Un’escursione tipica autunnale ma che si rivelata quasi invernale, a seguito delle recenti nevicate!
Il monte Lastè e Cima Caulana si trovano nel gruppo Cavallo-Col Nudo al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. L’accesso più diretto prevede la partenza dall’Alpago mentre per questa escursione son partito da Pian delle More, Piancavallo (più comodo provenendo da Pordenone), parcheggiando nei pressi del bacino artificiale.
Qui sopra evidente filo di cresta innevato fino a cima Caulana!
Dati
Data: 30/09/2020
Regione e provincia: FVG - Pordenone
Località di partenza: Pian delle More (presso Piancavallo)
Località di arrivo: Come da titolo.
Tempo di percorrenza: circa 8 ore (pause e bestemmie incluse)
Grado di difficoltà: EE (più un piccolo tratto attrezzato)
Descrizione delle difficoltà: in condizioni normali una salita da classificare come EE ma, considerato le condizioni attuali, va rivista la tipologia del percorso (in ambiente innevato con accumuli di più di mezzo metro di neve fresca da circa 1700/1800m in su, e caldo in quota)
Periodo consigliato: tarda primavera o autunno (non di quest’anno )... sconsiglio le calde giornate estive data l’esposizione a sud!
Segnaletica: CAI925 / AV7 / CAI924
Dislivello in salita: 1300m circa
Sviluppo: circa 15km
Quota massima: 2247m
Accesso stradale: dalla strada che da Piancavallo conduce a Barcis, parcheggio a C.ra Pian delle More (1172m).
Descrizione
E’ una limpida e soleggiata giornata dopo un lungo weekend di pioggia (e neve da 1200m in su). Decido di allenarmi in quota prevendendo di fare almeno un migliaio di metri di dislivello (senza problemi legati alla neve fresca dei giorni passati e chiaramente visibile da giù).
Pertanto fisso come meta la forcella Val Grande (1927m), crocevia / valico da cui si diramano vari percorsi a confine tra FVG e Veneto.
Ad ogni modo, nello zaino, ramponi e piccozza (non si sa mai)... e parto tranquillo dalla Casera raggiungendo in 10 minuti la sorgente Tornidor, da cui faccio scorta d’acqua fresca.
Il tratto iniziale di avvicinamento del sv. 925 che porta all’imbocco del vallone è caratterizzato da leggeri saliscendi nel rado bosco con la presenza di un cavo metallico durante il primo tratto di salita vera e propria. Le attrezzature sono in realtà limitate ad alcuni metri di cavo metallico con i quali è stato messo in sicurezza il primo, ripido pezzo di sentiero che si alza sopra il rio proprio all’attacco della salita; il cavo, che può essere giudicato superfluo in salita, credo possa ritenersi utile in discesa in caso di ghiaccio o umido.
La pendenza si attenua solo verso quota 1700, raggiungendo l’ampio e silenzioso anfiteatro che fa da coronamento alla vallata. Tutto perfetto se non fosse per la neve molle che da ora in poi la fa da padrona e che sembra dire:” con i ramponi non ci fai nulla, magari le ciaspole ti avrebbero risparmiato la botta tremenda che farai da qui in poi”...... e così infatti è stato!
Ho tracciato io praticamente la via e sembrava non arrivasse mai la benedetta forcella con il sole che picchiava come fossi al mare!
Giunto finalmente in forcella Val Grande lo scenario è meraviglioso!
Cima Val piccol
Il Trilogy “Cornor, Castelat, Guslon” in Alpago.
La selvaggia Cima Val Grande.
Piccola pausa e quasi perplesso sul cosa fare provo a proseguire verso la Forcella Caulana... si sprofonda, in alcuni tratti quasi fino al ginocchio... cerco di aiutarmi con la picca anche perché da qui si fa un po’ più esposto.
Arrivato all’inizio della cresta sembra che vada meglio e ci provo.... fortunatamente ci arrivo senza grossi problemi ma prestando la massima attenzione (la temperatura non è la stessa che trovi sui Lyskamm)!
ma che ca*** di posa è?!?!
Soddisfatto torno indietro alla forcella Val Grande e, mangiato qualcosina al volo, provo a vedere se riesco a raggiungere il bivacco Lastè ben visibile dalla mia posizione, e che il segnavia porta a 30 min - direzione Rif. Semenza (in condizioni normali). Mi avvio e la
situazione non cambia ma comunque riesco a giungere al bivacco per poi trovarmi alla “rampa” che porta in vetta al Lastè (la neve sembra un po più compatta... let’s try!)
ECCO LA VETTA!! Anche qui traccio io!!!
Panorama immenso sull’Adriatico, il vicino Cimon dei Furlani e la pianura sottostante...
Parte dell’AV7 fino al Col Nudo, e a destra il Pelmo...
Dolomiti...
...ed io FELICE & CONTENTO!!!
Ma subito scendo prima di “raffreddarmi” ed evitare qualche brutta sorpresa con eventuali crampi (non mi fido dello sforzo fatto finora con le gambe).... ma, pian pianino, seguendo anche le mie stesse tracce, sono sceso senza problemi e fortunatamente è andato tutto bene, decisamente sopra le aspettative !!!
Il monte Lastè e Cima Caulana si trovano nel gruppo Cavallo-Col Nudo al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. L’accesso più diretto prevede la partenza dall’Alpago mentre per questa escursione son partito da Pian delle More, Piancavallo (più comodo provenendo da Pordenone), parcheggiando nei pressi del bacino artificiale.
Qui sopra evidente filo di cresta innevato fino a cima Caulana!
Dati
Data: 30/09/2020
Regione e provincia: FVG - Pordenone
Località di partenza: Pian delle More (presso Piancavallo)
Località di arrivo: Come da titolo.
Tempo di percorrenza: circa 8 ore (pause e bestemmie incluse)
Grado di difficoltà: EE (più un piccolo tratto attrezzato)
Descrizione delle difficoltà: in condizioni normali una salita da classificare come EE ma, considerato le condizioni attuali, va rivista la tipologia del percorso (in ambiente innevato con accumuli di più di mezzo metro di neve fresca da circa 1700/1800m in su, e caldo in quota)
Periodo consigliato: tarda primavera o autunno (non di quest’anno )... sconsiglio le calde giornate estive data l’esposizione a sud!
Segnaletica: CAI925 / AV7 / CAI924
Dislivello in salita: 1300m circa
Sviluppo: circa 15km
Quota massima: 2247m
Accesso stradale: dalla strada che da Piancavallo conduce a Barcis, parcheggio a C.ra Pian delle More (1172m).
Descrizione
E’ una limpida e soleggiata giornata dopo un lungo weekend di pioggia (e neve da 1200m in su). Decido di allenarmi in quota prevendendo di fare almeno un migliaio di metri di dislivello (senza problemi legati alla neve fresca dei giorni passati e chiaramente visibile da giù).
Pertanto fisso come meta la forcella Val Grande (1927m), crocevia / valico da cui si diramano vari percorsi a confine tra FVG e Veneto.
Ad ogni modo, nello zaino, ramponi e piccozza (non si sa mai)... e parto tranquillo dalla Casera raggiungendo in 10 minuti la sorgente Tornidor, da cui faccio scorta d’acqua fresca.
Il tratto iniziale di avvicinamento del sv. 925 che porta all’imbocco del vallone è caratterizzato da leggeri saliscendi nel rado bosco con la presenza di un cavo metallico durante il primo tratto di salita vera e propria. Le attrezzature sono in realtà limitate ad alcuni metri di cavo metallico con i quali è stato messo in sicurezza il primo, ripido pezzo di sentiero che si alza sopra il rio proprio all’attacco della salita; il cavo, che può essere giudicato superfluo in salita, credo possa ritenersi utile in discesa in caso di ghiaccio o umido.
La pendenza si attenua solo verso quota 1700, raggiungendo l’ampio e silenzioso anfiteatro che fa da coronamento alla vallata. Tutto perfetto se non fosse per la neve molle che da ora in poi la fa da padrona e che sembra dire:” con i ramponi non ci fai nulla, magari le ciaspole ti avrebbero risparmiato la botta tremenda che farai da qui in poi”...... e così infatti è stato!
Ho tracciato io praticamente la via e sembrava non arrivasse mai la benedetta forcella con il sole che picchiava come fossi al mare!
Giunto finalmente in forcella Val Grande lo scenario è meraviglioso!
Cima Val piccol
Il Trilogy “Cornor, Castelat, Guslon” in Alpago.
La selvaggia Cima Val Grande.
Piccola pausa e quasi perplesso sul cosa fare provo a proseguire verso la Forcella Caulana... si sprofonda, in alcuni tratti quasi fino al ginocchio... cerco di aiutarmi con la picca anche perché da qui si fa un po’ più esposto.
Arrivato all’inizio della cresta sembra che vada meglio e ci provo.... fortunatamente ci arrivo senza grossi problemi ma prestando la massima attenzione (la temperatura non è la stessa che trovi sui Lyskamm)!
ma che ca*** di posa è?!?!
Soddisfatto torno indietro alla forcella Val Grande e, mangiato qualcosina al volo, provo a vedere se riesco a raggiungere il bivacco Lastè ben visibile dalla mia posizione, e che il segnavia porta a 30 min - direzione Rif. Semenza (in condizioni normali). Mi avvio e la
situazione non cambia ma comunque riesco a giungere al bivacco per poi trovarmi alla “rampa” che porta in vetta al Lastè (la neve sembra un po più compatta... let’s try!)
ECCO LA VETTA!! Anche qui traccio io!!!
Parte dell’AV7 fino al Col Nudo, e a destra il Pelmo...
Dolomiti...
...ed io FELICE & CONTENTO!!!
Ma subito scendo prima di “raffreddarmi” ed evitare qualche brutta sorpresa con eventuali crampi (non mi fido dello sforzo fatto finora con le gambe).... ma, pian pianino, seguendo anche le mie stesse tracce, sono sceso senza problemi e fortunatamente è andato tutto bene, decisamente sopra le aspettative !!!