Escursione ciaspolata da Casali

Parchi delle Marche
  1. Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati

Data: 31-12-2011.....1-1-2012
Regione e provincia: marche
Località di partenza: Casali
Località di arrivo: Casali
Tempo di percorrenza: nd
Chilometri: un pò
Grado di difficoltà: nessuna con le ciaspole


Descrizione

che dire, finire l'anno con le ciaspole e iniziarne uno nuovo con le cispole....due giornate di uno stupendo sole, con la cornice innevata del Berro e del Bove.....cosa voglio di più?
Rifarlo per qualche fine anno ancora.
 
Ultima modifica di un moderatore:
allora la differenza tra "ciaspole" e "cispole" è....."a"!!:p

Il focone era....scusa Squob ma, perchè Tu per fine anno non accendi il Focone?
Dai lo fanno tutti....qualcuno anche per fare una braciolata mentre per noi le braciuole le aveva fatte il buon Paolo del rif. Casali.


Due parole su questo Rifugio; è immerso nel Parco dei Sibillini, in un bel borgo (Casali) che si raggiunge da Ussita, sopra Visso.
Dinnanzi al Rif. c'è una bellissima chiesetta Romanica e un fantastico Faggio secolare....a dire il vero, non mi ricordo se sia un faggio o un "Ippocastano?".
In pratica è proprio all'imbocco della Val di Panico che si raggiunge tramite una comoda stradina bianca chiusa al traffico dopo un mezz'ora e di lì si inizia a salire la vera valle con a sx in alto il Rif. del Fargno e la bella cresta di Berro; a dx. dall'altra parte della valle, la parete imponente "Dolomitica" del M. Bove che sovrasta il percorso e per questo motivo quasi tutto e sempre in ombra.

Gli occhi serpeggiano in continuazione, invano sulla sommità della cresta del Bove a cercare qualche Camoscio saltellante.
In realtà, l'unico animale che ho visto è stato un simpatico Scoiattolo nero, un Gatto, un paio di Cani Maremmani chiusi in gabbia, per il resto una marea di tracce in giro un pò dappertutto sia di lepre, Cinghiale e probabilmente qualche altro mustelide.
Comunque ripeto, chi ha avuto la fortuna di trovarsi in montagna ieri e ieri l'altro, difficilmente non ha potuto apprezzare la bellezza del Cielo e del Sole in un susseguirsi di sfumature dal Blu all'Arancio.
 
Allora, parlando con il mio fratellone, guida CAI esperto dei Monti Azzurri, è venuta fuori una cosa che non conoscevo.
Sembrerebbe così che, la Val di Panico non si chiamerebbe così perchè ci sono le slavine di nevenel periodo invernale (come ho sempre asserito e saputo) ma, dal fatto che in tempi andati, quando la zona dell'alta Valle cioè proprio sotto la Cervara, veniva utilizzata come ghiacciaia dalla popolazione locale, in tempi andati quindi vi si coltivava un tipo di legume di nome "Panìci", caduto in disuso da ormai parecchio tempo.
Qualcuno di Voi sa nulla su questa.....variante riguardo la Val di Panico dei Monti Sibillini?
 
Allora, parlando con il mio fratellone, guida CAI esperto dei Monti Azzurri, è venuta fuori una cosa che non conoscevo.
Sembrerebbe così che, la Val di Panico non si chiamerebbe così perchè ci sono le slavine di nevenel periodo invernale (come ho sempre asserito e saputo) ma, dal fatto che in tempi andati, quando la zona dell'alta Valle cioè proprio sotto la Cervara, veniva utilizzata come ghiacciaia dalla popolazione locale, in tempi andati quindi vi si coltivava un tipo di legume di nome "Panìci", caduto in disuso da ormai parecchio tempo.
Qualcuno di Voi sa nulla su questa.....variante riguardo la Val di Panico dei Monti Sibillini?

Vado a memoria ma mi sembra che sulla guida ai Sibillini di Calibani (???) raccontano che il "panico" fosse un cereale povero coltivato in passato fin lassù: può essere?

Si può avere qualche dettaglio in più sul percorso che hai fatto? pericoli?
 
il panico (setaria italica) è un cereale simile al miglio, una volta utilizzato anche per usi alimentari umani oggi giorno, se l'avete visto, è stato sicuramente come "spighetta" naturale per gli uccellini in gabbia :p

ecco un'immagine:
big_cn%20panico.jpg
 
Grazie Diana per le delucidazioni, fa piacere che qualcuno ti spieghi "prodotti" che sono ai più, sconosciuti.

...........Si può avere qualche dettaglio in più sul percorso che hai fatto? pericoli?

Viki, la Val di PAnico non presenta pericoli se non per le valanghe in primavera, per il resto è una lunga escursione non molto faticosa ma appagante perchè immersa in un contesto spettacolare.
Il Bove che incombe è grandioso, i prati di quota morbidi e pieni di bellezza fino ad arrivare alla fine della Valle in un anfiteatro di rocce alte e un laghetto (stagionale) che a primavera si riempie di fiori.
Una volta nella vita si deve fare.
 
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