Escursione Cima del Corborant (3010)

Dati
Data: agosto 2015
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: San Bernolfo (valle Stura)
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 9 ore con soste
Chilometri: 17
Grado di difficoltà: E - EE - F
Descrizione delle difficoltà: alpinismo facile
Periodo consigliato: da luglio alla prima neve
Segnaletica: tacca rossa e paline ai bivi
Dislivello in salita: 1350
Quota massima: 3010
Accesso stradale: Cuneo-Demonte. A Pianche deviazione per Bagni di Vinadio e S. Bernolfo
Traccia GPS disponibile

Descrizione:
La salita è stata dura per il dislivello assai importante ma molto remunerativa per i favolosi panorami osservati in una splendida giornata di sole non troppo caldo per la verità.
La gita di per se è favolosa anche se interrotta ai fantastici laghi Lausfer (3 ore - percorso E) che si trovano su un bellissimo altipiano morenico; costituiti di due laghi maggiori ed altri 7 più piccolini da cui si gode una magnifica vista dal basso sulla cima Corborant e le altre minori ma non per questo meno belle. Questa loction ci ha fatto rimanere a bocca aperta e per questo motivo una sosta di più di mezz'ora è valsa la candela.
Proseguendo verso l'alto il percorso, su pietraie, ma sempre evidente, diventa EE fino all'imbocco del ripidissimo canale terminante nel famoso Buco della Marmotta formato da sassi accatastati.
Il canale col buco, tra il Gendarme del Corborant (destra) e la cima (sinistra) comincia a comparire maestoso sopra di noi ma bisogna non lasciarsi predere dalla foga di arrivare e non seguire le vaghe traccie che salgono dritte e seguire il sentiero che compie un'ampia esse verso sinistra per poi riportarsi a destra.
Poi si affonta il ripidissimo canalino via via sempre più impegnativo fino all'imbocco del buco dove occorrescalare le ultime rocce. (prestare moolta attenzione ai massi mobili abbastanza rotondi per evitare di far male a chi sale sotto di noi)
Il buco, ora attrezzato con staffe di ferro, è abbastanza facile, anche se una volta era valutato PD. Dopo 5-6 metri di scalata ci si volta di 180° e con un un lunga falcata ci si ritrova all'uscita su un bel terrazzino dove per chi soffre di vertigini è obbligatorio tenere gli occhi a monte. Con una brevissima scalata si giunge al passo della Marmotta e quardando a sinistra si vede la via attrezzata con catene nuove.
Dapprima un diedrino (I°), poi una cengetta ripida (I°) ci porta su una placca liscia molto inclinata, che si percorre verso dx, dotata di una grossa venatura dove i piedi ci stanno benissimo, terminante verso valle in un pauroso burrone.
ancora un simil-canalino-diedro sempre attrezzato, poi l'utimo tratto di scalata non attrezzato ma incassato nelle rocce ci riporta in cresta da dove si può ammirare di nuovo la via di salita e i laghi Lausfer. Il tratto alpinistico è finito e tra ripide roccette ed erba si compiono gli ultimi 20 mt di dislivello.
Vorrei precisare che dopo la posa delle catene non occorre essere alpinisti provetti per poter salire su questa affascinante montagna, un poco di esposizione c'è (inutile negarlo) ma mai si tratta di esposizione paurosa; la via è sempre abbastanza protetta ed incassata nelle rocce ad esclusione della placconata che è comunque ampia.
Per chi soffre il vuoto è evidente che trattandosi si scalata, vogendo lo sguardo a valle, ci si trova in cima a dei bei muretti :)
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Per i laghi LausFer è tutto facile. Si lascia l'auto nell'ampio parcheggio appena giunti a S. Bernolfo, oppure, percorsi altri due tornanti, nello spiazzo all'inizio dello sterrato, oppure ancora, con auto con assetto non troppo basso, su spiazzi a bordo strada ancora oltre.
La sterrata militare risale il vallone in direzione passo di Barbacana, diventando via via più sconnessa fino a divenire sentiero. Si può a questo punto prendere scorciatoie ben battute fino al bivio segnalato che indica passo di Barbacana e a destra il vallone dei laghi Lausfer dove a questo punto comincia a far capolino la cima del Corborant, il suo Gendarme e alla loro destra la punta Gioffredo.

Ed ecco alcune foto.

La cima e il suo Gendarme.
Notare sulla sinistra della vetta, quasi al passo di Corborant, l'enorme frana di sassi di qualche anno fa che ha distrutto mezza montagna

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Dopo avergli fatto il solletico......
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..... Mi sono fatto perdonare :p
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E un grande saluto a tutti gli amici da lassù!
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Alcune foto del Buco della Marmotta e della scalata
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L'ingresso
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Muretti
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Placca obliqua
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Molti laghie laghetti bellissimi sul percorso e visti dalla vetta.
Questo è il lago sottano di Lausfer; il più grande.
Corborant, Gendarme e Punta Gioffredo sullo sfondo
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Lago di mezzo e sullo sfondo i gruppi Argentera e Matto
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Lago Lausfer superiore e la vetta ormai ad un'ora: fantastico
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Sempre il Superiore
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I nove LausFer visti dalla cima: strepitosi!
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Dalla vetta, veduta dalla parte opposta.
Il vallone dell'Ischiator con i suoi quattro laghi
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Ad ovest una parte dell'enorme e spettacolare lago di Rabuons (Francia)
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Verso il Becco Alto d'Ischiator, tre bellissimi laghi incastonati nella roccia che non si capisce come facciano a stare orizzontali lassù.
Il primo a sx è il Chaffour poi il Cimon e più alto il piccolino de La Montagnette (2606 mt)
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Altra vista sul vallone del Corborant e laghi Lausfer.
Sullo sfondo la rocca di S. Bernolfo e L'Autaret
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E adesso alcuni magnifici panorami .
Salendo si vedono le cascate nel vallone principale
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Vista verso il passo di Barbacana
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Punta Gioffredo e la valle Stura
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Vallone di salita con sullo sfondo i gruppi Argentera e Matto
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Punta Gioffredo e Cima Larussa, dietro la valle Stura
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Le Cozie a nord-ovest.
In primo piano il Becco Alto d'Ischiator, a sx il Tenibres sullo sfondo si intravvede il Brec de Chambeyron
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Ovest - Francia
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Argentera
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Vallone dell'Ischiator.
chi sa dov'è, vede il rifugio Migliorero :) Comunque è vicino all'ultimo lago
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E, Dulcis in fundo, tappa obbligata al Rifugio Dahu de Sabarnui, da noi raccomandata per la cortesia del personale, le superbuone birre artigianali e le squisite pietanze
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ed è così che si cerca di contribuire all'economia di montagna :p
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Prosit!!
 
Posti stupendi, foto bellissime, complimenti anche per il fotoracconto della scalata.

Mi piace anche l'approccio, infatti fermarsi più del previsto per godersi lo spettacolo che la natura ci offre è un comportamento che condivido.

Grazie!
 
oh ma che bella punta che hai uscito dal cappello, quest'anno prima che sulle cime cada una strana roba bianca non mi spiacerebbe venire a esplorare la zona, stavo puntando al monte matto ma il dislivello mi lascia un pò indispettito, quasi quasi prendo spunto da questa bella gitarola!
 
stavo puntando al monte matto ma il dislivello mi lascia un pò indispettito,
L'avevo fatto molti anni fa da buio a buio, quindi in una quindicina di ore.
Ora lo vorrei rifare in due giorni, ma non trovo mai l'occasione.... mi sa che salta anche quest'anno.
per il resto: grazie
 
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