Chiusa la discarica nel Lazio.

Problema rifiuti, io ci lavoro e tocchi in nervo scoperto.

Primo problema: NIMBY, (Not In My Back Yard, «non nel mio giardino»), ossia fate tutto quel che volete ma non vicino a me, però non so darti un'alternativa.
Discarica no, inceneritore no, compostaggio no (fa puzza), produzione biogas no (puzza sempre)...
Però io i rifiuti li produco e voglio che i cassonetti vicino casa mia siano svuotati regolarmente.

Si accettano soluzioni. :roll:
 
E' un problema di difficile soluzione,perchè nel Lazio ogni quaranta km circa c'è un paese o comunque un grosso agglomerato urbano,chi è che si sacrifica?
 
I rifiuti possono essere un business, se ben differenziati e riciclati.
In molti comuni del veneto si differenzia (e poi ci sono gli impianti per il loro riciclo).
Prima di tutto però bisogna differenziare il più possibile.
Per i rifiuti non differenziati non c'è altro sistema che l'inceneritore/termovalorizzatore: ce ne sono di nuova generazione che inquinano poco.
Ad esempio, per quello di Trieste, di costruzione abbastanza recente (si trova in zona industriale, sono andato a vederlo 3 anni fa, c'era una presentazione guidata), nella seguente pagina web per vedere quanto sono le emissioni:

http://www.acegasapsamga.it/attivit...ianti_ambiente_trieste_emissioni_giornaliere/

Quello di Copenhagen probabilmente fa anche meno (riguardo soprattutto gli ossidi di azoto).
 
i rifiuti sono un business, ma da qualche anno succedono cose molto strane a este... molto, molto strane. e per qualcuno sono piu' un business che per altri.
 
La situazione di Colleferro è particolare, in quell' impianto c'é stato un incidente mortale (anche se la chiusura definitiva non credo che dipenda da quello), la cittadina ospita da sempre un enorme impianto chimico-industriale (ex fabbrica di materiali bellici della BPD) e la adiacente valle del fiume Sacco è stata rinominata la "valle dei veleni" (anche se con questo sia la discariche che la fabbrica non hanno direttamente qualcosa a che fare) è quindi comprensibile che si voglia voltare pagina.

Va anche detto che è un ennesimo capitolo della lotta tra Zingaretti (regione, PD) e Raggi (comune di Roma, 5stelle) essendo abbastanza evidenti gli interessi elettoralistici a tenere sotto pressione la città di Roma da un lato ed a richiedere soluzioni alla regione per quanto di competenza dall' altro.

Purtroppo Roma si trova tra il martello di una giunta che vorrebbe praticare scelte radicali e la doppia incudine di una azienda di gestione rifiuti (AMA) che ha l'efficienza di un elefante addormentato da un lato e, dall' altro, di larghi strati della popolazione che vivono la raccolta differenziata come una imposizione dittatoriale piuttosto che come una necessità (io stesso devo ammettere di aver cominciato a "conoscere" i miei vicini di casa nel momento in cui è iniziata la cosiddetta "Porta a porta condominiale" con locali condominiali adibiti a questo scopo) e sembra che facciano un po' le cose alla "chissenefrega" vanificando gli sforzi di quelli che cercano di comportarsi come dovuto.

A questo si aggiunga un sistema di tariffe cervellotico (proporzionato alla superficie dell' appartamento, come se io producessi da solo più immondizie di una famiglia di 4 persone che vive in una casa più piccola) e la incapacità di usare la scure nei confronti di una azienda (l'AMA, appunto) con il 30% dei dipendenti esentati dal lavoro di raccolta "per motivi di salute", che ha appaltato la porta-a-porta a cooperative esterne (con aggravio di spese lì dove si pretendeva ne venisse un risparmio), infestata di dirigenti tanto costosi quanto incapaci di risolvere alcunché (frutto a mio avviso di un sistema di "collusione ambientale" che da decenni vede le aziende municipali come mezzo per distribuire alle clientele posti di lavoro ed incarichi lautamente retribuiti agli "amici degli amici")...
 
Quasi tutto il Lazio fa raccolta differenziata tranne Roma, non ci si riesce troppo faticoso. L'immondizia dovrebbe viaggiare il meno possibile, ma grandi impianti sono grandi affari
 
La gente a Roma nel 90 per cento dei casi fa la raccolta differenziata e lo dimostrano i vari cassonetti strapieni.Vedo ogni giorno persone che escono di casa con tre o quattro buste di rifiuti ben suddivisi.Certo su svariati milioni di abitanti qualche menefreghista lo trovi, ma è una percentuale fisiologica.
 
Sembra che non si faccia la differenziata perchè i cassonetti non vuotati traboccano e si mischia tutto.Gli operatori che passano con il camioncino aperto e raccolgono a mano i rifiuti in terra,non possono poi fare altro che buttare tutto dentro alla rinfusa.I numeri non significano nulla.Il servizio,pur riconoscendone le enormi difficoltà,non è fatto al meglio. Quindi si cerca di colpevolizzare i cittadini ( che pagano molto) accampando scuse varie. Come quella di accusare gli utenti di gettare a terra i sacchetti anche quando i cassonetti sono vuoti. Invece basta guardare e capire perchè sembra che sia così: infatti ci sono vari sacchetti di rifiuti SOTTO ai cassonetti, perchè l'addetto che passa con il camion con l'elevatore non deve assolutamente scendere dal mezzo, e quindi quando solleva il cassonetto abbondantemente traboccante non può fare altro che rimetterlo, spesso precariamente, sul posto. Per quanto sciatti, è difficile che i cittadini sollevino il cassonetto per buttarci sotto i rifiuti, tipo servetta negligente che spazza la cenere sotto il tappeto. Come dicevo debbono poi passare gli addetti che a mano rimuovono i sacchetti con il loro mezzo. Ora e questa è una mia idea,se si mettessero due o più persone sul camion grande autorizzate a scendere, tanto sempre a mano lo debbono fare,si risparmierebbe un mezzo e il servizio sarebbe migliore ma ripeto questa è una mia idea.
 
E' che manca qualsiasi sistema premiale, nella mia zona si fa la differenziata da decenni (la separazione dell' umido da meno tempo) e si paga la stessa tariffa del centro storico dove la differenziata credo non si faccia nemmeno adesso (semplicemente perché i cassonetti non si saprebbe dove metterli). Io lo trovo seccante e basta qualcun altro ne prende spunto per fare come gli pare, perché mancano anche le multe (a parte qualcuna forse per far notizia...).

Credo comunque che il 47% sia dovuto all' "inquinamento" di carichi che dovrebbero essere di differenziata ma in cui si trova di tutto e (non ne ho la conferma) credo che a quel punto tutto il carico diventi "indifferenziato".
 
Ormai lungo gran parte delle extraurbane del basso Lazio c'è una fascia continua di rifiuti lungo le banchine, con grandi cumuli sulle piazzole. La Laurentina è impressionante, praticamente una discarica.
Non so a cosa sia dovuto ma la situazione è ormai insostenibile.
 
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