Trail running Coast to Coast da Riccione a Livorno di corsa con 1euro

Coast to Coast dal mare Adriatico al Tirreno attraversando il bel paese di CORSA per 251km
Dati

Data: 10-11-12-13 agosto 2016
Regione e provincia: Romagna-Toscana
Località di partenza: spiaggia di Riccione
Località di arrivo: porto di Livorno
Tempo di percorrenza: 38ore
Chilometri: 251km
Grado di difficoltà: alto
Descrizione delle difficoltà: una delle difficoltà più grandi è stato correre con 9kg di zaino con 35gradi
Dislivello in salita: 4.443m
Traccia GPS: <iframe src='https://connect.garmin.com/modern/activity/embed/1302197536' title='Coast2Coast Riccione-Livorno' width='465' height='500' frameborder='0'></iframe>

Descrizione
Un’ esperienza unica che mi porterò nel cuore. Insieme ad altri 11 arditi compagni di avventura provenienti da tutta l’ Italia, capitanati dall’ ultra runner Stefano Gregoretti e dal fondatore del movimento “Correre Naturale” Daniele Vecchioni abbiamo portato a termine una vera e propria spedizione. Siamo partiti dalla spiaggia di Riccione con un solo euro in tasca e uno zaino per l’auto-sufficienza e così, senza conoscere il percorso, come in una vera spedizione, abbiamo iniziato a correre, verso ovest!

Premessa: io sono partito per questa avventura con il morale a terra a causa di un recente infortunio al ginocchio e con la speranza di portare a termine anche solo la prima tappa

1°tappa 10agosto 60km Riccione-Sarsina: la partenza ha avuto luogo di buon’ ora alla spiaggia di Riccione dove alcuni ammiratori sono venuti a spronarci. Quando partiti, abbiamo tenuto un buon passo e ci siamo diretti verso San Marino. Dopo i primi 20km sono riapparsi problemi al mio ginocchio che mi provocavano fitte ad ogni passo, così sono stato costretto ad assumere un oki task per ottenere un miglioramento. Per pranzo ci siamo fermati a Secchiano, dove abbiamo ricevuto una calorosa ospitalità in un agriturismo molto accogliente. Prima di pranzo abbiamo corso 40km e così la sosta è stata molto gradita. Durante la nostra sosta è passato un monsone che fortunatamente abbiamo evitato al coperto. In seguito ci siamo diretti verso Sasso Simone e Perticara percorrendo sentieri selvaggi. Durante il pomeriggio abbiamo incontrato poca pioggia e l’ unica difficoltà che abbiamo affrontato è stato l’ eccessivo fango sui sentieri. Andrea, un mio compagno di spedizione, ha faticato più del previsto, era stanco e disidratato così nel primo pomeriggio ci ha abbandonato per poi raggiungerci ha fine tappa a Sarsina.

Come prima tappa è stata molto faticosa ma molto bella. A Sarsina siamo stati ospitati in una bocciofila dove ci hanno offerto anche la cena.

2° tappa 11 agosto 51km Sarsina-Pratovecchio: sveglia alle 5 30 per poi iniziare a correre alle 7. Il clima era fantastico per correre, fresco e ventilato. Ci siamo diretti a San Piero in Bagno dove Andrea, a malincuore, ha abbandonato la compagnia perché troppo debilitato. Da qui abbiamo iniziato la traversata del parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Per pranzo abbiamo sostato al passo dei Fangacci accompagnati da un freddo quasi autunnale. Nel pomeriggio siamo passati dai boschi camaldolesi sino all’ eremo di Camaldoli per poi dirigerci a Pratovecchio. Per gli ultimi chilometri siamo stati accompagnati da un gruppo locale di trail runner che ci seguivano sui social, fino all’ agriturismo che ci ha ospitato e offerto la cena.

La seconda tappa è stata la più “breve” ma molto faticosa a causa del dislivello. Personalmente mi sono divertito perché conoscevo bene quei sentieri e mi sentivo a casa.

3°tappa 12agosto 60km Pratovecchio-Lastra a Signa: il momento della sveglia è sempre il momento più traumatico, quando tutti i dolori si sommano. Siamo partiti poco dopo l’ alba verso il passo della Consuma, accompagnati dai trail runner conosciuti il giorno prima. La salita al passo è stata faticosa perché costante. Poco prima di svalicare ci siamo separati dai trail runner che sarebbero tornati a Pratovecchio; noi abbiamo proseguito di buon passo verso Firenze. Per pranzo, ci siamo fermati casualmente in un piccolo borgo in cui siamo stati ospitati da una signora proprietaria di un BeB molto entusiasta della nostra presenza, essendo lei una grande podista che ha corso per ben 25 volte ultra-trail del passatore, da Firenze a Faenza. Dopo un pranzo da Re abbiamo deciso di affrontare il caldo arido di 35gradi e ci siamo diretti alla volta di Firenze. Attraversare il Ponte Vecchio e arrivare al Duomo di corsa è stato molto emozionante perché era la seconda volta quest’ anno che arrivavo a Firenze a piedi. Dopo qualche foto e parecchi sguardi confusi siamo usciti dalla città e diretti a Lastra a Signa, dove siamo stati ospitati in un agriturismo. Qui, abbiamo ricevuto la visita di due ammiratori che seguivano la nostra impresa sui social e ci hanno portato tante cose squisite per cena.

La tappa è stata molto faticosa e la stanchezza accumulata si iniziava a farsi sentire così, dopo una breve riunione che preannunciava come più dura l’ ultima tappa, siamo crollati nei sacchi a pelo, nonostante i tanti dubbi per la tappa seguente.

4°tappa 13agosto 80km Lastra a Signa-Livorno: nonostante ogni singolo muscolo del mio corpo mi imponesse di rimanere a dormire mi sono alzato di buon’ ora e con la mia stupenda ciurma, siamo partiti verso la gloria. Dell’ ultimo giorno mi ricordo poco, ho cercato di staccare il più possibile la testa dalle gambe, cercando di non pensare a tutti i dolori. Nella mattinata abbiamo superato Empoli e ci siamo fermati poco dopo per pranzo verso le 14 perché stremati dal caldo. La seconda parte della tappa è stata massacrante perché il percorso si è sviluppato interamente su asfalto e i miei tendini d’ Achille e le mie ginocchia chiedevano pietà. Periodicamente qualcuno aveva una crisi ma nonostante ciò, circa alle 21 30 siamo arrivati al porto di Livorno! L’ impresa è conclusa!

Arrivati a destinazione abbiamo trovato un gruppo di tifosi che ci apettavano per festeggiare con tanta meritata birra.

È stata un’ esperienza unica che mi ha insegnato molto e che ho potuto compiere grazie ad una grande forza di volontà e ai miei compagni di viaggio, Stefano Gregoretti, Daniele Vecchioni, Michele Montani, Paolo Capriotti, Paolo Fedeli, Tino Cerchia, Cristian Silvi, Mirko Renzoni, Luca Gargiullo, Antonino Appugliese, Nicola Di Biase e Andrea Agostini

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Allegati

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Ho seguito tutto il tuo viaggio in diretta con tanto di video, seguendo ormai da tempo le imprese del mitico Stefano Gregoretti.
Che dire, tanto di capello per questa avventura. Come dice Stefano #nientescuse :)
 
Grandi!
Bellissima impresa, penso che neppure quando ero giovane ed in forma (facevo atletica - mezzofondo - a livello agonistico) sarei riuscito a portare a termine un'impresa così...
Nei periodi che mi allenavo di più facevo 450 km, ma in un mese!

Fare più di 60 km al giorno di media è tosto, veramente tosto.
 
Ciao e complimenti per la bella impresa! Quando hai tempo e voglia, visto che hai documentato tutto col Garmin, potresti mettere i parziali giornalieri di tempo effettivo corso e di dislivello positivo? Grazie! :si:

Solo una cosa non ho capito: "con un solo euro in tasca" e "autosufficienza" che significa? Comunque vi hanno offerto pasti e pernotti perchè era organizzato da Gregoretti che per l'occasione ha mobilitato decine di persone (pranzi al ristorante e notti in agriturismo scrivi)
Senza polemica eh? Però lo chiedo visto che quest'euro lo vedo strombazzato dappertutto come fosse stato un obbiettivo, lo vedo tuttavia un po' ultroneo considerata questa bella avventura...
 
Ciao e complimenti per la bella impresa! Quando hai tempo e voglia, visto che hai documentato tutto col Garmin, potresti mettere i parziali giornalieri di tempo effettivo corso e di dislivello positivo? Grazie! :si:

Solo una cosa non ho capito: "con un solo euro in tasca" e "autosufficienza" che significa? Comunque vi hanno offerto pasti e pernotti perchè era organizzato da Gregoretti che per l'occasione ha mobilitato decine di persone (pranzi al ristorante e notti in agriturismo scrivi)
Senza polemica eh? Però lo chiedo visto che quest'euro lo vedo strombazzato dappertutto come fosse stato un obbiettivo, lo vedo tuttavia un po' ultroneo considerata questa bella avventura...
Ciao! giuste osservazioni... autosufficenza perchè quando siamo partiti non conoscevamo il percorso che avremmo fatto ne dove saremmo arrivati dopo ogni tappa e se qualcuno ci avrebbe ospitato! quindi siamo partiti con un equipaggiamento adatto per una spedizione in completa autonomia, per dormire e mangiare, con considerevoli coneguenze sul peso dei nostri zaini; inoltre le persone che ci hanno offerto alloggio e cibo le abbiamo conosciute sul momento, niente di premeditato e abbiamo dormito sempre per terra con solo un tetto sulla testa, pur essendo in agriturismi (niente ristoranti)! La questione di partire con 1 solo euro era per promuovere la corsa come un gesto naturale che non costa nulla e può essere praticato da tutti; così facendo potevamo contarre solo sul contenuto del nostro zaino e sull' occasionale generosità delle persone. personalmente ho speso il mio euro con Daniele per comprare una coca cola ghiacciata l' ultimo giorno, perchè costava più di 1euro (è stata decisiva con 35gradi all' ombra nei momenti di crisi).
 
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