Cerco bici da trekking, c'è una scelta enorme: L'ammortizatore del canotto è utile?

Salve sono Gé. Voglio intraprendere una vita più ecologica, economica e sportiva con la mia compagna per questo sto cercando di capire che tipo di bici mi serve. ho in mente una bici da trekking però posso spendere sui 300/400 euro, ho visto queste:KS-Cycling 28'' Bici Trekking HX24 Gents; Carver
Tour 100 ;Lombardo powerland e everyland;Lombardo luxor 1300;City Bike Carnielli TX 40;mi hanno consigliato anche discovery fs man. Io vivo in montagna e quindi dovrei fare discesa e salita e sarebbe meglio anche un po' di sterrato, un portapacchi posteriore, fari. Quesito importante L'AMMORTIZZATORE DEL CANOTTO A SENSO? PUò SERVIRE PER QUALCHE PROBLEMINO DI SCHIENA?GRAZIE MILLE:D
 
Ciao, benvenuto!

Fammi capire, la bici ti serve come sostituto alla macchina? E per "canotto ammortizzato" intendi la forcella anteriore ammortizzata?
 
io il massimo che prenderei come ammortizzatore è quello sulla forcella, quello sul canotto, a meno di percorsi particolari, secondo me è solo un peso inutile in più, calcola poi che pedalando anche su terreno non accidentato l'ammortizzatore ammortizza e quindi sprechi dell'energia.
 
ammortizzatore canotto

Io uso il canotto ammortizzato. Ci sono arrivato in quanto ho una bici con telaio in alluminio (Bianchi Spillo) che mi sembra pittosto rigido per il mio peso. La forcella è in acciaio e quindi abbastanza elastica. Faccio quasi tutti i giorni una ventina di chilometri su di una strada asfaltata con buche , rappezzi e fango di trattori. Ho cambiato sella prendendo una gel e poi ho preso il canotto ammortizzato tarandolo per il mio basso peso ed ho riscontrato un deciso miglioramento alle "parti basse" e alla schiena. Del peso non mi sono preoccupato, la mia bici è già abbastanza pesante.
 
Ciao Gè.

Intanto il requisito base indispensabile per l'acquisto di una bicicletta è quello della corretta dimensione del telaio relativamente alle tue dimensioni fisiche. Fatto questo subentrano le varie regolazioni e cioè, altezza della sella, avanzamento o arretramento sempre della sella e l'altezza del manubrio.
Solo in questo modo si garantisce una guida confortevole che non fa soffrire articolazioni e schiena.
Una bici da trekking o cicloturismo offre di per se stesso una guida confortevole con una postura meno "costretta" rispetto alle mtb o alle bici da corsa ma tutto ciò è vanificato se non si rispettano i criteri di scelta di cui sopra.
Per un uso generico, strade asfaltate e bianche il cannotto sella serve relativamente; può esserti utile per assorbire qualche vibrazione se soffri di mal di schiena ma deve essere di qualità.
La forcella anteriore ammortizzata ha i suoi pro e contro.
Su strade asfaltate è praticamente inutile ed anzi controproducente in salita dove ti fa sprecare più energia nella guida. La puoi sempre disattivare per attivarla quando percorri strade bianche.
Generalmente le bici da trekking vengono già fornite di sella in gel, parafanghi anteriori e posteriori e dell'impianto di illuminazione, generalmente a dinamo incorporata nel mozzo anteriore. La quantità di luce è direttamente proporzionale all'intensità della pedalata quindi molto tenue se pedali in salita.
Il portapacchi è senz'altro utile per portarsi l'equipaggiamento al seguito ben stivato simmetricamente dentro le borse.

Casco sempre ben allacciato in testa.

Ulteriori informazioni, e ce ne sono tante, le trovi su questo forum nell'apposita sezione; volendo potresti dare un'occhiata anche al mio blog se ti fa piacere.

Ciao, Amedeo
 
ciao,
La sospensione posteriore serve a piu' aderenza in percorsi molto sterrati...tipo sentieri in montagna in salita e discesa.

nel ultimo viaggio ho usato una city byke e direi che e' perfetta per un uso quotidiano. Ne trovi d occasione! la pagai 200 euro.. ed era un carroarmato.
 
Guarda...hai detto montagna più sterrato, ma anche bici per tutti i giorni.
Prendi solo la forcella anteriore ammortizzata, dietro lasciala rigida, nessuna sospensione.
Tutti i miei amici che hanno preso la biammortizzata (di quelle che non si possono bloccare) la vogliono buttare giù da un burrone, si fa una fatica immane nel pedalare normalmente perchè affonda a ogni pedalata. Idem il canotto ammortizzato, l'ho provato e ti direi che secondo me è un aggeggio abbastanza superfluo per l'utilizzo che prevedi di farne :)
 
non aver paura di pedalare con un bel dislivello sella-manubrio , piu sarai eretto col busto piu la schiena ti fara' male , ma se troppo abbassato ti dara' fastidio il collo , devi trovare un giusto compromesso ...
 
non aver paura di pedalare con un bel dislivello sella-manubrio , piu sarai eretto col busto piu la schiena ti fara' male , ma se troppo abbassato ti dara' fastidio il collo , devi trovare un giusto compromesso ...

Questi sono i consigli che ho già espresso a gfratelllo quando parlavo delle varie regolazioni da fare.

Quella standard che vuole il manubrio più basso della sella è, secondo me, un tipo di regolazione che poco si addice ad una bici da trekking/cicloturismo e che comunque sia deve essere sempre personalizzabile da chi guida in base alle sue preferenze e anche problemi fisici.

Io per esempio ho l'altezza massima del manubrio sulla stessa linea della sella e mi trovo bene; in quella da cicloturismo il manubrio è un poco più alto (e il collo ringrazia).

Concordo sul fatto che una postura che obblighi la schiena troppo dritta produce dolori alla stessa.
 
si certo e' da provare , il fatto della schiena dritta tanti la associano a comodita' sbagliando , io cmq non faccio testo , corro in bici ( su strada ) e il manubrio e' 9 cm sotto il livello della sella ;) ... e' abitudine , ed anche per altri motivi che a lui non servono ...
cmq quello che hai scritto e' giusto :)
 
corro in bici ( su strada ) e il manubrio e' 9 cm sotto il livello della sella

La tua regolazione è giusta in quanto il requisito principale è quello di avere un profilo aerodinamico che una postura più elevata vanificherebbe producendo maggior ostacolo al deflusso dell'aria; anche i muscoli del collo si fortificano a tutto vantaggio del tratto cervicale a condizione di non avere già in partenza problemi proprio in quel tratto.
 
La tua regolazione è giusta in quanto il requisito principale è quello di avere un profilo aerodinamico che una postura più elevata vanificherebbe producendo maggior ostacolo al deflusso dell'aria; anche i muscoli del collo si fortificano a tutto vantaggio del tratto cervicale a condizione di non avere già in partenza problemi proprio in quel tratto.

aerodinamico e baricentro basso=stabilita' ... certo non ti metti in negativo sella-manubrio da zero e parti :biggrin: ...
cmq per lui , come la usi tu a pari andrebbe bene , penso :biggrin:
 
come la usi tu a pari andrebbe bene , penso

Credo di si.
Il suo scopo è quello di farsi una bella passeggiata in bicicletta con tutta calma, accompagnato dalla sua ragazza mentre contempla il panorama; vita più ecologica come scriveva sopra.
Bici da cicloturismo con postura comoda è rilassata penso sia il binomio appropriato.
 
La biammortizzata non ha alcun senso se si viaggia solo su asfalto...
e solo una biamno da supermercato o qualche modello antiquato, affonda ad ogni pedalata...
Ma il discorso è lungo...

Guarda...hai detto montagna più sterrato, ma anche bici per tutti i giorni.
Prendi solo la forcella anteriore ammortizzata, dietro lasciala rigida, nessuna sospensione.
Tutti i miei amici che hanno preso la biammortizzata (di quelle che non si possono bloccare) la vogliono buttare giù da un burrone, si fa una fatica immane nel pedalare normalmente perchè affonda a ogni pedalata. Idem il canotto ammortizzato, l'ho provato e ti direi che secondo me è un aggeggio abbastanza superfluo per l'utilizzo che prevedi di farne :)
 
La biammortizzata non ha alcun senso se si viaggia solo su asfalto...
e solo una biamno da supermercato o qualche modello antiquato
:rofl::rofl: In effetti non ci potevamo permettere chissà quali mezzi. Comunque vedo con piacere che le idee sono state chiarite all'amico gfratello che aveva bisogno :)
 
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