Ciao Gentaglia,
Ho spuntato un'altra casella dalla wish list, questa voce era lì da anni, la pala della cold steel!
Ho fatto una manciata di foto, e vi riporto al volo qualche considerazione dopo averla utilizzata un po’.
Questa pala è un must have per molti, grazie alla sua robustezza, praticità e capacità di taglio si è guadagnata la fama di oggetto tuttofare in grado di andare ben oltre la semplice buca scavata.
Ma andiamo per gradi, Cold Steel Special forces Shovel, che centrano le forze speciali? Presto detto, la pala cold steel tra fortemente ispirazione dalle pale militari in dotazione all’URSS durante e dopo la seconda guerra mondiale.
Ecco un paio di foto delle originali pale russe, la somiglianza è netta.
La pala russa era, come la cold steel, affilata su ambo i lati in modo da offrire una superficie tagliente che all’occorrenza trasformava la pala in uno strumento simile ad un accetta o un machete, ma non era certo solamente per questi lavori che la pala era affilata, guardate qua:
Una foto di reenactor impegnati in un corpo a corpo.
Una miniatura per collezionisti.
E se per caso il malcapitato dovesse sfuggirvi, potrete sempre cercare di lanciargli la pala, quella cold steel è molto apprezzata come arma da lancio, e utilizzarla in questo modo è molto più semplice e divertente che lanciare un coltello o accetta.
Una pala in un contesto bushcraft o di semplice campo in natura è una cosa, a detta di molti, inutile, spesso ho sentito dire “a che ti serve fare una buca? Non puoi farla con un bastone?”, a parte i tempi biblici di scavare con un bastone rispetto ad una pala, avere con se uno strumento del genere apre moltissime possibilità e comodità, insomma chi è scettico solo avendo con se una pala scoprirà quante cose è possibile farci.
In questi anni ho avuto tre pale tattiche militari chiudibili, due si sono rotte durante normalissimi usi, un’altra era talmente piccola che davvero si poteva farne a meno in favore di un bel bastone.
Il problema delle pale pieghevoli è proprio la loro costruzione che per natura è debole, la testa della pala si ripiega sul resto del corpo avendo quindi un raccordo e punto debole laddove andremo a sforzare di più la pala durante l’uso; se non sono di qualità e ben fatte si romperanno facilmente a meno di non prestare molta molta attenzione durante l’uso, ma anche con quelle di qualità, se pieghevoli, dovremo comunque avere un occhio di riguardo rispetto ad una pala non pieghevole come questa della cold steel.
Prima ho provato a scavare una buca
Non ci ho messo che un paio di minuti, il terreno era abbastanza tenero, ma essendo vicino ad un fiume ho trovato molti sassi, grazie alla robustezza di questa pala ho potuto fare leva per toglierli.
Poi ho tagliato questa canna, sono bastati un paio di colpi.
Una volta tagliata ho provato a sfrondarla, compito molto facile.
Ecco un legno stagionato sul ceppo.
Ho provato a spaccarlo colpendolo con la pala CS come fosse un accetta.
Compito svolto senza grossi problemi ma ovviamente peggio che con un accetta.
In particolare bisogna prestare attenzione alla parte terminale in legno del manico che arriva a metà della pala, se colpiremo il legno col centro della pala impatteremo anche col legno del manico, credo che comunque lo smusserò e levigherò un pochino per migliorare questa cosa.
Infine ho provato l’affilatura del bordo della pala. Il filo sembrava molto ruvido, lavorato con un nastro abrasivo a grana grossa e nient’altro, eppure si riescono a fare riccioli abbastanza accettabili.
Al momento sono molto contento di questo acquisto e credo che la utilizzerò molto spesso e con grande soddisfazione.
Ciao
Ho spuntato un'altra casella dalla wish list, questa voce era lì da anni, la pala della cold steel!
Ho fatto una manciata di foto, e vi riporto al volo qualche considerazione dopo averla utilizzata un po’.
Questa pala è un must have per molti, grazie alla sua robustezza, praticità e capacità di taglio si è guadagnata la fama di oggetto tuttofare in grado di andare ben oltre la semplice buca scavata.
Ma andiamo per gradi, Cold Steel Special forces Shovel, che centrano le forze speciali? Presto detto, la pala cold steel tra fortemente ispirazione dalle pale militari in dotazione all’URSS durante e dopo la seconda guerra mondiale.
Ecco un paio di foto delle originali pale russe, la somiglianza è netta.
La pala russa era, come la cold steel, affilata su ambo i lati in modo da offrire una superficie tagliente che all’occorrenza trasformava la pala in uno strumento simile ad un accetta o un machete, ma non era certo solamente per questi lavori che la pala era affilata, guardate qua:
Una foto di reenactor impegnati in un corpo a corpo.
Una miniatura per collezionisti.
E se per caso il malcapitato dovesse sfuggirvi, potrete sempre cercare di lanciargli la pala, quella cold steel è molto apprezzata come arma da lancio, e utilizzarla in questo modo è molto più semplice e divertente che lanciare un coltello o accetta.
Una pala in un contesto bushcraft o di semplice campo in natura è una cosa, a detta di molti, inutile, spesso ho sentito dire “a che ti serve fare una buca? Non puoi farla con un bastone?”, a parte i tempi biblici di scavare con un bastone rispetto ad una pala, avere con se uno strumento del genere apre moltissime possibilità e comodità, insomma chi è scettico solo avendo con se una pala scoprirà quante cose è possibile farci.
In questi anni ho avuto tre pale tattiche militari chiudibili, due si sono rotte durante normalissimi usi, un’altra era talmente piccola che davvero si poteva farne a meno in favore di un bel bastone.
Il problema delle pale pieghevoli è proprio la loro costruzione che per natura è debole, la testa della pala si ripiega sul resto del corpo avendo quindi un raccordo e punto debole laddove andremo a sforzare di più la pala durante l’uso; se non sono di qualità e ben fatte si romperanno facilmente a meno di non prestare molta molta attenzione durante l’uso, ma anche con quelle di qualità, se pieghevoli, dovremo comunque avere un occhio di riguardo rispetto ad una pala non pieghevole come questa della cold steel.
Prima ho provato a scavare una buca
Non ci ho messo che un paio di minuti, il terreno era abbastanza tenero, ma essendo vicino ad un fiume ho trovato molti sassi, grazie alla robustezza di questa pala ho potuto fare leva per toglierli.
Poi ho tagliato questa canna, sono bastati un paio di colpi.
Una volta tagliata ho provato a sfrondarla, compito molto facile.
Ecco un legno stagionato sul ceppo.
Ho provato a spaccarlo colpendolo con la pala CS come fosse un accetta.
Compito svolto senza grossi problemi ma ovviamente peggio che con un accetta.
In particolare bisogna prestare attenzione alla parte terminale in legno del manico che arriva a metà della pala, se colpiremo il legno col centro della pala impatteremo anche col legno del manico, credo che comunque lo smusserò e levigherò un pochino per migliorare questa cosa.
Infine ho provato l’affilatura del bordo della pala. Il filo sembrava molto ruvido, lavorato con un nastro abrasivo a grana grossa e nient’altro, eppure si riescono a fare riccioli abbastanza accettabili.
Al momento sono molto contento di questo acquisto e credo che la utilizzerò molto spesso e con grande soddisfazione.
Ciao