- Parchi del Piemonte
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- Parco Alta Valle Pesio e Tanaro
Dati
Data: Gennaio 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Certosa di Pesio
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 7 ore 30' soste comprese
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: MR (Medi Racchettatori) E, senza neve
Descrizione delle difficoltà: ben segnalato (paline)
Periodo consigliato: Inverno, primavera, autunno
Segnaletica: Paline, abbondanti segni senza neve
Dislivello in salita: 1000
Quota massima: 1889
Accesso stradale: Uscita Mondovì, ind. Pianfei, Chiusa Pesio, Certosa.
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Sabato scorso volevo predermi una giornata di neve nei giorni più freddi della stagione. Son partito dal mare che il termometro segnava -1 fino ad arrivare alla Certosa di Pesio alle 8,30 che eravamo a -12.
Costeggiando il muro della imponente e storica Certosa, (che merita una visita) si sale su stradina forestale lasciando a destra la deviazione per Pian delle Gorre, continuo nel fondovalle fino ad una palina indicante a sx La Gardiola e San Michele che trascuro. Proseguendo dritto sulla pista forestale che con tornanti si inerpica nel ripido bosco. la neve è poca e per lunghi tratti assente quindi le ciaspole rimangono attaccate allo zaino.
Dopo circa un'ora e mezzo di cammino, quando il pendio del bosco si attenuna di molto, lascio la strada per salire sul sentiero estivo che segue fedelmente la cresta intersecando numerose volte la pista forestale fino a che il bosco diviene più rado. Qui l'innevamento comincia a diventare consistente ma la traccia molto battuta, la neve consistente permette di salire solo con gli scarponi.
Vicino ad una palina si abbandona definitivamente la strada per salire sui prati sommitali ed in breve si giunge in vetta (3 ore 30' totali).
Lunghissima sosta al tiepido sole invernale durante la quale consumo il pranzo e scambio quattro chiacchere con altrettanti salitori solitari come me.
Per il rientro, vedendo che verso sud non è passato ancora nessuno, decido di allungarmi verso la cima della Piastra e così usare le ciaspole che altrimenti sarebbero restate inattive.
Compiendo un largo giro (1ora) ritorno sulla traccia di salita adoperando una stradina che giunge ad una balma proprio sotto al passo della Piastra per poi scendere dritto per dritto non curandomi dei vari zig-zag di essa.
Al Gias Sottano Baus di Lula, (1289) ripongo definitivamente l' attrezzo e poi dritto per dritto, anche nel tratto ripido, seguendo il sentiero estivo guadagno l' ultimo tratto di sterrata che in breve mi riporta all' auto
Alcune foto:
Data: Gennaio 2017
Regione e provincia: Piemonte - Cuneo
Località di partenza: Certosa di Pesio
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 7 ore 30' soste comprese
Chilometri: 13
Grado di difficoltà: MR (Medi Racchettatori) E, senza neve
Descrizione delle difficoltà: ben segnalato (paline)
Periodo consigliato: Inverno, primavera, autunno
Segnaletica: Paline, abbondanti segni senza neve
Dislivello in salita: 1000
Quota massima: 1889
Accesso stradale: Uscita Mondovì, ind. Pianfei, Chiusa Pesio, Certosa.
Traccia GPS disponibile
Descrizione:
Sabato scorso volevo predermi una giornata di neve nei giorni più freddi della stagione. Son partito dal mare che il termometro segnava -1 fino ad arrivare alla Certosa di Pesio alle 8,30 che eravamo a -12.
Costeggiando il muro della imponente e storica Certosa, (che merita una visita) si sale su stradina forestale lasciando a destra la deviazione per Pian delle Gorre, continuo nel fondovalle fino ad una palina indicante a sx La Gardiola e San Michele che trascuro. Proseguendo dritto sulla pista forestale che con tornanti si inerpica nel ripido bosco. la neve è poca e per lunghi tratti assente quindi le ciaspole rimangono attaccate allo zaino.
Dopo circa un'ora e mezzo di cammino, quando il pendio del bosco si attenuna di molto, lascio la strada per salire sul sentiero estivo che segue fedelmente la cresta intersecando numerose volte la pista forestale fino a che il bosco diviene più rado. Qui l'innevamento comincia a diventare consistente ma la traccia molto battuta, la neve consistente permette di salire solo con gli scarponi.
Vicino ad una palina si abbandona definitivamente la strada per salire sui prati sommitali ed in breve si giunge in vetta (3 ore 30' totali).
Lunghissima sosta al tiepido sole invernale durante la quale consumo il pranzo e scambio quattro chiacchere con altrettanti salitori solitari come me.
Per il rientro, vedendo che verso sud non è passato ancora nessuno, decido di allungarmi verso la cima della Piastra e così usare le ciaspole che altrimenti sarebbero restate inattive.
Compiendo un largo giro (1ora) ritorno sulla traccia di salita adoperando una stradina che giunge ad una balma proprio sotto al passo della Piastra per poi scendere dritto per dritto non curandomi dei vari zig-zag di essa.
Al Gias Sottano Baus di Lula, (1289) ripongo definitivamente l' attrezzo e poi dritto per dritto, anche nel tratto ripido, seguendo il sentiero estivo guadagno l' ultimo tratto di sterrata che in breve mi riporta all' auto
Alcune foto: