Circondati da cinghiali, recuperati da VVF

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Ma effettivamente si dovrebbe tornare a parlar solo d'essere circondati dai Cinghiali ;) Ovvero, nulla di strano, imprevisto, impensabile, ecc... se si và a pernottare in natura ;)

Taaantissimi anni fa, avevo la fissa di fare un campeggio in solitaria ma i miei genitori non me lo hanno permesso finchè non sono diventato maggiorenne e quindi sono andato :biggrin:

Finchè era giorno, ero baldanzoso nel bosco, poi al calar delle tenebre il "clima" ha iniziato a cambiare... :help:

Nella mia canadese ho dormito abbastanza bene ma quando ho sentito, nel cuore della notte, dei rumori provenire da fuori, non ero affatto tranquillo, diciamo pure che mi era venuta una bella paura :help:
Poi ho sentito qualche grugnito e ho capito/sperato fossero solo cinghiali e così è stato.
 
La paura é una buona cosa, é quella che fà la differenza tra atteggiamenti sfrontati e spesso pericolosi e senza logica, dal reagire in maniera cauta, ponderata, ecc...

Ma allo stesso tempo bisognerebbe sapersi dire "ho paura, ma ci sono voluto venire io quà, sapevo benissimo che in natura non ci sono solo io e più o meno le regole sono differenti dall'ambiente urbano". D'altra parte anche allenarsi mentalmente a questo modo di ragionare é una cosa utile e che secondo me fà parte di questo genere di passioni, attività.

Di sicuro non lo é fare la parte delle vittime, degli aggrediti, degli stupiti che ritengono sbagliato, fuori dal mondo, impensabile, ecc... avere incontri con altre specie.

La lucidità é una delle cose più importanti da acquisire, soprattutto nella vita da adulti ed indifferentemente dalla difficoltà, gravità, delle dinamiche con cui si viene confrontati.

Anche perché, d'altra parte, sempre parlando di adulti, maturi, ecc... basta dirsi "cambia qualcosa in meglio andare nel panico? Fare cose senza pensarci? Reagire con crisi, ecc?".

Calcolando che spesso gli adulti tirano fuori il discorso "siamo noi a dare l'esempio ai giovani, i giovani acquisiscono da noi adulti", ecc... Quindi su questa linea sarebbe importante saper reagire in certe maniere alle dinamiche della vita, soprattutto quando sono questioni che fanno parte di quel che si é deciso spontaneamente di voler fare, visitare, ecc...

Facile? Semplice? ecc... Magari no, ma non per questo bisogna snobbare, rinnegare, ecc... queste questioni.

Non é paura in sé ad essere un problema, ma il non saper controllare la propria persona.

Purtroppo posso affermare che la maggior parte delle persone, piuttosto che prendere spunto da discorsi del genere che riguardano arricchimenti, miglioramenti, ecc... se la prendono, sminuiscono, criticano, negano, danno contro. Ma é solo un discorso costruttivo, quindi positivo.
 
La paura é una buona cosa, é quella che fà la differenza tra atteggiamenti sfrontati e spesso pericolosi e senza logica, dal reagire in maniera cauta, ponderata, ecc...

Ma allo stesso tempo bisognerebbe sapersi dire "ho paura, ma ci sono voluto venire io quà, sapevo benissimo che in natura non ci sono solo io e più o meno le regole sono differenti dall'ambiente urbano".
Vero, però non mi aspettavo che mi sarebbe venuta così tanta paura quando è scesa la notte.
Avevo un'immagine idilliaca del bosco.

E soprattutto per i rumori intorno alla tenda, temevo fossero delle persone malintenzionate ed infatti, quando ho sentito i grugniti, mi sono "parzialmente" tranquillizzato... ;)

D'altra parte anche allenarsi mentalmente a questo modo di ragionare é una cosa utile e che secondo me fà parte di questo genere di passioni, attività.
Di sicuro è stato un ottimo allenamento mentale ;)
 
Nelle notti in tenda capita spesso.
La mia l'avranno "nasata" sia canidi che ungulati.
Sono sempre rimasto dentro senza fiatare.
Pare che funzioni perché dopo un po' se ne vanno.
Evidentemente la tenda non li preoccupa troppo.
Certo che di dormire non si dorme in questi casi :(
 
Sì, ma dato che hanno MILIARDI di dollari di danni ed un numero di cinghiali di parecchie volte rispetto a noi qui in Italia, è stata decisa l'eradicazione brutale, e questo metodo è piuttosto efficace negli spazi aperti, ma loro non hanno la Brambilla........
Io non sono contrario alla caccia, ma a certi metodi, che di sportivo e fair play non hanno nemmeno l'ombra, un pò come le discese su neve vergine di chi pratica elisky.
Insomma sono dell'idea che un pò la pagnotta te la devi meritare...
 
Io non sono contrario alla caccia, ma a certi metodi, che di sportivo e fair play non hanno nemmeno l'ombra, un pò come le discese su neve vergine di chi pratica elisky.
Insomma sono dell'idea che un pò la pagnotta te la devi meritare...
@henri, qui lo sport ed il fair play non c'entrano: c'è un grave problema di danni causati da fauna alloctona e ogni mezzo efficace per risolverlo va bene IMHO
 
@henri, qui lo sport ed il fair play non c'entrano: c'è un grave problema di danni causati da fauna alloctona e ogni mezzo efficace per risolverlo va bene IMHO
Probabilmente quello che disturba alcuni di noi, me compreso, è il divertimento in stile "sparatutto" (che fa tanto FarCry), col quale gli americani affrontano la situazione. A pensarci bene, quegli animali fanno una fine più rapida e meno dolorosa con una pallottola, che ad essere sbranati vivi da altri predatori. Però vedere l'impiego di armi da guerra mi ricorda molto la caccia alla volpe, con un dispiego di forze spropositato contro un avversario nettamente inferiore. La risoluzione dello sterminio dei capi di bestiame, è solitamente la conseguenza del comportamento umano. Di per sé la Natura mantiene un equilibrio, quando ciò non avviene, siamo sempre noi ad aver combinato direttamente o indirettamente qualche guaio. Parere personale, nessun attacco alle istituzioni:p
 
Probabilmente quello che disturba alcuni di noi, me compreso, è il divertimento in stile "sparatutto" (che fa tanto FarCry), col quale gli americani affrontano la situazione.
L'ho già detto: pragmatismo anglosassone.

C'è un problema e per risolverlo ci mettono dentro pure del business.

Gli "sparatori incalliti" pagano per divertirsi, gli elicotteristi lavorano, la fauna alloctona si riduce, le mense per i bisognosi ricevono carne gratis...

A pensarci bene, quegli animali fanno una fine più rapida e meno dolorosa con una pallottola, che ad essere sbranati vivi da altri predatori.
Altra cosa da non sottovalutare.

Però vedere l'impiego di armi da guerra mi ricorda molto la caccia alla volpe, con un dispiego di forze spropositato contro un avversario nettamente inferiore.
Non è una gara, non c'è un avversrio, c'è un problema da risolvere.

La risoluzione dello sterminio dei capi di bestiame, è solitamente la conseguenza del comportamento umano. Di per sé la Natura mantiene un equilibrio, quando ciò non avviene, siamo sempre noi ad aver combinato direttamente o indirettamente qualche guaio. Parere personale, nessun attacco alle istituzioni:p
Esatto, e se si combina un guaio si deve anche cercare di risolverlo ;)
 
Una cosa di cui mi sono reso conto con un piede negli USA ed un mezzo piede ancora in Italia (torno ogni anno per fare il giro-parenti) e' la difficolta' di giudicare la relazione con la natura di posti dove non si vive e attraverso il corso della storia.

Per esempio, con quello che costa la bistecca al supermercato in questi giorni, come giudicherebbero i cittadini odierni eco-sostenitori di Milano la atavica pratica dei Nativi-Americani di far saltare in un burrone migliaia di capi di bisonti per poi raccoglierne al massimo qualche decina per il loro fabbisogno immediato? Evidentemente nel corso dei millenni, con la tecnologia che avevano a disposizione avevano raggiunto l'"equilibrio" che al tempo comprendeva una perdita relativa di proteine ai nostri giorni inimmaginabile.

Poi e' arrivato Cristoforo Colombo, il primo a portare i suini nel nuovo mondo, Hernando de Soto gli ha poi portati sul continente. Con gli europei sono arrivati tra le altre cose anche i cavalli immediatamente adottati dai nativi e che poi hanno aiutato a diminuire la caccia "al salto" dei bisonti.

L'Europa e' la terra primordiale del ratto, rattus norvegicus. Il ratto e' un mammifero, come noi e come i cinghiali, fa' i cuccioletti carini carini e visto che e' un animale dovrebbe avere il diritto di vivere... Invece, andiamo a vedere cosa e' stato fatto nel corso della storia dagli umani per diminuire i suoi effetti. Eppure nessuno si scandalizza... beh, non saro' cosi' assolutista, ecco un veterinario che spiega che essendo un mammifero, il ratto soffre, come un gatto o un cane soprattutto quando e' intrappolato dalle trappole di colla... eppure si fa' volentieri il "trapping" senza neanche bisogno di una licenza.

https://www.washingtonpost.com/arch...of-rats/dbebfdf3-aece-48a0-80c7-c875220f5351/
 
Eppure nessuno si scandalizza...
Beh .. a me la cattura con trappole di qualsiasi animale o animaletto mi scandalizza,
perché è un metodo fondamentalmente crudele.

Mi è comunque chiaro che animali come i topi non si possono lasciar proliferare in pace
che altrimenti l'effetto è disastroso e non solo per noi umani.

Qui attorno posso vedere che nonostante la dozzina di gatti che girano a caccia,
con trofei quotidiani, le 2 o 3 civette e il gheppio, ....... i topi non mancano mai
 
Per esempio, con quello che costa la bistecca al supermercato in questi giorni, come giudicherebbero i cittadini odierni eco-sostenitori di Milano la atavica pratica dei Nativi-Americani di far saltare in un burrone migliaia di capi di bisonti per poi raccoglierne al massimo qualche decina per il loro fabbisogno immediato? Evidentemente nel corso dei millenni, con la tecnologia che avevano a disposizione avevano raggiunto l'"equilibrio" che al tempo comprendeva una perdita relativa di proteine ai nostri giorni inimmaginabile.
Già domandato in passato, NON CI CREDONO!!!

Se torni in Italia a Milano ci si trova?
 
Avrai visto, immagino, il comportamento del gatto col topo: se non è crudele quello... :azz:
Nonostante l'intelligenza del gatto e la sua sensibilità, il senso della crudeltà
non è nelle sue corde.

Solo noi possiamo essere crudeli
nel senso che provochiamo dolore sapendo di farlo e sapendo che potrebbe essere evitato.

In ogni caso si .. è vero che la natura è crudele, non per questo è bello che lo siamo anche noi.

tornando al gatto col topo comunque,
il topo è preda ma non è una preda succube ... se il gatto si distrae un secondo il topo è pronto ad approfittarne.
Probabilmente e questo che porta a una sorta di gioco/sfida che ci appare crudele
 
Nonostante l'intelligenza del gatto e la sua sensibilità, il senso della crudeltà
non è nelle sue corde.
La crudeltà non è un sentimento, è un fatto oggettivo. Almeno sicuramente lo è da parte di chi la subisce.

Pensa a certe prede che vengono solo paralizzate ma non uccise, al cui interno il predatore deposita le sue uova un modo che quando nascano le larve abbiano carne fresca di cui nutrirsi per crescere e svilupparsi... ;)
 
Nonostante l'intelligenza del gatto e la sua sensibilità, il senso della crudeltà
non è nelle sue corde.

ti prego, non studiare mai etologia. non farlo

Solo noi possiamo essere crudeli
nel senso che provochiamo dolore sapendo di farlo e sapendo che potrebbe essere evitato.

nope.

In ogni caso si .. è vero che la natura è crudele, non per questo è bello che lo siamo anche noi.
purtroppo, come diceva un mio prof, noi siamo una specie stupida e molto aggressiva :(

tornando al gatto col topo comunque,
il topo è preda ma non è una preda succube ... se il gatto si distrae un secondo il topo è pronto ad approfittarne.
Probabilmente e questo che porta a una sorta di gioco/sfida che ci appare crudele

le probabilita' di fuga sono comunque basse
 
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