Ho appena terminato il primo utilizzo della giacca in oggetto (link alla pagina) che aveva come unico scopo quello di testare la tenuta dell’isolamento termico costituito da piuma 650 cuin e dal rivestimento termoriflettente della fodera.
Le pieghe sulla superficie della giacca servono a immobilizzare l’imbottitura senza far uso di cuciture, mantenendo la resistenza all’acqua e al vento.
La giacca in taglia XL (enorme per me che sono 183cm x 90kg, farò cambio taglia con una M!) pesa 551g secondo la mia bilancia da cucina.
La prova: sono uscito di casa alle 22.00 con 8º e vento praticamente assente. Sotto la giacca avevo solo una t-shirt a manica corta di cotone leggero.
Ho camminato quasi in piano per un paio di km, poi mi sono fermato a osservare il cielo che scuriva e la Via Lattea farsi sempre più evidente per una decina di minuti. I prati erano già bagnati di rugiada e si stava alzando una nebbiolina leggera, la frontale (nei pochi momenti che è stata accesa) ha sempre illuminato vapore che si condensava davanti alla mia bocca.
A questo punto, mi sono incamminato di nuovo verso casa e sono arrivato alle 22.58 con 3,97km fatti e 37m D+, bpm medi 106 (mai sopra i 125). Temperatura finale 6º.
Non ho mai avuto freddo, anzi, in certi momenti mi sono tolto il cappuccio e ho aperto la zip sul collo perché iniziavo a sudare. Le mani fredde si riscaldano in pochi secondi mettendole in tasca (anche l’interno delle tasche è incluso nella zona termoriflettente, il cappuccio no).
Il primo approccio è stato sorprendente, oggi me la porto in tenda a 2500m per vedere come se la cava sul campo.
Le pieghe sulla superficie della giacca servono a immobilizzare l’imbottitura senza far uso di cuciture, mantenendo la resistenza all’acqua e al vento.
La giacca in taglia XL (enorme per me che sono 183cm x 90kg, farò cambio taglia con una M!) pesa 551g secondo la mia bilancia da cucina.
La prova: sono uscito di casa alle 22.00 con 8º e vento praticamente assente. Sotto la giacca avevo solo una t-shirt a manica corta di cotone leggero.
Ho camminato quasi in piano per un paio di km, poi mi sono fermato a osservare il cielo che scuriva e la Via Lattea farsi sempre più evidente per una decina di minuti. I prati erano già bagnati di rugiada e si stava alzando una nebbiolina leggera, la frontale (nei pochi momenti che è stata accesa) ha sempre illuminato vapore che si condensava davanti alla mia bocca.
A questo punto, mi sono incamminato di nuovo verso casa e sono arrivato alle 22.58 con 3,97km fatti e 37m D+, bpm medi 106 (mai sopra i 125). Temperatura finale 6º.
Non ho mai avuto freddo, anzi, in certi momenti mi sono tolto il cappuccio e ho aperto la zip sul collo perché iniziavo a sudare. Le mani fredde si riscaldano in pochi secondi mettendole in tasca (anche l’interno delle tasche è incluso nella zona termoriflettente, il cappuccio no).
Il primo approccio è stato sorprendente, oggi me la porto in tenda a 2500m per vedere come se la cava sul campo.