Un' avventura in solitaria di stampo alpinistico con pernotto in bivacco ed ascensione alla vetta più alta del gruppo delle Pale di San Martino!
Ho scelto una via non tanto frequentata, specie in salita (ed era palese capire il perché), godendomi sprazzi di pace e silenzio anche a ferragosto, lontano dal putiferio che si incontra generalmente in luoghi turistici come questo!
Un ambiente incredibilmente spettacolare e suggestivo tra le Pale di San Martino, perla delle Dolomiti!
Dati
Data: 15-16 agosto 2019
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (S. Martino di Castrozza)
Località di partenza: Rif. Pedrotti (2581m)
Località di arrivo: Cima della Vezzana (3192m)
Grado di difficoltà: EEA
Descrizione delle difficoltà: Ho fatto una breve deviazione sotto la cima con una paretina di circa 10 metri ( II+ / III-) in libera.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: sv. 703 (sentiero alpinistico delle Farangole) + 716 Val Strut + ferrata Gabitta d'Ignoti + discesa sv. 716
Quota massima: 3192m
Accesso stradale: Arrivo a San Martino di Castrozza (TN) - parcheggio impianti di risalita.
Descrizione
Da San Martino di Castrozza si sale con gli impianti del Rosetta. Dalla stazione a monte in pochi minuti si raggiunge il Rifugio Pedrotti sorpassando la marea di turisti. Si procede sul sentiero n. 703 scendendo al Pian dei Cantoni mt. 2313 e già qui si è da soli o quasi... Si prende ora verso sinistra (a destra si scende a Gares) e si attraversa la Val delle Galline in ambiente grandioso tramite il sentiero alpinistico delle Farangole (a tratti attrezzato ed esposto) fino a giungere allo sbocco della selvaggia Val Strutt.
Da qui devio a sinistra e salgo su sfasciumi e rocce del ghiacciaio della Val Strut (o quello che ne rimane, in realtà sono rimasti due nevai).. si va quasi a naso perché non è segnatissimo, e non con poca fatica arrivo al bivacco Brunner (2667m) sotto le strapiombanti pareti de Le Ziroccole, e per stanotte sarà il mio hotel!
Mi sistemo il posto letto, sacco a pelo, piazzo il mio fedele termometro (misurazione interna/esterna), gavette e fornelli ecc... ed intanto preparo un tè caldo utilizzando la scorta appena fatta dalla neve presente nei pressi del vallone. Credevo di esser da solo sulla Luna ed invece 2 compagni di avventura mi raggiungono al bivacco. WELCOME!!! (Tra l'altro scopro che uno di loro l'avevo già conosciuto l'anno prima sul Cevedale con il CAI di Pordenone ...piccolo il mondo eh?!
Dopo un po di sane chiacchierate, una cenetta dignitosa.... meglio riposarsi mentre la nebbia rende questo magnifico posto uno scorcio lunare!
Al mattino successivo, ripuliamo il bivacco meglio di come l'avevamo trovato e, con alle spalle la bellissima Civetta, già saliamo in maniera prepotente...
Troviamo con un po di fatica l'attacco nascosto della breve ferrata Gabitta d'Ignoti (generalmente fatta in discesa per chi sale dal versante opposto per la via normale o per l'altra ferrata Lugli Bolver).
Dopo una breve deviazione / scorciatoia ci tocca arrampicare su di una parete non attrezzata e sufficientemente esposta con un passaggio di III (forse anche qualcosina in più).. come da foto.
Dopo un centinaio di metri di dislivello di facili roccette eccoci finalmente in vetta con la Madonnina!
Veduta verso Sud
Ci godiamo il panorama abbastanza limpido e poi iniziamo la lunga e ripida discesa.... che in effetti sarà un sali e scendi alla fine.
Accuso un pochino questi repentini sali-scendi anche perchè stavolta lo zaino pesa un po e si sente sulle spalle!
...qualche incontro piacevole... ..ma non manca l'episodio spiacevole... (alla fine per fortuna nulla di grave)
Finalmente ecco sbucare il rifugio e già ho sete
Credo sia meritata!!!!
Partito per un'esperienza dal lato introspettivo ed in compagnia di me stesso, ed invece ho trovato amicizia!
Ecco perché adoro la montagna!
ECCO IL VIDEO DELL'ESCURSIONE
ISCRIVETEVI !!
Ho scelto una via non tanto frequentata, specie in salita (ed era palese capire il perché), godendomi sprazzi di pace e silenzio anche a ferragosto, lontano dal putiferio che si incontra generalmente in luoghi turistici come questo!
Un ambiente incredibilmente spettacolare e suggestivo tra le Pale di San Martino, perla delle Dolomiti!
Dati
Data: 15-16 agosto 2019
Regione e provincia: Trentino Alto Adige (S. Martino di Castrozza)
Località di partenza: Rif. Pedrotti (2581m)
Località di arrivo: Cima della Vezzana (3192m)
Grado di difficoltà: EEA
Descrizione delle difficoltà: Ho fatto una breve deviazione sotto la cima con una paretina di circa 10 metri ( II+ / III-) in libera.
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: sv. 703 (sentiero alpinistico delle Farangole) + 716 Val Strut + ferrata Gabitta d'Ignoti + discesa sv. 716
Quota massima: 3192m
Accesso stradale: Arrivo a San Martino di Castrozza (TN) - parcheggio impianti di risalita.
Descrizione
Da San Martino di Castrozza si sale con gli impianti del Rosetta. Dalla stazione a monte in pochi minuti si raggiunge il Rifugio Pedrotti sorpassando la marea di turisti. Si procede sul sentiero n. 703 scendendo al Pian dei Cantoni mt. 2313 e già qui si è da soli o quasi... Si prende ora verso sinistra (a destra si scende a Gares) e si attraversa la Val delle Galline in ambiente grandioso tramite il sentiero alpinistico delle Farangole (a tratti attrezzato ed esposto) fino a giungere allo sbocco della selvaggia Val Strutt.
Da qui devio a sinistra e salgo su sfasciumi e rocce del ghiacciaio della Val Strut (o quello che ne rimane, in realtà sono rimasti due nevai).. si va quasi a naso perché non è segnatissimo, e non con poca fatica arrivo al bivacco Brunner (2667m) sotto le strapiombanti pareti de Le Ziroccole, e per stanotte sarà il mio hotel!
Mi sistemo il posto letto, sacco a pelo, piazzo il mio fedele termometro (misurazione interna/esterna), gavette e fornelli ecc... ed intanto preparo un tè caldo utilizzando la scorta appena fatta dalla neve presente nei pressi del vallone. Credevo di esser da solo sulla Luna ed invece 2 compagni di avventura mi raggiungono al bivacco. WELCOME!!! (Tra l'altro scopro che uno di loro l'avevo già conosciuto l'anno prima sul Cevedale con il CAI di Pordenone ...piccolo il mondo eh?!
Dopo un po di sane chiacchierate, una cenetta dignitosa.... meglio riposarsi mentre la nebbia rende questo magnifico posto uno scorcio lunare!
Al mattino successivo, ripuliamo il bivacco meglio di come l'avevamo trovato e, con alle spalle la bellissima Civetta, già saliamo in maniera prepotente...
Troviamo con un po di fatica l'attacco nascosto della breve ferrata Gabitta d'Ignoti (generalmente fatta in discesa per chi sale dal versante opposto per la via normale o per l'altra ferrata Lugli Bolver).
Dopo una breve deviazione / scorciatoia ci tocca arrampicare su di una parete non attrezzata e sufficientemente esposta con un passaggio di III (forse anche qualcosina in più).. come da foto.
Dopo un centinaio di metri di dislivello di facili roccette eccoci finalmente in vetta con la Madonnina!
Veduta verso Sud
Ci godiamo il panorama abbastanza limpido e poi iniziamo la lunga e ripida discesa.... che in effetti sarà un sali e scendi alla fine.
Accuso un pochino questi repentini sali-scendi anche perchè stavolta lo zaino pesa un po e si sente sulle spalle!
...qualche incontro piacevole... ..ma non manca l'episodio spiacevole... (alla fine per fortuna nulla di grave)
Finalmente ecco sbucare il rifugio e già ho sete
Credo sia meritata!!!!
Partito per un'esperienza dal lato introspettivo ed in compagnia di me stesso, ed invece ho trovato amicizia!
Ecco perché adoro la montagna!
ECCO IL VIDEO DELL'ESCURSIONE
ISCRIVETEVI !!
Ultima modifica: