- Parchi del Piemonte
-
- Parco Alta Valle Pesio e Tanaro
Dati
Data: giugno 2015
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Limone Piemonte
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 12 ore
Chilometri: 24
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Labili tracce, rocce e sfasciumi molto ripidi
Periodo consigliato: da luglio a prima della neve
Segnaletica: macchie sbiadite sulla cresta, buona altrove
Dislivello in salita: 1800
Quota massima: 2495
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Due giorni d'incanto nella solitaria gita sullo spartiacque delle valli Vermenagna, Pesio e Roja.
Montagna goduta in pieno anche se il primo giorno di tempo incerto non mi ha fatto godere in pieno dei maestosi e particolari panorami carsici.
Tre bellissime cime salite, le ultime grandi delle Alpi Liguri, che dovevano essere cinque ma la nebbia che arrivava via via sempre più fitta, mi ha fatto desistere. In compenso ho percorso un'ampio tratto della bellissima e audace strada militare Monesi-Tenda che in quel tratto si trova sempre al di sopra dei 2000 mt.
Notte da favola trascorsa nel bellissimo anfieteatro del lago della Perla in mezzo ai caprioli e lupi che comunque si son ben guardati dal farsi vedere.
La cima della Fascia si presenta a forma di ciclopica piramide tronca, con un caratteristico piano inclinato di lastroni ed erba che scivola verso occidente, solcato da numerosi valloncelli, sulla testata del Vallone di San Giovanni, che scende dal Colle della Boària verso Limone Piemonte. I versanti Sud ed Est, quest’ultimo dominante la vasta Conca delle Càrsene, sono costituiti da ripidi pendii di erba e roccette, piuttosto anonimi. Il versante Nord, che costituisce la sponda sinistra idrografica del solitario Vallone del Cros, si presenta invece come una verticale bastionata rocciosa alta circa 400 metri , incisa da numerosi canali e movimentata da arditi e spettacolari pinnacoli.
...................
La mattina di lunedì, dopo ore di incertezza, mi son deciso a preparare lo zaino e son partito alle 8 giungendo a Limone verso le dieci e dopo aver attraversato il centro del paese, ho seguito le indicazioni per la partenza della seggiovia del Sole, ho proseguito ancora fino al bivio nel bosco ove i cartelli indicavano S. Giovanni a dx e Capanna Chiara a sx.
Alle 10,30 ero in cammino verso il rifugio privato. Subito un tratto di strada asfaltata fino a prendere a dx il sentiero segnalato che in un'ora porta al rifugio. Breve sosta per la colazione poi son salito nelle vecchie piste da sci costeggiando per poco lo skilift dirigendomi verso sx in direzione di una pista una volta carrabile.
Si inizia così la risalita abbastanza ripida per i prati del vallone del Cros con la traccia che va e viene ma la direzione verso le rocce della testata del vallone è intuitiva. Nell'ultimo tratto, (magnifico e impervio) comunque la traccia si fa marcata. Ampi nevai ancora presenti mi hanno costretto a salire alla meglio costeggiando le rocce del Cros e avendo sepre davanti la bastionata dell'anticima nord della Fascia.
Numerosi camosci curiosi e infastiditi della mia presenza mi precedevano.
Arrivati in cima si nota sulla dx il canalino nord e sulla sx l'ampio colletto sud del Cross che ho dovuto raggiungere attraversando un nevaio abbastanza ripido.
Dal colletto vista stupenda sulla sottostante Conca delle Carsene e i torrioni del Crose davanti è evidente il sentiero che passa sotto le verticali rocce sud-est della Fascia. Nel mio caso ho dovuto perdere una cinquantina di merti di dislivello per evitare di attraversare l'enorme nevaio nella parte più ripida. Raggiunta in questo modo la cresta di erba e roccette si sale alla meglio, senza traccia, cercando di seguire i radi e sbiaditi segni fino alla vetta che ho raggiunto alle 15,30.
Poi avanti per prati fino alla punta S. Salvatore, la ripidissima discesa tra rocce ed erba fino al colle di Malabrera per risalire mani e piedi l'erta della Testa di Ciaudon. La discesa con molta cautela, al Col della Boaria, altrettanto impegnativa e da inventare, (sempre presente qualche segno sbiadito) meglio sul filo dove è proibito scivolare ed inciampare.
Qui le difficoltà tecniche sono finite e a causa della nebbia che mi avrebbe proibito di godere di bei panorami, ho deciso di seguire l'altrettanto bella strada militare fino al Col della Perla e in seguito al lago dove sono arrivato molto stanco attorno alle 18 e ho istituito il mio campo.
Sul far della sera gli sgraziati versi dei caprioli mi hanno fatto capire che avrei avuto compagnia, sentito qualche ululato lontano finchè alle 22 ho preso sonno svegliandomi l'indomani quando era già giorno fatto.
Aperta la tenda, mi sono accorto che le nuvole mi avevano lasciato e ho goduto di una magnifica vista sulle cime appena percorse e le altre attorno.
A questo punto il programma prevedeva la salita al Bric del Becco, Bric Campanino e la discesa nel vallone del Sole fino al lago di Terrasole per poi scollinare nel Vallone di S. Giovanni ma ho deciso di tornare sui miei passi fino alla Boaria per godere dei panorami persi il giorno prima per poi scendere il solitario e ripido vallone di S. Giovanni arrivando felice e soddisfatto all'auto alle 12.
Luogo d'inizio del trek
L'abitato di Limone Piemonte dal belvedere di Capanna Chiara
Nei pressi di Capanna Chiara
il Becco
I torrioni del Cros
La parte sommitale del vallone del Cros
vedetta
Davanti a me la possente parete nord dell'anticima della cima della Fascia
Vista verso il basso
colletto sud del Cros
Conca delle Carsene
spaccatura carsica
Punta S.Salvatore
Testa Ciaudon
cammina che ti cammina, fino in Francia
Col della Boaria
Vallone di S. Giovanni
Bellissimo tratto della strada militare Monesi-Limone
dove si è andati a costruire il tornante
Bric Costa Rossa all'imbrunire
Cime du Bec sll'imbrunire
Alba sulla cresta percorsa il giorno prima: cima della Fascia, punta S. Salvatore e Testa Ciaudon
Cime du Coin
primo sole sulla Perla
M. Pertegà dal passo della Perla
Colletto Campanino e sullo sfondo le Marittime: Clapier, Maledia. Gelas e Abisso
Argentera e m. Matto
Straldi, Armusso e Marguareis dalla Boaria
Fascia, S. Salvatore e Ciaudon dalla Boaria
discesa nel vallone di S. Giovanni
Il Re di pietra
Ultimi passi
Prosit!
Data: giugno 2015
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Limone Piemonte
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 12 ore
Chilometri: 24
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Labili tracce, rocce e sfasciumi molto ripidi
Periodo consigliato: da luglio a prima della neve
Segnaletica: macchie sbiadite sulla cresta, buona altrove
Dislivello in salita: 1800
Quota massima: 2495
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Due giorni d'incanto nella solitaria gita sullo spartiacque delle valli Vermenagna, Pesio e Roja.
Montagna goduta in pieno anche se il primo giorno di tempo incerto non mi ha fatto godere in pieno dei maestosi e particolari panorami carsici.
Tre bellissime cime salite, le ultime grandi delle Alpi Liguri, che dovevano essere cinque ma la nebbia che arrivava via via sempre più fitta, mi ha fatto desistere. In compenso ho percorso un'ampio tratto della bellissima e audace strada militare Monesi-Tenda che in quel tratto si trova sempre al di sopra dei 2000 mt.
Notte da favola trascorsa nel bellissimo anfieteatro del lago della Perla in mezzo ai caprioli e lupi che comunque si son ben guardati dal farsi vedere.
La cima della Fascia si presenta a forma di ciclopica piramide tronca, con un caratteristico piano inclinato di lastroni ed erba che scivola verso occidente, solcato da numerosi valloncelli, sulla testata del Vallone di San Giovanni, che scende dal Colle della Boària verso Limone Piemonte. I versanti Sud ed Est, quest’ultimo dominante la vasta Conca delle Càrsene, sono costituiti da ripidi pendii di erba e roccette, piuttosto anonimi. Il versante Nord, che costituisce la sponda sinistra idrografica del solitario Vallone del Cros, si presenta invece come una verticale bastionata rocciosa alta circa 400 metri , incisa da numerosi canali e movimentata da arditi e spettacolari pinnacoli.
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La mattina di lunedì, dopo ore di incertezza, mi son deciso a preparare lo zaino e son partito alle 8 giungendo a Limone verso le dieci e dopo aver attraversato il centro del paese, ho seguito le indicazioni per la partenza della seggiovia del Sole, ho proseguito ancora fino al bivio nel bosco ove i cartelli indicavano S. Giovanni a dx e Capanna Chiara a sx.
Alle 10,30 ero in cammino verso il rifugio privato. Subito un tratto di strada asfaltata fino a prendere a dx il sentiero segnalato che in un'ora porta al rifugio. Breve sosta per la colazione poi son salito nelle vecchie piste da sci costeggiando per poco lo skilift dirigendomi verso sx in direzione di una pista una volta carrabile.
Si inizia così la risalita abbastanza ripida per i prati del vallone del Cros con la traccia che va e viene ma la direzione verso le rocce della testata del vallone è intuitiva. Nell'ultimo tratto, (magnifico e impervio) comunque la traccia si fa marcata. Ampi nevai ancora presenti mi hanno costretto a salire alla meglio costeggiando le rocce del Cros e avendo sepre davanti la bastionata dell'anticima nord della Fascia.
Numerosi camosci curiosi e infastiditi della mia presenza mi precedevano.
Arrivati in cima si nota sulla dx il canalino nord e sulla sx l'ampio colletto sud del Cross che ho dovuto raggiungere attraversando un nevaio abbastanza ripido.
Dal colletto vista stupenda sulla sottostante Conca delle Carsene e i torrioni del Crose davanti è evidente il sentiero che passa sotto le verticali rocce sud-est della Fascia. Nel mio caso ho dovuto perdere una cinquantina di merti di dislivello per evitare di attraversare l'enorme nevaio nella parte più ripida. Raggiunta in questo modo la cresta di erba e roccette si sale alla meglio, senza traccia, cercando di seguire i radi e sbiaditi segni fino alla vetta che ho raggiunto alle 15,30.
Poi avanti per prati fino alla punta S. Salvatore, la ripidissima discesa tra rocce ed erba fino al colle di Malabrera per risalire mani e piedi l'erta della Testa di Ciaudon. La discesa con molta cautela, al Col della Boaria, altrettanto impegnativa e da inventare, (sempre presente qualche segno sbiadito) meglio sul filo dove è proibito scivolare ed inciampare.
Qui le difficoltà tecniche sono finite e a causa della nebbia che mi avrebbe proibito di godere di bei panorami, ho deciso di seguire l'altrettanto bella strada militare fino al Col della Perla e in seguito al lago dove sono arrivato molto stanco attorno alle 18 e ho istituito il mio campo.
Sul far della sera gli sgraziati versi dei caprioli mi hanno fatto capire che avrei avuto compagnia, sentito qualche ululato lontano finchè alle 22 ho preso sonno svegliandomi l'indomani quando era già giorno fatto.
Aperta la tenda, mi sono accorto che le nuvole mi avevano lasciato e ho goduto di una magnifica vista sulle cime appena percorse e le altre attorno.
A questo punto il programma prevedeva la salita al Bric del Becco, Bric Campanino e la discesa nel vallone del Sole fino al lago di Terrasole per poi scollinare nel Vallone di S. Giovanni ma ho deciso di tornare sui miei passi fino alla Boaria per godere dei panorami persi il giorno prima per poi scendere il solitario e ripido vallone di S. Giovanni arrivando felice e soddisfatto all'auto alle 12.
Luogo d'inizio del trek
L'abitato di Limone Piemonte dal belvedere di Capanna Chiara
Nei pressi di Capanna Chiara
il Becco
I torrioni del Cros
La parte sommitale del vallone del Cros
vedetta
Davanti a me la possente parete nord dell'anticima della cima della Fascia
Vista verso il basso
colletto sud del Cros
Conca delle Carsene
spaccatura carsica
Punta S.Salvatore
Testa Ciaudon
cammina che ti cammina, fino in Francia
Col della Boaria
Vallone di S. Giovanni
Bellissimo tratto della strada militare Monesi-Limone
dove si è andati a costruire il tornante
Bric Costa Rossa all'imbrunire
Cime du Bec sll'imbrunire
Alba sulla cresta percorsa il giorno prima: cima della Fascia, punta S. Salvatore e Testa Ciaudon
Cime du Coin
primo sole sulla Perla
M. Pertegà dal passo della Perla
Colletto Campanino e sullo sfondo le Marittime: Clapier, Maledia. Gelas e Abisso
Argentera e m. Matto
Straldi, Armusso e Marguareis dalla Boaria
Fascia, S. Salvatore e Ciaudon dalla Boaria
discesa nel vallone di S. Giovanni
Il Re di pietra
Ultimi passi
Prosit!