@ ilCriptarca: ma guarda, io non rifuggo nulla, di tecnica o di materiali o di attrezzatura, a mio parere va bene tutto (
@GiuseppeR83 arpenaz 2 seconds inclusa, ognuno dorme come vuole), basta che ci sia un senso dietro, e se è quello di divertirsi meglio ancora.
Trovo solo ironiche le "giustificazioni" (per chi le da) come se giocare da grandi non sia una "cosa seria" e occorra quindi "travestire" il gioco in qualcosa di "utile" e "serio" come se il gioco di per sè non fosse già una attività utile e seria.
Prendi l'acciarino o fire-steel.
C'è chi lo usa semplicemente perchè si diverte ad usarlo al posto dell'accendino (attività ludica nobile e santa, sempre).
C'è chi lo usa perchè si diverte ad usarlo al posto dell'accendino ma dichiara che lo fa in modo da avere una chance in più in caso di necessità (?) e anche perchè l'accendino non funziona se:
- sei sopra i 2500 mt
- è bagnato
- sei in un clima caldo umido tipo foreste tropicali
Io, sinceramente, comprendo il primo: "lo faccio perchè mi diverto come uno scoiattolo godurioso ad accendere il fuoco con il fire-steel". Non solo lo comprendo lo stimo pure.
Inizio a non comprendere il secondo.
Anche perchè l'accendino:
- funziona ben oltre i 5000mt (testato personalmente sulle Ande)
- funziona anche se lo hai tirato fuori da un bicchiere d'acqua (testato personalmente)
- funziona anche nelle foreste tropicali asiatiche (testato personalmente nel sud-est asiatico).
E anche perchè se chiedi alle popolazioni locali di farti accendere una sigaretta usano l'accendino, non il fire-steel (giuro eh).
Quindi, in un'ottica "sopravvivenza reale", e anche molto pragmaticamente, l'unica cosa che mi sentirei di consigliare è di portarsi 3 accendini (hai visto mai uno si rompe), non certo il fire-steel.
Piuttosto troverei più utile (eventualmente) saper accendere il fuoco senza accendino e senza fire-steel (se non sei un fumatore e non lo tieni normalmente in tasca sempre).
Ma mi rendo conto del business che tutta questa faccenda genera, e non solo di vendita di materiale, ma anche di corsi, siano essi di bushcraft che di survival, che di altri aspetti magari incrociati tra i due.
Però, anche lì, non è che ti dicono: Chi si iscrive ad un corso per andare a giocare a fare i cowboys, e/o i pionieri e/o i sopravvissuti?
Non sembra "una cosa seria": non si iscriverebbe nessuno. E allora li vendono sul leit motiv: "da noi imparerai le tecniche dei nostri antenati, rivivrai a contatto della natura come si faceva un tempo, e saprai cavartela in tutte le circostanze in cui sarai in emergenza da solo nella natura!"
Ciao, vai a giocare? - Ma che scherzi? Vado a imparare le tecniche di sopravvivenza dei nostri antenati, è una cosa seria! - Ah scusa.
Sembra la pubblicità natura-antenati che usano normalmente sulle confezioni di cibo bio (o pesudo-bio) nei supermercati per farti scattare l'acquolina dell'acquisto in perfetto stile Pavlov: Biscotti fatti - a mano - con - antico - procedimento - naturale. Stessa roba.
E allora ti vedi gente che parte, tutta con la testa nel concetto di "vivere nella natura rispettandola (?!?) e usando le sue risorse", si infila nel bosco, si fa i porcacci comodi suoi, capanne, fuochi, tutto quanto, e magari si lamenta se il contadino si inca@@a perchè gli hanno appena devastato il campo che doveva tagliare a fieno, o quando se ne sono andati gli hanno lasciato lì il "rifugio" tutto legato all'albero dove magari doveva passare per farsi i fatti suoi, o gli hanno fottuto i ciocchi di legna dalla sua catasta per "batonarli" un po'.
Per non parlare dei parchi naturali, ecco meglio che non ne parlo proprio.
Da quando ero piccolo mi hanno sempre insegnato: "se vai in un posto fai in modo che nessuno sappia che sei mai stato in quel posto".
Non ho nulla contro il "bushcraft", nè contro il business associato (trovo anzi geniali quegli imprenditori che ci campano, che sia materiale, che siano corsi), e tutto sommato non ho nemmeno nulla contro le mode (e chi ci casca).
Trovo però divertenti tutte le giustificazioni di cui sopra per giustificare un gioco, dove con "gioco" ricomprendo anche il sacrosanto diritto di ognuno di noi di staccare anche solo per un poco da casa-ufficio e ricrearsi rilassandosi a zuzzerellare in giro.
Magari senza fare troppi danni.