Per accendere la carbonella conosco, ed uso, vari metodi a seconda delle disponibilità degli inneschi.
Tralascio i "pipponi" sulla sicurezza pur riconoscendo che sono utilissimi, importanti, fondamentali etc etc.
La carbonella "buona" è quella a pezzi grossi, asciutta, pezzi piccoli o, peggio, la polvere è il modo migliore per cristonare in accessione e per durata.
Se ho la diavolina, ecologica (quadrotti marroncini) o vecchio tipo (quadrotti bianchi), carbonella a "vulcano", diavolina accesa nel cratere, copro SENZA SOFFOCARE la fiamma con pezzi grossi di carbonella, NON TOCCO NULLA per 5/10 minuti e poi inizio a insuflaure aria dal basso del vulcano sino a quando fiamme "vive"; se inizia a schiopettare vuol dire che era umida/bagnata (la carbonella)..... occhio
Diavolina liquida, carbonella distesa, bagno tutta la carbonella con la diavolina liquida, aspetto una decina di minuti e poi l'ammucchio, accendo in più punti, aspetto 5/10 minuti e poi aria dal basso.
Non ho nulla tranne carta, da cucina o un paio di fogli di giornale, e "olio" da cucina (di semi o di oliva), carbonella a vulcano, appallottolo la carta e la bagno con l'olio, incendio carta, copro con carbonella pezzi grossi senza soffocare la fiamma, dopo 5/10 minuti insufluo aria dal basso.
Idem come sopra ma anziché olio ho "esca" di legna (legnetti piccoli), operatività identica (carta sotto, legnetti sopra e poi carbonella quando ha preso fuoco i legnetti).
Alcool o altri "accelleranti" è come fare la roulette russa, ti può andare bene come ti può andare a meretrici..... se usati direttamente su fiamme "libere" è come caricare un revolver da 6 colpi con 5 cartucce e giocare alla roulette russa.
Ciao
, Gianluca