Certo, maggiore è la diversità biologica e più ricco e sano è l'ambiente.
Che serpente è?
- Creatore Discussione bstefano79
- Data di Inizio
Certo, maggiore è la diversità biologica e più ricco e sano è l'ambiente.
Magari preferirei che la diversità biologica fosse rivolta,che so? Topetti,scoiattoli,uccelli farfalle e non a quegli esseri orribili...parere personale eh!
Ultima modifica:
http://abcterra.altervista.org/wordpress/serpenti-italiani/
qui sono rappresentati un pò tutti ...la Natrice vive vicino a corsi d'acqua dove cattura rane e rospi...date un occhio alla terzultima foto del sito potrebbe essere una specie rara,colubro del Riccioli,sinceramente mai sentito
qui sono rappresentati un pò tutti ...la Natrice vive vicino a corsi d'acqua dove cattura rane e rospi...date un occhio alla terzultima foto del sito potrebbe essere una specie rara,colubro del Riccioli,sinceramente mai sentito
veramente era un salvataggio perchè era entrato in officina dove lavoro e stava per venire ucciso spacciato per vipera (ho visto gente salire sui tavoli hahaha) ,era grosso e soffiava come un....serpente...poi ha una pantomima particolare si finge morto gettando anche sangue dalla bocca ,gira le pupille degli occhi ed emana escrementi fetosissimi,poi una volta che si ritiene al sicuro riparte come se niente fosse
Il colubro che dici è la coronella girondica, che per me insieme alla natrice sono i due serpenti più simili alle foto del topic
io ho tenuto per un pò un grosso colubride (a milano dicono biacco)
Non era tropicale,era una banale biscia (anzi un colubride direi ora) grossa ,grigia e a scaglie quadrettate.
L’avevo trovata vicino al Po in una delle tante uscite con la moto e avevo appunto trovato questo serpente che avevo subito riconosciuto come innocuo (anche se bello grosso) e che si era lasciato avvicinare e toccare.
Magari era un serpente con qualche problema perché gli piaceva alzarsi in stile cobra e annusare tutto intorno muovendo la linguetta a due punte.
Lo avevo chiamato Hiss non perché fosse un cobra ma perché non sapevo che nome avrei potuto dare a un serpente.
Mi ricordo che gli avvicinavo la mano,lui annusava,si strofinava e poi si lasciava accarezzare sulla testa come fosse un cagnolino.
All’inizio era diffidente ma poi sembrava che mi riconoscesse probabilmente dall’odore. Un giorno di agosto si è lasciato mettere nel sacco e l’ho portato a casa.
Non era molto tranquillo ma dopo un po’ si è calmato.
Lo tenevo nel cesto della biancheria sporca,un enorme cesto di vimini che tenevo chiuso con un vocabolario durante la notte.
Durante il giorno Hiss girava per casa,e quando gli davo un topo da mangiare era uno spettacolo perché lo lasciava scappare ,poi lo inseguiva e si sentiva di solito fare “squit squit …crack” e lo mangiava intero!
Gli avevo messo una ciotola per l’acqua ma lui preferiva bere dal cesso e ogni tanto lo trovavi raggomitolato vicino al telaio della finestra surriscaldato dal sole. Alla sera sembrava lo sapesse,quando cominciava a fare fresco e il sole scendeva veniva nella mia stanza e si faceva mettere nel cesto senza opporsi in nessun modo.
Un giorno però è successo cosa non doveva capitare. Mia nonna era tornata dai soggiorni estivi dei vecchietti a Bordighera e probabilmente ha tolto il vocabolario e il coperchio al cesto trovandosi la testa del serpente in piedi che ondeggiava e non avendo conosciuto me soffiava come un cobra…
La nonna è scappata in cucina e ha cominciato a urlare come una pazza,mettendosi a saltellare sul tavolo tirando capocciate al lampadario,Hiss è scappato da una porta che lei aveva aperto per cambiare l’aria e ha preso la via dei campi.
Da quel giorno non si è più fatto vedere purtroppo e io sono rimasto senza serpentello.
E dovevate sentire la nonna come si lamentava!
Non era tropicale,era una banale biscia (anzi un colubride direi ora) grossa ,grigia e a scaglie quadrettate.
L’avevo trovata vicino al Po in una delle tante uscite con la moto e avevo appunto trovato questo serpente che avevo subito riconosciuto come innocuo (anche se bello grosso) e che si era lasciato avvicinare e toccare.
Magari era un serpente con qualche problema perché gli piaceva alzarsi in stile cobra e annusare tutto intorno muovendo la linguetta a due punte.
Lo avevo chiamato Hiss non perché fosse un cobra ma perché non sapevo che nome avrei potuto dare a un serpente.
Mi ricordo che gli avvicinavo la mano,lui annusava,si strofinava e poi si lasciava accarezzare sulla testa come fosse un cagnolino.
All’inizio era diffidente ma poi sembrava che mi riconoscesse probabilmente dall’odore. Un giorno di agosto si è lasciato mettere nel sacco e l’ho portato a casa.
Non era molto tranquillo ma dopo un po’ si è calmato.
Lo tenevo nel cesto della biancheria sporca,un enorme cesto di vimini che tenevo chiuso con un vocabolario durante la notte.
Durante il giorno Hiss girava per casa,e quando gli davo un topo da mangiare era uno spettacolo perché lo lasciava scappare ,poi lo inseguiva e si sentiva di solito fare “squit squit …crack” e lo mangiava intero!
Gli avevo messo una ciotola per l’acqua ma lui preferiva bere dal cesso e ogni tanto lo trovavi raggomitolato vicino al telaio della finestra surriscaldato dal sole. Alla sera sembrava lo sapesse,quando cominciava a fare fresco e il sole scendeva veniva nella mia stanza e si faceva mettere nel cesto senza opporsi in nessun modo.
Un giorno però è successo cosa non doveva capitare. Mia nonna era tornata dai soggiorni estivi dei vecchietti a Bordighera e probabilmente ha tolto il vocabolario e il coperchio al cesto trovandosi la testa del serpente in piedi che ondeggiava e non avendo conosciuto me soffiava come un cobra…
La nonna è scappata in cucina e ha cominciato a urlare come una pazza,mettendosi a saltellare sul tavolo tirando capocciate al lampadario,Hiss è scappato da una porta che lei aveva aperto per cambiare l’aria e ha preso la via dei campi.
Da quel giorno non si è più fatto vedere purtroppo e io sono rimasto senza serpentello.
E dovevate sentire la nonna come si lamentava!
U
Utente 3704
Guest
Quasi sicuramente biscia tassellata. Ad ogni modo c'è da dire che alcuni serpenti non sempre possono essere riconosciuti a partire dalla livrea.
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