Naturalmente le nuvole sono solo uno dei modi per capire se si sta avvicinando un temporale. Gli indicatori che il tempo si sta mettendo al brutto sono molti.
L'odore di pioggia e di ozono ci dice chiaramente che in qualche posto vicino a noi sta piovendo, e che quindi molto probabilmente dovremo prepararci.
L'umidità dell'aria aumenta, si sente un senso di oppressione e di calore innaturale dovuti alla difficoltà di traspirazione (che ricordiamoci cessa naturalmente quando l'umidità supera il 70% - traspirazione, non sudorazione, sono due cose diverse!!!).
La foschia aumenta, la visuale non supera una 30ina di km, a causa soprattutto dell'alta umidità.
Il vento aumenta, e in genere arriva perpendicolarmente alla direzione del temporale stesso: se sentiamo i tuoni arrivare da nord e il vento cambia e soffia da est o da ovest allora il temporale è quasi sicuro. In genere in Italia se arriva aria umida da sud vuol dire che si sta sviluppando un forte temporale (che in genere viene sempre dall'Atlantico o dan Nord Europa).
Le nuvole si raffreddano e iniziano a ghiacciarsi, cioè non hanno più i bordi netti e morbidi, ma questi diventano filamentosi, non netti, quasi sfrangiati. Vuol dire che la temperatura in alto è abbastanza bassa da innescare la pioggia.
Gli uccelli, quando sta per piovere, volano molto bassi.
Il fumo sta basso, segnale di bassa pressione.
Il rumore dei tuoni in avvivinamento, sempre più forti, ci dice che stanno arrivando i guai.
Dobbiamo cercare di sviluppare i nostri sensi, in modo da fornirci di un sistema di "rilevamento ed allarme" naturale, che scatta automaticamente quando ci sono segnali premonitori. L'osservazione, il fare tesoro di tutte le sensazioni sensoriali, il registrare tutta quella serie di dati che si percepiscono in modo da poterli successivamente rilevare e confrontare in modo da ottenerne una serie di deduzioni è una delle cose che si sviluppano con gli anni, ma che se esercitate possono essere coltivate con successo anche per chi è alle prime armi. Nei boschi non ci si va con i piedi, ma con tutti e 5 i sensi. Sia per godere in pieno della natura, che è fatta non solo di distanze ma anche di suoni, di odori, di colori, di riflessi, di temperature... sia per rimanere sempre all'erta.
Tanto per fare un esempio stupido, con il tempo si capisce che un posto non è buono per accamparsi solo percependo le minime differenze di temperatura a livello della pelle mentre ci si avvicina e l'odore di un'altra parte del bosco stesso, che è diversa dall'odore del posto in cui ci troviamo, e che indicano che qualche corrente si è incanalata e ci farebbe dormire al freddo!!!