Dati
Data: 5/2/2011
Regione e provincia: Lazio, Latina
Località di partenza: Torre Paola (comune di San Felice Circeo)
Località di arrivo: come sopra
Tempo di percorrenza: 3h a salire con comodo, 1he 40' a scendere
Chilometri: pochi
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pendenza ripida, sassaie, tratti esposti, "roccette" da scalare
Periodo consigliato: autunno, inverno, primavera
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 600 m circa
Dislivello in discesa: come sopra
Quota massima: monte Circeo 541 m
Accesso stradale: Si parcheggia lungo la strada litoranea, vicinissimo alla Torre Paola. Quindi si prende una strada bianca ben segnalata dai cartelli del Parco Nazionale e si sale col sentiero 1.
Descrizione
Era molto tempo che non mi reimmergevo nella natura. Ne sentivo la mancanza, le mie pile erano scariche... spinto dalle ottime condizioni meteo che da giorni regnano su mezza Italia mi sono detto: "oh, anche se lunedi ho un esame, sai che ti dico?" (parlavo col mio libro di chimica..ndr), "io vado, anzi voglio fare qualcosa di diverso!!", e la scelta quasi subito è ricaduta sul promontorio del Circeo, nel basso Lazio.
E' un luogo caro a molti della mia città e del Lazio in generale... chi perchè vi ha una casa estiva, chi perchè vi ha trascorso infinite vacanze estive... altri perchè solo qui trovano l'ambiente ideale per attività "nautiche" come la canoa o la subacquea!
Qui ce n'è per tutti!
Ah, quasi scordavo... qui siamo nel mare più bello del Lazio, sicuramente il più bello vicino a Roma... siamo all'interno di uno dei parchi nazionali più piccoli, più delicati, più importanti di tutta Italia (forse anche d'Europa!).
Grazie al Parco infatti si è conservato un ambiente unico, quello dell'antica foresta di pianura che per secoli ha regnato in agro Pontino, tra zanzare, malaria, acquitrini, laghi costieri, dune... (per approfondire vi consiglio la lettura di "Canale Mussolini", Premio Strega 2010 ).
Il sentiero inizia subito a salire e si attraversa un bosco di querce (penso lecci) dai quali filtra pochissima luce. In effetti questi alberi sono un po' scuri in tutto, anche la loro corteccia, le loro foglie... devo dirvi che questo tipo di bosco mi stava dando il nervoso... cacchio, ero andato apposta per vedere il sole e godermi questo anticipo di primavera!
Per fortuna arrivano delle grosse rocce che distraggono dalla monotonia (iniziale) del sentiero e si hanno i primi scorci panoramici sui laghi costieri!
Continuando a salire il bosco comincia a mutare: raggi di sole colpiscono il mio occhio avido di luce... qua e là un corbezzolo o un fiore di campo mi salutano e preannunciano lo spettacolo di colori che mi si aspetta poco più sopra.
Finalmente mi lascio alle spalle la "selva oscura" e mi ritrovo immerso nella macchia mediterranea!
L'aria che si respira arrivati dall'anticima è BUONISSIMA!!! Veramente! Merito sicuro dei vapori marini (da molti punti si vedono le onde infrangersi sulla roccia...400 metri più sotto) e delle essenze delle piante intorno a me (che comunque ancora sono in riposo vegetativo), l'aria ha un sapore buono, intenso... E' un'aria diversa da quella pura e frizzante a cui sono abituato dell'appennino laziale e abruzzese...
Dall'anticima, seguendo il sentiero, si riscende un poco e si arriva su un tratto esposto... brivido di piacere...
Peccato per la foschia, di solito sono ben visibili le isole dell'arcipelago Ponziano!
Finalmente arriviamo alla vetta del monte Circeo, che in realtà è una cima molto arrotondata, quasi piatta. Ci stanno molti escursionisti e sorprendentemente tanti sono mie coetanei!
Qui mangiamo e ci sdraiamo a prendere un po' di questo sole meraviglioso! Sembra di stare a Maggio!
Intanto un signore dall'accento inconfondibile (tipico di queste zone a confine tra Stato Pontificio e Regno Borbonico) è intento con i figli a fissare una bellissima bandiera della Marina (quella con gli stemmi delle repubbliche marinare per intenderci)...
Il panorama è quasi a 360 °, si vedevano i monti lepini e gli ausoni molto poveri di neve e in lontananza i simbruini e gli ernici assai più bianchi, poi la piana di terracina, i laghi costieri, sabaudia...
Per le 14 cominciamo a scendere per lo stesso sentiero dell'andata. Avremmo potuto prendere il sentiero 2 ma era in ombra... e come avrete capito non mi andava a genio!
La discesa a tratti ripida e i passaggetti di roccia di I grado hanno un po' logorato il mio povero ginocchio destro, ma devo dire che mi sono divertito tanto a scendere... ahah!!! E' un aspetto ludico della montagna da non sottovalutare! Il bello di questo sentiero è che è molto stretto come larghezza, si insinua nei cespugli e tra le fenditure delle rocce e a volte sembra scomparire...!
Tornati alla Torre Paola siamo andati sulla spiaggia con gli scarponi da trekking e vi confesso che passare dai calzettoni ai piedi nudi e all'acqua di mare in pochi secondi è una cosa stranissima! ahah!
Saluti!!!
Data: 5/2/2011
Regione e provincia: Lazio, Latina
Località di partenza: Torre Paola (comune di San Felice Circeo)
Località di arrivo: come sopra
Tempo di percorrenza: 3h a salire con comodo, 1he 40' a scendere
Chilometri: pochi
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: pendenza ripida, sassaie, tratti esposti, "roccette" da scalare
Periodo consigliato: autunno, inverno, primavera
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 600 m circa
Dislivello in discesa: come sopra
Quota massima: monte Circeo 541 m
Accesso stradale: Si parcheggia lungo la strada litoranea, vicinissimo alla Torre Paola. Quindi si prende una strada bianca ben segnalata dai cartelli del Parco Nazionale e si sale col sentiero 1.
Descrizione
Era molto tempo che non mi reimmergevo nella natura. Ne sentivo la mancanza, le mie pile erano scariche... spinto dalle ottime condizioni meteo che da giorni regnano su mezza Italia mi sono detto: "oh, anche se lunedi ho un esame, sai che ti dico?" (parlavo col mio libro di chimica..ndr), "io vado, anzi voglio fare qualcosa di diverso!!", e la scelta quasi subito è ricaduta sul promontorio del Circeo, nel basso Lazio.
E' un luogo caro a molti della mia città e del Lazio in generale... chi perchè vi ha una casa estiva, chi perchè vi ha trascorso infinite vacanze estive... altri perchè solo qui trovano l'ambiente ideale per attività "nautiche" come la canoa o la subacquea!
Qui ce n'è per tutti!
Ah, quasi scordavo... qui siamo nel mare più bello del Lazio, sicuramente il più bello vicino a Roma... siamo all'interno di uno dei parchi nazionali più piccoli, più delicati, più importanti di tutta Italia (forse anche d'Europa!).
Grazie al Parco infatti si è conservato un ambiente unico, quello dell'antica foresta di pianura che per secoli ha regnato in agro Pontino, tra zanzare, malaria, acquitrini, laghi costieri, dune... (per approfondire vi consiglio la lettura di "Canale Mussolini", Premio Strega 2010 ).
Il sentiero inizia subito a salire e si attraversa un bosco di querce (penso lecci) dai quali filtra pochissima luce. In effetti questi alberi sono un po' scuri in tutto, anche la loro corteccia, le loro foglie... devo dirvi che questo tipo di bosco mi stava dando il nervoso... cacchio, ero andato apposta per vedere il sole e godermi questo anticipo di primavera!
Per fortuna arrivano delle grosse rocce che distraggono dalla monotonia (iniziale) del sentiero e si hanno i primi scorci panoramici sui laghi costieri!
Continuando a salire il bosco comincia a mutare: raggi di sole colpiscono il mio occhio avido di luce... qua e là un corbezzolo o un fiore di campo mi salutano e preannunciano lo spettacolo di colori che mi si aspetta poco più sopra.
Finalmente mi lascio alle spalle la "selva oscura" e mi ritrovo immerso nella macchia mediterranea!
L'aria che si respira arrivati dall'anticima è BUONISSIMA!!! Veramente! Merito sicuro dei vapori marini (da molti punti si vedono le onde infrangersi sulla roccia...400 metri più sotto) e delle essenze delle piante intorno a me (che comunque ancora sono in riposo vegetativo), l'aria ha un sapore buono, intenso... E' un'aria diversa da quella pura e frizzante a cui sono abituato dell'appennino laziale e abruzzese...
Dall'anticima, seguendo il sentiero, si riscende un poco e si arriva su un tratto esposto... brivido di piacere...
Peccato per la foschia, di solito sono ben visibili le isole dell'arcipelago Ponziano!
Finalmente arriviamo alla vetta del monte Circeo, che in realtà è una cima molto arrotondata, quasi piatta. Ci stanno molti escursionisti e sorprendentemente tanti sono mie coetanei!
Qui mangiamo e ci sdraiamo a prendere un po' di questo sole meraviglioso! Sembra di stare a Maggio!
Intanto un signore dall'accento inconfondibile (tipico di queste zone a confine tra Stato Pontificio e Regno Borbonico) è intento con i figli a fissare una bellissima bandiera della Marina (quella con gli stemmi delle repubbliche marinare per intenderci)...
Il panorama è quasi a 360 °, si vedevano i monti lepini e gli ausoni molto poveri di neve e in lontananza i simbruini e gli ernici assai più bianchi, poi la piana di terracina, i laghi costieri, sabaudia...
Per le 14 cominciamo a scendere per lo stesso sentiero dell'andata. Avremmo potuto prendere il sentiero 2 ma era in ombra... e come avrete capito non mi andava a genio!
La discesa a tratti ripida e i passaggetti di roccia di I grado hanno un po' logorato il mio povero ginocchio destro, ma devo dire che mi sono divertito tanto a scendere... ahah!!! E' un aspetto ludico della montagna da non sottovalutare! Il bello di questo sentiero è che è molto stretto come larghezza, si insinua nei cespugli e tra le fenditure delle rocce e a volte sembra scomparire...!
Tornati alla Torre Paola siamo andati sulla spiaggia con gli scarponi da trekking e vi confesso che passare dai calzettoni ai piedi nudi e all'acqua di mare in pochi secondi è una cosa stranissima! ahah!
Saluti!!!
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