Carissimi dopo essermi un po documentato e cercato consigli qui da qualcuno di voi (LastPrince: GRAZIE!), ho ordinato le ciaspole Tubbs flex alp XL. Cercavo anche una ciaspola un po più flessibile di quella che ho e che mi permetta anche di percorrere zone ghiacciate (traversi) senza strafare....poi ci vogliono ramponi per fare certe cose.....
Le ciaspole sono arrivate e le ho provate.
Quindi volevo dare un mio primissimo parere anche se per dare un giudizio completo ci vorranno parecchie uscite.
Finora ero stato possessore solo di TSL. Le ultime ancora in mio possesso sono le 325 Rental che hanno qualche annetto.
Innanzitutto da quel che ho capito la flex alp è un modello che producono da diverso tempo.
L'attuale modello presenta l'attacco modificato che prevede fettucce in gomma sia per fissare la punta del piede (2) sia per il tacco. Questa gomma si vedrà nel tempo quanto dura ma in prima battuta sembra che le classiche fettucce (precedenti) siano più robuste.
L'attacco è molto semplice da utilizzare, veloce e pratico sia nel metterle che nel toglierle anche se si forma il cosiddetto blocco di ghiaccio.
La struttura della ciaspola è flessibile rendendo la camminata più naturale.
Alzatacco: finora dico che quello della tsl era più immediato da tirare su semplicemente con i bastoncini senza chinarsi con questo no, a parte che devo ancora prenderci la mano.
La TSL presentava alzatacco, sblocca tacco ed inoltre il tacco poteva essere bloccato per le discese cosa che queste non hanno ma la ritengo una cosa abbastanza inutile.
Le ciaspole pesano circa 1kg all'una mentre le mie tsl sono 980gr l'una. Un bel risultato considerando che sono molto più lunghe (71cm) e presentano 2 robuste lamine dentellate e anche altre 2 più piccole nella zona posteriore, cose che la tsl non aveva (aveva solo 8 chiodi).
Rampone anteriore: molto ben fatto.
Non vengono vendute con una custodia ma con una fascia con velcro per poterle far stare attaccate assieme. Le tsl le vendono invece con la loro sacca.
Le ho testate su un percorso con salita da 1340m a 2054m su Cornetto di Folgaria lungo un tracciato che in parte segue la traccia di una vecchia pista da sci. Partito dopo un turno di notte massacrante in ospedale (non dormivo da 24ore) quindi partito tardi alle 10.00 del mattino e partito a camminare verso le 12.00.
La zona è battuta da sci alpinisti e camminatori-ciaspolatori. Qualche volta ci vado ma solo in inverno perchè d'estate è una bruciata di sole assicurata vista l'eposizione e poi perchè è un po fuori dalla mia zona abituale (richiede almeno 1h-1h e mezza di macchina). Inoltre la salita è abbastanza noiosa ma abbastanza sicura anche in caso di nevicate copiose; inoltre dalla cima si gode di un panorama spettacolare a 360 gradi che spazia: dalla pianura al Lagorai, cima d'Asta, Pale di San Martino, prealpi bellunesi e oltre. Gruppo del brenta, Adamello, Presanella, monte Baldo, Alpi di confine, Pasubio, altopiano di Asiago con l'inconfondibile Portule e cima 12. In cima si può proseguire per la lunga cresta (1.30 h d'estate) che conduce al Becco di Filadonna ma d'inverno il percorso è abbastanza pericoloso a mio parere (quindi non ci sono mai andato).
La salita come ben sa il nostro amico (Max Fontana) non da tregua specie se parti già stanco. Purtroppo non avendo mai tempo devo anche fare queste follie anche se poi chiaramente la pago cara visto che l'indomani mi aspettavano altre 12 ore di turno di ospedale (domenica dalle 8 alle 20).
Ma la ho presa con filosofia e tranquillità e in 2 ore sono salito.
Nel tratto finale neve molto dura con ghiaccio un po insidioso specie in discesa appena sotto la cima (la scivolata porta a valle per centinaia di metri senza salti ma si scivola bene giù) e si sono comportate benissimo (quel tratto era quasi da ramponi). Nella neve morbida galleggiano bene.
Il voto finale preliminare è molto buono anche se si fanno pagare. Ciaspola adatta anche a traversi ghiacciati senza ovviamente strafare, abbastanza leggera per le dimensioni, attacco semplice e rapido, ottima presa e buon galleggiamento.
Le ciaspole sono arrivate e le ho provate.
Quindi volevo dare un mio primissimo parere anche se per dare un giudizio completo ci vorranno parecchie uscite.
Finora ero stato possessore solo di TSL. Le ultime ancora in mio possesso sono le 325 Rental che hanno qualche annetto.
Innanzitutto da quel che ho capito la flex alp è un modello che producono da diverso tempo.
L'attuale modello presenta l'attacco modificato che prevede fettucce in gomma sia per fissare la punta del piede (2) sia per il tacco. Questa gomma si vedrà nel tempo quanto dura ma in prima battuta sembra che le classiche fettucce (precedenti) siano più robuste.
L'attacco è molto semplice da utilizzare, veloce e pratico sia nel metterle che nel toglierle anche se si forma il cosiddetto blocco di ghiaccio.
La struttura della ciaspola è flessibile rendendo la camminata più naturale.
Alzatacco: finora dico che quello della tsl era più immediato da tirare su semplicemente con i bastoncini senza chinarsi con questo no, a parte che devo ancora prenderci la mano.
La TSL presentava alzatacco, sblocca tacco ed inoltre il tacco poteva essere bloccato per le discese cosa che queste non hanno ma la ritengo una cosa abbastanza inutile.
Le ciaspole pesano circa 1kg all'una mentre le mie tsl sono 980gr l'una. Un bel risultato considerando che sono molto più lunghe (71cm) e presentano 2 robuste lamine dentellate e anche altre 2 più piccole nella zona posteriore, cose che la tsl non aveva (aveva solo 8 chiodi).
Rampone anteriore: molto ben fatto.
Non vengono vendute con una custodia ma con una fascia con velcro per poterle far stare attaccate assieme. Le tsl le vendono invece con la loro sacca.
Le ho testate su un percorso con salita da 1340m a 2054m su Cornetto di Folgaria lungo un tracciato che in parte segue la traccia di una vecchia pista da sci. Partito dopo un turno di notte massacrante in ospedale (non dormivo da 24ore) quindi partito tardi alle 10.00 del mattino e partito a camminare verso le 12.00.
La zona è battuta da sci alpinisti e camminatori-ciaspolatori. Qualche volta ci vado ma solo in inverno perchè d'estate è una bruciata di sole assicurata vista l'eposizione e poi perchè è un po fuori dalla mia zona abituale (richiede almeno 1h-1h e mezza di macchina). Inoltre la salita è abbastanza noiosa ma abbastanza sicura anche in caso di nevicate copiose; inoltre dalla cima si gode di un panorama spettacolare a 360 gradi che spazia: dalla pianura al Lagorai, cima d'Asta, Pale di San Martino, prealpi bellunesi e oltre. Gruppo del brenta, Adamello, Presanella, monte Baldo, Alpi di confine, Pasubio, altopiano di Asiago con l'inconfondibile Portule e cima 12. In cima si può proseguire per la lunga cresta (1.30 h d'estate) che conduce al Becco di Filadonna ma d'inverno il percorso è abbastanza pericoloso a mio parere (quindi non ci sono mai andato).
La salita come ben sa il nostro amico (Max Fontana) non da tregua specie se parti già stanco. Purtroppo non avendo mai tempo devo anche fare queste follie anche se poi chiaramente la pago cara visto che l'indomani mi aspettavano altre 12 ore di turno di ospedale (domenica dalle 8 alle 20).
Ma la ho presa con filosofia e tranquillità e in 2 ore sono salito.
Nel tratto finale neve molto dura con ghiaccio un po insidioso specie in discesa appena sotto la cima (la scivolata porta a valle per centinaia di metri senza salti ma si scivola bene giù) e si sono comportate benissimo (quel tratto era quasi da ramponi). Nella neve morbida galleggiano bene.
Il voto finale preliminare è molto buono anche se si fanno pagare. Ciaspola adatta anche a traversi ghiacciati senza ovviamente strafare, abbastanza leggera per le dimensioni, attacco semplice e rapido, ottima presa e buon galleggiamento.
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