Recensione coltello da campo, giochiamo pesante?

Quando si parla di "coltello da campo" generalmente ci si riferisce ad una lama pesante per lavori gravosi.
Parallelamente per alcuni modelli l'utilizzo vale anche come coltello da Autosufficienza o Survival dire che si voglia e quindi avente caratteristiche particolari come i primi modelli che vi mostro:



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lofty wiseman

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tom brown tracker

Il Lofty Wiseman è il coltello concepito dall'omonimo ex SAS. Ne ho parlato QUI dicendone un gran bene.
Purtroppo è un gran bene riferito perchè fino ad oggi non è entrato a far parte della mia collezione.
E' un coltello ben studiato, sia come concetto che come materiali. Anche il fodero ha il suo perchè. Visto che le immagini valgono mille volte più delle parole ecco il video, presentato dallo stesso Lofty, dove presenta il suo ferro.


assieme a questi due coltelli, inizialmente era stato inserito anche il machete spetsnaz, ma dopo l'intervento di aleks, come persona informata sui fatti, l'ho rimosso dall'elenco.
sul perchè e sul percome, leggete il seguito del thread :)

Il Tom Brown Tracker è un coltello che ha fortemente un suo perchè. Il progettista Tom Tracker è uno grande esperto di sopravvivenza in natura, grazie agli insegnamenti ricevuti dall'anziano Apache Starring Wolf già da quando aveva ben sette anni. In pratica un'altro frutto di grande competenza.

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Ontario Gen II SP 53

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Fox Gurkha (Kukri)

Siamo sempre nell'ambito di coltelli decisamente pesanti.

l'Ontario Gen II SP 53 è un coltello da me scoperto nello sconfinato catalogo di knifecenter.com, con una lama da 23cm circa è decisamente un signor coltello da campo! Inoltre posso dire a ragion veduta che è un instancabile lavoratore visto che, spacca legna senza fare la minima piega e si fa riaffilare con uguale facilità. inoltre viene fornito con un valido fodero tattico comunque allineato al prezzo che è decisamente popolare, circa 83€ spese di spedizione escluse.

Il Fox Gurkha è un Kukri, ma come modello la Fox ha deciso di battezzarlo impropriamente Gurkha e cioè come il popolo Nepalese che ne fa uso. E' un bestione che con il fodero sfiora il chilo di peso (990gr) con una lama di quasi 32cm!!! E' decisamente sbilanciato in avanti e questo ne caratterizza decisamente l'uso, ma vi posso assicurare che una volta che questo coltello cala, se il colpo è ben assestato il risultato a destinazione è assicurato. Ovviamente necessita tanta pratica, a differenza dell'Ontario Gen II il cui uso è molto ma molto più intuitivo.

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ESEE Junglas

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Ontario RAT-7

Dopo i bestioni ecco delle bestie niente male, questa volta però a forma di coltello.
Il primo è l'ESEE Junglas, un palestrato con lama da ben 27cm! ESEE è decisamente un marchio di qualità sul quale c'è poco da dire. Esistono modelli meno "ingombranti" come ad esempio gli ESEE 4, 5, o addirittura 6, ma con questa super lama ci sarà quello sbilanciamento tale che vi renderà ad esempio, più facile fare la punta ai pali.

L'Ontario RAT-7 è un'altro bel coltello sul quale negli anni quasi nessuno si è lamentato :) E' più piccolino, presentandosi con una lama da soli 18cm il che può andare bene se a qualcuno, a conti fatti i palestrati andassero di traverso. Se invece si desiderasse un Ontario con lama da 27cm esiste l'RTAK-II Plain molto ma molto simile all'ESEE Junglas per cui non ritengo necessario metterne una foto.

Abbiamo visto e parlato dei modelli ma riguardo all'uso?
Quando si parla di coltello da campo parliamo di uno strumento necessario e quindi idoneo a piantare un campo dal nulla.
In pratica, se siete dei veri Bushcrafters avrete dei teli sotto i quali vi riparerete. Quindi avrete bisogno di pali che dovrete tagliare, sfrondare, appuntire e piantare.
Ovviamente facciamo finta che non siate nella riserva del Gran Paradiso piena zona A ma nel bel mezzo dell'Alaska e quindi mediamente liberi di agire.
Possibilmente per piantare i pali potreste aver bisogno di crearvi un invito al buco, ragion per cui rimettete in tasca il vostro Leatherman e prendete il vostro coltello da campo (semprechè non siate in possesso di una pala pieghevole).
Se ci sono funi, cordame, lamiere, bidoni di plastica o altro materiale coriaceo da lavorare, utilizzate il vostro coltellaccio da campo.
Insomma, esiste un'infinità di possibili lavori pesanti dove il vostro ferro surdimensionato vi tornerà utile.
Se poi un orsacchiotto male intenzionato vi verrà incontro, si lo so è letteratura alla Jack London, ma sarebbe meglio avere una lama da 27cm ben affilata in mano anzichè uno stupendo Opinel 10...
O no?
 
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Ovviamente facciamo finta che non siate nella riserva del Gran Paradiso piena zona A ma nel bel mezzo dell'Alaska e quindi mediamente liberi di agire.

Spyro', vediamo se ho ben capito:

Sei un agente dello Spetsnaz. La tua missione e' di partire da Vladivostock con un sommergibile, farti lanciare dal tubo di un siluro sott'acqua, nuotare fino alla riva di Nome, Alaska e procedere in autonomia e clandestinamente fino a Black Rapids dove per un mesetto osserverai di nascosto le manovre di allenamento del Northern Warfare Training Center dell' esercito USA. Ovviamente dovrai sopravvivere di quello che trovi. Passato il mese camminerai fino alla costa Nord ed attraverserai a piedi l' ice pack formatosi sul mare fino alla stazione di Valkarkay, sulla costa Siberiana.

Beh, se e' cosi', allora uno di questi ci sta' :)

e il Kershaw?
 
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lame belle ed interessanti, quella che mi piace di più anche se non ho molta esperienza è quello Spetsnaz .
comunque concordo con spyrozzo che affrontare un orso con un arma bianca è veramente fantasie da Jack London , tanto più con un arma da taglio ...
Forse, ma dico forse si può sperare con uno o due maremmani che te lo tengono a distanza e tu con un'arma da punta tipo una lancia (manicata con un bacchetto da minimo 150 cm) o una picca a tenerlo a bada, forse con questa strategia e meglio in gruppo. Con ferite da taglio a un'orso che ha pelliccia più muscolatura non gli fai una mazza.
Certo che ci vogliono due maroni di granito come fanno i masai coi leoni e i cani tipo i rodhesian, armati solo di lance... mi vengono i brividi solo a pensarci
 
Ma in quest'ottica da machete, una cosa economica, tradizionale nostra ed economica come questa come la vedete?

La roncola o pennato o come si chiama dalle mie parti è il mio preferito, comodo robusto e meno pericoloso da usare rispetto ai grossi coltelli o machete, ha un ferretto piegato in fondo al manico che serve per attaccarlo ad un gancio alla cintura, in questo modo si può attaccare velocemente al fianco e spostarsi in sicurezza, sono anni che lo uso per smacchiare e non mi ci sono mai tagliato.
Il pennato maremmano è questo quì:
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E' più pesante della classica roncola dato che si usa per lo più per ripulire dai rami i tronchi degli alberi una volta tagliati con la motosega, non è adatto per tagliare sterpi e rovi però con un pò di pratica ci si tira giù un albero in pochi minuti.
Taglia molto bene ma è in acciaio "morbido" (cosa che a me non dispiace per niente) quindi quando vado a tagliare la legna dopo averlo usato una mattinata ha bisogno di essere arrotato per poi continuare ad usarlo il pomeriggio, ma ci vogliono 2 minuti al massimo.
 
Io se dovessi andare in alaska o in un posto del genere mi porterei il mio fedele pennato per disboscare, il morakniv bushcraft per lavori pesanti e uno, anzi due, coltelli normali chiudibili spring assist che trovo molto comodi, per i lavori leggeri, per tagliarci corde, scuoiare animali etc..

Il kukri secondo me per come è fatto non è proprio un attrezzo da lavoro ma piuttosto un ammazzacristiani :)
 
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machete kukri bolo e affini vanno bene in alcune zone dalle mie parti lungo i canali dove hai ortiche alte 2 m. vero, a parte il primo sono piu' armi che altro, ma in alcuni scenari di uso hanno un senso.

personalmente, dato che dalle mie parti trovi di tutto da legna dura a erbacce alte 2 m ma sottilissime, per la mia zona quando dovevo fare lavori simili all'epoca mi portavo accettina + uno pseudomachete + un segaccio pieghevole + un victorinox + una vanghetta pieghevole. un disastro di peso, e infatti ho abbandonato l'idea, ora parto mirato!!!
 
Quando lavoravo nel verde pubblico non avevo problemi perché giravo col furgone e avevo anche la motosega :D il decespugliatore e tutto il resto .
Però sto pensando anche io un po come attrezzarmi perché mi piacerebbe provare ad avvicinarmi un po a qualcosa tipo bushcraft (detto così suona un casino americano :p) tipo campeggio boschivo di poco tempo in cui lo scopo è pernottare e provare tecniche ed allenarsi per acquistare competenze outdoor.
Io sono uno che di carattere letteralmente adora "imparare a fare" cose nuove.

Al momento possiedo alcune lame e cerco di non cadere nell'acquisto compulsivo, ma di fare acquisti mirati e ragionati improntati alla praticità, efficienza ed efficacia e risparmio.

Adesso ho
-un mora companion heavy duty carbon steel che adoro
-un segaccio bahco lapplander
-il mio vecchissimo victorinox restaurato

Sto pensando ad un ulteriore strumento per spaccare legna medio/piccola senza per forza fare batoning sul mora e sono indeciso tra accetta di piccole dimensioni o roncola tipo quella mostrata sopra.

Sinceramente a me non serve uno strumento come un machete per pulire sottobosco o aprirsi una via tra la vegetazione fitta di una giungla, andando più che altro sulle nostre Alpi mi sembrerebbe più sensata una accetta.

All'inizio mi piaceva il coltellaccio spetsnaz , poi però ho visto delle recensioni in cui veniva usato e non mi è sembrato poi così utile rispetto ad un'accetta.

Io pensavo di tagliare piccoli/medi tronchi e rami col segaccio che secondo me si fa meno fatica, poi o li batonizzo col mora oppure per fare meglio vado di accetta o roncolone
Al limite, rispetto al machete, un pennato o la roncola per voi sono più versatili nel spaccare la legna?
 
personalmente, ho trovato in un maxistore simil cinese una miniaccettina a 2 e. non l'ho provata sul campo, solo con qualche legnetto, ma pesava poco e funzionava discretamente.

di roba simile ma di altra taglia, sono rimasto deluso dall'accetta da cantiere della maurer (non taglia un picchio!) mentre mi trovo da favola con l'ascia del lidl.

c'e' da dire che, per spaccare il legno, se non hai altro puoi tentare di usare anche un badile, ma l'ideale e' qualcosa a cuneo, tipo uno scalpello o appunto un'accetta.
 
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