Coltello APO-1 progettato da Survival Lilly

Per l'acquisto futuro, avrei un dubbio.

Vado sul sicuro con il Cold Steel SRK in acciaio San Mai III, oppure sperimento il coltello progettato ad hoc dall'esperta Survival Lilly, APO-1 (Apocalypse 1)?

I dettagli che non mi convincono sono:

1) è fabbricato a Taiwan
2) l'acciaio è in AUS8, che pochi fabbricanti IMHO usano
3) lo spessore di 4.8 mm anziché 5
4) il manico in micarta, che in pratica è cellulosa compressa.

Il prezzo è competitivo, 136 euro ma lo si compra solo nel negozio dell'esperta austriaca:

https://www.survivallilly.at/produkt/apo-1-survival-knife-designed-by-survival-lilly/

Voi cosa scegliereste e perché?
 
Ciao, a me non dispiace, il designe non è male, l'acciaio accettabile ( io preferisco i carbonioso) la produzione esterofila non ti deve spaventare, molti coltelli sono prodotti fuori lo sappiamo bene anzi benissimo se fosse veramente un prodotto elaborato da una persona che vive direttamente esperienze "bushcraft" mi darebbe fiducia, poi tutto è relativo e dovresti provarlo e adattarlo alle tue di esigenze.

..per capirci:

AUS-6 AUS-8 AUS-10
(aka 6A 8A 10A)
Acciai inossidabili giapponesi paragonabili per quantità di carbonio alla famiglia dei 440 : 440A ( AUS-6, .65% carbonio ) ; 440B ( AUS-8, 0.75% carbonio) ; 440C (AUS-10, carbonio 1.1%). Tutti e 3 gli acciai hanno una quantità di vanadio aggiunto (cosa che i 440 non hanno), per migliorare la resistenza all'usura e raffinare i grani per migliorare la capacità di taglio.
 
Stai dicendo che il vanadio aggiunto agli acciai tipo AUS8 è meglio del molibdeno aggiunto al VG-10 San Mai III, oppure sono equivalenti?

Non mi dispiace che il coltello sia prodotto all'estero in sé, mi preoccupa sapere che a Taiwan le regole sui materiali da usare e sul controllo qualità siano... Elastiche. Tonnellate di prodotti tossici fatti in Cina sono periodicamente sequestrati dalla Finanza, è un fatto
 
Quindi tanto vale il Cold Steel di cui all'inizio? Di quel coltello mi dispiace solo la mancanza dello spuntone metallico alla fine del manico, e mi preoccupa un po' avere appena letto che il manico in Kraton (ribattezzato Kray-Ex dalla Cold Steel) è soggetto a tagli.

http://www.darrex.net/manicature/
 
Per l'acquisto futuro, avrei un dubbio.

Vado sul sicuro con il Cold Steel SRK in acciaio San Mai III, oppure sperimento il coltello progettato ad hoc dall'esperta Survival Lilly, APO-1 (Apocalypse 1)?

I dettagli che non mi convincono sono:

1) è fabbricato a Taiwan
2) l'acciaio è in AUS8, che pochi fabbricanti IMHO usano
3) lo spessore di 4.8 mm anziché 5
4) il manico in micarta, che in pratica è cellulosa compressa.

Il prezzo è competitivo, 136 euro ma lo si compra solo nel negozio dell'esperta austriaca:

https://www.survivallilly.at/produkt/apo-1-survival-knife-designed-by-survival-lilly/

Voi cosa scegliereste e perché?

inizio subito dandoti la risposta, successivamente argomenterò.
scegli il Cold Steel SRK. A mani basse, tra l'altro.

Il coltello della presunta esperta di Survival ha davvero molte frecce al suo arco, ma non regge il paragone con l'americano. Ecco le mie considerazioni:

- l'acciaio utilizzato - AUS8 - è un materiale discreto che si presta a molti usi senza eccellere mai. per avere discrete performance deve essere temprato davvero bene.... e chi lo tempra il coltello di Lily??? chi segue la produzione?

- i materiali usati da C.S. invece sono davvero il top, sia in tema di prestazioni che di durata. La produzione, anche se geolocalizzata in oriente, viene seguita con grande attenzione dalla casa madre.

- l'esperienza della ragazza è quanto meno discutibile, non mi pare abbia dimostrato chissà quali capacità.

- l'esperienza della Cold Steel in materia è notevole, il primo Survival Rescue Knife risale agli anni 80. Tutti i test effettuati, per quanto scenografici siano, dimostrano la bontà progettuale. E se può interessare, anche io mi l'ho usato e lo ritengo ottimo.

Detto questo il coltello in questione è molto bello e mi pare studiato bene.
Ma a quel prezzo guarderei altrove.
 
inizio subito dandoti la risposta, successivamente argomenterò.
scegli il Cold Steel SRK. A mani basse, tra l'altro.

Il coltello della presunta esperta di Survival ha davvero molte frecce al suo arco, ma non regge il paragone con l'americano. Ecco le mie considerazioni:

- l'acciaio utilizzato - AUS8 - è un materiale discreto che si presta a molti usi senza eccellere mai. per avere discrete performance deve essere temprato davvero bene.... e chi lo tempra il coltello di Lily??? chi segue la produzione?

- i materiali usati da C.S. invece sono davvero il top, sia in tema di prestazioni che di durata. La produzione, anche se geolocalizzata in oriente, viene seguita con grande attenzione dalla casa madre.

- l'esperienza della ragazza è quanto meno discutibile, non mi pare abbia dimostrato chissà quali capacità.

- l'esperienza della Cold Steel in materia è notevole, il primo Survival Rescue Knife risale agli anni 80. Tutti i test effettuati, per quanto scenografici siano, dimostrano la bontà progettuale. E se può interessare, anche io mi l'ho usato e lo ritengo ottimo.

Detto questo il coltello in questione è molto bello e mi pare studiato bene.
Ma a quel prezzo guarderei altrove.

Quoto.

Per quanto anche il coltello di Lily non sia male però, se lo confronti con il Cold Steel SRK, be' allora...
 
Non mi dispiace che il coltello sia prodotto all'estero in sé, mi preoccupa sapere che a Taiwan le regole sui materiali da usare e sul controllo qualità siano...
Il produttore userà le regole che gli chiede e soprattutto paga il committente.
Se gli chiede di seguire determinate regole lo farà, ma ovviamente il costo sale.
 
Quoto inizialmente anche io Rocky e Wombat, però......


Però io sono un forte sostenitore di chi prova, nel suo piccolo, a creare qualcosa di proprio, a portare piccole innovazioni o novità, a realizzare i propri progetti confrontandosi con le major.
Al momento andrei sul sicuro anche io, acquistando una certezza come il cold Steel, ma se fossi in te mi darei ancora qualche mese di tempo per decidere, questo perché se il coltello in questione è una novità, ne seguiranno presto molti video e recensioni, non soltanto di Lilly, a dimostrare la bontà o meno di questo attrezzo, e gente come prepared mind 101 oppure gideons tactical, giusto per citarne un paio, non ci andranno tanto poi per il sottile col batoning e chopping.
 
Però io sono un forte sostenitore di chi prova, nel suo piccolo, a creare qualcosa di proprio, a portare piccole innovazioni o novità, a realizzare i propri progetti confrontandosi con le major.
.

sono molto d'accordo su questo punto.
Del resto anche noi appassionati, quando ci rivolgiamo ad un artigiano per realizzare un nostro progetto, seguiamo questo concetto.... magari in piccolo, me ne rendo conto, ma l'idea è quella.

Tornando al coltello in questione, per quel che si capisce dalle foto, mi sembra che ci sia del buono. Non mi pare solo la solita manovra di marketing.
Il disegno è bello e le linee lo rendoni fruibile.
Non avrei usato quell'acciaio e avrei tenuto più basso il prezzo.
 
Non avrei usato quell'acciaio e avrei tenuto più basso il prezzo.

E' un ossimoro.

L'AUS8 è un acciaio meno costoso di un un D2 o un Sleipner quindi cambiare acciaio e farlo costare meno la vedo dura...

Forse un K720 può essere economico ma poi se entra nella sfera dei carboniosi, con più necessità di manutenzione.
 
E' un ossimoro.

L'AUS8 è un acciaio meno costoso di un un D2 o un Sleipner quindi cambiare acciaio e farlo costare meno la vedo dura...

Forse un K720 può essere economico ma poi se entra nella sfera dei carboniosi, con più necessità di manutenzione.

no beh, dai. non esageriamo.

i fattori che determinano il prezzo sono tanti, soprattutto mi viene da pensare ai numeri di produzione... bassi rispetto ai soliti industriali... però l'AUS8 è molto economico.
 
Molte aziende americane come cold Steel, kabar e tops fanno largo uso del 1095, super testato, economico, e dalle ottime prestazioni (imho), per la manutenzione la lama brunita o verniciata fa il suo sporco lavoro, oltre che essere apprezzata esteticamente da molti.
Io avrei optato per questa scelta.
 
Tenuto conto di come ha distrutto un Fallkniven, se quello da lei progettato resiste ai suoi test, meglio se fatti da qualcun altro, beh, allora il prodotto è valido. Ma Cold Steel ha una lunga reputazione, e filmati dimostrativi a parte, la difende bene, direi.
 
Si è sprecata poco e non si è distaccata di molto dall'SRK, semplicemente facendolo full-tang, aggiungendoci tre tacche per il pollice e togliendo il controfilo. A parte l'acciaio (a stento concepisco gli inox per i lama fissa) un paio di cose mi lasciano perplesso.

Parte dal presupposto che tutti i problemi che ha riscontrato con altri coltelli sono colpa esclusiva dei ferri, mai e poi mai di usi discutibili... Parliamone.
Parla del fodero come fosse farina del suo sacco, mentre è un clone di quello CS. Parla di punta solida, ma i biselli sono alti: non basta togliere il controfilo per fare una punta solida.

Temo che i 132 € siano il prezzo di lancio e che fra qualche tempo si passerà ai depennati, per ora, 162 €.
 
Si è sprecata poco e non si è distaccata di molto dall'SRK, semplicemente facendolo full-tang, aggiungendoci tre tacche per il pollice e togliendo il controfilo.
Vero che somiglia parecchio all'SRK, e non potrebbe essere diverso dato che è il coltello che utilizza di più e che ha sempre elogiato, però le piccole differenze poste su particolari scomodi fanno un enorme differenza.
Anche io utilizzavo spesso il tops tahoma field knife come one tool option, mi divertivo a passare un paio di giorni nel bosco e farci di tutto, lo considero un ottimo coltello ma non perfetto per via di pochi particolari, uno su tutti il falso controfilo che mi infastidisce molto in tutti i lavori di intaglio o precisione dove sono abituato a guidare la punta col pollice e premere per scavare nel legno..
Forse si è limitata a creare la sua rivisitazione del srk senza i difetti che gli imputava, né è uscita una quasi copia con differenze non certo sostanziali che però, se il coltello si rivelerà onesto, potrebbero renderlo una valida alternativa al cold Steel.

Personalmente se dovessi lanciare un coltello "mio" sulla piazza, avrei provato ad osare un pochino di più, quanti basta per poter considerare il coltello stesso una novità e non una versione 2.0 di qualcos'altro, un po' come ha fatto lo stesso Andy Tran col tops tahoma (ne parlo inizialmente nella recensione).
 
Si è sprecata poco e non si è distaccata di molto dall'SRK, semplicemente facendolo full-tang, aggiungendoci tre tacche per il pollice e togliendo il controfilo. A parte l'acciaio (a stento concepisco gli inox per i lama fissa) un paio di cose mi lasciano perplesso.

Parte dal presupposto che tutti i problemi che ha riscontrato con altri coltelli sono colpa esclusiva dei ferri, mai e poi mai di usi discutibili... Parliamone.
Parla del fodero come fosse farina del suo sacco, mentre è un clone di quello CS. Parla di punta solida, ma i biselli sono alti: non basta togliere il controfilo per fare una punta solida.

Temo che i 132 € siano il prezzo di lancio e che fra qualche tempo si passerà ai depennati, per ora, 162 €.

concordo su tutta la linea.
va detto che alcune migliorie rispetto all'SRK ci sono e sono corrette.
Lo dico da utilizzatore di SRK. Soprattutto per il discorso del manico:

- La leggera curvatura lo renderà più piacevole e meno stancante rispetto a quello C.S.
- L'averlo fatto full tang è una scelta che incontra il favore degli utilizzatori.

Il principale difetto dell'SRK sta nel fatto che dopo molte ore di uso intenso può capitare che il manico ceda leggermente.
Molti utenti americani lo fanno notare nei vari forum internazionali, pare che poi il manico si muova fino a renderlo inutilizzabile.

Io non sono mai arrivato a tanto, ma immagino le conseguenze di un tale problema.
Su altri modelli di fascia alta la Cold Steel ha optato per il full tang con notevoli risultai.
 
Esteticamente mi piace, direi che è sicuramente ispirato all'srk ma, è decisamente diverso. Io possiedo l'srk dei poveri in sk5 e lavora molto bene, leggero con il manico comodissimo. Personalmente trovo inutile la godronatura ed avrei preferito il dorso a 90° fino al pomo e, avrei gradito un acciaio tipo il 1095. Poi deve essere una bella soddisfazione disegnare e produrre un proprio coltello. Attualmente con 136 euro comprerei altri coltelli ma, dopo i test probabilmente li vale.
 
Vero che somiglia parecchio all'SRK, e non potrebbe essere diverso dato che è il coltello che utilizza di più e che ha sempre elogiato, però le piccole differenze poste su particolari scomodi fanno un enorme differenza.
Anche io utilizzavo spesso il tops tahoma field knife come one tool option, mi divertivo a passare un paio di giorni nel bosco e farci di tutto, lo considero un ottimo coltello ma non perfetto per via di pochi particolari, uno su tutti il falso controfilo che mi infastidisce molto in tutti i lavori di intaglio o precisione dove sono abituato a guidare la punta col pollice e premere per scavare nel legno..
Forse si è limitata a creare la sua rivisitazione del srk senza i difetti che gli imputava, né è uscita una quasi copia con differenze non certo sostanziali che però, se il coltello si rivelerà onesto, potrebbero renderlo una valida alternativa al cold Steel.

Personalmente se dovessi lanciare un coltello "mio" sulla piazza, avrei provato ad osare un pochino di più, quanti basta per poter considerare il coltello stesso una novità e non una versione 2.0 di qualcos'altro, un po' come ha fatto lo stesso Andy Tran col tops tahoma (ne parlo inizialmente nella recensione).

Quoto, argute osservazioni, in particolare quello che ho grassettato nel tuo discorso.
 
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