Coltelli bushcraft, coltelli survival...

alfredo

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Ho notato che spesso, sia sui forum che sulle riviste specializzate, si tende a confondere il “bushcraft” con il “survival”, o viceversa. Lungi da me l’idea di annoiarvi(mi) con distinzioni e tecnicismi vari sulle due discipline, mi limiterò a fare una breve distinzione di tipo anatomico/funzionale relativa ai coltelli e al loro uso nel bushcraft e nel survival.

Nell’immagine sottostante abbiamo 3 gruppi di coltelli: A, B, e gli Altri


I coltelli del gruppo A rappresentano bene il coltello bushcraft. Le caratteristiche tipiche sono:
- lunghezza della lama di 10-11 cm
- lunghezza della lama pari alla lunghezza dell’impugnatura
- assenza totale o quasi di guardie (in alcuni casi un accenno di guardia ventrale)
- Forma generale semplice e lineare
Il bushcraft è saper vivere nella natura, sfruttando e utilizzando le risorse e le tecniche disponibili. Le caratteristiche dei coltelli del gruppo A sono quelle che rispondono meglio all’esigenza di 1. lavorare e modellare il legno: questo è il compito principale di un coltello bushcraft; infatti il legno è il materiale base da cui dovremo ricavare riparo, fuoco e decine di utensili di uso quotidiano 2. lavorare altri materiali naturali quali pelle e pellami 3. aiutarci a preparare il cibo.

Molto diverso è il discorso relativo al survival: si tratta in questo caso di saper sopravvivere in situazioni di emergenza e avverse, fino al ritorno alla normalità. Tali situazioni ovviamente possono capitare sia in natura, che in casa, in una città, su una nave, in autobus ecc. Ovunque e in qualunque momento, insomma. Ed ecco che a questo punto la definizione di coltello survival sfuma e scompare, non possiamo definirne le caratteristiche, la tipologia. Perché l’unica definizione valida per il coltello survival è “quello che abbiamo con noi nel momento dell’emergenza”, intendendo letteralmente il coltello che abbiamo in tasca o alla cintura. Quelli che pensavano al Gruppo B per la definizione di coltello survival, si sono sbagliati: difficilmente avrete al fianco un coltello così grosso, a meno che siate in escursione. La maggior parte delle volte il coltello che avremo in tasca o al fianco nel momento dell’emergenza sarà piccolo e compatto, un multiuso, un folder o un piccolo coltello fisso. Tutti i coltelli presenti nella foto possono quindi definirsi coltelli survival, dipende solo se li avremo sulla nostra persona nel momento giusto e come li sapremo usare.

Ciao,
Alfredo
 
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in pratica, è stata una disquisizione sulla tua chiave di lettura del termine survival.
bella, chiara ed accettabile. con un colpo accorpi due categorie di coltelli risparmiando cosi fiumi di parole per definire questa o quella categoria.
personalmente (lo so... sono un rompiballe) ritengo sia leggermente azzardato definire un generico serramanico survival, come a questo punto potrebbe anche esserlo uno scalpello (visto che questo era quello che avevo in tasca e che comunque taglia).

il mio concetto di survival è piuttosto fumoso, fondamentalmente perchè non lo sai prima che vai a cacciarti nei guai, e quindi non sai esattamente di cosa tu possa aver veramente bisogno, e tantomeno DOVE tu possa aver bisogno: alaska, amazzonia o chernobyl?

ecco che allora devi andare di compromessi e quindi via libera al mio bassolegato, al parang, al machete, al rambo knife, al camillus pilot, ai vari RAT (insomma tutti i gusti) e chi più ne ha più ne metta e quindi è inutile discuterne :)

grazie comunque per lo spunto di riflessione.
 
A mio parere il coltello survival è quello che ti trovi in tasca al momento del bisogno quindi pure un chiudibile, anzi quasi sempre un chiudibile.

Se uno si porta il coltellone apposta per farsi un riparo, ecc ecc allora, nel mio modo di vedere la cosa, non si tratta più di survival in quanto survival è l'imprevisto, non la certezza di fare determinate cose.
 
A mio parere il coltello survival è quello che ti trovi in tasca al momento del bisogno quindi pure un chiudibile, anzi quasi sempre un chiudibile.

Se uno si porta il coltellone apposta per farsi un riparo, ecc ecc allora, nel mio modo di vedere la cosa, non si tratta più di survival in quanto survival è l'imprevisto, non la certezza di fare determinate cose.

Il survival dipende anche in quale parte del globo vivi .....
Per me e tanti altri che vivono nei boschi lontano da tutto il mod survival avviene ogni volta che esco fuori dalla porta di casa ....

Inutile portarmi dietro solo un coltellino pieghevole ....il leatherman e' sempre nell'astuccio assieme al coltellaccio che inevitabilmente uso tutti i giorni .

Esco gia' di casa preparato perche' l'ambiente me lo obbliga .

Cheers ............ Vin
 
Il survival dipende anche in quale parte del globo vivi .....


Capisco come VIN arriva a questo ragionamento: Prendiamo per esempio, come caso limite, I bush pilots dell'Alaska: certo fanno di tutto per non mettersi nei guai e per portare i loro grassi e ricchi clienti in giro in escursioni / esplorazioni nel comfort dei loro aerei con abitacoli riscaldati, ma le statistiche parlano chiaro: prima o poi l'incidente capita ed in giro di secondi ti trovi bagnato, ferito, freddo ed in preda ai lupi ed agli orsi, e nessuno ti viene a prende certe volte per giorni, perche' il meteo non lo permette.

Senza "sognare" l'Alaska, ed al di la' dei coltelli, credo che sia una buona regola pensare: Se devo passare una notte all'addiaccio, sul territorio e con il clima che mi ritrovo, cosa mi devo portare dietro?
 
Indubbiamente il coltello da sopravvivenza è quello che ti trovi in tasca nel momento della necessità e non è neanche detto che sia un coltello potrebbe essere, ad esempio, un pezzo di vetro piuttosto che un pezzo di lamiera ..... che un grillo (niente) ..... MA questo non vuol dire che non ci possano essere dei coltelli che in base alla sua forma, dimensione, spessori, ect. ect. SONO più funzionali nel caso in cui ti trovi in caso di necessità ...... ed i coltelli B sono, per me, quelli che più si avvicinano come coltello generico e robusto ..... per me .... per cui se vado in escursione, ovvero in una condizione che potrei mettermi nei "casini", è il coltello che porterei. E se mi trovassi in caso di necessità e lo usassi NON sarebbe sopravvivenza o terra terra cavarmela ? ..... solo perchè ero "preparato" ? .... bhò mi sembra solo una disquisizione puramente filosofica.

Poi per carità ...... ;)

Ciao :), Gianluca
 
mmmmm permettetemi usmc survuval manual quando descrive un survival kit con tutte le menate pastigli potbilizzatrice, necessario per accendere il fuoco etc alla fine della descrizione del kit conclude del tipo se non ricordo male: è scontato che il soldato abbia dietro un multitool (non specificando pinza o coltello svizzero) e un coltello a lama fissa (non specificando dimensioni). Visto che i militari non lasciano mai nulla a caso possiamo credo dire che un coltello survival debba essere qualcosa di fisso?? O iniziamo con i nostri soliti casini??? ;)

Diciamo scegliete tra A (io) e B!!

Poi è chiaro di necessità si fa sempre virtù :)
 
direi ancora che forse e' meglio partire dal terreno, clima e situazione. "Coltello" preferito dai Bushpilots: Una Ascia per produrre subito una grande quantita' di legno per fare il fuoco e tenersi caldo.

images?q=tbn:ANd9GcQ9bRupL1CAwwqT1aYxEvFNRCuqoxflh4h2QB1h4SwM0qD2KBaB.jpg


Timberline Bush Pilot Survival Hatchet


Forse tutto questo ha uno sfondo romantico e culturale: ecco un libro letto qui' dai bambini della 5 elementare: http://en.wikipedia.org/wiki/Hatchet_(novel)


ciao.
 
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Grazie Andrea , ho cercato di spiegarmi meglio ...

Cadmo se vieni non c'e' bisogno della tenda , mi dai una mano e montiamo su un bel Cabin con il legname che ho messo da parte .

Cheers ........... Vin
 
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@ vin e smettila co ste foto...... che me fai rosicà. I pratica questa foto e la vita che fai mi fanno lo stesso effetto che mi facevano certi documentari sulle foreste americane ce vedevo da ragazzino.
Se continui così v afinire che mi pianto la tenda nel tuo giardino e non schiodo più!!:-;
 
Quello che voglio dire è che il survival non è mai una situazione che si può grossomodo prevedere, è un qualcosa di imprevisto che può capitarti anche andando al lavoro la mattina o che altro.

Vin tu andrai per le tue foreste ma calcoli i rischi che dovrai affrontare, prevedi le cose che dovrai fare e in base a quello ti porti gli utensili dei quali avrai bisogno.

Per spiegarmi meglio, a mio parere survival è quando dici "e adesso che cacchio faccio?"....ma se sai benissimo di esserti portato un utensile per costruirti un riparo, far legna ecc allora non è più survival.
 
Certo hai assolutamente ragione nel contesto del significato della parola survival .

Per me e i miei vicini di casa il semplice fatto di dover lottare con la natura quotidianamente da tanti anni e' un survival

D' inverno i tubi dell'acqua ghiacciati , 3 metri di neve sopra e tutto intorno al furgone che poi non parte di quanto si e' raffredato il motore e passo giornate a rimediare .
La pompa dell'acqua che si rompe , la canna fumaria della stufa che s'intoppa e le bufere di neve che abbatono alberi che cadono sui fili elettrici e manca la corrente per 3-4 giorni .

D'estate mesi interi a tagliare e spaccare legna , giornate a coltivare un orto che poi i cervi mangiano tutto .
Lupi e orsi che passano in giardino e mi guardano come dire " ma che cavolo sei venuto a fare qui ? "

Da solo , nel mezzo di niente , senza un telefono e senza una prospettiva di come montare il ponte che ci vorrebbero 3 persone per farlo ... e tante altre balle che succedono mentre stai a ristrutturare una casa da cima a fondo .

Per me ' Survival ' .... ha tutto un'altro significato .... diverso dai telefilm in Tv .

Cheers ........ Vin
 
Non parlavo di telefilm o tv ma situazioni semplici.

Uno va nel bosco poco distante da casa a funghi, scivola e cade giù per un ripido pendio. Magari si fa male, si sloga una caviglia o si rompe una gamba.

E' tardo pomeriggio e sta per imbrunire, si trova solo in un bosco, con capacità di muoversi minime e rischia l'ipotermia.

Ecco per me questa è una situazione "survival" o come diavolo si chiama.
 
Mi sembrano solo discorsi da lana caprina @Sile86.

Il "survival" è una situazione, il coltello "survival" è un oggetto ed ovviamente uno può trovarsi in una situazione d'emergenza con quello che ha .... anche niente ..... ma anche se uno avesse un tagliaunghie questo non lo farebbe diventare un tagliaunghie survival ma solo semplicemente un qualcosa che avevo con me in una situazione particolare.

Il coltello "survival" è quel coltello che per forma, dimensione, spessore e belinate varie ha uno spettro di utilizzo il più ampio possibile (per me) ...... il coltello che vorresti avere con te se ti perdi, caschi mentre raccogli i funghi, ect. ect.

Questo è ad esempio un tipico coltello definito "da potatura"

potatura-coltello-e-inserti.jpg


eppure anche con questo si può fare la stessa identica cosa a maggior ragione se non ho con me il primo

opinel.jpg


.... per cui non esistono neanche i coltelli da potatura ?

Ovviamente AMMP ;)

Ciao :), Gianluca
 
No calma, quello che voglio dire è che se devi potare sai a priori quello che devi fare, prendi il coltello adatto e vai a potare.

Per il survival non funziona così perchè il survival non è una cosa che programmi a priori.

E' una cosa che capita quando meno te lo aspetti, magari non quando sei in mezzo a chissà quale zona selvaggia ma per i campi dietro casa.

Ecco quindi che uno dei requisiti fondamentali del coltello survival è, per me, la portabilità....cosa di cui peccano i vari "rambo knives".

Spero di aver spiegato bene ciò che intendo :)
 
Il survival è una situazione che può capitare in qualsiasi momento ed in qualsiasi luogo ..... ma questo identifica solo la situazione e nulla di più.

Il concetto è che nel momento in cui ti poni in una condizione dove il potenziale pericolo/rischio aumenta, ed andare in escursione in montagna (o uscire da casa d'inverno se ti chiami VinMan) aumenta la probabilità di trovarsi in una situazione di pericolo piuttosto che andare a prendere le sigarette sotto casa, allora ti adegui ..... con l'attrezzatura più adeguata ..... per cui non è sbagliato, secondo me, parlare di coltelli da "survival".

La "portabilità" è in relazione del contesto ma normalmente parliamo di "sopravvivenza" non in ambiente urbano, dove andare in giro con un 7" è obbiettivamente da galera, ma in un ambiente escursionistico dove non hai particolari problemi, o quanto meno, molti di meno ed un 7"/8" non è poi così impossibile da portare (non per altro per il "giustificato motivo" che ricordo è valido a prescindere da forma e lunghezza della lama).

Ciao :), Gianluca

PS.: Da altro canto un EDC Urbano non uguale ad un EDC da escursionismo ....... io la chiavetta USB in montagna non me la porto ;)
 
Si ma per le nostre montagne si può portare più probabilmente un Vic o un 8" di lama?.....dai, mica viviamo nella British Columbia :lol:
 
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