come affrontare i temporali

Discussione interessante come tutte ovviamente. Condivido le riflessioni di Grizzly. Che poi ste' maledette nubi non te la fanno godere l'escursione...sto' a guardare sempre il cielo ed appena vedo nero....chiaro, inizio a non godermela piu'....Domenica scorsa sono stato graziato. Ero stanchissimo e sorvolo sull'impresa ma per essere stanco....avevo dato. Appena decido di tornare indietro...un tuono..ahia...montagna, sono al centro di un pianoro erboso,mi butto a capofitto nel bosco e inizio ad aumentare l'andatura tanto che sembra che le nuvole riesca magicamente a lasciarle dietro di me...mi disfo del bastoncino,lo metto di traverso sotto lo zaino, aspetto ancora un'altro tuono per togliere altro metallo,fede ecc. ma poi niente piu' e mi ritengo fortunato perche' avrei avuto come unica protezione un bosco interminabile e fitto. Tempo fa' per fare cosa gradita a chi approcciava l'argomento senza conoscenze specifiche,creai un copia incolla per chiarire alcuni punti fondamentali per chi come noi si trovava ad avere a che fare improvvisamente con i fulmini. Lo riposto sperando che possa essere ancora utile.
http://www.mytrekking.altervista.org/Fulmini e temporali.htm
Addirittura la fede. Non aver timore che la fede , cuffiette o bastone anche metallico non è tanto pericoloso in quanto è sicuramente più basso di te. Il problema più grosso è proprio la persona in sé stessa alta in media 1.7 m e su un pianoro erboso fa paura . Se i fulmini sono veramente vicini bisognerebbe sdraiarsi occupando la minor superficie sul terreno quindi la posizione fetale credo sia la più indicata. E che non venga nessuno a dire che le cuffie o il bastone metallico hanno una resistenza notevolmente inferiore a quella del corpo umano perché pur essendo vero ,il fulmine ha una tensione talmente alta che se deve scaricare scarica e basta ,non va certo a vedere se ci sono 5000 ohm o cene sono 5 . Non credere che io non abbia paura perché mi piace giocare con le radio e a volte vado in montagna e piazzo antenne verticali di 10 metri ed io alla radio ci sono attaccato fisicamente e se per caso sento un fulmine in lontananza la abbatto immediatamente e metto via tutto.


Kallagan bella la guida che hai linKato.
 
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Discussione interessante come tutte ovviamente. Condivido le riflessioni di Grizzly. Che poi ste' maledette nubi non te la fanno godere l'escursione...sto' a guardare sempre il cielo ed appena vedo nero....chiaro, inizio a non godermela piu'....Domenica scorsa sono stato graziato. Ero stanchissimo e sorvolo sull'impresa ma per essere stanco....avevo dato. Appena decido di tornare indietro...un tuono..ahia...montagna, sono al centro di un pianoro erboso,mi butto a capofitto nel bosco e inizio ad aumentare l'andatura tanto che sembra che le nuvole riesca magicamente a lasciarle dietro di me...mi disfo del bastoncino,lo metto di traverso sotto lo zaino, aspetto ancora un'altro tuono per togliere altro metallo,fede ecc. ma poi niente piu' e mi ritengo fortunato perche' avrei avuto come unica protezione un bosco interminabile e fitto. Tempo fa' per fare cosa gradita a chi approcciava l'argomento senza conoscenze specifiche,creai un copia incolla per chiarire alcuni punti fondamentali per chi come noi si trovava ad avere a che fare improvvisamente con i fulmini. Lo riposto sperando che possa essere ancora utile.
http://www.mytrekking.altervista.org/Fulmini e temporali.htm
grazie per questa ottima guida!
Max
 
Parlando di quando faccio escursioni da solo: Il punto che dice di spegnere il cellulare mi ha allarmato abbastanza , pur lavorando con la corrente tutti i giorni e quindi ne intuivo il tipo di pericolo, fino ad oggi, quindi prima,sono sempre stato riluttante a spegnerlo per due motivi:la sensazione ( il più delle volte inutile) di essere pronto subito a chiamare aiuto esterno o per la app. Gps o ,come successo l'ultima volta sotto un temporale di grandine , anche solo per compagnia tra uno scroscio e un'altro messaggiando con amici.E bastata la "parola" corrente di passo a farmi trasalire un attimo, ricordando studi e lavoro. In effetti il problema della corrente di passo ( e quindi arco elettrico incandescente) non è affatto da sottovalutare( vedo in cabina 20000v quanti accorgimenti ha studiato l'uomo solo per questi "pochi Volt") per quel che riguarda le ustioni soprattutto, la prima cosa naturale a cui badavo era solo cercare di isolarmi il più possibile da terra o avere il meno contatto possibile con essa , quando invece a lavoro mi libero sempre di ogni oggetto metallico, eppure anche lì per sbadataggine o perché il telefono delle emergenze dell'azienda ( si sente solo la vibrazione in certe parti con le cuffie e casco) qualche volta rimane in tasca: pessima abitudine. In caso di folgorazione diretta, parlando solo di energia elettrica che usiamo tutti i giorni, e quindi suppongo anche di un fulmine( suppongo),un piccolo oggetto in tasca( o zaino) da asciutti non fa alcuna differenza, se non a contatto diretto con la pelle. Nel caso di arco elettrico invece( specie alti voltaggi) sono propio la distanza di questi piccoli oggetti , tra di loro o con il nostro corpo che potrebbero creare un arco dalle temperature elevatissime in un istante( alla velocità della luce :biggrin:). Un ottima guida quella Callagan. Grazie.:si:
 
Mi fa' piacere che la "guida" sia considerata utile. Comunque pensavo....se si e' da soli e' terrore puro ma il fatalismo genetico degli avventurosi aiuta. Penso invece alle allegre comitive o agli amici dalle abitudini stanziali che a volte ci si porta dietro....
 
Mi fa' piacere che la "guida" sia considerata utile. Comunque pensavo....se si e' da soli e' terrore puro ma il fatalismo genetico degli avventurosi aiuta. Penso invece alle allegre comitive o agli amici dalle abitudini stanziali che a volte ci si porta dietro....
Eh eh!A volte il terrore mi viene molto più quando sono capitato di fare dei tragitti con pseudo esperti o personaggi troppo sprudenti :lol::biggrin:
O anche solo nel vedere qualcuno che si cerca guai infilandosi in situazioni potenzialmente pericolose gironzolando per il gran sasso con le converse( scarpa da boxer vecchio tipo) o peggio i sandali.
 
Discussione interessante come tutte ovviamente. Condivido le riflessioni di Grizzly. Che poi ste' maledette nubi non te la fanno godere l'escursione...sto' a guardare sempre il cielo ed appena vedo nero....chiaro, inizio a non godermela piu'....Domenica scorsa sono stato graziato. Ero stanchissimo e sorvolo sull'impresa ma per essere stanco....avevo dato. Appena decido di tornare indietro...un tuono..ahia...montagna, sono al centro di un pianoro erboso,mi butto a capofitto nel bosco e inizio ad aumentare l'andatura tanto che sembra che le nuvole riesca magicamente a lasciarle dietro di me...mi disfo del bastoncino,lo metto di traverso sotto lo zaino, aspetto ancora un'altro tuono per togliere altro metallo,fede ecc. ma poi niente piu' e mi ritengo fortunato perche' avrei avuto come unica protezione un bosco interminabile e fitto. Tempo fa' per fare cosa gradita a chi approcciava l'argomento senza conoscenze specifiche,creai un copia incolla per chiarire alcuni punti fondamentali per chi come noi si trovava ad avere a che fare improvvisamente con i fulmini. Lo riposto sperando che possa essere ancora utile.
http://www.mytrekking.altervista.org/Fulmini e temporali.htm
non ho capito perché non hai ritenuto il bosco una buona protezione?
 
Semplicemente perche' non ho mai e ( spero mai) sperimentato questa situazione. Poi aggiungiamo che sin da piccoli abbiamo sempre sentito la classica raccomandazione: durante un temporale mai sostare sotto gli alberi e quindi e' difficile pensare il contrario cioe' che un bosco fitto ed uniforme possa proteggere dai fulmini.Quando appresi per la prima volta questa cosa rimasi un po' sorpreso.
 
io ho una mentalità scientifica, a me viene naturale pensare che in mezzo agli alberi pone riparato, da solo invece faccio il parafulmine e la stessa cosa vale se sono sotto un albero isolato.
cosa più tecnica è il pericolo della corrente di passo per cui è meglio stare fermi che camminare.
il resto sinceramente (ferri cellulari ecc) per quanto mi riguarda sono cazzabubbole irrilevanti nella questione
 
io ho una mentalità scientifica, a me viene naturale pensare che in mezzo agli alberi pone riparato, da solo invece faccio il parafulmine e la stessa cosa vale se sono sotto un albero isolato.
cosa più tecnica è il pericolo della corrente di passo per cui è meglio stare fermi che camminare.
il resto sinceramente (ferri cellulari ecc) per quanto mi riguarda sono cazzabubbole irrilevanti nella questione
Si la corrente di passo se cade un fulmine, anche vicino, è letale (dal punto A al punto B:piede sinistro, piede destro) anche se non si cammina..... L'ideale se si è isolati rannicchiarsi e tenere piedi e mani uniti...... Ma tutto molto teorico...... Per assurdo invece se avete un armatura di ferro dalla testa ai piedi va molto meglio,:sarete dei parafulmini perfetti ma dentro state al sicuro(gabbia di Faraday)
 
Io ho avuto il piacere di assaggiare un po' di corrente di un fulmine. Stavo scendendo dal viglio e la colonna di luce è caduta ad una trentina di metri da noi. Ho sentito la scossa alla gamba sinistra. Il mio amico, di fianco a me l'ha sentita meglio e difatti l'ho trovato piegato in due per la contrazione che ha subito. Non si è fatto niente fortunatamente. A quel punto anche noi di corsa in mezzo al bosco. Tanti alberi meglio di solo noi. Almeno la penso così.
 
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