Recensione Chris Reeve Small Sebenza Insingo

M

mrsurvival

Guest
Ciao a tutti, è con grande piacere che vi voglio presentare il mio ultimo acquisto, un Chris Reeve Small Sebenza Insingo:

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è da molto tempo che lo aspetto, e dopo varie peripezie per l'ordinazione, eccolo, arrivato oggi in tutto il suo splendore. In Svizzera questo coltello non viene venduto (o perlomeno, pur avendo cercato bene non l'ho trovato). In Italia lo vende Collini e Passione Per i Coltelli, ma sono fuori stock, e probabilmente ci vorrebbero comunque molti mesi per l'ordinazione (da 4 a 6 come riporta il sito ufficiale). Di conseguenza l'ho comandato dagli USA.

Informazioni tecniche:

Materiale lama: CPM S35VN Stainless Steel
Durezza lama: 58-59 RC
Lunghezza lama: 2.94" (75 mm)
Spessore: 0.125" (3.175 mm)
Lunghezza totale: 6.875" (175 mm)
Materiale manico: 6Al4V Titanio
Spessore manico: 0.125" (3.175 mm)
Peso: 3.0 oz. (85 g)
Perno di apertura e clip: 6Al4V Titanio

I coltelli Chris Reeve sono conosciuti in tutto il mondo dagli appassionati e dai collezionisti per la loro inconfondibile linea, la sua affidabilità e qualità. Fin dal 1987, anno in cui è nato il primo Sebenza, è un folder perfetto, con delle caratteristiche uniche. Reeve è originario del Sudafrica, e tende a nominare i suoi coltelli utilizzando le lingue del luogo. Sebenza in questo caso vuol dire "lavoro", e Insingo vuol dire "rasoio", perciò questo è il "Rasoio da Lavoro".

Iniziamo!

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La scatola è molto semplice, all'interno è molto esaustiva, una confezione più completa l'ho vista solo nei prodotti Pohl Force

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qui si può vedere il contenuto cartaceo della confezione: la descrizione del prodotto, il formulario per la registrazione alla casa, un adesivo e naturalmente, il certificato di qualità firmato da Reeve.

Naturalmente il succo della confezione è un altro:

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La confezione contiene, la chiave esagonale per smontare il coltello (è composto da soli 17 pezzi), un grasso consigliato per la lubrificazione del manico in titanio (grasso fluorinato) un panno in microfibra di alta qualità, per la pulizia, e il coltello.

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La lama Insingo è molto pratica, affilata a rasoio. Si tratta di una versione prodotta dal 2012 insieme alla variante classica ed è una variante della lama Wharncliffe (disegnata da di Rodney Connelley e rifinita da Chris Reeve). L'acciaio S35VN tiene il filo in maniera ottimale, la punta c'è comunque e lavora bene, anche se meno di una clip point o drop point. Ma in un pieghevole quante volte si usa una punta? io personalmente prediligo le doti di taglio. Il coltello è dotato di un blocco particolare nato dal liner-lock, denominato Sebenza Integral Lock© che nacque assieme al coltello (viene usato su altri coltelli, sotto il nome di frame-lock). Questo aumenta molto la robustezza complessiva, e gli da una linea unica e di un apparente semplicità. Ne esiste una variante uguale ma con delle guancette in micarta, che ne aumentano la comodità. La clip lavora bene, si aggancia alle tasche in modo sicuro.

Altri dettagli

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A confronto con il mio precedente coltello EDC, il Pohl Force Bravo One

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E con il mio orologio Rado Electrosonic

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Il coltello impugnato, da un ottimo senso di comfort

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Un coltello perfetto, dotato di molte attenzioni, assemblato a mano e con una cura ineccepibile. Negli anni ha vinto svariati premi, per il design semplice e minimale, e l'innovazione dei materiali.

Che dire, era appunto da molto tempo che lo aspettavo, e ora posso dire che è stata un attesa ripagata. Sicuramente un ottimo coltello che consiglio a tutti gli appassionati, o a chi volesse un pieghevole di una fascia veramente alta. Spero di avervi trasmesso almeno in parte il mio entusiasmo per questo eccellente pieghevole.


Ciao

Enea
 
Ultima modifica di un moderatore:
Sono felice per il tuo acquisto. Ma vorrei farti alcune domande per aiutarmi a capire. Premetto (non me ne volere), il coltello non mi piace e non è un problema, perchè de gustibus...

Cosa serve avere un acciaio altamente performante su un piccolo chiudibile? Non ci puoi fare batoning, il chopping te lo sogni, quindi rami da tagliare nulla; ossa da spaccare (come una mannaia) non credo, ordunque a che serve avere l' 1.40% di carbonio e, a quanto ho letto, una durezza che arriva a 64HRC su una lametta piccola e chiudibile se non ad avere rogne per la riaffilatura?

Altro punto: quanto lo hai pagato? Un manico con più grip forse era meglio, ma di certo tu mi dirai di più.

Scusa per le domande, ma io, come forse avrai capito, la penso diversamente su come deve essere e su come deve essere usato un coltello. Ed il mio vuole essere solo uno scambio di idee, fermo restando che ognuno ha le proprie e che sono valide in quanto tali.

Saluti
 
M

mrsurvival

Guest
L'acciaio S35VN è particolare perchè tiene il filo per un lunghissimo tempo, a scapito della facilità di affilatura (vicino a casa mia c'è un arrotino professionista che lo può riaffilare come nuovo, io dubito che ci metterei le mani).

Quanto l'ho pagato? 350 dollari spedito, con la dogana 420 dollari (circa 390 franchi).

Il grip è buono, per gli impieghi in cui verrà prevalentemente usato (edc)

Un buon prezzo? un buon acquisto? sicuramente per me si, logicamente tutti hanno una propria idea in merito.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Beh se tiene veramente tanto il filo puoi anche scordarti di affilarlo finché non sarai in pensione (e dal momento che hai 15 anni ne passerà di tempo)

Mi piace l'uso del titanio (il 6al4v è durissimo come titanio, spesso si usa il 3al2,5v) ed il blocco lama sembra essere indistruttibile...
 
Io amo i coltelli old style, ma devo dire che questo e' molto bello.
Enea posso solo darti un consiglio per migliorare questo coltello:
Fanne buon uso e tienilo sempre in tasca! Non comprarne altri così diventerà il tuo coltello. E tra 30 anni se sarà ancora buono potrai scriverne del suo valore...
Bel pezzo!
 
M

mrsurvival

Guest
@francesco77

Grazie! Il tenerlo in tasca era già preventivato, anche perchè per le sue caratteristiche dubito che troverei di meglio (almeno per me) :D
 
bravo bella recensione :)

il sebenza è il chiudibile per eccellenza, a me non piace tantissimo però;)

gli preferisco di molto l'umnumzaan :)
 
Enea visto che sei bravo col pc, faresti anche delle foto sulla capacita di taglio del coltellino?
Ti consiglio:
prova taglio carta,
prova di intaglio legno (vedi incastri n un legnetto tipo try stick di mors kohansky),
Taglio cordini varie dimensioni
ri-prova taglio carta.....

e' da molto che non si vedeva una bella rece..... grazie!
 
Sono felice per il tuo acquisto. Ma vorrei farti alcune domande per aiutarmi a capire. Premetto (non me ne volere), il coltello non mi piace e non è un problema, perchè de gustibus...

Cosa serve avere un acciaio altamente performante su un piccolo chiudibile? Non ci puoi fare batoning, il chopping te lo sogni, quindi rami da tagliare nulla; ossa da spaccare (come una mannaia) non credo, ordunque a che serve avere l' 1.40% di carbonio e, a quanto ho letto, una durezza che arriva a 64HRC su una lametta piccola e chiudibile se non ad avere rogne per la riaffilatura?

Altro punto: quanto lo hai pagato? Un manico con più grip forse era meglio, ma di certo tu mi dirai di più.

Scusa per le domande, ma io, come forse avrai capito, la penso diversamente su come deve essere e su come deve essere usato un coltello. Ed il mio vuole essere solo uno scambio di idee, fermo restando che ognuno ha le proprie e che sono valide in quanto tali.

Saluti
Se mi permetti il tuo ragionamento e' un po strampalato....:D
Una lametta con un acciaio altamente performante e' del tutto normale.
Per il batoning o il chopping Basta il c70 e non acciai tipo Rwl (fermo restante che' puo' essere usato comunque).
Cosa si richiede ad una lametta di questo tipo? un taglio chirurgico e duraturo. Ecco perché e' fatto con tale acciaio. E il sig. Reeve non prende certo lezioni da te o da me su come si facciano i coltelli.:rofl:

Per l' affilatura: una pietra in ceramica come dc4 sara' più che sufficiente a riaffilare il coltello, basta una passatina ogni tanto e anche se e' a 64hrc si affila lo stesso....... ammesso e concesso che perda il filo! visto che le attivita' più stressanti per il filo delle lame sono prorpio il chopping o il batoning.

Per il costo non entro in merito ma faccio presente che lavorazioni e materiali del genere costano comunque un fottio e che hobbisti come me o te se le sognano la notte.
:)
 
Se mi permetti il tuo ragionamento e' un po strampalato....:D
Una lametta con un acciaio altamente performante e' del tutto normale.
Per il batoning o il chopping Basta il c70 e non acciai tipo Rwl (fermo restante che' puo' essere usato comunque).
Cosa si richiede ad una lametta di questo tipo? un taglio chirurgico e duraturo. Ecco perché e' fatto con tale acciaio. E il sig. Reeve non prende certo lezioni da te o da me su come si facciano i coltelli.:rofl:

Per l' affilatura: una pietra in ceramica come dc4 sara' più che sufficiente a riaffilare il coltello, basta una passatina ogni tanto e anche se e' a 64hrc si affila lo stesso....... ammesso e concesso che perda il filo! visto che le attivita' più stressanti per il filo delle lame sono prorpio il chopping o il batoning.

Per il costo non entro in merito ma faccio presente che lavorazioni e materiali del genere costano comunque un fottio e che hobbisti come me o te se le sognano la notte.
:)


Non capisco questo tuo intervento. Dire che è normale per una lametta avere un acciaio altamente performante, la reputo una cosa non giusta (parlando del solo scopo ed utilizzo per cui è nata la lama). Se poi si vuole un acciaio chirurgico, non c'è niente di meglio del 420 con cui si fanno i bisturi.

Ma a parte questo, come avevo già premesso, e come ben sai, sono punti di vista, opinioni e gusti personali. Quindi discuterne è alquanto superfluo. Una durezza così, RIPETO, dal mio punto di vista, è richiesta per una mannaia, per un coltello che deve spaccare qualcosa, ma non per un piccolo folder con cui devo aprire cartoni, tagliare corde o legnetti. E lo ripeto di nuovo, questo è la mia insindacabile opinione. Ho chiesto per mera curiosità perchè il mio punto di vista è un altro, e mrsurvival è stato gentile a rispondere esponendomi il suo punto di vista. Punto.

Non comportiamoci come dei buoni samaritani. Io non ho offeso nessuno, ho avuto uno scambio di opinioni con qualcuno che non la pensa come me, pur rispettando il suo pensiero. Ho esposto la mia tesi e chiesto chiarimenti, finisce lì. Il coltello è il suo. I soldi pure. La riaffilatura se la deve fare lui... Io sono in pace.

Buon per lui che può permetterselo. E di certo non vado a dire "Che spendaccione anche se puoi permettertelo!". Quindi non mi piace che mi si venga detto che non posso permettermelo, perchè saranno anche fatti miei, no?

Se poi si vogliono trarre le proprie conclusioni sul nulla, bèh di che stiamo a parlare?

PS: Se mrsurvival fosse stato mio figlio o il mio fratello minore, avrei detto le stesse cose (forse a maggior ragione).

EDIT: E quello che ho detto non sta a significare che il coltello non è buono. Anzi, sto dicendo proprio l'opposto.
 
Ultima modifica:
non c'è relazione tra la durezza e l'affilatura ,ci sono acciai a 64HRC che sono piu' facili da riaffilare di altri a 58 HRC.
il coltello per spaccare ossa ,è meglio ad una durezza piu' bassa ,meglio 54HRC ,e meglio se è in un acciaio con maggiore resilienza .
 
M

mrsurvival

Guest
Scusate, vedo solo ora le vostre risposte:

@francesco77 va bene, in questi giorni lo provo un po e posterò i risultati (grazie per i complimenti, se vi piacciono le mie recensioni ne proporrò altre in seguito, fatemi sapere come posso migliorare!)

@foxtrotcharlie rispetto la tua opinione, logicamente è un acciaio progettato per servire l'edc in modo che sia da riaffilare dopo molto tempo, con un coltello da campo serve un acciaio facile da affilare con pochi strumenti, questo non è per niente adatto. A proposito, questa discussione non ha alcuno scopo di promuovere i coltelli come questo, si tratta di una semplice recensione dove lo consiglio. E sicuramente non è stata scritta per denigrare o essere discriminante per qualcuno, chiunque può prenderselo (poi logicamente deve piacere), io a Gennaio ho iniziato a risparmiare 50 franchi al mese, e ora eccomi qui con il mio coltello, e ti assicuro che dopo mesi passati ad ammirarlo la soddisfazione è veramente alta, che pochissimi altri coltelli mi hanno dato
 
Ultima modifica di un moderatore:
non c'è relazione tra la durezza e l'affilatura ,ci sono acciai a 64HRC che sono piu' facili da riaffilare di altri a 58 HRC.
il coltello per spaccare ossa ,è meglio ad una durezza piu' bassa ,meglio 54HRC ,e meglio se è in un acciaio con maggiore resilienza .


Interessante. Sarebbe bello approfondire e magari citare gli acciai.

Ti dico quello che so, poi magari confermi o smentisci.
L'aumento di durezza comporta l'aumento della deformazione permanente, ma diminuisce la resistenza agli urti e la duttilità. Invece l'incremento della tenacità ed elasticità porta ad una maggiore capacità ad assorbire gli urti, maggiore duttilità e lavorabilità, ma anche una diminuzione del punto di deformazione.

La facilità di affilatura è data sia dalla tipo di acciaio (inox o carbonioso), ma anche dal tipo di grana dell'acciaio.
Ma ho sempre saputo che un acciaio più è duro è più è difficile affilarlo. Boh, anche andando a logica credo sia così.
 
M

mrsurvival

Guest
@npknives

Posso chiederti dove lo hai letto? indubbiamente aumentando i gradi rockwell aumenta anche la durezza complessiva, probabilmente cambia anche dal tipo di geometria, non per forza la difficoltà di affilatura aumenta.
 
L'eterna lotta tra il coltello che taglia e si affila ogni tre anni o tra quello che taglia un giorno ma lo riporti a rasoio con l'anta in vetro di un mobile,alla fine è solo questione di preferenze personali secondo me!
 
M

mrsurvival

Guest
@reynard

Concordo in pieno, dipende dal contesto dello strumento. Per me un coltello bushcraft deve riaffilarsi a rasoio con strumenti da campo, quindi acciaio al carbonio temprato a 54/55 hrc. Un EDC per me deve tenere il filo per un lunghissimo tempo, tanto la riaffilatura si fa solo ogni tanto. All'inizio ho valutato le lame in ceramica, scartate subito per i fortissimi limiti a cui sono sottoposte.
 
cmq per lavori pesanti, in generale meglio un acciaio temprato non altissimo, secondo me il giusto è sui 57 59.

poi naturalmente dipende dall'acciaio ")



per un chiudibile ben vengano invece alti hrc
 
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