coltelli nati per fare legna

Il boscaiolo si porta dietro sia la roncola che l'accetta.
Laroncola serve per sramare e far fascine con rami gia' a terra e il becco si usa per non chinarsi a prendere il ramo; serve per liberare un sentiero da ramaglie e vegetazione e il becco e' utile per tirar via il tagliato.
L'accetta serve per tagliare rami di una data dimensione sia nel senso del diametro che longitudinalmente.
Esistono vari tipi di accette a seconda del lavoro da fare, anche quelle che si brandiscono a due mani.
Quando il diametro del legno aumenta, l'accetta diventa scure.
 
Non e' certo mia intenzione contestare l'esperienza di secoli di vita nei boschi: se la roncola e' così usata e' perché ha delle caratteristiche che la rendono vincente in certi utilizzi rispetto ad altri utensili taglienti.

Ma dalla mia brevissima esperienza (sto cercando di "bonificare" un uliveto di 50 piante dopo almeno 10-15 anni di completo abbandono e ho solo segaccio e roncola).

La roncola, come ho detto, la trovo valida per i rovi più che altro perché il "becco" taglia a "tirare", quindi io "aggancio" il rovo, tiro e il rovo si taglia (con l'accetta dovrei tenere fermo il rovo con una mano e con l'altra tagliare, ma non c'e' guanto che mi protegga dalle spine).

Mentre ho provato a portarmi la roncola sull'albero per potare i rami più fini ma ho subito rinunciato: la trovo scomoda e pericolosa da tenere al fianco e non riesco ad usarla a "battere" dato che il becco mi dà fastidio, la trovo comoda, appunto, a "tirare" ma su rametti grossi come un dito fa molta fatica ... dovrei provare a riaffilarla eh!? :D.

Forse mi troverei meglio con quelle dal becco più corto che fanno un angolo più "secco".

Ripeto: queste sono solo le mie considerazioni da quasi autodidatta, nessuna pretesa di insegnamento e piena disponibilità ad apprendere.
 
Il fatto è che la roncola non serve a potare, per farlo ti conviene usare delle buone cesoie, anche perchè oltre ad essere più comode fanno anche un taglio più netto, cosa molto migliore per la salute della pianta.
La roncola serve per sramare ovvero, dopo aver abbattuto una pianta, pulire i rami che verranno fatti a pezzi da tutti i rametti più piccoli ed in questo uso è perfetta.
Con la roncola che uso per fare legna (non la classica, che ha il "becco" abbastanza lungo e la lama abbastanza stretta, ma una AngeloB con becco corto e lama molto larga, decisamente pesante e potente) riesco con 3 o 4 colpi a tagliare in pezzi (dopo averli puliti) anche rami dal diametro di circa 5 o 6 cm.
Ovviamente, come per tutti gli attrezzi da taglio, una buona affilatura prima di lavorare è fondamentale!

Ciao
Andrea
 
Grazie andreadefalco e spassistruer nonché piervi.

Vorrei continuare a discutere di potatura perché mi riguarda da vicino ma penso di aver rubato già troppo spazio a spyrozzo. Semmai continueremo nella sezione adatta.
 
Sull'albero d'olivo, almenno qua in Liguria si usa il segaccio, la cesoia (a parte il limite di taglio) lascia piccoli moncherini che danno fastidio.
In pochi usano l'accetta che lascia un taglio piu' liscio ma difficile da maneggiare
 
Inoltre io sulla potatura non potrei aiutarti oltre... so che non si fa con la roncola e poco più, faccio la legna ma non sono un potatore!

Ciao
Andrea
 
Semimonade, gli strumenti vengono affinati nel tempo con l'uso e per il suo uso la roncola è il meglio, non è un caso che la usino tutti i boscaioli... la sua forma è il frutto di secoli di sviluppo.
Io faccio la legna per l'inverno (mi scaldo con il camino) e lavoro con motosega e roncola, non mi passerebbe neanche per l'anticamera del cervello di sramare con l'accetta o con il machete.
Il machete nasce per una vegetazione diversa dalla nostra (più tenera e più fitta), in Italia non è efficace; l'accetta invece nasce per uno scopo diverso.
Io il machete lo ho provato, ne ho sia uno italiano dell'ausonia (ridicolmente inutile a causa dell'acciaio inox e di uno spessore esagerato) sia uno centroamericano (molto più efficace, si vede che nasce per essere usato, resta il fatto che sulla nostra vegetazione vince a mani basse la roncola).
L'idea poi di tagliare i rovi con l'accetta mi pare surreale!

Se ci prendi la mano la roncola è una macchina da taglio e l'uncino è ottimo sia per tagliare (la lama non "scivola" su un ramo ma lo tronca) sia per spostare i ciocchi... io nel bosco la uso anche per attaccarmi ai tronchi dove si scivola.
Complimenti, ottima analisi e spiegazione.
Anche se non amo i coltelloni da legna (a parte il tuo basso legato Spyrozzo),
devo dire che possono ritornare utili a chi non sa usare l' accetta in modo adeguato. Infatti permette di fare batoning e spaccare legna con meno rischi per i neo avventurosi...
Per il resto effettivamente niente di nuovo.
Avendo sperimentato di persona l' uso di accetta/seghetto/coltello "in to the wild" sono ormai fermo a questa triade.
 
Sull'albero d'olivo, almenno qua in Liguria si usa il segaccio, la cesoia (a parte il limite di taglio) lascia piccoli moncherini che danno fastidio.
In pochi usano l'accetta che lascia un taglio piu' liscio ma difficile da maneggiare

Invece nel mio paese di origine in Puglia si usa l' accetta da 250/300g tipo tomahawk per potare gli ulivi.... :)
 
devo aggiungere una cosa per la quale non amo molto l'accetta:
ho conosciuto molta gente che (vuoi anche per imperizia) si è fatta molto male usandola...
il coltellaccio invece, personalmente, sono sempre riuscito a gestirlo abbastanza bene.
 
Coltello per fare legna.. uhmm mi verrebbe da dire FOX Trapper...(non proprio economico)
Oppure quel "coso brutto" sempre della fox STF 3...Ma costa un botto :D
Il Cold Steel Tanto G I ha un costo/beneficio favorevole ti permette quindi di usarlo a cuor leggero anche in maniere estreme.
La testa mi direbbe Cold Steel
Il cuore Il Trapper...

Ciao

T
 
Laroncola serve per sramare e far fascine con rami gia' a terra e il becco si usa per non chinarsi a prendere il ramo; serve per liberare un sentiero da ramaglie e vegetazione e il becco e' utile per tirar via il tagliato.
L'accetta serve per tagliare rami di una data dimensione .

concordo, la dimensione di quello che si vuol tagliare rende preferibile una o l'altra,
dalle mie parti la roncola è l'attrezzo principe di tutti i campagnoli,
usata anche per raccogliere frasche per i conigli ecc.

Ora però .. sinceramente anche se pesa meno, portarsi in trekking una roncola mi pare cosa scomoda, ed è comunque meno flessibile all'uso di un coltellaccio secondo me.
 
Ma poi...cosa vuol dire: "Fare legna"?
Io la potrei anche fare con le mani, raccolgo i rami caduti...

Il mio punto di vista personale:
Se uno si porta uno di questi coltellacci in giro, vuol dire che ha intenzione di tagliare e spaccare dei tronchi, e allora tanto vale che si porti dietro una sega, di quelle vere. Per spaccare la legna si puo' usare un coltello di dimensioni moderate e qualche cuneo fatto sul posto o una acetta, che serve anche per altre cose. Una volta acceso il fuoco poi non c'e' tanto bisogno di spaccare la legna, se il fuoco e' ben fatto, mettici i tronchi dentro e brucia.

Se invece devi fare un campo di quelli seri, portati la sega ancora piu' grande per tagliare e la scure per spaccare.

Il peso l'ingombro e l'energia spesa nel portarsi la sega viene ripagata 10x una volta che la cominci ad usare.

Facciamo cosi': Io vado nel bosco con la sega, tu con il coltellone, ti assicuro che dopo 3 giorni vieni a comprare la legna da me'. (Me la paghi con il coltellone) :)

Eccezione: quando e' veramente pericoloso usare l'acetta o la scure per spaccare, cioe' quando la neve e' cosi' profonda che non si riesce a tenersi bene in equilibrio o a bilanciare il ciocco, allora e meglio la combinazione sega per tagliare + coltellone per spaccare.


Altra variabile che determina la scelta sega VS acetta per il TAGLIO del tronco: Il tipo di legno.
 
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