Dati
Data: 16 12 2021
Regione e provincia: Roma
Località di partenza: Ceri
Località di arrivo: Ceri
Tempo di percorrenza: 3 or circa
Chilometri: 6 /7
Grado di difficoltà: Adulti agili !
Descrizione delle difficoltà: Il sentiero è a tratti esposto e fangoso. Ci sono massi da salire e alberi caduti.Folta vegetazione.
Periodo consigliato: Autunno inverno, non in estate.
Segnaletica: Assente
Dislivello in salita: nullo
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: Via Aurelia al km 32,500 bivio con semaforo per Ceri.
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Il borgo di Ceri è famoso in tutto il Lazio per la sua bellezza ed originalità. E' spesso quinta per matrimoni, comunioni oppure "magnate" selvagge. Non mi sarei mai aspettato che appena sotto alla rupe nelle fittissime forre si celassero luoghi così affascinanti. Un amico,invitato ad una di queste feste parlando con i locali ha saputo che sotto, nella boscaglia c'era "qualcosa di etrusco". Così oggi ho deciso di fare un sopralluogo. Lasciata l'auto nel parcheggio sottostate la rupe,ci si incammina verso il fosso. Si passa un ponticello dalla struttura invisibile perchè completamente coperto da vegetazione e si procede per traccia di sentiero verso la parete Qui si procede verso destra cercando sempre di rimanere addossati alla parete. La traccia sale ripida e fangosa,attenzione, sulla destra in basso si intravedono grossi muri di una grande struttura quadrata,forse la mola. Continuando si arriva ad uno strettissimo e basso passaggio tra i massi crollati,tanto stretto che bisogna togliere lo zainetto per passare. Nella parete ci sono molte grotte,forse tombe. Ci si cala aiutandosi con gli alberi davanti ad una grotta allagata.Si tratta di un lungo cunicolo di raccolta delle acque oppure di una sorgente, perchè nel buio in fondo si sente un gocciolio.Ma il piano del cunicolo è molto profondo e fangoso e non mi ha consentito di inoltrarmi molto non ostante indossassi le galosce. Più avanti,sempre aggirando massi e alberi caduti si arriva ad un fontanile dall'acqua limpidissima. che comunque non credo che sia il caso di bere. Poco dopo ci sono i ruderi di una cappella o chiesina. In alcuni punti si intravedono ancora gli affreschi: un volto di Madonna con il nimbo e in basso a destra quello che mi sembra :"L'albero della vita".Gli affreschi sembrerebbero abbastanza antichi ma la struttura invece recente,però tutto è in rovina. A sinistra poi ,sorpresona !! Si apre una alta e lunga tagliata etrusca . A metà di questa un grande masso crollato ne blocca il percorso,ma qualche buon amico a ricavato nella parete dei buchi, così si può superare il sassone a mò di climber ! Niente paura è facilissimo. La tagliata finisce in un campo. Tornando al sentiero continuando dopo poche decine di metri si trova un altra grande tagliata ! Questa presenta nelle pareti vari cunicoli che entrano ed escono dopo pochi metri e altri passaggi scavati che credo siano per il deflusso delle acque oppure delle sedi per le chiuse. Non ho avuto modo di misurare la lunghezza di queste vie cave,ma ad occhio mi sembrano simili alla cava buia di Norchia. Non avrei mai pensato di trovare nulla del genere e non ne avevo mai sentito parlare. Chissà se continuando ci sono altre meraviglie. Per stavolta la mia esplorazione è finita lungo il piacevole e limpido fosso con una piccola cascatina.
Data: 16 12 2021
Regione e provincia: Roma
Località di partenza: Ceri
Località di arrivo: Ceri
Tempo di percorrenza: 3 or circa
Chilometri: 6 /7
Grado di difficoltà: Adulti agili !
Descrizione delle difficoltà: Il sentiero è a tratti esposto e fangoso. Ci sono massi da salire e alberi caduti.Folta vegetazione.
Periodo consigliato: Autunno inverno, non in estate.
Segnaletica: Assente
Dislivello in salita: nullo
Dislivello in discesa:
Quota massima:
Accesso stradale: Via Aurelia al km 32,500 bivio con semaforo per Ceri.
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
Descrizione
Il borgo di Ceri è famoso in tutto il Lazio per la sua bellezza ed originalità. E' spesso quinta per matrimoni, comunioni oppure "magnate" selvagge. Non mi sarei mai aspettato che appena sotto alla rupe nelle fittissime forre si celassero luoghi così affascinanti. Un amico,invitato ad una di queste feste parlando con i locali ha saputo che sotto, nella boscaglia c'era "qualcosa di etrusco". Così oggi ho deciso di fare un sopralluogo. Lasciata l'auto nel parcheggio sottostate la rupe,ci si incammina verso il fosso. Si passa un ponticello dalla struttura invisibile perchè completamente coperto da vegetazione e si procede per traccia di sentiero verso la parete Qui si procede verso destra cercando sempre di rimanere addossati alla parete. La traccia sale ripida e fangosa,attenzione, sulla destra in basso si intravedono grossi muri di una grande struttura quadrata,forse la mola. Continuando si arriva ad uno strettissimo e basso passaggio tra i massi crollati,tanto stretto che bisogna togliere lo zainetto per passare. Nella parete ci sono molte grotte,forse tombe. Ci si cala aiutandosi con gli alberi davanti ad una grotta allagata.Si tratta di un lungo cunicolo di raccolta delle acque oppure di una sorgente, perchè nel buio in fondo si sente un gocciolio.Ma il piano del cunicolo è molto profondo e fangoso e non mi ha consentito di inoltrarmi molto non ostante indossassi le galosce. Più avanti,sempre aggirando massi e alberi caduti si arriva ad un fontanile dall'acqua limpidissima. che comunque non credo che sia il caso di bere. Poco dopo ci sono i ruderi di una cappella o chiesina. In alcuni punti si intravedono ancora gli affreschi: un volto di Madonna con il nimbo e in basso a destra quello che mi sembra :"L'albero della vita".Gli affreschi sembrerebbero abbastanza antichi ma la struttura invece recente,però tutto è in rovina. A sinistra poi ,sorpresona !! Si apre una alta e lunga tagliata etrusca . A metà di questa un grande masso crollato ne blocca il percorso,ma qualche buon amico a ricavato nella parete dei buchi, così si può superare il sassone a mò di climber ! Niente paura è facilissimo. La tagliata finisce in un campo. Tornando al sentiero continuando dopo poche decine di metri si trova un altra grande tagliata ! Questa presenta nelle pareti vari cunicoli che entrano ed escono dopo pochi metri e altri passaggi scavati che credo siano per il deflusso delle acque oppure delle sedi per le chiuse. Non ho avuto modo di misurare la lunghezza di queste vie cave,ma ad occhio mi sembrano simili alla cava buia di Norchia. Non avrei mai pensato di trovare nulla del genere e non ne avevo mai sentito parlare. Chissà se continuando ci sono altre meraviglie. Per stavolta la mia esplorazione è finita lungo il piacevole e limpido fosso con una piccola cascatina.
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