Escursione Cima Lasteati

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Catena del Lagorai
Dati

Data: 17/12/2016
Regione e provincia: Trentino Alto Adige ( TN)
Località di partenza: parcheggio ponte Conseria
Località di arrivo: stesso
Tempo di percorrenza: dipende dalle varianti ma cmq. non meno di 4 ore, soste escluse
Chilometri:11 o 15, dipende..
Periodo consigliato: Estate, Autunno, Inverno
Segnaletica: buona fino all'attacco alla cima
Dislivello in salita: 950
Dislivello in discesa: 950
Quota massima: 2414

Ciao a tutti. Oggi, per la prima volta, posto una breve recensione di questa piacevolissima escursione che ho fatto ieri, complice una stupenda (e gelida) giornata di sole. Era un pezzo che avevo in mente di salire fino alla cima di questa montagna che fa parte della bellissima catena dei Lagorai. Per la precisione, stiamo parlando della zona centrale di questa catena lunga 70 km che parte da Trento per arrivare fino alle famose Pale di S. Martino. Personalmente adoro questi luoghi, principalmente per il fatto di essere posti ameni, selvaggi e poco trafficati. Può capitare di camminare una giornata e trovare due persone oppure nessuno. Al risveglio, come già detto, opto per questa escursione e in fase di preparazione zaino commetto una leggerezza e cioè quella di dimenticare a casa i ramponcini. La situazione neve qui da me è disastrosa e una rapida consultazione di webcam la sera prima mi ha fatto decidere per un setup leggero. Questa svista però mi costerà un paio di pantaloni e una ferita alla mano ma si sa , la montagna non perdona e non concede sconti...
Al punto di partenza ci si arriva percorrendo la Valsugana e uscendo a Strigno per poi seguire le indicazioni per la Val Campelle fino ad arrivare al parcheggio di Ponte Conseria (1468 mt). Scendo dall'auto e una temperatura di -6° mi accoglie avvisandomi che almeno per i primi minuti sentirò un po' freddo ;). Parto puntando la prima meta ossia Malga Conseria, ubicata a 1850 metri e dopo 35 minuti sono davanti la porta della Malga ma decido di non fermarmi. Le torte e la grappa possono aspettare ;)
A questo punto ci sono due alternative: o si punta al passo 5 croci e poi proseguire per un sentiero ben segnato fino alla base della Cima o si fa una deviazione verso il laghetto del Cengello e a un certo punto si taglia su per una traccia difficilissima da vedere per arrivare ai laghetti lasteati e risparmiandoci così un po' di strada. Opto per la prima opzione visto che la giornata è stupenda e vedo che su al passo ci sono alcune persone. Lo raggiungo poco dopo per ritrovarmi due operatori della RAI che stanno facendo riprese. Incuriosito chiedo lumi e mi dicono che quest'anno l'albero di Natale in Piazza a Roma arriva direttamente dalla Val Campelle e che quindi sono qui per far conoscere il luogo. Due chiacchiere in velocità e riprendo visto che sono sudato e non ho voglia di estrarre abiti dallo zaino. Di neve non c'è proprio ombra ( e siamo a 1900 mt!) e le cime sono soltanto timidamente imbiancate di una coltre non uniforme. In 20 minuti circa raggiungo la base di partenza per l'attacco a quella che è la mia meta: cima Lasteati che con i suoi 2414 metri di altezza offre un panorama mozzafiato. Adesso comincia il divertimento visto che, di fatto, NON c'è un sentiero tracciato e quindi la salita la si fa come meglio si crede. NOn ho le ciaspole e non ho i ramponcini ma intuisco facilmente che da qui in poi, di neve ne calpesterò parecchia. Tratti bianchi si susseguono a spuntoni di sassi sporgenti e ciuffi d'erba. La cosa non mi preoccupa più di tanto, temo solo di trovare lastre di ghiaccio che ovviamente mi impedirebbero la salita. Parto con cautela a passo lento verificando con i bastoncini la consistenza della neve a quasi ogni passo. Si procede tutto sommato bene e i tratti ghiacciati sono veramente pochi. C'è uno strato di neve con una consistenza perfetta che la fa cedere sotto il mio peso rendendo l'avanzata sicura. Dopo 45 minuti vedo la croce della vetta vicina vicina e realizzo di avercela quasi fatta ma in realtà la parte finale si rivela essere la più tortuosa. Ggli ultimi metri sono un continuo avanzare e tornare indietro alla ricerca di un tracciato migliore. Realizzo che ci sono passaggi che non ammetterebbero scivoloni, complice anche una pendenza di un certo livello. Ad un certo punto decido di lasciar perdere e tornare indietro. Il buon senso deve sempre prevalere e a casa mi stanno aspettando una moglie e due bambini piccoli. La vetta può aspettare.......Mi giro e comincio a scendere quando noto una traccia di ciaspole che nn avevo notato ...evidentemente qualcuno è passato recentemente! la seguo e in 10 minuti raggiungo la cima! CHE MERAVIGLIA ! Davanti a me ho il massiccio di Cima d'Asta che sembro poter toccare con la mano, tanto il cielo è terso. In lontananza scorgo il gruppo del Sella, giro la testa ed ho Cima Cengello "a due passi". Il clima è perfetto. Mi basta indossare un pile e sto bene. Mi siedo, cullato da un silenzio surreale e rimango lì assorto a contemplare le meraviglie della Natura. Purtroppo bisogna tornare indietro e così saluto le montagne e riprendo la via del ritorno. La discesa presenta le stesse problematiche della salita e per velocizzarla decido di scendere senza tanti zig zag. Sono quasi in fondo e commetto la leggerezza di distrarmi un attimo. Metto il piede dove non dovevo e mi ritrovo a strisciare con il sedere sulla neve misto ghiaccio per un 5-6 metri. La debole pendenza mi consente comunque di fermarmi facendo leva con le scarpe ma la neve è come la carta vetrata e ci rimetto 3 buchi nei pantaloni e una ferita alla mano. Niente di cui preoccuparsi.....mi rialzo, raccolgo i bastoncini e riparto. Veloce sosta a Malga Conseria per una birra rigenerante e poi giù al parcheggio. Poi provo a linkare la traccia GPS.
In conclusione: luoghi stupendi che si possono frequentare in estate e in inverno con le ciaspole o sci d'alpinismo. Sconsigliati a chi ama andare in montagna e trovare gente come se fosse al centro commerciale ;)
Posto qualche foto fatta al volo con il cellulare...la reflex questa volta era a casa.
ciao e grazie.
Max
 

Allegati

  • 20161217_123126.jpg
    20161217_123126.jpg
    239,4 KB · Visite: 170
  • 20161217_123135.jpg
    20161217_123135.jpg
    283,7 KB · Visite: 174
  • 20161217_123712.jpg
    20161217_123712.jpg
    281,2 KB · Visite: 167
  • 20161217_123918.jpg
    20161217_123918.jpg
    275,5 KB · Visite: 174
  • 20161217_124054.jpg
    20161217_124054.jpg
    258,9 KB · Visite: 159
  • 20161217_131445.jpg
    20161217_131445.jpg
    245 KB · Visite: 158
  • 20161217_133002.jpg
    20161217_133002.jpg
    268,9 KB · Visite: 155
  • 20161217_133109.jpg
    20161217_133109.jpg
    293,4 KB · Visite: 168
  • 20161217_133301.jpg
    20161217_133301.jpg
    288,6 KB · Visite: 158
  • 20161217_133406.jpg
    20161217_133406.jpg
    320,3 KB · Visite: 178
  • 20161217_142034.jpg
    20161217_142034.jpg
    157,4 KB · Visite: 150
Un gran bel giro, scenari davvero affascinanti ben raccontati e fotografati, Max :si:

Ed è anche andata tutto sommato bene per la scivolata, grazie al cielo.

Anche a costo di portare del peso inutile, qui in Appennino la neve è meno che da voi, ma picozza e ramponi ormai son fissi nello zaino e lo saranno almeno fino a giugno inoltrato, ma non ti dico nulla che non sai ;)

Grazie per aver condiviso :si:
 
Alto Basso