Coltelli bushcraft, coltelli survival...

Interessante, ma attenzione spesso si parla di emergenza, ricordiamoci che per uno come nessmuk che apparteneva a una generazione dove il contatto con la natura era la cosa più normale, come per noi inviare un sms con il telefonino, passare una notte con il minimo in mezzo al bosco, da solo per lui credo era come andare al pub con gli amici. per noi molto probabilmente una notte da soli in mezzo al bosco, forse sarebbe emergenza, di certo dipenderebbe molto dalle condizioni atmosferiche e dalla possibilità di accendere un fuoco

Credo che un vic con seghetto sia un ottimo kit.
 
Eh si... Diciamo che il coltello lo devo usare senza pensare a rovinarlo... Se è economico è meglio ma se è un buon prodotto spendo qualcosa in più ... Quelli che ho elencato vanno dai 120 ai 30 euro... Ma tra questi quali meritano?
 
Non ho ancora deciso...:)

Ho visto il gerber metolius che per quel che mi serve sembra sufficiente ma non so se è un buon prodotto, se no al doppio, ehm triplo del prezzo un esee 3??

A proposito dell'esee il suo acciaio è al carbonio tipo opinel, ed è facile da riaffilare?

Il falkniven è un po' fuori budget...

Buona serata a tutti!
 
Alla fine ho deciso per un mora forest in acciaio sandvick, comodo anche per la pesca e il cibo, una pinza leatherman rebar e un ka bar agama richiudibile e leggero per le piccole cose, dovrebbe essere anch'esso inox...
Che ne dite di questo setup?

Per affilare questi strumenti cosa mi consigliate di portatile ed economico? Le pietre arkansas vanno bene?
 
Alla fine ho deciso per un mora forest in acciaio sandvick, comodo anche per la pesca e il cibo, una pinza leatherman rebar e un ka bar agama richiudibile e leggero per le piccole cose, dovrebbe essere anch'esso inox...
Che ne dite di questo setup?

Per affilare questi strumenti cosa mi consigliate di portatile ed economico? Le pietre arkansas vanno bene?


vada per il mora e la pinza e basta, ad oni modo se ti può interessare il mora 546 è in inox:)
 
I coltelli del gruppo A rappresentano bene il coltello bushcraft. Le caratteristiche tipiche sono:
- lunghezza della lama di 10-11 cm
- lunghezza della lama pari alla lunghezza dell’impugnatura
- assenza totale o quasi di guardie (in alcuni casi un accenno di guardia ventrale)
- Forma generale semplice e lineare


Ciao,
Alfredo

Ciao Alfredo, ci potresti spiegare meglio le caratteristiche descritte, please?
Ad esempio: perché il manico deve essere lungo quanto la lama? Perché la guardia non c'è?

Grazie.
 
Ciao Alfredo, ci potresti spiegare meglio le caratteristiche descritte, please?
Ad esempio: perché il manico deve essere lungo quanto la lama? Perché la guardia non c'è?

Grazie.
Il manico lungo quanto la lama in genere è un parametro "medio" se misuri il palmo interno della mano di una persona in genere sta sui 9/10 cm. Questa diciamo regola la scrisse il buon mors kochianski (precursore degli avventurieri che vedono solo soldi) nel suo libro "the northeen bushcraft". Giustificando queste misure come buone per una lama fissa di cui si possa avere una buona manualità per i lavori tipo bushcraft e nello stesso tempo buona per qualche lavoro dove devi mettere un po di forza in più.
La guardia può essere di impaccio su qualche lavoro. Anche se "LUI" usa molto olre al mora classic anche i 511 e 548!!


http://www.bushcraftuk.com/forum/showthread.php?t=6259
 
dovrei portare altri atrezzi .... tanto vale che ne porto uno solo che pesa come tanti messi assieme .

Ciao Vin, questo punto è interessante ma pone una domanda: portando un solo attrezzo con cui riesci a fare più cose, non rischi di rimanere "bloccato" nel caso in cui l'attrezzo si rompa?
Esempio: se uso un coltello per tagliare, choppare, scavare una buca e via dicendo, se il coltello si rompe non posso fare più nulla.
 
vada per il mora e la pinza e basta, ad oni modo se ti può interessare il mora 546 è in inox:)

Grazie, alla fine avevo già ordinato oltre al mora e alla pinza un cold steel mini tuff lite, da tenere sempre con me per quei lavoretti di taglio semplici, mi ricorda molto un taglierino/cutter...
 
uhm mi sa che arrivo tardi alla discussione! posso dire anche la mia forse è stato già accennato , a prescindere che non riesco a vedere i coltelli di gruppo A e B ma non importa! io avanzo solo una riflessione , il survival è davvero un concetto moooooooolto generico e penso se io ho un buon coltello che adempie a tutte le funzionalità e i lavori che si fanno con un coltello bushcraft! non posso considerarlo comunque anche un buon coltello da sopravvivenza? esempio sto facendo un giro in elicottero per qualche ragione, l'elicottero precipita in un territorio selvaggio, le mie priorità di sopravvivenza ,in caso sopravvivo allo schianto s'intende :p ,sono proteggermi dagli agenti atmosferici , dal freddo per non skiattare di ipotermia durante la notte!! dunque il lavoro che mi aspetto da un coltello è potermi costruire un riparo choppando un po qua e un pò la! raccolgo legna , mi aspetto che faccia un buon lavoro di batoning per preparare altra legna per il fuoco ! ora questi sono i requisiti fondamentali di un buon coltello bushcraft giusto? bene tuttavia questi stessi requisiti sono gli stessi che dovrebbe avere anche un buon coltello survival ! quindi non vedo perché fare ste distinzioni ? il survival comprende attività bushcraft in se, cosi come comprende anche i combact (sempre se li si sa usare) in uno scontro ad arma bianca ti può dare una possibilità di fronteggiare il tuo avversario e se sopravvivi non è da considerarsi cmq un coltello survival ???
 
Sicuramente dire survival vuol dire moolte cose, però:
((((IMHO))))
Bushcraft e survival condividono molte tecniche, e anche nel survival si può utilizzare un buon coltello bushcraft con successo, e se ti schianti con l'elicottero utilizzerai il tuo coltello, qualunque esso sia, come tuo coltello da sopravvivenza; ma però si spera di avere un minimo di coscienza ed essersi muniti dello strumento più adatto ad un eventuale emergenza in quel luogo, come un ascia per l'alaska, o un machete per la jungla..
potermi costruire un riparo choppando un pò qua e un pò la! raccolgo legna , mi aspetto che faccia un buon lavoro di batoning per preparare altra legna per il fuoco ! ora questi sono i requisiti fondamentali di un buon coltello bushcraft giusto?
Secondo me no, se intendi utilizzare un classico bushcraft inglese per tagliare legna facendo chopping, sezionare rami, sfrondarli, e fare altri lavori pesanti, credo avrai non poche difficoltà rispetto ad utilizzare un buon camp knife con una lama da 17/20 cm ed un peso che agevoli i lavori pesanti, anche sul batoning forse sarai un pò limitato date le dimensioni della lama che di solito si aggira sui 10,11 cm, quindi lo faresti su rami di circa 7, 8 cm di diametro o giu di lì.
Credo che la differenza più grande stia proprio qui, nel bushcraft non c'è l'esigenza di avere strumenti multiruolo, è un attività, per come la vedo io, che non impone di limitare gli strumenti da lavoro, si utilizza tranquillamente un set composto da coltello, accetta, segaccio, e all'occorrenza anche altri strumenti come roncola, machete o altro.
Nel survival inteso come attività/gioco di ruolo, per come la vedo io, c'è un approccio più minimalista, una ricerca di un equipaggiamento multifunzione, compreso il coltello, che appunto spesso viene definito multiruolo, all in one, all around, proprio ad indicare che deve ricoprire, da solo, i compiti di diversi strumenti, e quindi permetterci di fare campo tranquillamente..
:)
 
Anche xké mentre piloti l elicottero, difficile che hai una accetta legata addosso...
Piuttosto hai una pistola, che se non hai problemi di farti sentire è utile alla caccia e difesa
 
Secondo me no, se intendi utilizzare un classico bushcraft inglese per tagliare legna facendo chopping, sezionare rami, sfrondarli, e fare altri lavori pesanti, credo avrai non poche difficoltà rispetto ad utilizzare un buon camp knife


voglio ribadire che i coltelli espressi in figura A e B
all'inizio del tread non riesco a visualizzarli ancora , quindi non so cosa intendi per quello classico inglese, io intendevo un coltello classico per il bushcraft si, ma di dimensioni un po più generose tipo 15 ,18 cm di lama :p e spessore altresì generoso!, un bel full tang insomma! naturalmente è ovvio che se mi trovassi a sorvolare l'Alaska mi porto attaccata alla cintura un accetta! o se sorvolo la jungla un bel machete! non è che faccio come bear grills che ci si va a buttare apposta :p ma se per qualche ragione decido di sorvolare certe zone per fare che so, fotografie aeree o documentare come cagano i piccioni in volo! :p , un pensiero su cosa portarmi appresso in caso di caduta, me lo faccio! tutto relativo ovviamente ma io intendevo un discorso generale , nel senso se vai appositamente per boschi a fare bushcraft ti porti un coltello X per fare quello che serve ok?! ma se lo stesso coltello X ce l'hai con te in caso d'emergenza in una situazione che non ti ci sei buttato apposta , allora diventa automaticamente diventa un coltello di sopravvivenza giusto? il concetto che intendevo io è questo , cosi come un knife multytool appositamente progettato per il survival se è brogetato bene ti consente cmq di fare volontariamente bushcraft tradizionale! o no?
 
Si, capisco cosa intendi, sono d'accordo.
Credo che ogni strumento tagliente e un po' robusto ti consente di fare tanto bushcraft quanto survival, ma sono stati progettati coltelli appositamente per queste attività, che forse hanno caratteristiche che li fanno preferire ad un qualunque altro coltello.
Nemmeno io visualizzo le foto, ma per bushcraft classico intendo, che so, un cudeman mt5, un condor bushlore, o un Enzo trapper, per cui coltelli full tang compatti e robusti, ma che non consentono certi usi di un camp knife con lama da 18cm..
Riguardo al discorso che qualunque coltello, al momento del bisogno, può divenire un coltello da sopravvivenza, è ovvio che se le circostanze sono queste sarà così, ma un coltello da cucina, se utilizzato per tagliare una cinghia in un momento critico, non si trasforma in chissà quale coltello da sopravvivenza, piuttosto sarà un coltello da cucina utilizzato in condizioni di sopravvivenza... Mi rifaccio, ancora, alle caratteristiche che rendono un coltello adatto allo scopo per cui è stato creato, e al buon senso di chi va in natura senza un minimo di equipaggiamento adatto.
Sul forum, molte volte, ho sentito dire che il miglior coltello da sopravvivenza è quello che abbiamo in tasca in quel momento. Per me, questa, è una sciocchezza esagerata, sarebbe come dire che il miglior kit del primo soccorso è una sciarpa usata per bendare, o un fazzoletto sporco per fermare il sangue, o qualunque altra cosa abbiamo con noi...
Essere sprovveduti è, forse, uno dei difetti più grandi di chi si allontana dagli agi della città per immergersi nella magia della natura, un minimo di cognizione ci vuole..
:si:
 
Ultima modifica:
Giusto, i coltelli creati per attività specifiche danno il meglio in quel campo ma ciò non toglie che possano essere utili in altri contesti... con ovvi limiti.
Non esiste un attrezzo tagliente adatto a tutti gli scopi ma ci si può adattare tranquillamente con le dovute cautele.
Le esagerazioni tipo "col vic si può fare tutto" non le comprendo.
Molto, si. Tutto, no.
 
S

Speleoalp

Guest
Secondo me quello che frega molte attività sono appunto gli standard, ciò che viene commercializzato e come.... sembra che sia necessario avere chissà cosa per fare le più semplici e comuni attività.
Ma ovviamente vivendo queste "semplici e comuni" attività, ognuno con la propria testa, potrebbero essere in ogni caso giustificati e logici certi ragionamenti.

In quando, prendiamo per esempio il famosissimo "bushcraft". C'é chi lo vive basandosi sul voler "batonare" e "cioppare" di tutto e di più, allestire e creare strutture "della madonna"...
Poi ci sono quelli che fanno lo stretto necessario...
In entrambi i casi non ci sono regole assolute, un giusto o sbagliato e quindi anche il più comune discorso di "coltello adatto allo scopo" potrebbe vacillare se lo si fà passare come un discorso assoluto per poter svolgere tranquillamente dei lavori. In natura. Dipende da come lo usa la persona, per cosa lo usa e cosa si aspetta.
Senza scordarsi che spesso é inutile ai fini pratici seguire certi standard, ma sarebbe più logico valutare in quali ambienti si fanno determinate cose.
 
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