Come manicare una zappa?

Ciao a tutti,
nonostante la facilità ed il basso costo con cui si può reperire una zappa in un qualsiasi Brico, l'esigenza di procedere attraverso il "fai da te" nasce dalla volontà di mantenere in vita una certa sapienza e dalla necessità di avere un attrezzo a misura di persona: i manici che trovo in commercio sono un po' troppo corti.


è da un po' che cerco in rete, ma non ho trovato nulla di esauriente e strano a dirsi anche parlando de visu non sono riuscito a chiarire del tutto il procedimento.

se avete già un link ad un tutorial postate direttamente, in alternativa questi sono i dubbi:


quando recuperare legno? (nel caso influenzi qualcosa)
(ho tagliato in luna cresciente)

classifica dei legni migliori?
(mi sono accontento della robina non è il massimo per leggerezza resistenza, ma puo' bastare per una prova)

stagionatura? è fondamentale? per quanto tempo? come si faceva una volta se si aveva immediata necessità? si premunivano di manici di scorta?
(per ora mi sono limitato a scortecciarlo ed a lasciarlo appeso ad una cordicella in modo che nel tempo non si deformi, ho letto che alcuni mettono il legno sotto sale per disidratarlo più velocemente, ma ho ovviato dato che non si tratta di un piccolo manico per un coltellino

per ora il manico/tronco ha un diametro di 4.5 cm, devo aspettare che il legno si stagioni per sfinarlo o si può procedere ora?

Grazie in anticipo!
 
io aspetterei perchè potrebbe " lascarsi" il legno, prenderei un ramo abbastanza dritto lo scorteccerei altrimente potrebbe marcire e lo lascerei seccare al l'ombra . buona fortuna
 
Ciao
Una volta se non ricordo male i manici si facevano in Frassino.
In ogni caso per lavorare il legno le regole sono sempre quelle degli archi. La Robinia è un legno un po' rompiballe sulla stagionatura quindi ti consiglio di chiudere le due estremità con del grasso e lasciargli la sua corteccia, poi tra un po' di tempo, che dipende dall'ambiente in cui lo tieni (più caldo e secco: meno tempo più probabilità che crepi. più freddo e umido: più tempo meno probabilità che crepi) te lo lavori come ti pare.
Il trucco che usavano i vecchi per tenere assieme gli attrezzi era infilare la testa nel legno e poi infilare nell'estremità del manico una bietta per allargarlo e quando si allentava bagnavano il tutto.
Non so quanto il trucco di bagnarlo funzioni con la robinia perchè da quel che ho visto non gonfia molto bagnandola...
 
grazie per le risposte!

@Alchemyst
ormai è stato scortecciato, potrei approntarne un altro e seguire il consiglio del grasso.
l'ambiente è freddo ed umido quanto tempo pensi ci voglia per la stagionatura?
come faccio per accorgermi che è pronto?
 
Io per lavoro uso badili, pale, scope nere, scope bianche e usiamo sempre legno di faggio, penso perché è tutto sommato molto resistente e poco flessibile , percui in certi lavori e meglio che il bacchetto non fletta.
I diametri variano in base all'atrezzo i più grossi sono quelli delle pale-badili.
Poi ognuno si sceglie il manico in base a vari fattori, io per esempio scelgo quelli con colore inziale più chiaro perché mi pare che quelli più scuri tendono ad essere più pesanti.
Spesso ce li tagliamo in misura in base alle nostre dimensioni corporee e al luogo dove andiamo a lavorare, se sei sullo stretto vai meglio con un manico corto per evitare di incocciare di qua e di la in continuazione.

P.S. per la stagionatura del legno di solito in condizioni ottimali si consiglia circa un mese per ogni centimetro di diametro del ramo, io però durante la stagionatura non scorteccerei il ramo ma gli lascerei la sua pelle per cercare di minimizzare la possibilità di crepe radiali e longitudinali.
Mi pare che di solito si tagli il legno con luna calante ma non vorrei sbagliarmi
 
in ogni caso ingrassa le estemità e poi vedi, magari anche scortecciato se è umido e freddo non si spacca,
da quel poco che ho capito è la velocità di asciugatura a fare danni

per il tempo mi par buono il consiglio di Agos80, una volta che dopo dei mesi non ha tirato crepe è ragionevolmente sicuro che non ne faccia più

sicuramente non lavorarlo prima di metterlo a stagionare se no ti si torce, soprattutto la robinia...
 
Ciao a tutti ragazzi,
Riattualizzo il topic, perché di tempo ne è passato e ho recuperato i "legni" che avevo lasciato a stagionare, ora non ricordo esattamente le loro forme iniziali, quindi non sono certo del loro eventuale cambiamento, comunque quello a cui avevo tolto la corteccia ora presenta una leggera curvatura e puntini di muffa su tutta la superficie, mentre l'altro è perfettamente dritto e non presenta cambiamenti di sorta.

Una volta asciugati dalla stagionatura risultano entrambi leggeri, rispetto alle loro dimensioni.

Come zappa ne ho comprata una da da 800 gr, con occhiello tondo, forgiata dalla Angelo Bergamasco.

Avete consigli sulla lavorazione: come eliminare i nodi, assottigliare il legno, eventuale trattamento...

Grazie!
 
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