuss (m2243). Proseguiamo, su sentiero tra balze erbose e detriti, sino alla marcata insellatura del Passo Principe (Grasleitenpass – m 2599) dove sorge l’omonimo piccolo rifugio.





Dal Passo Principe (cartelli - segnavia) saliamo in breve all’attacco della ferrata posto ai piedi della ripida parete di fronte al piccolo rifugio. Si risale un ripido canale di rocce e detriti che taglia diagonalmente la parte inferiore della montagna con funi metalliche praticamente continue. In breve guadagniamo l’esposta cengia che viene traversata con prudenza sino ad una ripida placca. La discendiamo con scaletta metallica (punto più difficile della via) per poi risalire con funi ad una sella (notare le splendide vedute sulla Val di Vajolet).



La salita prosegue, meno esposta, sulla sinistra con lunghi tratti di sentiero alternati a brevi e facili gradoni ben attrezzati con funi. Siamo infine all’uscita della ferrata sulla cresta nord della cima. Con ampio semicerchio seguiamo il filo del crinale sino alla sommità prestando attenzione in quanto la cresta non è molto ampia, specie in alcuni tratti dove è esposta e non assicurata.

Dalla vetta si gode di una vista immensa sui principali gruppi dolomitici e sulle vette ghiacciate delle Alpi Centrali e Orientali oltre al sottostante lago di Antermoia.


il solito amichetto onnipresente


Per la discesa tramite la ferrata est, si prosegue sulla cresta sud fino a scendere con roccette verso la lunga cengia obliqua che taglia marcatamente la montagna. Seguiamo la cengia assicurati con funi metalliche continue sino al ripido canalino che conduce al sottostante salto verticale.
Transitato dal P.so di Lausa (2700m), arrivo al P.so delle Scalette (2348m), che supero tramite percorso attrezzato (siamo nella zona dei Dirupi del Larsech) con ritorno al rif. Gardeccia! Giro abbastanza lunghetto ... il conta passi della giornata segnava in totale 20 km.
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