Ciaspole e valanghe. Consigli ad un novizio

Ecco, ora, dopo le nevicate degli ultimi tre giorni,nelle Alpi Marittime, come in tutto il Piemonte occidentale il rischio è salito da 2 (moderato) a 3 (marcato) quindi niente ciaspolate su vette come quella conquistata la settimana scorsa. :D
http://www.avventurosamente.it/xf/threads/costa-garbella-2253-alpi-marittime.46009/#post-839558
Restano mete molto appaganti come quelle della conquista di un piatto di polenta in rifugi gestiti come questo ameno posto
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Generalmente indicazioni come queste si trovano in posti sicuri
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Cin-cin ..... e ditemi che non è avventura questa!!!!!!!!!!!!!!!!!!! in stile sopravvivenza :p
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La legge regionale Piemonte (i luoghi dove vado io) aveva messo l'obbligatorietà quasi assoluta per poi fare marcia indietro.
L'aggiornamento che si era trovato, relativamente al piemonte, era di fine dicembre 2015 e poneva l'obbligo praticamente a "tutti", hai notizie diverse ?

Ciao :si:, Gianluca
 
@znnglc : Parlando con una gentile, simpatica e carinissima skialp durante l'ultima gita, mi disse che hanno levato l'obbligo di Artva pala e sonda perchè non hanno senso in mano a chi non le sa usare. Notizie di prima mano non ne ho.
 
Per me, per girare con le ciaspole in sicurezza si dovrebbero seguire con molta attenzione i bollettini meteo (neve-rischio valanghe).
Con molta più cura rispetto alla montagna estiva (i rischi sono maggiori, è innegabile).
Poi se sei ben attrezzato, conscio del rischio e hai valutato bene il percorso puoi anche andare.
Per buona attrezzatura intendo la terna ARVA - Pala - Sonda.

Ti quoto in tutto, anzi io aggiungerei alla terna pala artva e sonda anche un pò di esperienza nell' utilizzo delle suddette; è frustrante arrivare su di una valanga in cui i compagni non interessati dalla stessa, stanno armeggiando già da una mezzoretta con apparecchi che non sanno usare (mi è capitato).
 
@Piervi sono anche io dell'idea che avere un qualcosa e non saperlo usare ha una utilità prossima allo zero ma questo vale per tutti, anche per chi pratica sci alpinistico visto e considerato che, per praticare questo sport, basta semplicemente farlo :) (non esiste un obbligo di brevetto), eppure per loro rimane lo stesso l'obbligo.

Ho però la sensazione che l'aggiornamento del dicembre 2015 sia ancora in vigore (dispiace).

Comunque non "ciaspolando" non ho idea di cosa materialmente stiamo parlando (il mio intervento è solo sul piano legale), nel mio immaginario però non vedo chi ciaspola come un cacciatore di adrenalina per cui mi immagino ambienti a basso rischio ma questo non vuol dire nulla, la montagna se ne frega se uno "ciaspola" o taglia i fronti con la motoslitta, per cui sicuramente "sapere" non è mai male.

Ciao :si:, Gianluca
 
Vero che la montagna se ne frega se uno ciaspola, scia, scala, esplode bombe. Ma è anche vero che il taglio di un fronte fatto da uno, due, tre skialper non è paragonabile al taglio che provocano un paio di ciaspole. Chiaro che questa è una valutazione molto tecnica.
Tornando al post, diffido del consiglio sul materiale necessario/utile per la sicurezza personale quanto della domanda.
Inutile che un neofita stia a spipparsi con l'Artva. Inutile che spenda 400€ su un kit che non userà mai, neanche ne dovesse aver bisogno (tanto non lo sa usare).
Secondo me non è un consiglio. Rischia, anzi, di mistificare quella che è la realtà: ovvero che non si va in sicurezza, ma che si può minimizzare il rischio per quanto possibile.
E il quanto possibile dipende, imho, in buona sostanza dal soggetto o dai soggetti che si avventurano. E' inutile la maggior parte del materiale se non lo si sa usare (la picca è solo un bastone corto se è la prima volta che la si prende in mano).
Ma se mi convinco e mi convincono che con un kit aumento il grado di sicurezza potrò avventurarmi dove la mia inesperienza mi potrebbe risultare fatale.
Ovvio che non è il consiglio in sè che è sbagliato. Rimane il fatto che si tende a voler sostituire l'esperienza, e anche i rischi che per forza di cose uno si deve prendere per progredire ed evolvere, con il materiale. E' questo può avere conseguenze perlomeno dolorose.
 
Ma se mi convinco e mi convincono che con un kit aumento il grado di sicurezza potrò avventurarmi dove la mia inesperienza mi potrebbe risultare fatale.
Sono daccordo con tutto quello che dici e aggiungo. Un ciaspolatore difficilmente arriverà dove arriva uno scialpinista in modo particolare se alle prime armi.
Chi non lo ha mai fatto, non sa che 800 mt di dislivello con le ciaspole equivale (come fatica) a 1400 escursionistici.
Sempre che la neve sia portante e "giusta" perchè poi se la neve è fresca (la più pericolosa) anche solo 800mt D+ può essere un'impresa.
Lo sci galleggia molto di più delle ciaspole ed è quindi più facile avventurarsi in neve fresca, anzi è molto gradita la "farina" agli skialp
Poi i pendii con pendenze estreme sono proprio off-limits ai ciaspolatori "normali".
Generalmente una ciaspolata avviene su percorsi che d'estate sono classificati E, già gli EE estivi sono più da ramponi che da ciaspole ed in questo caso diventano F quindi con difficoltà alpinistiche
 
S

Speleoalp

Guest
Ciò fanno il Monte Bianco (non solo) con le ciaspole.... e la stessa cosa con le pelli ;) sempre abbinato ad altro materiale che comunque in certe uscite si porta ;) Quindi sono solo luoghi comuni che comunque non fanno l'assoluto.
In entrambi i casi gli attrezzi hanno dei limiti ;) Compresi pendii ripidi e compagnia bella.... quì il discorso si riversa sulla fisicità e sulle tecniche da conoscere e saper usare.
Ma l'attrezzo non vuol assolutamente dire nulla, anzi... possono essere semplicemente delle preferenze. In ogni caso ad un certo punto, soprattutto in certe ascensioni, che siano sci o ciaspole.... si leveranno per progredire con i ramponi....

Per moderarmi almeno un pochino, visto che nei messaggi precedenti mi sono dato alla "pazza gioia", personalmente non ho mai inteso che certi discorsi non fossero giustificabili.
Ma non giustifico nemmeno l'assolutismo nel dire che é solo questione di commercio, mode, esagerazioni. Che ad un novizio non possano servire, questo dipende dalla testa delle persone.
A me spesso mi si dice "...non sapendo chi c'é dall'altra parte del PC, é sempre meglio consigliare la via più prudente e sicura...".

Per tanti altri discorsi, l'esperienza parla e fà ragionare in certe maniere.

Non saranno obblighi, non saranno certezze.... ma per quello che ho vissuto io, quegli attrezzi li consiglio. Non dico da comprare per un'uscita ogni "mort da vescov", ma almeno a noleggio.

Per l'utilizzo, anche quì si ritorna come per tutto al genere di persona e alla propria maturità nel comportarsi. Se prendere e mettere nello zaino o vedere almeno un attimo di cosa si tratta.
In ogni caso, in caso di necessità possono comunque fare la differenza. Come spesso scrivo, non sono fantasie mie, il soccorso improvvisato delle persone sul luogo sono importantissime e spesso fanno la differenza. Anche da persone senza alcuna esperienza,.... Poi ci sono ovviamente quei casi in cui le persone hanno incapacità manuali, pratiche... ma spesso non si risolvono nemmeno con corsi e amici vari.

L'unico problema vero, che sembra sfuggire é che una persona senza competenze, alle prime armi, potrebbe avere difficoltà a valutare se si trova in una zona a rischio oppure no.... e spesso sono sottovalutate le condizioni. Il kit non dice "...sei novizio, con questo puoi andare...", dice semplicemente che é una precauzione in più.

In ogni caso i KIT non proteggono dalle valanghe e non le allontanano.... aiutano solo in caso di travolgimento e recupero.

L'esito é sconosciuto.... proprio per questo non ci si ferma a fare teorie, ma si fà finché tutto é finito.

Se uno dice chiaramente di voler andare su un'enorme pianoro, condivido che il kit sia esagerato... ma se questo novizio deve probabilmente superare ambienti variegati, senza esperienza, in quei casi.... se viene chiesto consiglio, gli dico che é auspicabile averlo.

Tra le più facili e semplici escursioni della mia regione, famosa per il suo essere idonea ai principianti, anche senza alcuna esperienza.... infatti ci vanno in tanti.
Il motivo, come mai ? Perché gli verrebbe detto di andare a cuor leggero, senza la necessità di munirsi di kit, magari informarsi, ecc...?

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Ultima modifica di un moderatore:
L'aggiornamento che si era trovato, relativamente al piemonte, era di fine dicembre 2015 e poneva l'obbligo praticamente a "tutti", hai notizie diverse ?

Ciao :si:, Gianluca
Qui trovi tutto
http://www.avventurosamente.it/xf/risorse/normativa-artva.421/

In Piemonte il kit è obbligatorio solo se sussiste pericolo evidente, prima era obbligatorio sempre sulla neve, poi sono tornati un po' indietro.

Poi cosa sia il rischio evidente... è tutto da discutere.
 
Ultima modifica:
S

Speleoalp

Guest
Diciamo che é tutta questione di consapevolezza.... poi le scelte personali sono tutt'altra storia.

Ma come sanno benissimo e dicono spesso quelli che praticano i comunemente detti "sport estremi":
"...spesso le persone che ammirano quello che viene fatto, reputano fuori di testa i praticanti, che rischiano la propria vita senza ragionare. Invece, molto spesso, c'é dietro tutto uno studio, un'organizzazione e nel limite del possibile in base all'attività scelta, si prendono tutte le precauzioni possibili. Proprio perché lo scopo e l'abilità stà nel ridurre il più possibile il rischio di incidente e la volontà di fare quelle cose per un lungo periodo é superiore e quello del voler fare i "fighi"...". Poi il tipo di approccio determinata il grado e il fattore percepito di questa "prevenzione", che può sembrare inesistente.

Anche perché é poi questione di "termini"..... "sport estremo" fà sembrare tutto più "pericoloso", ma andando a vedere il numero di incidenti, morti, feriti..... il sarcasmo sulla differenza tra "ciaspolare" e "altri sport estremi", non é poi così fondato ;)
 
Diciamo che é tutta questione di consapevolezza.... poi le scelte personali sono tutt'altra storia.
...
Anche perché é poi questione di "termini"..... "sport estremo" fà sembrare tutto più "pericoloso", ma andando a vedere il numero di incidenti, morti, feriti..... il sarcasmo sulla differenza tra "ciaspolare" e "altri sport estremi", non é poi così fondato ;)
Era una semplice battuta senza alcun valore scientifico. :p

Noto solo, come anche altri, che a una persona che ha chiesto consiglio per fare una ciaspolata, gli si sono prospettati scenari apocalittici:gover:, neanche fosse partito per la guerra.
A me sono parsi un tantinello esagerati. :ka:

Premesso che la montagna è intrinsecamente pericolosa, ed è bene conoscere a fondo tutti i rischi collegati alle pratiche in quell'ambiente.

Se applicassimo gli stessi ragionamenti fatti alla vita di tutti i giorni, non si potrebbe fare più niente:help::
  • non potrei stare in casa perché il numero di incidenti domestici è altissimo (più di 8.000 all'anno);
  • non posso andare in giro perché andare in macchina è pericolosissimo, per non parlare dei ciclisti e pedoni che vengono stirati ogni momento;
  • non posso nemmeno andare a lavorare, perché gli incidenti sul lavoro non si contano;
  • etc.
Quindi è vero che i rischi ci sono ed è bene non sottovalutarli.

Ma la vita va vissuta senza essere schiavi della paura, alla fine di qualcosa bisognerà pur morire e preferisco morire in montagna, che a casa, che in auto, che al lavoro o nel letto di un ospizio.:p

Il tutto IMHO. ;)
 
:offtopic:

Io credo che alla fine l'importante è la consapevolezza delle cose, e in questo il forum ha secondo me anche il suo senso.

Poi in base al proprio grado di paranoia, alias sicurezza, uno si comporta, e se questo vuol dire uscire di casa, per paura di un incidente, con la testa già fasciata o scalare il monte bianco con le infradito perché non gli è mai capitato nulla ..... amen :) ...... credo che l'importante sia divertirsi e fare le cose con serenità, e visto che sono valori soggettivi ognuno avrà i suoi.

AMMP / IMHO

Ciao :si:, Gianluca
 
beh ma dai, ma alla fine fine @JackRyan è andato a farsi stà cavolo di ciaspolata? dopo 5 pagine di discussione mi aspetto che sia diventato talmente esperto da incominciare i canaloni a 60° con picca e ramponi! :lol:
 
S

Speleoalp

Guest
Noto solo, come anche altri, che a una persona che ha chiesto consiglio per fare una ciaspolata, gli si sono prospettati scenari apocalittici:gover:, neanche fosse partito per la guerra.
A me sono parsi un tantinello esagerati. :ka:

Ma no, in realtà gli sono state sottoposte delle semplici informazioni importanti. Ognuno ha esposto le proprie.
Poi alla richiesta di cosa si riteneva "importante" per la sicurezza personale, sono state date altre informazioni. Ognuno ha esposto le proprie.

Poi però, come spesso capita, sono dovute arrivare le battutine sarcastiche su cose in ogni caso serie, realistiche. Per smentire, sminuire le informazioni date dagli altri. Ovviamente con molta presunzione.
In quanto ritenere degli oggetti superflui per determinate uscite é giustificabilissimo da un punto di vista soggettivo, ma senza aggiungere "teorie" e "ragionamenti" che non hanno nulla di realistico e legato ai dati di fatto.

Nessuno, mi sembra, ha detto di restarsene a casa o che non bisogna correre rischi. Ma sempre tornando alla domanda, per i contesti in discussione, non c'é stato nulla di esagerato. Semplicemente dati di fatto. Nessuna paranoia o simile... ma la visione degli avvenimenti nella realtà. Solo consapevolezza.
Come é vero che anche starsene sul divano può essere pericoloso e che bisogna vivere comunque, é anche vero che se ci sono delle precauzioni.... é giusto indicarle.

Poi ognuno fà le proprie scelte... possibilmente senza smentire, sminuire quello che dicono gli altri, pensando che essi sono siano "primi pirla della classe " ;)

In ogni caso non c'é stato nessun invito a rinunciare, o a ritenere l'attività troppo pericolosa/estrema. Ma solo "avvisare" su ciò che é "normale" tenere presente in quegli ambienti, attività e non solo su determinate basi.

In realtà condivido anche il discorso che ad un novizio non serva chissà cosa, che in determinati luoghi una valanga é improbabile. Ma per consigliare questo ad un novizio, dovrei avere la certezza che vada in un determinato luogo, consapevole da esperto che lì non ci saranno valanghe. Altrimenti devo pensare al novizio come ad una persona che può fare l'errore di sentirsi sicuro e vedere un determinato punto senza pericoli reali, costanti e quasi certi. Quindi di base, consiglio più prudenza e prevenzione e non meno. Ma non perché sia obbligatoria, assolutamente necessaria. Ma vedi l'esempio che ho fatto sopra, rispondendo alla domanda finale (in verde) gli esperti dovrebbero già dalla foto dare una risposta sicura. Un novizio invece come farebbe a valutare la questione, basandosi solo ed esclusivamente su quello che viene detto dagli altri?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Non voglio fare inutili polemiche per cui chiudo qui:ignore:, e soprattutto non riesco a leggere i tuoi post, senza offesa sono troppo lunghi o_O, dovresti cercare di essere più sintetico, lo dico senza spirito polemico, un consiglio da amico diciamo.

Un'ultima cosa, non pensare che ogni volta che qualcuno scriva ce l'abbia con te, non è così; infatti non ce l'avevo con nessuno in particolare.

Pace and love. :wub:
 
Eccomi qua! Scusate il ritardo!! Ho un sacco da fare!!

Alla fine ci sono andato con le ciaspole. Ho organizzato per San Valentino una bella ciaspolata notturna (c'era la luna piena). Mi sono affidato ai ragazzi di Infopollino e Acquatrekking, guide Escursionistiche del Parco del Pollino.

Che dire, sarò breve:
ciaspolata notturna (Parco del Pollino) con luna piena con la mia dolce metà. Punto di pratenza è stato il paesino di Viggianello. I Land Rover dei ragazzi sono stati una manna dal cielo visto il ghiaccio e la neve! (Anche se la mia pandozza si difende bene!) Quota 1891 slm (Monte Grattaculo), paesaggi incantati, clima stupendo, tanta neve, luna che illuminava a giorno, tante stelle, tracce di animali e tanto divertimento. Avrei voluto qualcosa di più impegnativo, ma va bene così. Belvedere raggiunto, prosecco e vino bevuto, paesaggio della vallata stupendo e una luna piena che si affacciava romanticamente dal costone della montagna (Se non erro Serra del Prete 2181m), illuminando i profili dei pini loricati arroccati ai 2000 m. Cena in rifugio con piatti tipicamente montanari! Spettacolo! Ritorno in paese a notte inoltrata, tra risate (colpa del vino!) nei viottoli appena illuminati e isolati, ma molto affascinanti!
Niente valanghe e sul belvedere a quota 1600 ho sorseggiato dello spumante sorridendo ricordando questa discussione. Grazie ragazzi per i consigli!!! Alla prossima! W la montagna!
Roberto

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