Nell’ attesa che l’acqua bolla - mi preparerò un buon piatto di pennette al pomodoro e parmigiano - vi invio una breve nota di un gran bel libro “Cielo verde” che mi ha intrattenuta nel viaggio di ritorno in Canada
Quilici lo scrisse come se fosse un documentario percorrendo la vita e le tracce di un ex-aviatore che dal 1919 al 1944 pilotando uno sgangherato aereo attraverso l’Amazzonia ha trasportato - anche clandestinamente - medici, missionari, prostitute, cercatori di diamanti affrontando avventure ed esplorazioni svariate e terminando misteriosamente la sua vita sulle pendici di un altopiano, nella ricerca di un leggendario torrente.
Certo è un’Amazzonia dei pionieri che ora non c’è più e, considerando ciò che stanno perpetrando verso quell’ antico legno, ce ne dispiaciamo.
Quindi, l’immagine che ho scelto come sfondo alle solite poche paginette che vi unisco, è un auspicio: l’avvento di una novella Giuditta che difenda e preservi quella variopinta ed immensa foresta tropicale.
A bientot
s
Quilici lo scrisse come se fosse un documentario percorrendo la vita e le tracce di un ex-aviatore che dal 1919 al 1944 pilotando uno sgangherato aereo attraverso l’Amazzonia ha trasportato - anche clandestinamente - medici, missionari, prostitute, cercatori di diamanti affrontando avventure ed esplorazioni svariate e terminando misteriosamente la sua vita sulle pendici di un altopiano, nella ricerca di un leggendario torrente.
Certo è un’Amazzonia dei pionieri che ora non c’è più e, considerando ciò che stanno perpetrando verso quell’ antico legno, ce ne dispiaciamo.
Quindi, l’immagine che ho scelto come sfondo alle solite poche paginette che vi unisco, è un auspicio: l’avvento di una novella Giuditta che difenda e preservi quella variopinta ed immensa foresta tropicale.
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