- Parchi del Lazio
-
- Parco Nazionale del Circeo
Data: 12/03/2017
Regione e provincia: Lazio - Latina
Località di partenza: Torre Paola
Località di arrivo: Picco di Circe
Tempo di percorrenza: 3h30 (a/r) con pause.
Chilometri:5/6 Km (a/r)
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: Ben segnalato
Quota massima: 541mt
Accesso stradale: Si parcheggia lungo la strada litoranea, nelle vicinanze della Torre Paola. Si prende una strada ben segnalata dai cartelli del Parco Nazionale e si sale col sentiero 1.
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7880
Descrizione
Dopo diverse escursioni in montagna, prima dell'arrivo dell'estate e in attesa che le cime più elevate si provino di neve, ho deciso di esplorare una nuova "vetta" lungo il litorale laziale, il Picco di Circe.
Si lascia la macchina lungo la strada litoranea (versante Sabaudia), nei pressi della Torre Paola. Si prende una strada bianca per circa 500 metri per poi trovare, sulla destra, la segnaletica che indica l'inizio del sentiero n.1 che, attraverso una ripida salita, si addentra nella fitta macchia mediterranea tipica del luogo con piante di leccio. La salita, essendo un tratto iniziale, è molto insolita per circa 15/20 minuti di camminata fino ad arrivare ad un percorso più suggestivo con presenza di rocce che in alcuni tratti richiedono l'aiuto delle mano. Tra un leccio e l'altro inizia ad intravedersi il litorale di sabaudia, sino ad arrivare fuori dal fitto bosco ed immergersi nella tipica macchia mediterranea con arbusti di ginepro, mirto, corbezzolo ed altro.
Si continua a salire, tra uno scatto e l'altro. Alle spalle la cosa di sabaudia, sulla destra l'arcipelago delle isole di ponza, palmarola, zannone che grazie all'ottima giornata permettono di fotografarle senza problemi. Sulla sinistra invece si inizia a vedere tutta la pianura pontina, con terracina, san felice circeo, i monti lepini versante sud e purtroppo causa foschia non si poteva osservare la catena appenninica laziale/abruzzese. Si continua a salire, avvicinandosi pian piano verso la cima, l'obiettivo di questa escursione, con tratti esposti verso il mare che per alcune persone soggette a vertigini potrebbero creare delle brevi difficoltà e tratti in cui è necessario fare attenzione e se opportuno aiutarsi con le mani. Quest'ultimo si rende necessario verso l'ultimo tratto di salita in quanto si ha un sentiero per lo più roccioso, ma non impossibile, e molto ripido.
Si arriva finalmente al Picco di Circe, punto più elevato del promontorio con una piccola piana dove è possibile rilassarsi e magari rifocillarsi mentre si scattano delle splendide foto in un panorama a 360°. Diversamente a molte altre vette, in questa non è presente una croce ma una bandiera italiana.
Da qui, oltre al panorama precedente descritto è possibile vedere l'isola di Ventotene e Ischia oltre al litorale di sperlonga.
Dopo una breve pausa, considerando l'affollamento di escursionisti che era in vetta, si è deciso di scendere attraverso il sentiero n.2. Si riscende per il sentiero n.1 per un breve tratto fino a trovare una biforcazione sulla destra (ben segnata con frecce e segnali su roccia) ed iniziare a scendere immergendosi nuovamente tra la fitta vegetazione di lecci. Un primo tratto di sentiero molto insolito a causa della presenza di pietrame che crea difficoltà e insicurezza. Discesa ripida sino ad arrivare a valle e immettersi lungo la strada bianca che svoltando a sinistra (fortunatamente piana) porta nel punto di partenza.
Bella escursione, bel paesaggio e oltre a qualche piccolo dettaglio su cui ho forzato la mano nella descrizione non è un percorso impossibile. Se si ha paura di affrontare l'intero percorso sino alla "vetta", con un po di sacrificio una volta percorso il primo tratto ripido ma non esposto si può ammirare ugualmente uno splendido panorama. Ne vale la pena provare.
Regione e provincia: Lazio - Latina
Località di partenza: Torre Paola
Località di arrivo: Picco di Circe
Tempo di percorrenza: 3h30 (a/r) con pause.
Chilometri:5/6 Km (a/r)
Grado di difficoltà: EE
Segnaletica: Ben segnalato
Quota massima: 541mt
Accesso stradale: Si parcheggia lungo la strada litoranea, nelle vicinanze della Torre Paola. Si prende una strada ben segnalata dai cartelli del Parco Nazionale e si sale col sentiero 1.
Traccia GPS: https://www.avventurosamente.it/xf/pagine/mappa/?do=loadmarker&id=7880
Descrizione
Dopo diverse escursioni in montagna, prima dell'arrivo dell'estate e in attesa che le cime più elevate si provino di neve, ho deciso di esplorare una nuova "vetta" lungo il litorale laziale, il Picco di Circe.
Si lascia la macchina lungo la strada litoranea (versante Sabaudia), nei pressi della Torre Paola. Si prende una strada bianca per circa 500 metri per poi trovare, sulla destra, la segnaletica che indica l'inizio del sentiero n.1 che, attraverso una ripida salita, si addentra nella fitta macchia mediterranea tipica del luogo con piante di leccio. La salita, essendo un tratto iniziale, è molto insolita per circa 15/20 minuti di camminata fino ad arrivare ad un percorso più suggestivo con presenza di rocce che in alcuni tratti richiedono l'aiuto delle mano. Tra un leccio e l'altro inizia ad intravedersi il litorale di sabaudia, sino ad arrivare fuori dal fitto bosco ed immergersi nella tipica macchia mediterranea con arbusti di ginepro, mirto, corbezzolo ed altro.
Si continua a salire, tra uno scatto e l'altro. Alle spalle la cosa di sabaudia, sulla destra l'arcipelago delle isole di ponza, palmarola, zannone che grazie all'ottima giornata permettono di fotografarle senza problemi. Sulla sinistra invece si inizia a vedere tutta la pianura pontina, con terracina, san felice circeo, i monti lepini versante sud e purtroppo causa foschia non si poteva osservare la catena appenninica laziale/abruzzese. Si continua a salire, avvicinandosi pian piano verso la cima, l'obiettivo di questa escursione, con tratti esposti verso il mare che per alcune persone soggette a vertigini potrebbero creare delle brevi difficoltà e tratti in cui è necessario fare attenzione e se opportuno aiutarsi con le mani. Quest'ultimo si rende necessario verso l'ultimo tratto di salita in quanto si ha un sentiero per lo più roccioso, ma non impossibile, e molto ripido.
Si arriva finalmente al Picco di Circe, punto più elevato del promontorio con una piccola piana dove è possibile rilassarsi e magari rifocillarsi mentre si scattano delle splendide foto in un panorama a 360°. Diversamente a molte altre vette, in questa non è presente una croce ma una bandiera italiana.
Da qui, oltre al panorama precedente descritto è possibile vedere l'isola di Ventotene e Ischia oltre al litorale di sperlonga.
Dopo una breve pausa, considerando l'affollamento di escursionisti che era in vetta, si è deciso di scendere attraverso il sentiero n.2. Si riscende per il sentiero n.1 per un breve tratto fino a trovare una biforcazione sulla destra (ben segnata con frecce e segnali su roccia) ed iniziare a scendere immergendosi nuovamente tra la fitta vegetazione di lecci. Un primo tratto di sentiero molto insolito a causa della presenza di pietrame che crea difficoltà e insicurezza. Discesa ripida sino ad arrivare a valle e immettersi lungo la strada bianca che svoltando a sinistra (fortunatamente piana) porta nel punto di partenza.
Bella escursione, bel paesaggio e oltre a qualche piccolo dettaglio su cui ho forzato la mano nella descrizione non è un percorso impossibile. Se si ha paura di affrontare l'intero percorso sino alla "vetta", con un po di sacrificio una volta percorso il primo tratto ripido ma non esposto si può ammirare ugualmente uno splendido panorama. Ne vale la pena provare.