ragazzi, oggi vi parlerò brevemente di come il mio progetto sia finito.
in breve, la maggior parte delle cose che ho scritto erano una cazz*ta
i miei genitori sono sempre stati contrari al mio progetto di indipendenza e li capisco, 2anni fa ero molto irrequieto e tendevo spesso a "prendere e fuggire"
ho provato a convincerli(i miei) di farmi restare su alla baita, ma hanno sempre espresso le loro giustissime preoccupazioni di genitori.
per cui..ho "vissuto" in "autosufficienza" per soli 25-30 gg.
in quei giorni facevo spola fra la casa, la baita e scuola.
in pratica, tornato da scuola, facevo i compiti e mangiavo il pranzo, poi camminavo fino alla baita e là passavo la notte.
ho passato momenti terribili ma mio padre, che vedevo ogni giorno, diventava oppressivo e molto attento al mio benessere e dovevo rassicurarlo, anche inventando qualcosa.
ero da solo in una baita, di legno, lontano da casa e dovevo badare a me stesso, per lui questa cosa non era concepibile.
per me lo era, ma era molto molto difficoltoso. Non nascondo che spesso, la notte mi spaventavo per i rumori esterni anche se la baita è provvista di energia elettrica(avevo mentito per far il figo, sry)
l'esperienza è finita perchè mia madre (che fa la professoressa) è stata trasferita qui, in provincia di VT. sono tornato a vivere con i miei genitori, ho imparato a gestire la rabbia (hahah), ho accettato la mia sessualità, insomma...Davide è cambiato, forse in meglio o forse in peggio.
dopo di questo io ho passato un mese di indipendenza, libertà, paura, freddo, lacrime, tristezza, consapevolezza, responsabilità. e tutto ciò mi ha arricchito.
ora continuo a fare bushcraft, sto fuori 3-4 gg con un partner in tutti i sensi) con il quale condivido la mia vita da adolescente in un mondo che ancora non mi piace, ma che sta volta voglio cambiare.
in breve, la maggior parte delle cose che ho scritto erano una cazz*ta
i miei genitori sono sempre stati contrari al mio progetto di indipendenza e li capisco, 2anni fa ero molto irrequieto e tendevo spesso a "prendere e fuggire"
ho provato a convincerli(i miei) di farmi restare su alla baita, ma hanno sempre espresso le loro giustissime preoccupazioni di genitori.
per cui..ho "vissuto" in "autosufficienza" per soli 25-30 gg.
in quei giorni facevo spola fra la casa, la baita e scuola.
in pratica, tornato da scuola, facevo i compiti e mangiavo il pranzo, poi camminavo fino alla baita e là passavo la notte.
ho passato momenti terribili ma mio padre, che vedevo ogni giorno, diventava oppressivo e molto attento al mio benessere e dovevo rassicurarlo, anche inventando qualcosa.
ero da solo in una baita, di legno, lontano da casa e dovevo badare a me stesso, per lui questa cosa non era concepibile.
per me lo era, ma era molto molto difficoltoso. Non nascondo che spesso, la notte mi spaventavo per i rumori esterni anche se la baita è provvista di energia elettrica(avevo mentito per far il figo, sry)
l'esperienza è finita perchè mia madre (che fa la professoressa) è stata trasferita qui, in provincia di VT. sono tornato a vivere con i miei genitori, ho imparato a gestire la rabbia (hahah), ho accettato la mia sessualità, insomma...Davide è cambiato, forse in meglio o forse in peggio.
dopo di questo io ho passato un mese di indipendenza, libertà, paura, freddo, lacrime, tristezza, consapevolezza, responsabilità. e tutto ciò mi ha arricchito.
ora continuo a fare bushcraft, sto fuori 3-4 gg con un partner in tutti i sensi) con il quale condivido la mia vita da adolescente in un mondo che ancora non mi piace, ma che sta volta voglio cambiare.
Ultima modifica: