Cold Steel SRK... parliamone

Lo sognavo sin da quando mi sono appassionato al bushcraft...(probabilmente colpa dei video di Survival Lilly). Oggi finalmente mi è arrivato. Che dire... pauroso. Una vera opera d'arte e le prime "prove" le ha passate a pieni voti. Voi avete esperienza con questa lama stupenda? Io nella fattispecie mi riferisco alla versionw in San Mai.
 
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Ciao anch'io possiedo la versione in sk5 e ne sono molto contento. Questo coltello è lontano anni luce dalla mia concezione di lama ma c'è poco da dire me ne sono innamorato appena l'ho visto. Negli anni è stato usato parecchio, presenta i classici segni di usura ma nulla di più....compreso il fodero sul quale all'inizio non avrei scommesso una lira!
 
Possiedo l'SRK in sk5 e ne sono soddisfatto, sempre della cold steel possiedo il Master Hunter in san mai, ecco lo adoro. Mi piacerebbe acquistare il compact SRK
 
Si lo conosco bene.
E' un coltello validissimo, un progetto datato ma vincente.
SRK sta per Survival Rescue Knife ma alla fine è molto polivalente.

Ho avuto e usato con piacere sia quello in vg10 sia quello in sk5. Oltre non mi sono spostato e ho preferito passare direttamente al Warcraft, per rimanere in casa Cold Steel.

Purtroppo il suo grande difetto è il manico in gomma che cede facilmente.
La lama prende gioco nel manico e la sostituzione è ostica.
Questo succede dopo molto utilizzo, ma ho visto utenti lamentarsi molto prima.
 
Questa cosa del manico dipende molto da come lo si usa che io sappia...(ho un altro coltello col manico in kraton e, dopo uso e abuso, regge benissimo... ed è come l'SRK un hidden tang).
Anche la versione in Sk5 è molto bella, però a me quel colore grigio splendente dell'acciaio non trattato SanMai piace troppo.
Sicuramente è un pupo "poco bushcraft", almeno esteticamente parlando... sul campo poi è tutta un'altra storia...
 
purtroppo la gomma è gomma.
deperisce con l'uso più rapidamente rispetto al g10.
e la costruzione hidden tang non aiuta.
 
purtroppo la gomma è gomma.
deperisce con l'uso più rapidamente rispetto al g10.
e la costruzione hidden tang non aiuta.
Guarda, per esperienza ti dico che non è proprio così. Ne ho visti di manici in legno o in micarta spaccarsi. La gomma (che non è gomma, ma kraton) di cui tu parli, ti posso garantire, sa il fatto suo. Poi ognuno ha le proprie esperienze, non ci sono dubbi. Nel peggiore dei casi so come fare una nuova manicatura.
 
Guarda, per esperienza ti dico che non è proprio così. Ne ho visti di manici in legno o in micarta spaccarsi. La gomma (che non è gomma, ma kraton) di cui tu parli, ti posso garantire, sa il fatto suo. Poi ognuno ha le proprie esperienze, non ci sono dubbi. Nel peggiore dei casi so come fare una nuova manicatura.
molto bene.
Facciamo un po' di chiarezza, visto che hai scritto che hai esperienza in materia.

Il Kraton e' un polimero. Prende il nome dall'azienda che lo produce.
E' l'equivalente sintetico della gomma naturale. Ha le stesse caratteristiche ma aggiunge maggior resistenza al caldo, al freddo e agli agenti chimici. Non ha maggior resistenza all'usura.
Quindi si comporta poco meglio della gomma naturale, la quale per sua caratteristica tende a cedere.
Con l'usura e gli sbalzi di temperatura tende a sgretolarsi.
Ma costa poco, ecco perché Cold Steel la utilizza ancora.

Hai visto legni spezzarsi? certo, è ovvio. Infatti il suo impiego è relegato alle attività venatorie o di taglio puro.
Micarta spaccarsi è davvero dura, certo se si fanno test distruttivi…..

Detto questo, è un ottimo coltello e costa il giusto. Ma ha dei difetti da non sottovalutare quando si decide di prendere la versione più costosa.
 
Sono in profondo disaccordo con quanto hai detto. Credo tu abbia visto qualche video in cui, dopo molto tempo, si crea gioco tra lama e manico e ti sia fissato su sto fatto qui. Ripeto... farmi un nuovo manico, semmai questo dovesse cedere, non è un problema. Ho provato il coltello. Mi piace. Che altro c'è da dire?! "Grossi difetti"... ma de che?? È uno strumento da lavoro e se fa bene il suo lavoro tanto meglio per me. La knives police non mi piace hahahahhaha. Hai le'ESEE6?! ti piace?! Va bene... ok... sei liberissimo... ma se a me piace l'SRK perchè devi venire a dire "eh ma così... eh ma colì...". Il coltello è ottimo. E non lo dico solo io. A me l'ESEE 6 o il BK2 o 7 che sia non piacciono proprio... odio le lame al carbonio... ma se uno fa l'elogio del BK2 evidentemente apprezza del coltello cose che io non riesco a percepire. Ognuno ha i suoi gusti e ti posso garantire che l'SRK in San Mai da paga a molti coltelli. Il kraton non è una gomma, è, come hai detto, un polimero sintetico affine alla gomma, ma con caratteristiche totalmente diverse. Non facciamo disinformazione. Ho utilizzato coltelli con manicature in Kraton hiddentang e manco full che hanno resistito in maniera ineccepibile a fior di torture e tra l'altro sono comodissimi in mano. De gustibus. E poi il più costoso è quello in CPM3v non quello in SanMai. Non ho preso quello in Sk5, ben più economico, perchè non amo il carbonio e perchè ha una minore resistenza agli abusi. Chiuso. Tutto qui. Resta un ottimo coltello.
--- ---

Come hai scritto anche tu, è validissimo. Tutto qui. Hahahhahaha siamo tra appassionati... a ognuno il suo.
 
Sono in profondo disaccordo con quanto hai detto. Credo tu abbia visto qualche video in cui, dopo molto tempo, si crea gioco tra lama e manico e ti sia fissato su sto fatto qui. Ripeto... farmi un nuovo manico, semmai questo dovesse cedere, non è un problema. Ho provato il coltello. Mi piace. Che altro c'è da dire?! "Grossi difetti"... ma de che?? È uno strumento da lavoro e se fa bene il suo lavoro tanto meglio per me. La knives police non mi piace hahahahhaha. Hai le'ESEE6?! ti piace?! Va bene... ok... sei liberissimo... ma se a me piace l'SRK perchè devi venire a dire "eh ma così... eh ma colì...". Il coltello è ottimo. E non lo dico solo io. A me l'ESEE 6 o il BK2 o 7 che sia non piacciono proprio... odio le lame al carbonio... ma se uno fa l'elogio del BK2 evidentemente apprezza del coltello cose che io non riesco a percepire. Ognuno ha i suoi gusti e ti posso garantire che l'SRK in San Mai da paga a molti coltelli. Il kraton non è una gomma, è, come hai detto, un polimero sintetico affine alla gomma, ma con caratteristiche totalmente diverse. Non facciamo disinformazione. Ho utilizzato coltelli con manicature in Kraton hiddentang e manco full che hanno resistito in maniera ineccepibile a fior di torture e tra l'altro sono comodissimi in mano. De gustibus. E poi il più costoso è quello in CPM3v non quello in SanMai. Non ho preso quello in Sk5, ben più economico, perchè non amo il carbonio e perchè ha una minore resistenza agli abusi. Chiuso. Tutto qui. Resta un ottimo coltello.
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Come hai scritto anche tu, è validissimo. Tutto qui. Hahahhahaha siamo tra appassionati... a ognuno il suo.
Evidentemente non ci siamo capiti.
Eppure l'ho scritto chiaramente.

Io possiedo al momento due SRK e li uso da tempo. Non ho Esee.
I miei giudizi non si basano sui video, ma solo sulla pratica sul campo.
Pratica quotidiana per lavoro e per diletto, da 35 anni.

I problemi al manico li ho avuti su tutti e tre.
La disinformazione non la sto facendo io, il kraton è stato creato appositamente per replicare la gomma.
Se non credi a me, attendi le spiegazioni di altri utenti. Oppure aspetta e vedrai.
Comunque rimane un ottimo coltello.
 
Piuttosto... tu hai avuto problemi per porto-trasporto di questo o altri coltelli parecchio "aggressivi" esteticamente?! Questo fa anche più paura di coltelli più grandi che ho...
Evidentemente non ci siamo capiti.
Eppure l'ho scritto chiaramente.

Io possiedo al momento due SRK e li uso da tempo. Non ho Esee.
I miei giudizi non si basano sui video, ma solo sulla pratica sul campo.
Pratica quotidiana per lavoro e per diletto, da 35 anni.

I problemi al manico li ho avuti su tutti e tre.
La disinformazione non la sto facendo io, il kraton è stato creato appositamente per replicare la gomma.
Se non credi a me, attendi le spiegazioni di altri utenti. Oppure aspetta e vedrai.
Comunque rimane un ottimo coltello.


Non ce l'ho con te eh, mi sembri una lersona seria e attendibile. Solo che mettere sullo stesso piano gomma e kraton mi sembra un pelino riduttivo. Per capirci... sui tuoi SRK a che livello hai trovato gioco tra lama e manico? Poi hai trocato una soluzione o hai rifatto la manicatura?. P.s. hai mai avuto problemi con forze dell'ordine per il bestione?
 
Piuttosto... tu hai avuto problemi per porto-trasporto di questo o altri coltelli parecchio "aggressivi" esteticamente?! Questo fa anche più paura di coltelli più grandi che ho...


Non ce l'ho con te eh, mi sembri una lersona seria e attendibile. Solo che mettere sullo stesso piano gomma e kraton mi sembra un pelino riduttivo. Per capirci... sui tuoi SRK a che livello hai trovato gioco tra lama e manico? Poi hai trocato una soluzione o hai rifatto la manicatura?. P.s. hai mai avuto problemi con forze dell'ordine per il bestione?
solitamente lo uso in terreni di mia proprietà o di amici dove nessuno mi disturba.
per il trasporto, lo nascondo nello zaino fasciato e protetto.

purtroppo si è staccato il manico nella zona del ricasso, e la lama balla un po.

ma lo ricomprerei mille volte
 
Il cold steel SRK è un gran coltello, ha le misure giuste per essere una via di mezzo tra un coltello da campo e un 4 pollici, quindi risulta abbastanza equilibrato per fare tanti lavori dall'intaglio, fino al chopping e batoning leggero. Ovviamente sul compito specifico, non sarà mai potente nel chopping come un 7-8 pollici o maneggevole come un pukko, ma risulta un ottimo multiruolo. C'è da tanti anni in tante versioni e di solito è sempre stato apprezzato sul campo. Ma c'è un però, che riguarda manico, fodero e costo. Volevo scriverne una recensione, ma approfitterò di questo topic per dire la mia.

I difetti del coltello non riguardano le prestazioni sul campo, la resa degli acciai (anche se il san mai è soggetto a graffi sul bisello e a volte piccoli microchipping, ma tutto in linea con quella che è la tipologia di acciaio) o la robustezza, ma riguardano i costi delle versioni, e soprattutto il fodero e il manico.

Il manico in gomma è probabilmente il peggiore problema del coltello. Prende gioco facilmente e si muove da subito in zona guardia, facendo entrare umidità e sporco (te ne accorgi subito dalla prima volta in cui lo lavi). Le gomme varie, sono materiali economici, poco durevoli e facilmente attaccabili da sostanze chimiche e dalle alte temperature, che le fanno dilatare. Tra tutte quelle che ho provato il forprene di E.R. e il Kraton di cold steel sono di gran lunga le peggiori, più soggette a giochi e problemi. Le gomme cinesi che si degradano in un paio d'anni diventando appiccicose (a causa di un processo di degradazione chimica del materiale) e consumandosi, neanche le considero. Quella di fallkniven tiene meglio, la migliore che ho è quella del gruppo busse, il resiprene c. Sulla rete puoi trovare diversi video sui problemi dei manici in kraton. Posso assicurati che il mio SRK in cpm3v ha preso gioco facilmente, ho visto giochi anche su un trail master in O1 di un amico, comparso durante il chopping. In sostanza un unico perno alla fine del manico non basta a tenere fermo tutto il manico, quando il materiale usato non è un nylon con fibre di vetro o meglio ancora altri materiali, ma del kraton. Il materiale usato necessita di un migliore fissaggio sul codolo, oppure il codolo necessita di un materiale più resistente.

Infine il manico è fatto in migliaia di pezzi in Taiwan per ridurre i costi e poi assemblato con le lame prodotte rispettivamente (sk5 Taiwan, san mai Giappone, cpm3v Italia). Il problema è che i tre acciai usati hanno biselli e spessori leggermente diversi. La prova è il peso che è diverso per le tre versioni, dal sito cold steel: in sk5 pesa 8,2 oz, in san mai pesa 8,1 oz, in cpm3v pesa 8,8 oz. Se il foro sul manico è standard, è evidente che qualche codolo (se più sottile di 0,1 mm) è facile che prenda gioco. La versione con la copertura ha uno spessore un pelo maggiore, più attrito non solo nel taglio, ma anche (e qua è positivo) tra codolo e manico; ed è più riparata dall'umidità. Probabilmente ed è quella che più difficilmente prenderà gioco. Le altre due hanno finiture stone washed e satinata, che riducono anche se di poco, lo spessore. Questa tipologia di scelta industriale, un solo manico, per tre versioni diverse, assemblato a caso con un solo perno, non è quella che definirei custom made.

Il fodero e la scatola, così come il manico, sono standard. Infatti la scatola non ha nessun segno distintivo, solo un etichetta con scritto il codice corrispondente al coltello, neanche il nome scritto. La usano per tanti modelli diversi, cambiando l'etichetta. Il fodero è fatto davvero male, è in plastica scadente, che si graffia subito esternamente e che procura subito graffi alle due versioni con la lama nuda, soprattutto quella in cpm3v, anche qui, perchè il fodero è lo stesso, ed è pure vecchio, mentre i tre coltelli hanno bisellature diverse. Che cosa intendo per vecchio? semplice, la versione originale dell'srk aveva un ricasso più grande, molto particolare, che poteva servire per appoggiare l'indice in alcuni tagli, come una sorta di finger choil, ma che toglieva filo utile e ne aumentava il peso. Nelle nuove versioni questo ricasso è stato ridotto in spessore, ma hanno probabilmente una vagonata di vecchi foderi, fatti con il vecchio progetto per il vecchio srk ancora da usare e quindi li usano. Il ricasso del fodero è molto più ampio e non combacia con il nuovo srk. Tutte scelte fatte per ridurre i costi su ampia scala a discapito della qualità.

Infine il prezzo, parametro sempre fondamentale per valutare pro e contro degli industriali. Per 50-60 euro, sia la versione normale, che la compact, in sk5 sono un ottimo affare. La compact si trova a 39 dollari negli Usa. La copertura fa un pò di attrito nel taglio, il bisello non è dei migliori, ma l'acciaio è davvero buono e tutti i difetti che ho elencato sono assolutamente accettabili e compatibili con il rapporto qualità- prezzo del coltello in questione. Per quella cifra non si può pretendere un manico in micarta o g10 e l'uso di materiali economici o fodero e manico scadenti prodotti su larga scala sono una necessità e servono a ridurre i costi per renderlo altamente concorrenziale, ma allo stesso tempo funzionale. Il coltello si pone come competitor dei Terawa, dei mora, dei condor, dei gerber ecc. e con successo aggiungerei.

Il problema è nelle altre versioni. Spendere 160 euro (san mai) e 220 euro (cpm3v), circa, per le altre due versioni è un furto, visto che hanno lo stesso fodero, manico e scatola di quello economico made in Taiwan. Componenti fatte con la logica della produzione su larga scala, del contenimento dei costi e dell'uso di materiali economici, che non vanno assolutamente d'accordo con prezzi di listino di 160 e 220 euro. Questi 100 e almeno 160 euro in più della versione in sk5, sono un furto ai danni degli acquirenti. La versione in san mai, per 100 euro in più di quella in sk5 doveva avere come minimo un bel fodero in cuoio o kydex, come minimo. La versione in cpm3v, per 160 euro in più della versione in sk5 doveva avere, oltre al fodero in cuoio o kydex, almeno il manico in g10 o micarta integrale. Avrei accettato anche un prezzo di 250 euro sulla versione in cpm3v, ma con un manico degno di quella cifra e del made in Italy. Non una schifezza di fodero e di manico in gomma che prende gioco.

Dette queste amare verità, il cold steel srk è un gran coltello, un ottimo multiruolo, forse l'essenza dei multiruolo, le cui prestazioni e robustezza, non sono minimamente in discussione. Ma la versione che conviene comprare e che ha un buon rapporto qualità-prezzo ed i materiali giusti per il prezzo è quella in sk5, non le altre.
 
Il cold steel SRK è un gran coltello, ha le misure giuste per essere una via di mezzo tra un coltello da campo e un 4 pollici, quindi risulta abbastanza equilibrato per fare tanti lavori dall'intaglio, fino al chopping e batoning leggero. Ovviamente sul compito specifico, non sarà mai potente nel chopping come un 7-8 pollici o maneggevole come un pukko, ma risulta un ottimo multiruolo. C'è da tanti anni in tante versioni e di solito è sempre stato apprezzato sul campo. Ma c'è un però, che riguarda manico, fodero e costo. Volevo scriverne una recensione, ma approfitterò di questo topic per dire la mia.

I difetti del coltello non riguardano le prestazioni sul campo, la resa degli acciai (anche se il san mai è soggetto a graffi sul bisello e a volte piccoli microchipping, ma tutto in linea con quella che è la tipologia di acciaio) o la robustezza, ma riguardano i costi delle versioni, e soprattutto il fodero e il manico.

Il manico in gomma è probabilmente il peggiore problema del coltello. Prende gioco facilmente e si muove da subito in zona guardia, facendo entrare umidità e sporco (te ne accorgi subito dalla prima volta in cui lo lavi). Le gomme varie, sono materiali economici, poco durevoli e facilmente attaccabili da sostanze chimiche e dalle alte temperature, che le fanno dilatare. Tra tutte quelle che ho provato il forprene di E.R. e il Kraton di cold steel sono di gran lunga le peggiori, più soggette a giochi e problemi. Le gomme cinesi che si degradano in un paio d'anni diventando appiccicose (a causa di un processo di degradazione chimica del materiale) e consumandosi, neanche le considero. Quella di fallkniven tiene meglio, la migliore che ho è quella del gruppo busse, il resiprene c. Sulla rete puoi trovare diversi video sui problemi dei manici in kraton. Posso assicurati che il mio SRK in cpm3v ha preso gioco facilmente, ho visto giochi anche su un trail master in O1 di un amico, comparso durante il chopping. In sostanza un unico perno alla fine del manico non basta a tenere fermo tutto il manico, quando il materiale usato non è un nylon con fibre di vetro o meglio ancora altri materiali, ma del kraton. Il materiale usato necessita di un migliore fissaggio sul codolo, oppure il codolo necessita di un materiale più resistente.

Infine il manico è fatto in migliaia di pezzi in Taiwan per ridurre i costi e poi assemblato con le lame prodotte rispettivamente (sk5 Taiwan, san mai Giappone, cpm3v Italia). Il problema è che i tre acciai usati hanno biselli e spessori leggermente diversi. La prova è il peso che è diverso per le tre versioni, dal sito cold steel: in sk5 pesa 8,2 oz, in san mai pesa 8,1 oz, in cpm3v pesa 8,8 oz. Se il foro sul manico è standard, è evidente che qualche codolo (se più sottile di 0,1 mm) è facile che prenda gioco. La versione con la copertura ha uno spessore un pelo maggiore, più attrito non solo nel taglio, ma anche (e qua è positivo) tra codolo e manico; ed è più riparata dall'umidità. Probabilmente ed è quella che più difficilmente prenderà gioco. Le altre due hanno finiture stone washed e satinata, che riducono anche se di poco, lo spessore. Questa tipologia di scelta industriale, un solo manico, per tre versioni diverse, assemblato a caso con un solo perno, non è quella che definirei custom made.

Il fodero e la scatola, così come il manico, sono standard. Infatti la scatola non ha nessun segno distintivo, solo un etichetta con scritto il codice corrispondente al coltello, neanche il nome scritto. La usano per tanti modelli diversi, cambiando l'etichetta. Il fodero è fatto davvero male, è in plastica scadente, che si graffia subito esternamente e che procura subito graffi alle due versioni con la lama nuda, soprattutto quella in cpm3v, anche qui, perchè il fodero è lo stesso, ed è pure vecchio, mentre i tre coltelli hanno bisellature diverse. Che cosa intendo per vecchio? semplice, la versione originale dell'srk aveva un ricasso più grande, molto particolare, che poteva servire per appoggiare l'indice in alcuni tagli, come una sorta di finger choil, ma che toglieva filo utile e ne aumentava il peso. Nelle nuove versioni questo ricasso è stato ridotto in spessore, ma hanno probabilmente una vagonata di vecchi foderi, fatti con il vecchio progetto per il vecchio srk ancora da usare e quindi li usano. Il ricasso del fodero è molto più ampio e non combacia con il nuovo srk. Tutte scelte fatte per ridurre i costi su ampia scala a discapito della qualità.

Infine il prezzo, parametro sempre fondamentale per valutare pro e contro degli industriali. Per 50-60 euro, sia la versione normale, che la compact, in sk5 sono un ottimo affare. La compact si trova a 39 dollari negli Usa. La copertura fa un pò di attrito nel taglio, il bisello non è dei migliori, ma l'acciaio è davvero buono e tutti i difetti che ho elencato sono assolutamente accettabili e compatibili con il rapporto qualità- prezzo del coltello in questione. Per quella cifra non si può pretendere un manico in micarta o g10 e l'uso di materiali economici o fodero e manico scadenti prodotti su larga scala sono una necessità e servono a ridurre i costi per renderlo altamente concorrenziale, ma allo stesso tempo funzionale. Il coltello si pone come competitor dei Terawa, dei mora, dei condor, dei gerber ecc. e con successo aggiungerei.

Il problema è nelle altre versioni. Spendere 160 euro (san mai) e 220 euro (cpm3v), circa, per le altre due versioni è un furto, visto che hanno lo stesso fodero, manico e scatola di quello economico made in Taiwan. Componenti fatte con la logica della produzione su larga scala, del contenimento dei costi e dell'uso di materiali economici, che non vanno assolutamente d'accordo con prezzi di listino di 160 e 220 euro. Questi 100 e almeno 160 euro in più della versione in sk5, sono un furto ai danni degli acquirenti. La versione in san mai, per 100 euro in più di quella in sk5 doveva avere come minimo un bel fodero in cuoio o kydex, come minimo. La versione in cpm3v, per 160 euro in più della versione in sk5 doveva avere, oltre al fodero in cuoio o kydex, almeno il manico in g10 o micarta integrale. Avrei accettato anche un prezzo di 250 euro sulla versione in cpm3v, ma con un manico degno di quella cifra e del made in Italy. Non una schifezza di fodero e di manico in gomma che prende gioco.

Dette queste amare verità, il cold steel srk è un gran coltello, un ottimo multiruolo, forse l'essenza dei multiruolo, le cui prestazioni e robustezza, non sono minimamente in discussione. Ma la versione che conviene comprare e che ha un buon rapporto qualità-prezzo ed i materiali giusti per il prezzo è quella in sk5, non le altre.
Esattamente quel che penso.
Solo che tu ti sai esprimere meglio!
Analisi impeccabile
 
Il cold steel SRK è un gran coltello, ha le misure giuste per essere una via di mezzo tra un coltello da campo e un 4 pollici, quindi risulta abbastanza equilibrato per fare tanti lavori dall'intaglio, fino al chopping e batoning leggero. Ovviamente sul compito specifico, non sarà mai potente nel chopping come un 7-8 pollici o maneggevole come un pukko, ma risulta un ottimo multiruolo. C'è da tanti anni in tante versioni e di solito è sempre stato apprezzato sul campo. Ma c'è un però, che riguarda manico, fodero e costo. Volevo scriverne una recensione, ma approfitterò di questo topic per dire la mia.

I difetti del coltello non riguardano le prestazioni sul campo, la resa degli acciai (anche se il san mai è soggetto a graffi sul bisello e a volte piccoli microchipping, ma tutto in linea con quella che è la tipologia di acciaio) o la robustezza, ma riguardano i costi delle versioni, e soprattutto il fodero e il manico.

Il manico in gomma è probabilmente il peggiore problema del coltello. Prende gioco facilmente e si muove da subito in zona guardia, facendo entrare umidità e sporco (te ne accorgi subito dalla prima volta in cui lo lavi). Le gomme varie, sono materiali economici, poco durevoli e facilmente attaccabili da sostanze chimiche e dalle alte temperature, che le fanno dilatare. Tra tutte quelle che ho provato il forprene di E.R. e il Kraton di cold steel sono di gran lunga le peggiori, più soggette a giochi e problemi. Le gomme cinesi che si degradano in un paio d'anni diventando appiccicose (a causa di un processo di degradazione chimica del materiale) e consumandosi, neanche le considero. Quella di fallkniven tiene meglio, la migliore che ho è quella del gruppo busse, il resiprene c. Sulla rete puoi trovare diversi video sui problemi dei manici in kraton. Posso assicurati che il mio SRK in cpm3v ha preso gioco facilmente, ho visto giochi anche su un trail master in O1 di un amico, comparso durante il chopping. In sostanza un unico perno alla fine del manico non basta a tenere fermo tutto il manico, quando il materiale usato non è un nylon con fibre di vetro o meglio ancora altri materiali, ma del kraton. Il materiale usato necessita di un migliore fissaggio sul codolo, oppure il codolo necessita di un materiale più resistente.

Infine il manico è fatto in migliaia di pezzi in Taiwan per ridurre i costi e poi assemblato con le lame prodotte rispettivamente (sk5 Taiwan, san mai Giappone, cpm3v Italia). Il problema è che i tre acciai usati hanno biselli e spessori leggermente diversi. La prova è il peso che è diverso per le tre versioni, dal sito cold steel: in sk5 pesa 8,2 oz, in san mai pesa 8,1 oz, in cpm3v pesa 8,8 oz. Se il foro sul manico è standard, è evidente che qualche codolo (se più sottile di 0,1 mm) è facile che prenda gioco. La versione con la copertura ha uno spessore un pelo maggiore, più attrito non solo nel taglio, ma anche (e qua è positivo) tra codolo e manico; ed è più riparata dall'umidità. Probabilmente ed è quella che più difficilmente prenderà gioco. Le altre due hanno finiture stone washed e satinata, che riducono anche se di poco, lo spessore. Questa tipologia di scelta industriale, un solo manico, per tre versioni diverse, assemblato a caso con un solo perno, non è quella che definirei custom made.

Il fodero e la scatola, così come il manico, sono standard. Infatti la scatola non ha nessun segno distintivo, solo un etichetta con scritto il codice corrispondente al coltello, neanche il nome scritto. La usano per tanti modelli diversi, cambiando l'etichetta. Il fodero è fatto davvero male, è in plastica scadente, che si graffia subito esternamente e che procura subito graffi alle due versioni con la lama nuda, soprattutto quella in cpm3v, anche qui, perchè il fodero è lo stesso, ed è pure vecchio, mentre i tre coltelli hanno bisellature diverse. Che cosa intendo per vecchio? semplice, la versione originale dell'srk aveva un ricasso più grande, molto particolare, che poteva servire per appoggiare l'indice in alcuni tagli, come una sorta di finger choil, ma che toglieva filo utile e ne aumentava il peso. Nelle nuove versioni questo ricasso è stato ridotto in spessore, ma hanno probabilmente una vagonata di vecchi foderi, fatti con il vecchio progetto per il vecchio srk ancora da usare e quindi li usano. Il ricasso del fodero è molto più ampio e non combacia con il nuovo srk. Tutte scelte fatte per ridurre i costi su ampia scala a discapito della qualità.

Infine il prezzo, parametro sempre fondamentale per valutare pro e contro degli industriali. Per 50-60 euro, sia la versione normale, che la compact, in sk5 sono un ottimo affare. La compact si trova a 39 dollari negli Usa. La copertura fa un pò di attrito nel taglio, il bisello non è dei migliori, ma l'acciaio è davvero buono e tutti i difetti che ho elencato sono assolutamente accettabili e compatibili con il rapporto qualità- prezzo del coltello in questione. Per quella cifra non si può pretendere un manico in micarta o g10 e l'uso di materiali economici o fodero e manico scadenti prodotti su larga scala sono una necessità e servono a ridurre i costi per renderlo altamente concorrenziale, ma allo stesso tempo funzionale. Il coltello si pone come competitor dei Terawa, dei mora, dei condor, dei gerber ecc. e con successo aggiungerei.

Il problema è nelle altre versioni. Spendere 160 euro (san mai) e 220 euro (cpm3v), circa, per le altre due versioni è un furto, visto che hanno lo stesso fodero, manico e scatola di quello economico made in Taiwan. Componenti fatte con la logica della produzione su larga scala, del contenimento dei costi e dell'uso di materiali economici, che non vanno assolutamente d'accordo con prezzi di listino di 160 e 220 euro. Questi 100 e almeno 160 euro in più della versione in sk5, sono un furto ai danni degli acquirenti. La versione in san mai, per 100 euro in più di quella in sk5 doveva avere come minimo un bel fodero in cuoio o kydex, come minimo. La versione in cpm3v, per 160 euro in più della versione in sk5 doveva avere, oltre al fodero in cuoio o kydex, almeno il manico in g10 o micarta integrale. Avrei accettato anche un prezzo di 250 euro sulla versione in cpm3v, ma con un manico degno di quella cifra e del made in Italy. Non una schifezza di fodero e di manico in gomma che prende gioco.

Dette queste amare verità, il cold steel srk è un gran coltello, un ottimo multiruolo, forse l'essenza dei multiruolo, le cui prestazioni e robustezza, non sono minimamente in discussione. Ma la versione che conviene comprare e che ha un buon rapporto qualità-prezzo ed i materiali giusti per il prezzo è quella in sk5, non le altre.
Complimenti davvero. Ho imparato qualcosa di nuovo anche oggi
 
Il manico in gomma è probabilmente il peggiore problema del coltello. Prende gioco facilmente e si muove da subito in zona guardia, facendo entrare umidità e sporco (te ne accorgi subito dalla prima volta in cui lo lavi).

Infine il manico è fatto in migliaia di pezzi in Taiwan per ridurre i costi e poi assemblato con le lame prodotte rispettivamente (sk5 Taiwan, san mai Giappone, cpm3v Italia).

Domanda: quindi il manico non è pressofuso sul codolo?

I manici in polimeri dei Mora mi sembrano validi e non hanno di questi problemi...

Il problema è nelle altre versioni. Spendere 160 euro (san mai) e 220 euro (cpm3v), circa, per le altre due versioni è un furto

Per 220 € deve consegnarmelo lei a domicilio :poke:

donna-con-il-coltello-58835058.jpg
 
Ultima modifica:
Belin che regalo. l'enciclopedia del Cold Steel SRK, Tanks.
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Anche io lo voglio a domicilio....:rofl:
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Con i mora non ho mai avuto problemi, anzi per smontarne uno ho dovuto insistere di brutta maniera, però su lame più prestanti come SRK, JP M95, Super edge di linder, tutti con manici in polimeri/gomma, ho sempre il dubbio che possano alla lunga magari avere cedimento come confermato sopra.
 
Ultima modifica:
Io ho una vecchia versione con acciaio Carbon V che ho sentito dire migliore del SK 5,qualcuno ne sa qualcosa? Costava sui 100 €

Dal sito della Coltellleria La Lama:

https://www.lalama.it/content/9-acciai-nella-coltelleria

Carbon V
Il Carbon V è un brevetto Cold Steel e non è nello specifico nessun particolare acciaio, descrive piuttosto quale acciaio viene utilizzato nella propria produzione. Sembra che tale acciaio sia una via intermedia tra il 1095 e O-1, e se non viene effetuata manutenzione ossida. Da fonti attendibili e da prove effettuate tramite misuratori specifici, indicano il Carbon V nel 50100-B, vale a dire lo 0170-6 (sono lo stesso acciaio vedere sotto)

0170-6 50100-B
Queste sigle indicano la stessa cosa, 0170-6 è la classificazione d'acciaio dei creatori, mentre 50100-B è l'indicazione di AISI. Un buon acciaio cromo-vanadio simile la O-1 ma meno costoso. Blackjack utilizzava del O170-6.
 
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