sul TIPO di coltello, non sull' USO:
Ho capito bene che i problemi piu' che altro sorgono con coltelli PIEGHEVOLI, che si possono bloccare quando aperti? e peggio quando questi PIEGHEVOLI si possono aprire con una mano sola?
Ma se il problema sussiste con questo tipo di coltello, Che differenza funzionale c'e' tra essi e quelli a lama fissa?
Dobbiamo fare una premessa che è questa.
L'Italia ha passato nel periodo da fine anni 60 all'inizio degli anni 80 un "momento" particolarmente cruento definito come "
gli anni di piombo", in questo lasso di tempo, come riportato da wikipedia, si verificò un'estremizzazione della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, lotta armata e terrorismo con i fatti che sono noti a tutti.
Il governo di allora ritenne opportuno emanare, e di conseguenza modificare, le varie leggi che regolavano, ad esempio, la detenzione di armi da sparo, coltelli, ect. ect. ed, ovviamente, non poté che fare certe valutazioni considerando i tempi di allora e ne conseguì, sostanzialmente, un "giro di vite" con l'introduzione di notevoli (secondo me) limitazioni atte a rendere meno accessibili "cose" che potessero essere usati dai malviventi ed, altrettanto ovviamente, come accade sempre, oltre che colpire i malviventi vennero colpiti anche chi delinquente non era ....... ma questo è un altro discorso (anche se di fatto è quello che ci interessa di più).
Questa "premessa" è importante diversamente non si riuscirebbe a capire del perchè in Italia esiste la distinzione fra "baionetta" e "coltello" o del perchè avere un "coltello a scatto" equivale quasi ad avere una pistola e, paradossalmente, negli anni, le leggi relative alle armi "vere" hanno subito un certo addolcimento tant'è che è stata introdotta la distinzione fra arma moderna ed antica, la possibilità di avere un arma ad aria compressa senza avere il porto d'armi (a certe condizioni), un numero illimitato di armi da caccia, ect. ect., dico paradossalmente perchè sul fronte dei coltelli (che sono oggettivamente meno pericolosi ma altrettanto oggettivamente più facilmente accessibili a chiunque compresi i malviventi in particolar modo quelli minorili), invece, le leggi sono rimaste tali (praticamente) dal 1975 ed ovviamente con l'impianto giuridico di allora.
Chiusa parentesi.
Tornando alla tua domanda "differenze funzionali fra un fisso ed un serramanico bloccato ?" ....... NESSUNA
....... ma perchè allora
una parte della legislatura, di fatto, condanna con più severità un serramanico con blocco della lama rispetto ad un fisso ?
Provo a darti una risposta, ovviamente non condivisibile poichè dettata da considerazioni personali ma non credo proprio buttata lì.
Il legislatore, nel momento in cui formula una legge, tende ad essere abbastanza generico, per determinate materie, poichè molto spesso non è facile fare delle distinzioni precise tale per il quale si è grado di discernere, nello specifico, un oggetto sicuramente illecito da uno sicuramente lecito poichè, ribadisco per alcune materie, è la mano dell'uomo che ne determina il confine e non la natura stessa dell'oggetto. Il caso del "coltello" ne è un esempio abbastanza evidente, io posso uccidere una persona con un Opinel n. 2 esattamente come lo posso fare con un bowie con lama da 25 cm., nel primo caso solo in circostanze particolari mentre nel secondo è solo più "facile" ma concettualmente nulla di più per tanto non è possibile dire che un coltello con una lama di "X" cm. è meno letale che una di "X+1" (prima del 1975 esisteva questa distinzione ma ritengo non perchè "allora" questa distinzione fosse possibile ma solo perchè i tempi erano diversi e se si avesse dichiarato un qualcosa del genere si avrebbe detto che, esagerando, il 99% delle popolazione era fuori legge visto che le circostanze di "allora" richiedevano con più facilità avere un coltello in tasca ...... anche solo per tagliare il pane ...... oggi lo trovo anche pretagliato ma allora ?).
Però poteva intervenire su alcuni aspetti che "potevano" differenziare un coltello per tagliare il pane (cosa lecita) da uno per compiere un omicidio (cosa illecita). Uno di questi aspetti è, ad esempio, la "portabilità". Un coltello serramanico rispetto ad uno fisso è sicuramente più portabile, è più facilmente occultabile e, di conseguenza, passa più inosservato e, per tanto, nell'ottica del legislatore è più "subdolo"; d'altro canto anche la storia ha di fatto dimostrato questo ..... non è solo un contorto ragionamento di un legislatore fuori di testa ma un dato di fatto ...... il coltello serramanico è più facilmente occultabile rendendolo, fra le armi da taglio, prediletto da chi compieva (allora come oggi) atti illeciti ma, d'altro canto, la SOLA portabilità non è un indice di pericolosità basti pensare al fatto che appunto il coltello serramanico è anche il coltello maggiormente usato in agricoltura perchè, anche se è più complicato da realizzare rispetto ad un fisso, non necessita di un fodero, ha bisogno di meno metallo ..... è sostanzialmente più economico e come tale è l'ideale per un contadino in particolar modo per quei lavori "leggeri" di tutti i giorni.
A quel punto, immagino, si è voluto allora distinguere il coltello "lecito" da quello "illecito" in relazione alla sua "prontezza operativa" ed ecco, ribadisco forse, il perchè di un coltello a scatto è, a livello legislativo, più pericoloso di un coltello normale a serramanico ...... per tagliare il pane non c'è bisogno di aprire la lama in un secondo ma per commettere un omicidio sicuramente è "comodo" se non essenziale ........ analogamente un coltello con apertura facilitata potrebbe essere equiparata ad una apertura a scatto, ho detto "potrebbe" perchè un conto è guardare quella tipologia di apertura (comoda secondo me ma obbiettivamente permette un'apertura estremamente rapida) con gli occhi "nostri" ed un conto è guardarla con gli occhi di chi invece si trova davanti, molte volte (troppe), persone che possono essere qualificate con molti termini ma raramente con "escursionista ligio alle regole e alle leggi" ...... PERO' non mi risultano a me (il che non vuol dire nulla ovviamente) sentenze esplicite in questo senso.
Perchè il blocco della lama può essere un'aggravante per un pieghevole ?
Considerazioni personali e nulla di più ...... il blocco della lama, come dice la parola, permette di bloccare in posizione la lama impedendo, di fatto, che questa si richiuda quando la lama non taglia, condizione che può essere volontaria ...... infilzo il coltello ...... oppure involontaria ..... tengo male il coltello e spingendo troppo, a lama bloccata, mi si richiude sulle mie ditina (capitato con gli Opinel ..... tanto tempo fa ..... da allora li ho sempre "evitati"). Il primo, "infilzare", può rientrare fra le azioni tipicamente non legali (e per tanto giustamente punibili) e, per tanto, vale la stessa considerazione espressa per l'apertura facilitata ...... un conto è guardarla con gli occhi "nostri" ed un conto è guardarla con gli occhi di chi invece si trova davanti, molte volte (troppe), persone che possono essere qualificate con molti termini ma raramente con "escursionista ligio alle regole e alle leggi".
Ora per l'apertura facilità è una mera interpretazione "in più" rispetto a quanto prescritto dalla legge (e forse è per questo che è più un qualcosa di ipotetico che di reale), per il blocco della lama invece è una interpretazione di un qualcosa scritto che, a mio modesto avviso ma anche di molti fra cui anche (fortunatamente) l'altra parte della magistratura, viene interpretato in modo errato, solo che questo errore comporta una rogna molto più grossa ...... "il coltello con apertura a scatto e la cui lama, una volta spiegata,
rimane fissa, assumendo in tal modo le caratteristiche di un pugnale o stiletto ‑ rientra nella categoria delle armi non da sparo per le quali non è consentito il porto in senso assoluto"
Ciao
, Gianluca
PS.: Scusate per la lungaggine del post ma l'argomento non è così facile, a mio avviso.