Com’è facile perdersi nel Parco della Maiella

S

Speleoalp

Guest
È partito tutto da questi discorsi, da quello che ho capito ;)

Non ho comunque capito, se sulla cartina ufficiale sono segnalati dei percorsi e sul terreno "reale" non sono segnalati, è sbagliato lamentarsi ? Forse è inutile qui su un forum, anche se poi il senso lo ha perché su un forum si discute appunto un po' su tutto... l'ideale sarebbe andare da chi di dovere e dire "...ricevete soldi da donazioni ? Tasse? o altro... com'è che non fate il vostro lavoro ? Vi siete messi come volontari presso un'associazione e fate male i lavori... tanto vale come volontario se é solo per mostrare il distintivo".

Se invece parli di percorsi "non ufficiali", certamente é chiaro che non esistono ne pretese, ne doveri.

Ma questo indipendentemente da quello che fa una persona, da come và in montagna, ecc.

Io penso che le reclamazioni fatte siano comunque rivolte a sentieri "ufficiali" segnati su carta, quindi difficili o meno che siano non dovrebbe fare la differenza sul come dovrebbero venir tenuti.

Poi giustamente d'altra parte c'è il discorso di andare in base alle proprie capacità, ma di fondo anche l'altro discorso ci può stare.

Secondo me sul forum ci si "scanna", spesso e non volentieri per incomprensioni, non si può vedere il viso e sentire il tono e soprattutto perché poi se uno si sente attaccato, sminuito, ecc poi ovviamente giustifica i propri ragionamenti e poi "ciao", le incomprensioni e pregiudizi sulla persona volano alla grande, ahahah

Ovviamente tutto detto in maniera serena, allegra e tranquilla ;)
 
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U

Utente 374

Guest
In un posto qualsiasi vale il ragionamento "se c'è il sentiero bene, se no sta a me arrangiarmi". La montagna non è una palestra al chiuso e nessuno garantisce niente, giustamente.
Ma nell'articolo si parla di un Parco, che ha anche la funzione della manutenzione dei propri sentieri e ha dei fondi per realizzare questi lavori. Se un sentiero in un Parco è pubblicizzato come facile, lo deve essere. Può mancare un cartello, può esserci qualche punto bruttino, ma sostanzialmente deve essere facile e percorribile. Una famigliola che decide di percorrerlo conosce benissimo i propri limiti, tant'è che sceglie apposta un sentiero facile in un Parco. Se però trova una cosa totalmente diversa può lamentarsi, perchè se il Parco garantisce l'esistenza di un sentiero quello ci deve essere.
Poi di fronte alla difficoltà possono saggiamente tornare indietro, possono praticare l'antica e apprezzata arte dell'arrangiarsi, possono fare tutto quello che vogliamo, ma non è quello il punto: il punto è che il Parco deve tenere un minimo di attinenza con ciò che pubblicizza.

Al di là dei toni da operetta che usa il giornalista nell'articolo
 
Ieri notte sono tornato da una due giorni sulla Majella, due giorni magici, pieni di fatica, sudore, tensione, adrenalina alle stelle per specifiche situazioni che si sono venute a creare, nebbia fittissima, freddo gelido, pioggia continua per circa 40 ore, pernotto al Fusco che gocciava acqua.
Sono partito da Fara S.Martino, salito dal piano della casa per la cresta Sud del m. S.Angelo, ho fatto 2500 metri di dislivello con 15 chili di zaino sulle spalle, fino al Fusco.
Il giorno dopo sono salito sulle murelle, disceso per il martellese, percorso la selvaggia cresta dal forcone fino a macirenelle, per scendere a notte inoltrata a Fara.
E' stata la mia 5° volta di pernotto con bivacco sulla Majella, una più dura delle altre.
E ce ne saranno di altre, se fisico e testa mi assisteranno.
E sono contento, felice di aver vissuto la montagna, alla mia maniera, in modo selvaggio, un pò estremo, avventuroso.
Questo volevo dire.
ciao.
 
Ieri notte sono tornato da una due giorni sulla Majella, due giorni magici, pieni di fatica, sudore, tensione, adrenalina alle stelle per specifiche situazioni che si sono venute a creare, nebbia fittissima, freddo gelido, pioggia continua per circa 40 ore, pernotto al Fusco che gocciava acqua.
Sono partito da Fara S.Martino, salito dal piano della casa per la cresta Sud del m. S.Angelo, ho fatto 2500 metri di dislivello con 15 chili di zaino sulle spalle, fino al Fusco.
Il giorno dopo sono salito sulle murelle, disceso per il martellese, percorso la selvaggia cresta dal forcone fino a macirenelle, per scendere a notte inoltrata a Fara.
E' stata la mia 5° volta di pernotto con bivacco sulla Majella, una più dura delle altre.
E ce ne saranno di altre, se fisico e testa mi assisteranno.
E sono contento, felice di aver vissuto la montagna, alla mia maniera, in modo selvaggio, un pò estremo, avventuroso.
Questo volevo dire.
ciao.
Grande Augusto, un'avventura con la A maiuscola. Non credo che la segnaletica (o la sua assenza) ti abbiano impedito di vivere e goderti questa grande escursione. Quello che certe persone non capiscono o non vogliono capire e' che la Maiella non e' una montagna come le altre, e pretendere che venga "domata" ai bisogni degli escursionisti e' davvero assurdo. Ancora complimenti
 
S

Speleoalp

Guest
Cos'hanno da invidiare le altre montagne ? Eiger, Matterhorn, Jungfrau, Mont Blanc, Adula, Via Alta Verzasca,...... troppo "delicate e facili" ??

AHAH, stò scherzando, ti prendo in giro (allegramente, senza offese) vedendo la grande ammirazione e rispetto per la "tua" montagna ;)

La natura non dovrebbe mai venir domata... ma se qualcuno prende dei soldi per "X" motivo, è bene che fa quello che ha predicato... altrimenti, rimborsino carino ;)
 
Se però trova una cosa totalmente diversa può lamentarsi, perchè se il Parco garantisce l'esistenza di un sentiero quello ci deve essere.
Poi di fronte alla difficoltà possono saggiamente tornare indietro, possono praticare l'antica e apprezzata arte dell'arrangiarsi, possono fare tutto quello che vogliamo, ma non è quello il punto: il punto è che il Parco deve tenere un minimo di attinenza con ciò che pubblicizza.
Il tuo ragionamento non fa una grinza, sulla carta e' vero tutto quanto. Ma sappiamo bene come in realta' la situazione dei sentieri del nostro Appennino sia. Sul Gran Sasso ultimamente hanno risegnato svariati sentieri, inclusi il Centenario, la Laghetti, la Cieri e la Normale al Corno Grande (vetta occidentale), ma rimangono diverse zone dove i bollini sono sbiaditi o quasi inesistenti. I tratti attrezzati del Centenario stanno a pezzi, sono divelti e a volte mancano del tutto. Ci si puo' lamentare, giustamente, con gli organi competenti per la loro mancata manutenzione..oppure si puo' accettare la situazione cosi' com'e' e godersi le escursioni lo stesso, magari usando piu' prudenza e sale in zucca. Io scelgo la seconda variante.
 
Cos'hanno da invidiare le altre montagne ? Eiger, Matterhorn, Jungfrau, Mont Blanc, Adula, Via Alta Verzasca,...... troppo "delicate e facili" ??
Luca, il paragone e' stato fatto con le altre montagne dell'Appennino.
AHAH, stò scherzando, ti prendo in giro (allegramente, senza offese) vedendo la grande ammirazione e rispetto per la "tua" montagna ;)
Tranquillo :biggrin:, io scherzo sempre molto volentieri, e accetto gli scherzi, con chi dimostra intelligenza, entusiasmo, intraprendenza, voglia di esplorare e passione per quello che fa
 
U

Utente 374

Guest
... Ci si puo' lamentare, giustamente, con gli organi competenti per la loro mancata manutenzione..oppure si puo' accettare la situazione cosi' com'e' e godersi le escursioni lo stesso, magari usando piu' prudenza e sale in zucca. Io scelgo la seconda variante.

Ma non bisogna scegliere per forza. Ovvio che si può accettare la situazione e godersi l'escursione, ma nulla vieta, finita l'escursione, di andare a dire all'ente "se i vostri sentieri hanno questo grado di cura, forse vi conviene non pubblicarli". Tutto lì, non significa fare gli antipatici, non mi sembra nulla di esagerato. (Certo non protestare usando i toni dell'articolo, che sono al limite dell'imbarazzante ma questo l'ho detto anche sopra.)
Perchè bisogna scegliere fra due varianti? Perchè dire una frase del genere al Parco significa per forza non essersi goduti la passeggiata?
 
S

Speleoalp

Guest
La vedo uguale ;)
Personalmente ho una mia visione sul cosa vuol dire amare la natura, montagna e come materializzare questi sentimenti... ma indipendentemente da questo penso che non devo dipendere dagli altri, sentieri esistenti oppure no, strutture o materiali... penso che sia una parte di me da vivere sempre e comunque. Però non mi faccio problemi a mettermi nei panni di chi ha altre filosofie e soprattutto se una cosa viene pubblicizzata, stampata, trasmessa e addirittura sostenuta economicamente da tasse, donazioni, costi di carte topografiche ecc... dev'essere mantenuta sul terreno, in ottima maniera.

Ma non per dare a tutti la possibilità di andare, perché altrimenti non si può o perché bisogna accompagnare le persone per mano, ecc... assolutamente no... ma per il semplice fatto dell'onestà "...chiedo qualcosa per fare una determinata cosa, mi metto a disposizione per farla... allora la devo fare..."

Ovviamente io vivo in un'altra regione e forse funziona diversamente, ma negli ultimi anni mi stò "battendo" (per modo di dire) su questi aspetti, sul fatto che moltissime persone vanno in montagna leggendo "escursione adatta a tutti, famiglie / Segnata molto bene / o semplicemente facendo parte di percorsi ufficiali", quindi comportandosi correttamente e con testa... e poi percorrendoli noto che non è affatto così. Poi chiaramente possono capitare problemi, richieste di soccorso, incidenti, ecc e come ci sono casi in cui alcuni fanno i "fighi" senza le competenze e creano problemi... in questi casi è la falsa "pubblicità" e la mancata manutenzione reale che crea disagi.

Sarebbe il caso di aspettarsi sempre il peggio, ma sperare nel meglio ? Certo... ci mancherebbe altro. Ma ognuno dovrebbe comunque fare quello che predica ;) Come ognuno dovrebbe andare per gradi e in base alle proprie esperienze... o fare come preferisce assumendosi le proprie responsabilità.

Se vado in un ristorante e leggo un prezzo per un alimento e al tavolo mi portano tutt'altro, loro potrebbero rispondermi "...non sei stato obbligato a venire, potevi startene a casa..." da parte nostra avremmo "...c'è scritto X e ho pagato per X..., quindi X devo avere...". Più o meno, ahahahah
 
S

Speleoalp

Guest
io leverei anche il "forse" :biggrin::biggrin:

Ecco allora avrei un'altra soluzione, ahah ne ho fatte di tutti i colori, ahah

Se un sentiero non è "ufficiale" o comunque non ha alle spalle un'associazione, donazioni, tasse, ecc e la manutenzione è fatta solo da volontari (che comunque dovrebbero mantenerlo bene se lo pubblicizzano)... la soluzione sarebbe.... "se reclamo, mi metto a disposizione per la manutenzione generale. Sia fisicamente, che economicamente", se poi vengo rifiutato... allora posso reclamare ancora di più e criticarli, AHAHAHAH
 
Pensavo ma sarà un diritto fare un giro in montagna per chi non è una guida alpina!? Sento certe cose..

O dobbiamo essere tutti attrezzati come Messner!?

E poi il fatto è curioso perché per esperienza chi di solito è più facile a perdersi sono di solito proprio i più attrezzati
 
torno all'articolo da cui siamo partiti

1) contestare che fine fanno i soldi è un diritto del cittadino, se questo era lo scopo l'articolo è ineccepibile

2) d'altro canto lo scopo di un ente parco non è quello di facilitare l'accesso ai turisti, caso mai di limitarlo per salvaguardare la fauna selvatica

3) andrebbe fatto un minimo di pianificazione che conceda qualche sentiero "turistico" (possibilmente per turisti un po' allenati non uno stradello di fondovalle) ed una rete "per esperti" in cui a fare selezione ci siano le consuete difficoltà, inclusa una segnatura non facile da seguire

Quello che trovo canagliesco è che le segnature siano ottime all'inizio del sentiero per poi perdersi man mano. Caso mai l'accesso dovrebbe essere un po' problematico per scoraggiare qualcuno fin da subito ma questo non succede quasi mai.
 
S

Speleoalp

Guest
Pensavo ma sarà un diritto fare un giro in montagna per chi non è una guida alpina!? Sento certe cose..

O dobbiamo essere tutti attrezzati come Messner!?

E poi il fatto è curioso perché per esperienza chi di solito è più facile a perdersi sono di solito proprio i più attrezzati

Penso che sia più che un diritto... tutto cambia quando si vogliono far valere dei diritti per situazioni particolari e allora bisogna informarsi se questi diritti esistono realmente e quindi reclamare.

Non solo si perdono, ma generalmente le persone che vengono recuperate son sempre quelle "esperte" ;) si sa che la troppa sicurezza e convinzione in se stessi non è sempre il massimo, ahah

Se una cosa vuol essere preservata dalla "massa" sarebbe bene non segnarla neppure. Se una cosa è su una cartina topografica, su un sito pubblico, ecc... magari a pagamento,... ecco che scatta il dovere di concretizzare sul terreno, con coerenza e costanza, ciò che prima era teorico e su carta.... altrimenti è la solita storia "... predicare bene e razzolare male..."
 
Pensavo ma sarà un diritto fare un giro in montagna per chi non è una guida alpina!? Sento certe cose..

O dobbiamo essere tutti attrezzati come Messner!?

E poi il fatto è curioso perché per esperienza chi di solito è più facile a perdersi sono di solito proprio i più attrezzati
e chi ti vieta di andare in giro! sei libero di andare dove vuoi!
a costo di stare antipatico a meta' del forum (non che non ci dorma la notte) dimmi, per esperienza dici che di solito i piu' esperti si perdono...hai alcune statistiche o notizie di cronaca sottomano? se si fa una dichiarazione bisogna essere in grado di dimostrarla con i fatti.
In montagna possono perdersi TUTTI, esperti e non, in egual modo. Cosi' come possono infortunarsi o morire TUTTI, esperti e non. Non mi sembra vi sia una casistica a favore dell'uno o dell'altro
 
S

Speleoalp

Guest
Visto che l'ho detto pure io... dò la mia versione/giustificazione ;)
È vero che tutti fanno "cavolate e che a tutti può capitare"... ma solitamente le persone soccorse hanno già una certa esperienza e di conseguenza vanno troppo convinte, pensando di essere certi al cento per cento di ogni loro mossa e valutazione.
Il rapporto tra persone esperte, novizi o occasionali non ha grandi differenze.... la differenza è che solitamente i meno esperti, sono anche più timorosi e rinunciano prima di fare danni. L'esperto invece ritiene di saper valutare e far fronte a tutto... anche per il proprio orgoglio e poi "trak". Non fraintendermi... ci sono anche gli altri che fanno minchiate... ahah

È vero, io non ho sotto mano statistiche, medie, dati teorici... ma conosco la situazione sul campo in questi contesti, sono più che certo di questa cosa.
Non vuole essere nulla di offensivo o sminuente... ma succede così ;)

Poi chiaramente... se non "osi" non rischi ;) quindi da un lato è positivo e dall'altro negativo. Ma se si colpevolizza il novizio per "determinate scelte e modi di fare"... rapportandolo agli esperti come il "top", penso che non sia il caso ;))

Tutto ciò comunque non diminuisce il diritto di chiunque ad andare dove vuole, come vuole e con gli approcci e filosofie che vuole ;)
A me capita più spesso di aver voglia di uscire e passare su dritto nel bosco, ahah
 
@Speleoalp dopo mare di messaggi scritti in questa "meravigliosa" discussione il minimo che si possa fare e' una bella escursione tutti insieme sulla Maiella :biggrin::biggrin:
dai, una volta un viaggetto nel nostro Appennino lo puoi organizzare, dico sul serio. Penso ti piacerebbe.
Alla fine tutti questi messaggi, polemiche, incazzature e incomprensioni solo per arrivare alla sacrosanta verita' che ognuno vada in montagna come e quando vuole, poi sta a lui arrangiarsi come meglio crede :si:
 
S

Speleoalp

Guest
;) Mai dire mai... non amo viaggiare all'estero,... ma non si sa mai cosa riserva il futuro ;)
Piacermi ? Posso già dirlo con certezza, che mi piacerebbe un sacco ;)
Da piccolo qualche volta ci sono passato da quelle parti e ho fatto qualche giretto (Gran Sasso sicuro, il resto non ricordo) mio padre è di Roccaspinalveti (non chiedermi il nome della regione specifica e particolari perché non li so), ahah
 
Pensavo ma sarà un diritto fare un giro in montagna per chi non è una guida alpina!? Sento certe cose..

O dobbiamo essere tutti attrezzati come Messner!?

Secondo me dipende.
Bisognerebbe definire i limiti di questo diritto.
Chiunque ha il diritto di godersi la natura e il proprio territorio, ma non tutti possono avere il diritto di andare in cima al K2.

Se io non sono capace di scalare un ottomila, come anche un quattromila, non pretendo che lo stato mi metta in condizioni di farlo e costruisca una strada asfaltata con barriere di sicurezza per garantire a tutti questo "diritto" di accesso.
Ogni tanto ci vorrebbe un po' di umiltà e comprendere i propri limiti.
Se il sentiero si fa impervio, giro i tacchi e torno a casa, oppure mi accontento di una passeggiata più tranquilla.
A volte in montagna succedono gli incidenti perchè la gente è ostinata ad andare avanti non riconoscendo i propri limiti.

Per carità in Italia di sentieri accessibili ce ne sono a bizzeffe, ovunque, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Basta scegliere e informarsi, e chiedere se non si sa, anche perchè molte persone non riescono ad interpretare le cartine da sole.
Cosa bisogna fare, spianare le montagne per renderle accessibili a chiunque? Pensate al mostro che hanno costruito sul Monte Bianco... BTW in Europa c'è un progetto di "re-wilding", dato che ci si sta accorgendo del fortissimo impatto che abbiamo. Il progetto è lasciare la natura fare il suo corso, smantellando opere umane costruite, per il resto ci penseranno gli alberi e gli animali. Non possiamo ragionare così egoisticamente e pretendere di poter andare ovunque vogliamo, pensiamo anche alla salute del nostro pianeta....
 
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