Normativa Coltelli e Magistratura

Come ho già detto nell'altra discussione, e come ha puntualizzato Alfredo, il fulcro di questa sentenza è che il coltello era nel cruscotto. Da lì viene fuori tutto il casino, perché allora vanno a vedere che tipo di coltello è, e se ha il blocco della lama, secondo alcune interpretazioni diventa un'arma. Se lo avesse avuto in una borsa non sarebbe successo niente. Troviamo invece un'altra sentenza dove il tipo era in montagna con un coltello simile oppure lo stava trasportando, questa è viziata in partenza...
 
Però vorrei sottolineare una cosa che per me non è proprio una presa di posizione ......

Avere un coltello (di qualsiasi tipo) nel cruscotto non è diverso da andare in giro, in città, per musei piuttosto che per supermercati che per università o per puro "cazzeggio" con un coltello in tasca o nella borsa a tracolla o nel marsupio ......

L'interpretazione più punitiva tale per il quale un Opinel, o qualsiasi altro coltello con blocca lama, diviene "magicamente" arma propria tant'è che viene elevata la contravvenzione dell'art. 699 del c.p. è sì grave ma non crediate che la violazione dell'articolo 4 della legga 110/75 sia l'equivalente ad un buongiorno buonasera, nel secondo caso è previsto o l'arresto o una ammenda (quest'ultima in forma discrezionale e solo per casi lievi e per oggetti atti ad offendere) oltre che un bel giro gratis al tribunale.

IL PORTO (ovvero averne l'immediata disponibilità) di un oggetto come un coltello (qualsiasi) richiede il giustificato motivo SEMPRE ...... siete proprio così certi che il cazzeggio per città lo giustifichi ? ...... lo dico perchè molte volte si finisce per fare il pelo nell'uovo su un Ka-Bar USMC da 7", in montagna, e poi ...... ci si porta un Opinel a Roma in piazza Navona ?

Ciao :), Gianluca
 
Per favore mi spiegate qualcosa, mi sto' confondendo:


sul TIPO di coltello, non sull' USO:

Ho capito bene che i problemi piu' che altro sorgono con coltelli PIEGHEVOLI, che si possono bloccare quando aperti? e peggio quando questi PIEGHEVOLI si possono aprire con una mano sola?

Ma se il problema sussiste con questo tipo di coltello, Che differenza funzionale c'e' tra essi e quelli a lama fissa?

Grazie.
 
I pieghevoli, insidiosi sono, ah!
Avevo letto tempo fa che a NY la polizia aveva aperto il fuoco e ucciso uno che li minacciava a distanza con un coltello...
Sicuramente aveva il temibile blocco della lama :D
 
...Questa estate.

Piu' che altro era pericoloso lui, piu' del coltello, che era da cucina. Correva tra i passanti (con il coltello), spruzzato 6 volte con il mace, non ha desistito ed e' andato all'attacco. Anche se avesse avuto un appendipanni forse sarebbe successa la stessa cosa.



ci sono dei casi del genere... piu' che altro dovuto al PCB o infermita' mentale. e non c'e' niente da fare a quel punto: Taser, mace... incredibile, non si fermano.


http://www.nytimes.com/2012/08/12/n...n-brandishing-knife-in-times-square.html?_r=0
 
Per favore mi spiegate qualcosa, mi sto' confondendo:


sul TIPO di coltello, non sull' USO:

Ho capito bene che i problemi piu' che altro sorgono con coltelli PIEGHEVOLI, che si possono bloccare quando aperti? e peggio quando questi PIEGHEVOLI si possono aprire con una mano sola?

Ma se il problema sussiste con questo tipo di coltello, Che differenza funzionale c'e' tra essi e quelli a lama fissa?

Grazie.

Per il discorso apertura con una sola mano, non penso che al momento ci siano problemi.
Il problema è, invece, che qualche giudice sprovveduto si è inventato che il blocco della lama trasforma il coltello in un'arma bianca.

Tratto dalla sentenza:
"...rientra nella categoria delle armi proprie non da sparo, o "bianche", il coltello che, pur non essendo a scatto, presenta una lama che diventa fissa alla fine del percorso manuale d'estrazione..."

Che differenza funzionale c'e' tra essi e quelli a lama fissa?
Boh! Pero il fisso è lecito, quello col blocco NO (o perlomeno dubbio).
:)
 
LA REGOLA DELLE QUATTRO DITA NON ESISTE PIU' DA QUASI QUARANTANNI !!!!!!

Oggi non esiste distinzione fra un coltello da 2 cm. ed uno da 40 cm., per cui, legislativamente parlando non c'è nessuna distinzione fra un Opinel n. 2 (3 cm. di lama) ed un machete con lama da 40 cm questo perchè il legislatore ha ritenuto che ambedue fossero, pur essendo a due estremi opposti, in grado di procurare ferite letali, ovvero, ambedue possono "offendere" :D, in realtà anche a livello legislativo ci sono delle differenze MA NON LEGATE ALLA DIMENSIONE/LUNGHEZZA DELLA LAMA.

Oggi, qualsiasi coltello, per tanto l'Opinel n. 2 come il vecchio victorinox (anche senza blocco della lama) del nonno/zio/papà/amico come il machete comprato dopo aver visto l'omonimo film "Machete", per essere PORTATO, deve avvenire per un giustificato motivo. Il giustificato motivo è, in sintesi ed in parole povere, una motivazione "valida" tale per il quale il porto di un coltello (ribadisco qualsiasi purchè non sia un pugnale, una baionetta o un coltello a scatto) sia utile/indispensabile alle finalità di ciò che uno si appresta o se è apprestato a compiere ....... e quì NASCONO le rogne ...... motivazione VALIDA ...... il legislatore si è limitato sostanzialmente a dire VALIDA e non ESPRESSAMENTE quando è VALIDA, lasciando alle forze dell'ordine e poi ai giudici (nei vari gradi di giudizio) definire se il proprio giudizio era effettivamente valido :cry:

Questo cosa vuol dire in parole povere ? che se per me portarsi una mela da sbucciare è un valido motivo per avere con sè un coltello non è detto che nè il poliziotto di turno nè la giustizia lo ritenga una motivazione valida e, di conseguenza, quello che per noi è un gesto normale, innocuo, naturale può diventare fonte di rogne ....... UN COLTELLO E' SEMPRE FONTE DI ROGNE, questo però non vuol dire che, nella realtà dei fatti, sia sempre un suicidio AUTOMATICO questo perchè, come qualsiasi reato, questo diviene punibile (e punito) nel momento in cui qualcuno ne eleva la contravvenzione, diversamente, è solo un semplice fatto di vita e, nel caso di un coltello, questa elevazione di contravvenzione è legato a considerazioni ANCHE soggettive (esistono casi specifici in cui è tassativamente vietato il porto di un coltello e quì non ci sono 'azzi che tengano) da parte delle forze dell'ordine; ora se è facile trovare un pubblico ufficiale "ottuso" è anche altrettanto (secondo me) facile trovare chi invece è anche realistico e riesca a distinguere il delinquente dal semplice, ad esempio, escursionista ma non esiste certezza, per tanto secondo me, ognuno, quando si porta un coltello dev'essere consapevole di potersi trovare davanti a chi non capisce una mazza come chi invece capisce, per tanto, un coltello, come molte cose della vita, vuol dire prima di tutto CONSAPEVOLEZZA e BUON SENSO.

Oltre al porto esiste il trasporto, concettualmente, il "porto" indica una condizione tale per il quale posso disporre dell'arma (o del coltello) con facilità, il trasporto si riferisce invece al trasferimento da un luogo X ad un luogo Y. Avere il coltello in tasca, nel fodero attaccato alla cintura, nella borsa a tracolla, nel marsupio ..... nel cruscotto dell'auto ..... è un PORTO ...... avere lo stesso dentro una custodia nel baule dell'auto, ad esempio è un TRASPORTO, averlo dentro una scatola confezionata nella borsa a tracolla può rientrare nel TRASPORTO (ed avere lo scontrino che comprovi, ad esempio, di averlo appena acquistato aiuta ;)).

Avere un coltello nello zaino è un porto od un trasporto ? ...... la logica vorrebbe che sia definito come trasporto poichè non si ha l'immediatezza della disponibilità (magari se è appeso fuori qualcuno potrebbe dire qualcosa) e, personalmente ma anche cercando in rete casi in cui sia stato contestato non ne ho trovato, LA MANO SUL FUOCO NON C'E' LA METTO (non si sà mai) ma ritengo che le probabilità di avere rogne siano estremamente minime se non praticamente nulle (se però cercate la certezza matematica solo lasciando a casa il coltello si può ottenere diversamente un rischio si corre sempre).

Essendo discrezionale si và alle considerazioni di chi vi stà guardando e sicuramente il buon senso ed in particolar modo, aggiungo io, come ci si relaziona con il pubblico ufficiale di turno aiuta (a volte molto).

Sbucciare una mela con un victorinox, anche senza blocco della lama, durante un comizio elettorale vuol dire al 99.99999% passare guai seri.
Sbucciare una mela in pubblico in condizioni "normali" con un victorinox in piazza Navona a Roma trovandosi davanti un pubblico ufficiale un pò ligio al dovere (e alle regole), secondo me, vuol dire passare dal quarto d'ora antipatico a guai più seri.
Sbucciare una mela in montagna con il proprio bowie da 25 cm. di lama, lontano da un centro abitato, anche trovandosi davanti un pubblico ufficiale (la forestale) NON dovrebbe (sempre al condizionale, vedi passaggi sopra) essere motivo di rogne, certo se vi beccano che lo lanciate contro i pini o a due centimetri dai piedi di ignari passanti ..... magari ..... si incazzano (giustamente) un attimino ;)

Ciao :), Gianluca
 
Comunque evitate i "coltelli a vista", anche se uno ha un opinel nello zaino/tasca dubito fortissimamente che trovi un agente che gli giri per la testa di perquisirlo.
 
Leggendo questa discussione (e anche l'altra:http://www.avventurosamente.it/vb/121-utensili-da-taglio/18742-info-sul-portare-coltello-in.html) mi state facendo venire "paura" di portarmi dietro il coltello !!!!:biggrin:
Io porto sempre con me nel fodero alla cintura una pinza multiuso Victorinox, sempre intendo come portare il cellulare, anche se non ho capito se è classificata una "pinza dotata di lama con blocco" o un "coltello con blocco dotato di pinza", è con me da circa 10 anni e onestamente non mi sono mai posto il quesito trattato in questo post.
Quando abitavo a Monza, onestamente, non ho mai avuto problemi con le forze dell'ordine, anche quando mi fermavano ai normali posti di blocco e mi facevano scendere per farmi aprire il baule dell'auto o per controllare l'abitacolo nessuno di loro mi ha mai fatto storie sul perchè avessi alla cintura quel tipo di "coltello", si limitavano a chiedermi di mostrarglielo e tutto finiva li.
Da quando vivo in Sardegna il fatto di avere sempre alla cintura lo Swisstool è una cosa normalissima, nel senso che non interessa a nessuno, è una cosa normale, veramente come avere alla cintura un cellulare !!!!
Per capirci mi sono capitati due episodi (qui in Sardegna), il primo l'anno scorso, ho preso il traghetto da Olbia per andare in continente a recuperare un furgoncino che avevo acquistato usato e quindi mi sono imbarcato come "passeggero a piedi" e per accedere alla nave sono dovuto passare dalla stazione marittima e passare per il metal-detector, il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato il coltello, non sarei mai passato senza che il metal-detector suonasse !!!
Allora l'ideona è stata quella di togliere fodero e coltello e metterli nello zaino e far passare il tutto sotto i raggi mentre io transitavo tranquillamente senza far suonare nulla, cosi è stato, non ha suonato niente, tranne che la ragazza addetta al monitor mi ha fatto chiamare per chiedermi spiegazione di quella macchia nera che vedeva dentro lo zaino (beccato), a quel punto ho spiegato che era la pinza multiuso dentro il fodero e già mi immaginavo il sequestro !!!
Invece la ragazza mi ha rimproverato dicendomi che avrei dovuto metterlo nel cestino insieme alle chiavi e al telefono e riprenderlo una volta passato sotto il metal-detector.
Il secondo episodio è successo il giorno della Befana mentre rientravo a Olbia da Cagliari sulla S.S.131, mi ferma la Stradale ad un posto di blocco, normale (per me!!!), l'agente mi invita a scendere e aprire il baule dell'auto (non so che dirvi, devo avere la faccia di uno che ha qualcosa nel baule !!!), era una bella giornata calda ed io ero in maglietta e quindi il fodero si notava alla grande, addirittura mi ha chiesto se detenessi stupefacenti e mi ha invitato a svuotare le tasche e mettere il tutto sul cofano dell'auto di servizio, quando ho appoggiato il coltello non lo ha neanche guardato, mi ha semplicemente detto ""ok tutto apposto, può riprendere le sue cose"" !!!

A questo punto mi viene da pensare che visto che la legga è molto "ambigua" bisogna veramente confidare nel "buon comprendere" delle forze dell'ordine !!!

:)
 
sul TIPO di coltello, non sull' USO:
Ho capito bene che i problemi piu' che altro sorgono con coltelli PIEGHEVOLI, che si possono bloccare quando aperti? e peggio quando questi PIEGHEVOLI si possono aprire con una mano sola?
Ma se il problema sussiste con questo tipo di coltello, Che differenza funzionale c'e' tra essi e quelli a lama fissa?
Dobbiamo fare una premessa che è questa.

L'Italia ha passato nel periodo da fine anni 60 all'inizio degli anni 80 un "momento" particolarmente cruento definito come "gli anni di piombo", in questo lasso di tempo, come riportato da wikipedia, si verificò un'estremizzazione della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, lotta armata e terrorismo con i fatti che sono noti a tutti.
Il governo di allora ritenne opportuno emanare, e di conseguenza modificare, le varie leggi che regolavano, ad esempio, la detenzione di armi da sparo, coltelli, ect. ect. ed, ovviamente, non poté che fare certe valutazioni considerando i tempi di allora e ne conseguì, sostanzialmente, un "giro di vite" con l'introduzione di notevoli (secondo me) limitazioni atte a rendere meno accessibili "cose" che potessero essere usati dai malviventi ed, altrettanto ovviamente, come accade sempre, oltre che colpire i malviventi vennero colpiti anche chi delinquente non era ....... ma questo è un altro discorso (anche se di fatto è quello che ci interessa di più).
Questa "premessa" è importante diversamente non si riuscirebbe a capire del perchè in Italia esiste la distinzione fra "baionetta" e "coltello" o del perchè avere un "coltello a scatto" equivale quasi ad avere una pistola e, paradossalmente, negli anni, le leggi relative alle armi "vere" hanno subito un certo addolcimento tant'è che è stata introdotta la distinzione fra arma moderna ed antica, la possibilità di avere un arma ad aria compressa senza avere il porto d'armi (a certe condizioni), un numero illimitato di armi da caccia, ect. ect., dico paradossalmente perchè sul fronte dei coltelli (che sono oggettivamente meno pericolosi ma altrettanto oggettivamente più facilmente accessibili a chiunque compresi i malviventi in particolar modo quelli minorili), invece, le leggi sono rimaste tali (praticamente) dal 1975 ed ovviamente con l'impianto giuridico di allora.

Chiusa parentesi.

Tornando alla tua domanda "differenze funzionali fra un fisso ed un serramanico bloccato ?" ....... NESSUNA :cry: ....... ma perchè allora una parte della legislatura, di fatto, condanna con più severità un serramanico con blocco della lama rispetto ad un fisso ?

Provo a darti una risposta, ovviamente non condivisibile poichè dettata da considerazioni personali ma non credo proprio buttata lì.

Il legislatore, nel momento in cui formula una legge, tende ad essere abbastanza generico, per determinate materie, poichè molto spesso non è facile fare delle distinzioni precise tale per il quale si è grado di discernere, nello specifico, un oggetto sicuramente illecito da uno sicuramente lecito poichè, ribadisco per alcune materie, è la mano dell'uomo che ne determina il confine e non la natura stessa dell'oggetto. Il caso del "coltello" ne è un esempio abbastanza evidente, io posso uccidere una persona con un Opinel n. 2 esattamente come lo posso fare con un bowie con lama da 25 cm., nel primo caso solo in circostanze particolari mentre nel secondo è solo più "facile" ma concettualmente nulla di più per tanto non è possibile dire che un coltello con una lama di "X" cm. è meno letale che una di "X+1" (prima del 1975 esisteva questa distinzione ma ritengo non perchè "allora" questa distinzione fosse possibile ma solo perchè i tempi erano diversi e se si avesse dichiarato un qualcosa del genere si avrebbe detto che, esagerando, il 99% delle popolazione era fuori legge visto che le circostanze di "allora" richiedevano con più facilità avere un coltello in tasca ...... anche solo per tagliare il pane ...... oggi lo trovo anche pretagliato ma allora ?).

Però poteva intervenire su alcuni aspetti che "potevano" differenziare un coltello per tagliare il pane (cosa lecita) da uno per compiere un omicidio (cosa illecita). Uno di questi aspetti è, ad esempio, la "portabilità". Un coltello serramanico rispetto ad uno fisso è sicuramente più portabile, è più facilmente occultabile e, di conseguenza, passa più inosservato e, per tanto, nell'ottica del legislatore è più "subdolo"; d'altro canto anche la storia ha di fatto dimostrato questo ..... non è solo un contorto ragionamento di un legislatore fuori di testa ma un dato di fatto ...... il coltello serramanico è più facilmente occultabile rendendolo, fra le armi da taglio, prediletto da chi compieva (allora come oggi) atti illeciti ma, d'altro canto, la SOLA portabilità non è un indice di pericolosità basti pensare al fatto che appunto il coltello serramanico è anche il coltello maggiormente usato in agricoltura perchè, anche se è più complicato da realizzare rispetto ad un fisso, non necessita di un fodero, ha bisogno di meno metallo ..... è sostanzialmente più economico e come tale è l'ideale per un contadino in particolar modo per quei lavori "leggeri" di tutti i giorni.

A quel punto, immagino, si è voluto allora distinguere il coltello "lecito" da quello "illecito" in relazione alla sua "prontezza operativa" ed ecco, ribadisco forse, il perchè di un coltello a scatto è, a livello legislativo, più pericoloso di un coltello normale a serramanico ...... per tagliare il pane non c'è bisogno di aprire la lama in un secondo ma per commettere un omicidio sicuramente è "comodo" se non essenziale ........ analogamente un coltello con apertura facilitata potrebbe essere equiparata ad una apertura a scatto, ho detto "potrebbe" perchè un conto è guardare quella tipologia di apertura (comoda secondo me ma obbiettivamente permette un'apertura estremamente rapida) con gli occhi "nostri" ed un conto è guardarla con gli occhi di chi invece si trova davanti, molte volte (troppe), persone che possono essere qualificate con molti termini ma raramente con "escursionista ligio alle regole e alle leggi" ...... PERO' non mi risultano a me (il che non vuol dire nulla ovviamente) sentenze esplicite in questo senso.

Perchè il blocco della lama può essere un'aggravante per un pieghevole ?

Considerazioni personali e nulla di più ...... il blocco della lama, come dice la parola, permette di bloccare in posizione la lama impedendo, di fatto, che questa si richiuda quando la lama non taglia, condizione che può essere volontaria ...... infilzo il coltello ...... oppure involontaria ..... tengo male il coltello e spingendo troppo, a lama bloccata, mi si richiude sulle mie ditina (capitato con gli Opinel ..... tanto tempo fa ..... da allora li ho sempre "evitati"). Il primo, "infilzare", può rientrare fra le azioni tipicamente non legali (e per tanto giustamente punibili) e, per tanto, vale la stessa considerazione espressa per l'apertura facilitata ...... un conto è guardarla con gli occhi "nostri" ed un conto è guardarla con gli occhi di chi invece si trova davanti, molte volte (troppe), persone che possono essere qualificate con molti termini ma raramente con "escursionista ligio alle regole e alle leggi".

Ora per l'apertura facilità è una mera interpretazione "in più" rispetto a quanto prescritto dalla legge (e forse è per questo che è più un qualcosa di ipotetico che di reale), per il blocco della lama invece è una interpretazione di un qualcosa scritto che, a mio modesto avviso ma anche di molti fra cui anche (fortunatamente) l'altra parte della magistratura, viene interpretato in modo errato, solo che questo errore comporta una rogna molto più grossa ...... "il coltello con apertura a scatto e la cui lama, una volta spiegata, rimane fissa, assumendo in tal modo le caratteristiche di un pugnale o stiletto ‑ rientra nella categoria delle armi non da sparo per le quali non è consentito il porto in senso assoluto"

Ciao :), Gianluca

PS.: Scusate per la lungaggine del post ma l'argomento non è così facile, a mio avviso.
 
Morale della favola che diventa il colmo dei colmi: se nel cruscotto ci fosse stato un bowie con lama da 18 cm le conseguenze sarebbero state più lievi !!!!!!!
 
Morale della favola che diventa il colmo dei colmi: se nel cruscotto ci fosse stato un bowie con lama da 18 cm le conseguenze sarebbero state più lievi !!!!!!!

mmm bhe non credo sai... nel cruscotto (e nell'abitacolo in genere) non sono tollerati "arnesi" (per quello che so io nemmeno cacciativi, martelli etc) tutto deve essere non pronto all'uso
 
Una domanda: siccome per natale ho ricevuto in regalo una swisstool spirit con il blocco ad ogni attrezzo, me la porto dietro in tasca o appesa alla cintura, in tutti i casi nel suo relativo fodero in quasi ogni situazione di vita civile.

Mi son fatto regalare apposta il modello col coltello a forma di spalmaburro per scongiurare eventuali contestazioni anche se a dir la verità mi piaceva più la lama del victorinox classico.

La domanda è questa: influisce la punta in un coltello col blocco lama dal punto di vista della legge?

Perché onestamente se volessi fare male a qualcuno con quella punta lì faccio prima a chiuderla e usare il tutto come corpo contundente e quindi anche un cellulare o qualsiasi oggetto compatto sarebbe efficace come "arma".

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Questa l'immagine tanto per render l'idea, la lama è la seconda da sinistra.
 
Se vuoi evitare il 100% dei rischi lasciala a casa, se no portala ma sai che c'è sempre una seppur remota possibilità di rischio.
 
Se vuoi evitare il 100% dei rischi lasciala a casa, se no portala ma sai che c'è sempre una seppur remota possibilità di rischio.

Vabbé questo era scontato, volevo sapere, visto che ho letto interventi di persone che sicuramente ne sanno molto più di me, se esistessero già casi di sentenze riguardanti questo tipo di multiuso con lama "smussata" :)
 
Sentenze che si sono risolte con la piena assoluzione ce ne sono.....e anche riguardanti il porto di coltelli "normali".

Solo che mi pare che le sentenze non facciano da "precedente".
 
Si, non fanno da precedente ma più o meno era per rendermi conto della situazione generale riguardante questi particolari oggetti (multitools con punta smussata).
 
Non c'è una situazione generale, purtroppo tutto è lasciato alla "libera interpretazione".

Può essere ti vada bene al 99% ma il 100% non te lo assicura nessuno.
 
mmm bhe non credo sai... nel cruscotto (e nell'abitacolo in genere) non sono tollerati "arnesi" (per quello che so io nemmeno cacciativi, martelli etc) tutto deve essere non pronto all'uso
E invece penso proprio di si perchè, come indicato nella stessa sentenza se hai letto, invece di beccarsi l'art. 699 del codice penale che prevedeva l'arresto fino a 18 mesi, si sarebbe preso la denuncia per porto (art. 4 commi 3 e 4 L. 110/75) , senza giustificato motivo, di oggetto atto ad offendere con una pena dell'arresto da 1 mese ad 1 anno e ammenda da 51 a 206 euro.
Ma questo solo perchè all'epoca dei fatti, verosimilmente, non era entrato in vigore il decreto legislativo 26 ottobre 2010 che ha inasprito le pene, per l'art 4 della L. 110/75, con arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 1000 a 10000 euro (e dico da 1000 a 10000).
 
Come ho già detto nell'altra discussione, e come ha puntualizzato Alfredo, il fulcro di questa sentenza è che il coltello era nel cruscotto.
Come ho già risposto nell’altra discussione, questa sentenza non ha niente a che fare con la posizione del coltello.

Il tizio trovato col coltello è stato condannato dal Tribunale di Genova ad 1 anno di arresto e la Corte d’Appello ha confermato.
Tratto dalla sentenza in Cassazione:
1. Con sentenza del 10.2.2012, la corte d'appello di Genova confermava la sentenza di condanna emessa dal Tribunale della stessa città, nei confronti di L.I., ritenuto colpevole del reato di cui all'art. 699 cod. pen. e condannato alla pena di anni uno di arresto.

In Cassazione non è contestata la posizione del coltello e quindi questa non viene minimamente presa in considerazione.
Tra i motivi di ricorso c’è, invece, che il coltello in questione non è da considerarsi arma propria perché non è acuminato.
La Suprema Corte se ne frega altamente della punta del coltello e sentenzia:
Il coltello in questione era del tipo a serramanico, con un meccanismo di blocco della lama, con il che corretto è stato l'inquadramento normativo della fattispecie nell'ipotesi di cui all'art. 699 cod. pen.: è infatti stato affermato che rientra nella categoria delle armi proprie non da sparo, o "bianche", il coltello che, pur non essendo a scatto, presenta una lama che diventa fissa alla fine del percorso manuale d'estrazione, con le caratteristiche proprie del pugnale, tanto che la successiva chiusura necessita di un meccanismo di disincaglio. Il porto di tale strumento integra non già il reato p. e p. dalla L. n. 110 del 1975, art. 4, commi 2 e 3, bensì la più grave fattispecie criminosa di cui all'art. 699 c.p., comma 2, (Sez. 1^ 27.3.2008, n. 16685).

Allego delle considerazioni e consigli del Dott. Edoardo Mori, ex Magistrato di Cassazione specializzato in diritto delle armi. Quanto segue è tratto da sue pubblicazioni.

- Coltelli pieghevoli con blocco della lama
Le recenti sentenze della Cassazione che li hanno dichiarati armi proprie sono il frutto di un vero e proprio abbaglio tecnico. Il blocco della lama non è stato inventato per poter utilizzare il coltello come arma, ma per essenziali ragioni di sicurezza perché, come sa chiunque sia solito usare un coltello per lavori manuali, è estremamente facile che la lama del coltello non bloccabile, si ripieghi improvvisamente, a causa di una manovra sbagliata o di un urto, tagliando le dita del malcapitato che lo sta usando. Si prenda ad esempio il famoso coltello Opinel, tipico coltello del contadino francese, che da sempre è munito di una ghiera girevole che consente di bloccare la lama, di certo non per usi illeciti. La circostanza che in questi ultimi anni siano sempre di più i coltelli muniti di blocco della lama, è dovuta al fatto che le lame di oggi sono dotate sempre di un filo da far invidia ai rasoi, così che una chiusura accidentale può essere estremamente pericolosa, ed al fatto che sempre di più i coltelli finiscono nelle mani di persone inesperte che non sono abituate a maneggiarli tutti i giorni, come i contadini di una volta. Del resto, anche in questo caso, non pare proprio verosimile che la Cassazione dichiarerebbe arma propria una taglierina da tappezziere congegnata in modo da bloccare la lama in apertura! Inoltre proprio non si comprende perché vi dovrebbe essere diversità di trattamento tra chi porta un coltello a lama fissa e chi porta lo stesso coltello che si apre e diventa a lama fissa al momento del bisogno, visto che ciò che conta non è l’insidiosità o la pericolosità, ma esclusivamente la naturale destinazione d’uso.

Altre sentenze di Cassazione e commento del Dott. Edoardo Mori:
Cass., 1, 17/02/96, n.1901. In tema di reati concernenti le armi bianche, l’art. 699 cod. pen. si applica alle armi bianche proprie, mentre l’art. 4 legge 18 aprile 1975 n. 110 si applica agli oggetti atti ad offendere il cui porto non sia giustificato. Rientra nella categoria delle armi proprie non da sparo con conseguente applicabilità dell’art. 699 cod. pen. un coltello che, pur essendo semplicemente a serramanico senza essere munito di un congegno di scatto, sia dotato di lama fissa e rimovibile solo mediante l’azionamento di apposito meccanismo, in tal modo assumendo la caratteristica propria di un pugnale o stiletto.

Cass. I, 25/05/96, n.5213. In materia di armi da punta e taglio, per quanto riguarda in particolare i coltelli, va operata una distinzione tra quelli muniti di lama non fissa, semplicemente azionabili a mano e privi di congegni meccanici che permettano l’irrigidimento della lama aperta sino a contrario comando manuale, e quelli, invece, che dispongono di congegni di quest’ultimo tipo, in grado di consentirne la fruibilità quali pugnali, stiletti e simili. Nella prima categoria rientrano gli arnesi da punta e taglio, il cui porto senza giustificato motivo è punito ai sensi dell’art. 4 legge 18 aprile 1975 n. 110; nella seconda le armi proprie non da sparo il cui possesso è sanzionato dagli artt. 697 e 699 cod. pen., a seconda che si tratti di detenzione illegale o di porto abusivo.

Commento:
Questa massima e quella che precede sono sicuramente erronee perché hanno scambiato una misura di sicurezza, universalmente usata nei coltelli, per un mezzo rivolto ad aumentarne la pericolosità. Che un coltello, una volta aperto, diventi a lama fissa è assolutamente irrilevante per il fatto che la legge considera comunque strumenti e non armi tutti i coltelli a lama fissa.

Strumenti atti ad offendere
Il cacciatore e l’escursionista possono portare ogni tipo di coltello. Chi è uscito di casa portando l’oggetto per un giustificato motivo, è legittimato a portarlo fino a che non rientra a casa
Confermato in Cassazione
Cass., I, 15/01/1987, n. 0254. Il porto di un coltello a serramanico è da ritenersi legittimo se detto oggetto deve essere impiegato nell’uso suo proprio e rimane tale per tutto il tempo di durata della attività e, quindi, all’assenza della abitazione. Ne consegue che non risponde di reato di cui all’art. 4 legge n. 110 del 1975 colui il quale, avendo portato con sé un coltello per adempiere al suo lavoro nei boschi, successivamente, e prima del rientro a casa, si ubriachi e lo esibisca in pubblico perché il fatto non costituisce reato.

Considerazioni finali
I coltelli (tutti, di qualsiasi misura) possono essere portati per "giustificato motivo".

Il cacciatore è, per legge, in situazione di giustificato motivo dal momento in cui parte da casa a quando vi ritorna. Però non può salire in corriere o in treno con un fiero coltello alla cintura! Meglio se lo tiene nel sacco da montagna o nascosto.

In tutti gli altri casi bisogna trovarsi in una situazione in cui sia dimostrabile che si è portato o si sta portando il coltello per uno scopo preciso: cercatore di funghi per tagliare i funghi, escursionista o campeggiatore per le necessità di campagna, artigiano per lavori attinenti al suo mestiere, ecc.

Non è considerato valido il motivo generico: “perché lo uso per fare la punta alla matita e per pulirmi le unghie!”

Non è valido il motivo di difesa perché la legge vuole proprio evitare che si porti il coltello per bucare la pelle altrui.

Si può sempre trasportare il coltello impacchettato (anche se si può ferire una persona senza aprire il pacchetto!).

Chi porta il coltello è meglio quindi che abbia una scusa sempre bell'e pronta del tipo: vado nel giardino del mio amico a tagliare un ramo!


Sintesi del diritto delle armi . Ed. maggio 2012
Coltelli - testo Dr. Edoardo Mori
:)
 
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