Dati
Data: 02/01/11
Regione e provincia: Lombardia - Lecco
Località di partenza: Morterone
Località di arrivo: Vetta del monte Resegone
Tempo di percorrenza: 5h a/r
Chilometri: 6/7km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Molta neve
Periodo consigliato: Sempre, ma senza neve è più semplice
Segnaletica: Buona
Dislivello in salita: 700m
Dislivello in discesa: 700m
Quota massima: 1870
Accesso stradale: Sì
Descrizione
appena acquistate le ciaspole nuove e non vedevo l'ora di provarle!
ci siamo trovati io e un amico la mattina senza ancora aver deciso la meta.. lui voleva andare sulla grigna, una vetta più alta ma per me infattibile da un punto di vista fisico con la neve (1400m di dislivello con le ciaspole non sono alla mia portata ); io invece volevo andare su un altopiano o qualcosa di simile per provare le ciaspole in giro per boschi senza grossi strappi in salita. alla fine optiamo per una via di mezzo: il resegone
è una bella montagna e garantisce tanta neve! a me evita i 1400mt di dislivello e a lui dà la possibilità di prendersi una cima
il nome resegone viene dal nostro dialetto (resega) che significa sega questo per via di una forma molto netta a sega delle sue vette (questa foto non è mia, l'ho presa da internet per darvi un'idea):
arrivati al punto di partenza lui si rende conto di non avere la cosa più importante per fare un escursione.............. lo scarpone
per fortuna ha una scarpa da trekking addosso e decide di farla con quella.
il primo pezzo è nel bosco, ma appena usciti di lì il panorama si apre sino a scollinare alla base di uno dei "denti" della sega, punto in cui si apre il panorama su entrambi i versanti. poco oltre c'è il rifugio azzoni e, 15m sopra, la vetta.
le ciaspole sono servite relativamente alla fine, solo sopra i 1700 la neve si faceva sempre più scivolosa e il sentiero sempre più ripido e meno battuto, per cui i ramponi delle ciaspole hanno fatto comodo. in realtà sarebbero serviti ramponi normali...
rimando ad un futuro una valutazione obiettiva del mio acquisto
metto un po' di foto!
appena partiti il sentiero si inerpica nel bosco
fuori dal bosco c'è una piccola area adibita a picnic in estate e a rodei su neve in inverno questo per darvi idea della neve che c'era e qua eravamo ancora 500m sotto la vetta.
il sentiero che sale. per buona parte del tempo siamo rimasti all'ombra finchè abbiamo scollinato, perchè il sole rimaneva dietro..
panoramica della vista verso le valli bergamsche. siamo saliti dal versante opposto a quello che vedo normalmente dalle mie parti e da lecco. quindi per tutto il tempo abbiamo avuto la veduta delle zone che normalmente il resegone stesso ci copre..
il sottoscritto tira il fiato...
il mio amico decide di provare una direttissima per un pezzetto. fatica come un matto.. io faccio la strada lunga e arrivo prima, in tempo per fargli altre foto da sopra, come quella sotto questa
eccolo, quasi arrivato...
la croce del resegone
vista dalla vetta. purtroppo verso lecco era nuvoloso e quindi niente panorama aperto, peccato. ho comunque guadagnato una giornata di sole che a valle non si è fatto nessuno comunque spuntano le grigne e altre montagne lecchesi
a pranzo al rifugio. pestone da 2 litri di vino (non lo abbiamo finito, se no col cavolo che saremmo tornati sani a valle), polenta e formaggi.
un sacco di corvi intorno al rifugio che avevano capito che li avrebbero trovato pappa facile
i servizi: meglio non usarli quando si è alzato un po' troppo il gomito.. il rischio di volare di sotto non è basso ahah
ombra proiettata dal resegone sulle nuvole sottostanti. anche qua si vede bene la tipica forma a sega
chiaramente, buona parte della discesa l'abbiamo fatta di culo col poncho sotto.. infatti ci abbiam messo 1/3 dell'andata
Data: 02/01/11
Regione e provincia: Lombardia - Lecco
Località di partenza: Morterone
Località di arrivo: Vetta del monte Resegone
Tempo di percorrenza: 5h a/r
Chilometri: 6/7km
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Molta neve
Periodo consigliato: Sempre, ma senza neve è più semplice
Segnaletica: Buona
Dislivello in salita: 700m
Dislivello in discesa: 700m
Quota massima: 1870
Accesso stradale: Sì
Descrizione
appena acquistate le ciaspole nuove e non vedevo l'ora di provarle!
ci siamo trovati io e un amico la mattina senza ancora aver deciso la meta.. lui voleva andare sulla grigna, una vetta più alta ma per me infattibile da un punto di vista fisico con la neve (1400m di dislivello con le ciaspole non sono alla mia portata ); io invece volevo andare su un altopiano o qualcosa di simile per provare le ciaspole in giro per boschi senza grossi strappi in salita. alla fine optiamo per una via di mezzo: il resegone
è una bella montagna e garantisce tanta neve! a me evita i 1400mt di dislivello e a lui dà la possibilità di prendersi una cima
il nome resegone viene dal nostro dialetto (resega) che significa sega questo per via di una forma molto netta a sega delle sue vette (questa foto non è mia, l'ho presa da internet per darvi un'idea):
arrivati al punto di partenza lui si rende conto di non avere la cosa più importante per fare un escursione.............. lo scarpone
per fortuna ha una scarpa da trekking addosso e decide di farla con quella.
il primo pezzo è nel bosco, ma appena usciti di lì il panorama si apre sino a scollinare alla base di uno dei "denti" della sega, punto in cui si apre il panorama su entrambi i versanti. poco oltre c'è il rifugio azzoni e, 15m sopra, la vetta.
le ciaspole sono servite relativamente alla fine, solo sopra i 1700 la neve si faceva sempre più scivolosa e il sentiero sempre più ripido e meno battuto, per cui i ramponi delle ciaspole hanno fatto comodo. in realtà sarebbero serviti ramponi normali...
rimando ad un futuro una valutazione obiettiva del mio acquisto
metto un po' di foto!
appena partiti il sentiero si inerpica nel bosco
fuori dal bosco c'è una piccola area adibita a picnic in estate e a rodei su neve in inverno questo per darvi idea della neve che c'era e qua eravamo ancora 500m sotto la vetta.
il sentiero che sale. per buona parte del tempo siamo rimasti all'ombra finchè abbiamo scollinato, perchè il sole rimaneva dietro..
panoramica della vista verso le valli bergamsche. siamo saliti dal versante opposto a quello che vedo normalmente dalle mie parti e da lecco. quindi per tutto il tempo abbiamo avuto la veduta delle zone che normalmente il resegone stesso ci copre..
il sottoscritto tira il fiato...
il mio amico decide di provare una direttissima per un pezzetto. fatica come un matto.. io faccio la strada lunga e arrivo prima, in tempo per fargli altre foto da sopra, come quella sotto questa
eccolo, quasi arrivato...
la croce del resegone
vista dalla vetta. purtroppo verso lecco era nuvoloso e quindi niente panorama aperto, peccato. ho comunque guadagnato una giornata di sole che a valle non si è fatto nessuno comunque spuntano le grigne e altre montagne lecchesi
a pranzo al rifugio. pestone da 2 litri di vino (non lo abbiamo finito, se no col cavolo che saremmo tornati sani a valle), polenta e formaggi.
un sacco di corvi intorno al rifugio che avevano capito che li avrebbero trovato pappa facile
i servizi: meglio non usarli quando si è alzato un po' troppo il gomito.. il rischio di volare di sotto non è basso ahah
ombra proiettata dal resegone sulle nuvole sottostanti. anche qua si vede bene la tipica forma a sega
chiaramente, buona parte della discesa l'abbiamo fatta di culo col poncho sotto.. infatti ci abbiam messo 1/3 dell'andata
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