Ciao a tutti, mi ero riproposto di scrivere qualche riga una volta tornato, per ringraziarvi dei consigli e soprattutto in modo che possa essere utile a qualcun altro in futuro
(e come riferimento per me)
Diciamo subito che fortunatamente è stata una vacanza fantastica! La bellezza e la varietà dei luoghi hanno superato le mie aspettative già piuttosto alte
non lo so se è vero che la prima metà meriti più della seconda... ma se anche fosse sticazzi, questo non significa che la seconda non levi il fiato ogni volta che giri l'angolo
oltretutto diverse volte ho pensato "figo quel X laggiù... ora guardo dove dovrei passare e quasi quasi ci faccio una deviazione" per poi scoprire che l'AV passava proprio di lì
bellissimo trekking davvero... ciliegina sulla torta, penso di aver avuto un notevole culo con il tempo visto che i 2-3 temporali che ho incontrato mi hanno praticamente girato intorno, acqua presa praticamente una sola volta e finita alla svelta, più altre due pioggerelline dove non ho neanche messo il guscio.
Ah, altro fatto che mi ha positivamente sorpreso... nonostante fosse a ridosso di ferragosto, girando in tenda ho potuto fare spesso tappe sfalsate o più lunghe rispetto a quelle classiche... questo ha tra le altre cose fatto sì che il trekking alla fine è risultato molto più "wild" di quanto pensassi
nel senso che era molto raro che incontrassi altra gente, in un paio di occasioni mi sembra di non aver incontrato nessuno per più di 24h... probabilmente anche per questo sono riuscito a vedere molti animali: stambecchi, caprioli, marmotte (solo sentite, purtroppo non viste ma poco male, mi sono sfogato qualche giorno prima sul Peralba
) e rapaci vari (lasciamo stare i gracchi che vabè, ormai di selvatico gli è rimasto poco :s sul mulaz sembravano piccioni
). A parte l'alptopiano del Rosetta dove la situazione è drammatica per via della funivia, lasciamo stare... mi ci sono affacciato dopo appunto 24h che non incontravo anima viva, ignaro di quello che avrei trovato e tra l'altro era la prima volta che avevo deciso di fermarmi a pranzo in rifugio visto che era tarda mattinata... sono rimasto letteralmente shockato :s
Ah, se le Pale già le conoscevo un pochino di fama, sono state una gran bella sorpresa le Apli Feltrine... tutt'altro genere ma belle davvero, in particolare mi è piaciuta un sacco la tappa rif. Boz-Piaz. Anche il traverso in quota subito prima di passo Cereda era molto bello, soprattutto l'ultima parte coi torrioni... ma mi sa che non sono ancora alpi feltrine.
Last but not least: alla fine ho deciso di rimanere sull'AV2 soprattutto grazie alle dritte di una guida alpina veramente gentilissima e superdisponibile che ho conosciuto sul Peralba al rif. Calvi (se non ricordo male si chiama Luca, purtroppo non so il cognome). Mi ha consigliato anche la maggior parte delle deviazioni che poi sono quelle che effettivamente mi hanno riconsigliato un po' tutti quelli incontratti l'ungo l'AV e che riporto in fondo
Ma ora veniamo a qualche informazione più pratica
- A Passo Rolle ci si arriva benone anche senza autostop: la linea ferroviaria è Ponte nelle alpi/Belluno - Feltre poi bus fino a passo rolle (con un cambio, ma il biglietto si fa unico)
- Rientro a Pedavena/Feltre: dalla fine del sentiero basta scendere seguendo la strada fino al primo incrocio grande (mi pare fosse un passo), da lì si possono evitare diversi km su strada facendo autostop: strada non molto trafficata, ma molte delle auto sono di escursionisti che rientrano dal rifugio Piaz a tutte le ore... quindi difficilmente si aspetterà molto per trovare un passaggio. Credo ci sia anche un bus comunque.
- Cartografia: Da Passo Rolle a Feltre basta la Tabacco "Pale di San Martino" (rimane fuori solo l'ultimissima parte, dal Pavione a Pedavena, comunque strasegnata e anche molto trafficata dal rifugio Piaz in poi). Io poi avevo anche la carta di tutta l'Alta Via 2 di Meridiani Montagne, che come carta fa un po' schifo ma è utile per studiare rapidamente la tappa successiva leggendo la descrizione ecc. Ah poi di tutte queste altevie ci sono questi PDF anche se non sono aggiornatissimi:
http://www.infodolomiti.it/vacanza-attiva/alte-vie-delle-dolomiti/6874-l1.html
- Attrezzatura da
ferrata non necessaria, a meno che non si vogliano fare deviazioni (mi sembravano interessanti per esempio un paio sulle Pale di S. Martino, quelle che arrivano al bivacco fiamme gialle se non ricordo male) oppure se si è con qualcuno che ha zero dimistichezza con roccia e tratti attrezzati (ci sono 2-3 punti che sono praticamente delle ferrate facili, ma sono o estremamente facili oppure sono muretti di pochi metri, in ogni caso tutto fattibilissimo sciolti).
- Fattibilità in autonomia: non so come sia la parte prima, ma quella da Passo Rolle in poi secondo me è fattibilissima anche in completa autonomia organizzandosi un po'.
Per l'
acqua considerate che improvvisando quasi totalmente l'ho comprata solo un paio di volte (di cui una a passo Cereda che neanche serviva avendo trovato acqua di percolazione poco dopo su delle pareti lungo il sentiero. Chiariamoci, di fonti vere e proprie effettivamente non ce ne sono moltissime, ma a differenza di quel che avevo letto qualche rigagnolo si trova senza problemi (a maggior ragione considerando che nei giorni in cui sono stato io non ha quasi mai piovuto) mi pare di averne trovati almeno 1-2 al giorno e quasi sempre sul sentiero senza andarla a cercare; mi sembra di aver ricaricato dal lavandino del rifugio solo una volta. Ovviamente è acqua di scioglimento quindi portatevi integratori.
Per i pasti chiaramente basta attrezzarsi, io ho fatto i primi giorni quasi tutti con roba mia per allegerirmi... poi ho iniziato a godere anche col palato oltre che con gli altri sensi
una cena completa il penultimo giorno al Boz, poi un paio di pranzi e qualche merenda o colazione negli altri rifugi. Straconsigliata la Tosela che fanno al Boz e credo anche al Piaz
Per il discorso
tenda, da quel che ho capito l'unica zona da evitare tassativamente è quella intorno a Piazza del Diavolo che è riserva integrale (ma le teste di ***** ci sono sempre e ho trovato più di una bottiglia di plastica incastrata tra i massi...) per il resto secondo me basta non dare nell'occhio inquattandosi n'attimo, smontare almeno la tenda il prima possibile e ovviamente niente fuochi liberi e non lasciare tracce.
Ah
integratori, medicinali, paste liofilizzate, frutta secca ecc... portatevi tutto, io ho provato a fare rifornimenti a Passo Cereda dato che in carta e su google maps sembrava un paese ma in realtà è un posto semiabbandonato, a parte un paio di bar/ristoranti non c'è niente... farmacia più vicina a 10 Km a Gosaldo (tra l'altro a pranzo chiude, ma fortunamente parlandoci a telefono mi hanno detto che abitano lì accanto e infatti è bastato citofonare e mi hanno servito ugualmente). C'è qualcosa (non ricordo se minimarket o farmacia o entrambi) anche a Sagron, che non è lungo la strada principale ma dovebbe essere poi possibile riallacciarsi al sentiero senza necessità di autostoppare indietro a Passo Cereda.
DEVIAZIONI:
Consigliato anche se decisamente frequentato il
Mulaz da passo Mulaz (deviazione brevissima, tipo 200m di dislivello se non ricordo male).
Sono andato a vedere la deviazione al ghiacciaino che c'è sulla dx subito dopo passo delle Farangole ma non merita granché, invece merita decisamente fare una deviazione "a triangolo" dopo il rif. Pradidali per arrivare al passo subito sotto il
Ghiacciaio della Fradusta (non ricordo il nome, forse proprio passo fradusta): molto bello lo sconfinato paesaggio lunare che ci si trova improvvisamente davanti e la vista sulle pale del giorno precedente (in effetti dalla forcella fradusta il giorno prima avevo visto un ghiacciaio che sembrava grossino e che non riuscivo ad identificare... è stata una bella sorpresa trovarcisi sopra
)... poi personalmente ho un debole per i ghiacciai, anche se questo non è molto grande e soprattutto si sta ritirando molto rapidamente, in ogni caso merita arrivarci e andare a vedere anche i laghetti glaciali (con un po' di cautela e di esperienza si può anche risalire la morena e parte del ghiacciaio stesso - attenzione che qualche crepaccio c'è).
Cima Fradusta l'ho saltata essendomi intrattenuto sul ghiacciaio fino al tramonto, ma mi hanno detto tutti che merita.
Volevo andare alla
buca del ghiaccio che c'è vicino Piazza del diavolo, ma purtroppo pare che non meriti più perché ormai il ghiaccio si è ritirato e bisogna scendere con la corda arrivarci (forse anche solo per vederlo dall'alto). Altra deviazioni che non ho fatto per mancanza di tempo e di conoscenza degli itinerari, ma vedendole mi ispiravano assai le 2-3 cime lungo la dorsale subito prima di piazza del diavolo (non ho idea se siano facilmente salibili, comunque avevo incrociato un paio di tracce e mi hanno detto che almeno una delle cime dovrebbe essere raggiungibile con sentiero).
Monte Pavione altra deviazione da farsi, prima del rifugio Piaz, in particolare ci sono arrivato facendo un fuori sentiero con una bella cavalcata di cresta iniziando da quella mulattiera che si stacca a dx a passo... Pietena se non ricordo male, comunque sono passato tra i contrafforti a sud di Cima Dodici), se si è a proprio agio su prato ripido e passaggi su roccette marce la straconsiglio come variante non ufficiale, a me è piaciuta molto (oltre al fatto che è un itinerario molto più logico per arrivare sul Pavione arrivando dal Boz). Non ho avuto tempo, ma mi sarebbe piaciuto, fare il sentiero "
Anello dei circhi glaciali" intorno al Pavione, dovrebbe essere bello (credo però che non sia segnato benissimo ed è zona di frequenti nebbie quindi occhio).