Ho finito di leggere il libro e inizio dal motivo per cui non dovreste leggerlo:
non ci sono consigli di sopravvivenza, non si spiega come costruire un campo o come sopravvivere ad un inverno con neve a meno 20 gradi. Se cercate di queste informazioni non ne troverete. Il protagonista non ha coltivato, ne cacciato o pescato, di fatto è vissuto con quello che è riuscito a rubare nelle case di vacanza vicine al suo riparo.
Il protagonista non aveva nessuna intenzione di raccontare la sua impresa e probabilmente nessuna intenzione di tornare alla società. Il libro è il frutto delle interviste di un giornalista che ha intervistato (faticosamente) Christopher Thomas Knight, il più delle volte il carcere.
Inizia raccontando le fasi dell’arresto, poi fa conoscere le ragioni che hanno portato Knight a nascondersi al mondo. Si legge piacevolmente, non è mai noioso, inoltre è pieno riferimenti ad altri libri che parlano di esperienze simili, da Thoreau in poi. Durante la lettura ho provato varie emozioni nei riguardi da Knight, dall’ammirazione alla pena. Non rivelo altro, buona lettura.
Nel bosco di Michael Finkel, Editore: Piemme (13 febbraio 2018)